Autore Topic: C'era una volta il Torino F.C.  (Letto 9736 volte)

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bak

C'era una volta il Torino F.C.
« : Mercoledì 1 Settembre 2010, 19:46:24 »
Adesso ci sono solo ceneri. L'altro giorno la bomba alla sede oggi un'asperrima contestazione che ha impedito l'allenamento. Con una squadra che ha 0 punti in classifica quando poteva averne tranquillamente 6
Dispiace per quella squadra che fu ed oggi non è più, per il Grande Torino, per Gigi Meroni-Radice e Ferrini, per quella squadra che riuscì a perdere uno scudetto pur totalizzando 51 punti su 60 disponibili.
Non mi dispiace per una tifoseria che ci ha voltato le spalle in un momento particolare senza alcun motivo (ricordo ancora la carica feroce che fecero al settore ospiti ed io in Maratona con un amico granata ad assistere basito a quella barbarie). Mi spiace ancor di meno per mr. dipiùtv, un uomo innalzato al potere granata grazie ad un golpe di quegli stessi ultras che ora tirano le bombe, solo perchè Giovannone era amico di Lotito.
E proprio il caso di dire "chi volta le spalle alla lazio ed ai Laziali......"

Offline gazzaladra

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Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #1 : Mercoledì 1 Settembre 2010, 19:48:44 »
a parte l'ultima frase quoto tutto.

se meritano Cairo.
come'era...ah si...il loro duce.

je sta bene.
a mai più rivederli.
il Grande Torino era tutto un altro mondo.
differenze di stile.
Non chi comincia...ma colui che persevera.

Offline DinoRaggio

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Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #2 : Mercoledì 1 Settembre 2010, 21:10:14 »
Ci ho un amico torinista, bravissimo ragazzo. Quando gli nomino Giovannone, fa la stessa faccia di come se avesse visto il diavolo in persona. Evidentemente il rifiuto era generalizzato. A me, comunque, dispiace di vedere un glorioso club in mano agli ultras.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Rupert

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Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #3 : Giovedì 2 Settembre 2010, 09:18:03 »
Ho vari amici tifosi granata. A Cosenza infatti ce ne saranno ad occhio e croce una quarantina.
Dispiace vedere una squadra con un passato glorioso, ridotta in questo modo.
"...e gente giusta che rifiuti di esser preda
di facili entusiasmi e ideologie alla moda!"

LOTITO VATTENE!

Errare è umano, perseverare è da Lotito!

Offline JeanLouisRossini

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Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #4 : Venerdì 3 Settembre 2010, 11:58:37 »
penso che chiunque sia stato almeno una volta a Superga, non può non avere un pezzettino di cuore granata
- insomma come si spiega questa faccenda?
- eh nun se po spiegà, nun se po spiegà...ma che nelle corse dei cavalli c'è sta qualcosa che se po spiegà...e vabbè allora spiegaglielo un po' te...uno se crede de potè spiegà, ma nun se spiega...vajelo un po' a spiegà

Offline franz_kappa

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Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #5 : Venerdì 3 Settembre 2010, 12:03:32 »
penso che chiunque sia stato almeno una volta a Superga, non può non avere un pezzettino di cuore granata
Ci sono stato con dei torinisti. Bella esperienza.

Ma a quei tifosi granata non ho detto quello che penso. Il torino di superga non esiste più. E' finito alcune estati fa (non ricordo esattamente l'anno).

Ora, al suo posto, c'è un nuovo e giovane club senza storia né tradizione. Un neo-Torino, per così dire.
Che si è appropriato della storia di una realtà che non c'è più
Buon viaggio, caro Piero.

Offline JeanLouisRossini

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Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #6 : Venerdì 3 Settembre 2010, 12:10:35 »
Ci sono stato con dei torinisti. Bella esperienza.

Ma a quei tifosi granata non ho detto quello che penso. Il torino di superga non esiste più. E' finito alcune estati fa (non ricordo esattamente l'anno).

Ora, al suo posto, c'è un nuovo e giovane club senza storia né tradizione. Un neo-Torino, per così dire.
Che si è appropriato della storia di una realtà che non c'è più

questo è chiaro, quello di adesso è tutto tranne il Torino. Ho lavorato qualche mese per una società con sede nel capoluogo pimontese e vedere il viso di quei poveretti parlare del "vecchio Toro" fa veramente impressione.
qua ci si lamenta in continuazione di Lotito o non Lotito, dei disamorati, de chi c'ha tolto la lazialità ecc ecc ma penso che noi siamo veramente molto fortunati a confronto. ma veramente molto.
- insomma come si spiega questa faccenda?
- eh nun se po spiegà, nun se po spiegà...ma che nelle corse dei cavalli c'è sta qualcosa che se po spiegà...e vabbè allora spiegaglielo un po' te...uno se crede de potè spiegà, ma nun se spiega...vajelo un po' a spiegà

POMATA

Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #7 : Sabato 4 Settembre 2010, 18:44:42 »
Annatejelo a dí adesso se je capitasse un lotito qualsiasi...

FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!!!

bak

Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #8 : Sabato 11 Settembre 2010, 16:09:05 »
segni del tangibile ammore per urbanone




bak

Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #9 : Venerdì 1 Ottobre 2010, 13:04:18 »
La situazione inizia a degenerare.

Toro, una testa di maiale è l'ultima follia degli ultrà contro Cairo

GIANLUCA ODDENINO
TORINO
La protesta anti-Cairo degli ultrà granata alza i toni. Non saranno gli stessi che tra due domeniche si presenteranno a Bergamo (trasferta consentita ai titolari della tessera del tifoso e biglietti disponibili solo ai residenti), sta di fatto che dopo le bombe carta e la scritta «game over», ieri notte davanti alla sede del Torino Fc è stata lasciata una testa di maiale, con la scritta «Vattene porco» tracciata sul marciapiede. Un gesto inquietante che rappresenta il terzo episodio di contestazione becera, in un mese, ai danni del presidente.

Tutto è iniziato il 30 agosto, quando un grosso petardo venne fatto esplodere in via Arcivescovado e sullo stesso marciapiede comparve la scritta inerente alla fine dei giochi per il patron. Lo stesso «game over» fu ritrovato il 19 settembre davanti alla Cairo Communication a Milano, in corso Magenta, la cui porta d'ingresso era stata imbrattata con vernice rossa e liquido infiammabile. Un gesto che venne replicato in contemporanea alla Sisport, centro d'allenamenti del Toro, con alcuni sacchi dell'immondizia bruciati davanti ai cancelli. Ora la testa di maiale: da un mese gli investigatori della Digos stanno indagando sugli autori di queste azioni, ma non hanno trovato immagini di telecamere di sorveglianza o altri elementi utili all'identificazione.

Urbano Cairo ha evitato commenti, anche per mantenere un clima di serenità attorno alla squadra che domani pomeriggio, all'Olimpico, affronta il Portogruaro. I giocatori ieri mattina si sono allenati a porte chiuse, senza sapere dell'accaduto e, in serata, si sono ritrovati per andare in ritiro con un giorno d'anticipo. Un modo per accelerare il processo di amalgama e mantenere alta l'attenzione. Il tecnico Lerda non vuole più vedere cali di concentrazione e lo stesso Paolo Zanetti traccia la strada: «Dobbiamo migliorare sotto l'aspetto mentale».


Offline Andre

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Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #10 : Venerdì 1 Ottobre 2010, 13:31:44 »
bello oro e nero
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

RobCouto

Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #11 : Venerdì 1 Ottobre 2010, 13:40:50 »
(ANSA) - TORINO, 26 AGO [2005] - Un appello al boicottaggio al
«Torino di Giovannone» è stato sottoscritto da nomi illustri
e significativi per lo storia del club. Primo firmatario è
addirittura uno dei miti del Torino, Paolo Pulici, il bomber
dell' ultimo scudetto. E di quella squadra si aggiungono nell'
appello i nomi di Claudio Sala, «il poeta del gol», e Luciano
Castellini. Poi imprenditori, parlamentari, giornalisti,
scrittori uomini di spettacolo.
«Quello di Giovannone non è e non sarà mai il nostro Toro-
dicono - al termine di un' estate da horror, un sordido inghippo
sta consegnando la nostra squadra del cuore nelle mani di
persone dagli incomprensibili progetti, che dopo essersi prese
gioco delle istituzioni cittadine minacciano ora di gestire il
club contro la volontà dei tifosi .Anche noi invitiamo gli
appassionati granata ad astenersi da ogni violenza, ma a
cominciare immediatamente un boicottaggio sistematico del
sedicente Torino di Giovannone. Neanche uno spettatore allo
stadio e in qualunque altro luogo».
«Bisogna fargli il deserto intorno - proseguono - con l'
auspicio che dirigenti, impiegati, tecnici e giocatori
contattati da questo signore si astengano dal prestare la loro
faccia a tutto ciò che potrebbe avere come risultato finale la
colpevole scomparsa del Toro». Seguono una trentina di firme.
Oltre a quelle dei Campioni del '76, vi sono gli ex calciatori
Aldo Agroppi, Serino Rampanti e Lido Vieri, Gustavo Giagnoni
(che allenò il Torino negli anni '70), Amos Ferrini, figlio del
defunto capitano granata degli anni '60. E ancora, fra gli
altri, Cristina Pianelli, la figlia del presidente granata dell'
ultimo scudetto, gli industriali Vittore Beretta e Maurizio
Cassano (presidente dell' Associazione che raggruppa gli
imprenditori metalmeccanici di Torino), lo scrittore Giuseppe
Culicchia, gli attori Marco Berry, Sara Ventura (sorella di
Simona), i giornalisti Massimo Gramellini, Enrico Deaglio,
Mattia Feltri, Licia Granello, Gian Paolo Ormezzano, il docente
universitario Aldo Grasso, l' ex sindaco di Torino Diego
Novelli. (ANSA).

RobCouto

Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #12 : Venerdì 1 Ottobre 2010, 13:44:26 »
Cairo fu sponsorizzato e sostenuto pesantemente dal 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'ano Chiamparino.

Non poteva che finire così.



Uno fratto Re Mida, quest'uomo. Tutto quello che tocca va a ramengo.

bak

Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #13 : Venerdì 18 Marzo 2011, 12:36:10 »
Interessante articolo pubblicato da tuttosport

Crisi Toro, Cairo è l’opposto di Re Mida

TORINO, 18 marzo - Lezione numero uno: come sva­lutare un patrimonio per la quinta stagio­ne consecutiva. Primavera-estate 2007, 2008, 2009, 2010. Anche quest’anno: me­desima solfa. I cartellini dei giocatori: 13 di proprietà, 3 in compartecipazione, 10 in prestito. Tanto per cambiare, metà rosa ­grossomodo - è stata nuovamente presa in affitto tra incertezze e speculazioni estreme, scommesse comprensibili e ine­quivocabili scarti. Il giochino merita: an­che quest’anno, col Toro in bilico sul filo delle ambizioni e delle manchevolezze, quanto si è deprezzato il valore dei gioca­tori di Cairo? Oggi come oggi, se si aprisse improvvisamente il mercato, gli addetti ai lavori come soppeserebbero i cartellini in mano al club granata? E’ un test virtuale, che considera il Torino esattamente dov’è: lontano dalla promozione, ma non ancora tagliato fuori.

I RAGIONAMENTI - Nell’ambiguità del presente, allora, quanto può valere Bian­chi? E Ogbonna? E Sgrigna? E Morello? Nulla, Morello: ha già 32 anni, dà garanzie non certo eccelse e vanta uno stipendio decisamente sopra la media, per un 3° portiere che al massimo sulla carta sale al 2° posto. Rivalta, Zavagno e De Vezzesono in scadenza: già adesso potreb­bero firmare per un’altra società. Indi per cui: prezzo del cartellino inesistente. E la comproprietà con l’Inter di Stevanovic? Il baby ha prospettive, ma dopo il nulla di questa stagione vale zero. Zanetti ha 28 anni, è stato quasi sempre fuori per infor­tunio o scelta tecnica, scadrà già nel 2012 e guadagna un milione lordo: potrà valere 50 mila euro. E Gasbarroni? Nel suo ruo­lo può trovare l’estimatore, almeno in B: 29 anni, altra scadenza nel 2012, ingaggio ad­dirittura da 1,5 milioni lordi e una collana di disillusioni alle spalle. Diciamo 100 mi­la euro di valore, se qualcuno alza il brac­cio (e se anche lui, come quasi tutti i gra­nata, accetta di tagliarsi drasticamente lo stipendio).


Offline AlenBoksic

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Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #14 : Venerdì 18 Marzo 2011, 12:41:00 »
Il Toro sta precipitando: il patrimonio tecnico - proprio a livello di "nomi" - si sta depauperando anno dopo anno. Continuando su questa strada alla lunga potrebbe anche ruzzolare in C.
Dispiace vederlo in questo stato.
Voglio 11 Scaloni

POMATA

Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #15 : Venerdì 18 Marzo 2011, 13:00:00 »
FORZA VECCHIO CUORE GRANATA

Offline Er Matador

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Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #16 : Venerdì 18 Marzo 2011, 17:18:51 »
Il torino di superga non esiste più. E' finito alcune estati fa (non ricordo esattamente l'anno).
Prima, Franz. Prima che Quagliarella segnasse in un'amichevole estiva, per il resto di nessun significato, l'ultimo gol nella storia di quella società.
"Stanno uccidendo l'idea del Toro", denunciò - se non ricordo male - Nando Dalla Chiesa presentando il suo libro su Gigi Meroni: bersaglio centrato, perché proprio in quegli anni era in via di smantellamento la rete degli osservatori che aveva rifornito per anni un settore giovanile leggendario, dal quale la prima squadra traeva al tempo stesso elementi superiori alle capacità finanziarie del club e un'identità inimitabile.
L'ultimo Torino era ridotto a un viavai di mezze calzette, mercenari di passaggio e affari inventati unicamente per far girare soldi, non diversamente dalla Reggiana di Dal Cin che ruotava una quarantina di giocatori l'anno a tale scopo.
Colpevoli? Quella frase di Luciano Moggi ("a Torino non c'è posto per due squadre ad alto livello"); l'adozione del rosso per la terza maglia della Juventus, quasi a voler simboleggiare l'assorbimento dell'altra realtà calcistica; l'allontanamento, forse non del tutto spontaneo, di qualunque candidatura imprenditoriale seria alla guida della società; la collocazione ai vertici dell'organigramma di Cimminelli, uomo FIAT, e Romero, investitore materiale di Gigi Meroni o - secondo un'altra versione - autoaccusatosi per coprire un colpevole sempre riconducibile alla casa automobilistica in questione e lautamente ricompensato...
Tutto lascia intuire un'operazione Vaccaro alla rovescia, e uno scenario che somiglia spaventosamente ai nostri peggiori incubi.
C'è un però: chi mandò via con pressioni intimidatorie l'ultimo presidente coi soldi veri, vale a dire Sergio Rossi, ottenendone a stretto giro di posta il primo ritorno in B dopo l'unica retrocessione di trent'anni prima?
Chi proseguì la tattica delle minacce di morte coi successori Gerbi e De Finis? Chi diede carta bianca a un ciarlatano come Goveani perché suonava la chitarra e gridava "Annoni e Fusi non li cederemo mai alla Juve" (l'ex napoletano vinse poi il primo scudetto dell'era Lippi proprio coi bianconeri, fra parentesi)?
Sempre loro, gli stessi che hanno insultato per decenni i morti dell'Heysel e non solo pur avendo in una genealogia, che evidentemente non sentono come propria, Superga, Ferrini, Meroni e via commemorando.
Il calcio italiano ha bisogno del vero Toro, dei suoi giovani, della sua leggenda: a patto che qualcuno lo ricostruisca com'era, e non in una sua imitazione di contrabbando.
Per la cairese, solo un altro e definitivo fallimento.

bak

Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #17 : Sabato 19 Marzo 2011, 19:25:10 »
Perso pure a Frosinone. Avanti così.

Offline WombyZoof

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Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #18 : Domenica 20 Marzo 2011, 12:52:03 »
un presidente accompagnato dai moti di piazza orchestrati dai soliti vip del cazzo, e da tifosi violenti non può che trovarsi in queste condizioni.  che se lo sorbiscano fino in fondo.

che sprofondino, non sono più il Torino.  e chiedano scusa a Giovannone, secondo le "note modalità " by robcouto.   

Matador, alla lunga lista aggiungici Borsano.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

bak

Re:C'era una volta il Torino F.C.
« Risposta #19 : Domenica 20 Marzo 2011, 21:20:44 »
della serie, facce ride

Svolta Toro: esonerato Papadopulo Cairo riaffida la panchina a Lerda

Torna l'allenatore allontanato dal presidente due settimane fa

TORINO
Se non è record, poco ci manca: due partite, con altrettante sconfitte (Livorno in casa all'esordio e Frosinone fuori, ieri) sono bastate al presidente del Torino, Urbano Cairo, per esonerare Giuseppe Papadopulo dalla panchina granata.

La decisione è stata presa in tarda serata da Cairo, che contestualmente annuncia il ritorno di Franco Lerda, esonerato due settimane fa e il suo disimpegno dalla società, a partire dalla prossima stagione. «Avevamo ingaggiato Papadopulo affinchè desse motivazioni e carattere alla squadra, sicurezza in difesa - spiega il patron granata - Purtroppo in due settimane, un tempo abbastanza significativo, si è visto poco di tutto ciò».

«A volte in due settimane vedi qualcosa, vedi iniziare un trend,  - ha spiegato Cairo - qui non lo vedevamo. Così avendo a disposizione un allenatore che stimo come Lerda, che ha commesso certamente errori, ma non è poi così male, Petrachi  ed io abbiamo deciso di compiere questo passo». È mancato il feeling con lo spogliatoio? «Non è questione di feeling, quello che conta sono i risultati e l'energia che circola. Comunque non voglio offendere Papadopulo che è una persona seria, umanamente mi è dispiaciuto». Cairo annuncia poi di aver intenzione di lasciare la presidenza a fine stagione. «Da qui al 29 maggio metterò l'impegno più straordinario. Dopo sarà anche giusto fare delle considerazioni e trarre delle conclusioni». Nonostante le quattro sconfitte consecutive, il presidente continua comunque a credere nei playoff: «Siamo lì a pochi punti, dipende da noi e dal fatto che ci sia l'energia che circoli».

Lerda tornerà a guidare la squadra domani con un allenamento a porte chiuse. È assai difficile capire quale sarà lo stato d'animo della squadra, che vede ritornare dopo soli 15 giorni un tecnico sfiduciato dalla proprietà, che gli aveva affidato il compito di ritornare in serie A credendo ciecamente in lui. In settimana il ds Petrachi aveva anche bacchettato la squadra, puntando il dito su comportamenti non molto professionali tenuti da qualcuno e aveva minacciato un repulisti generale. La scelta di Papadopulo significava giocare la carta di un allenatore esperto e di polso, che oltre a saper motivare il gruppo, avrebbe anche avuto il pieno controllo di uno spogliatoio quanto meno disorientato, con molti nuovi arrivi a giugno scorso e altrettanti a gennaio.