Eroi laziali d'altri tempi

[giangoverni]

Leandro REMONDINI

Non so se fosse nato a Modena. So soltanto che prima di arrivare alla Lazio, aveva indossato la maglia giallo-canarino perché così lo avevo visto ritratto nelle figurine che noi bambini trovavamo nelle caramelle della Fidas di Serravalle Scrivia, quando Panini era al di là da venire. Allora il Modena, prima di sprofondare nelle serie inferiori dove rimarrà per tanti anni, militava nella massima divisione coprendosi di gloria e dando al calcio italiano grandi campioni, tra i quali ricordo un Braglia, un Brighenti e quel Leandro Remondini che arrivò alla Lazio insieme a Sentimenti IV.
Con l'arrivo di questi due giocatori la Lazio fece un grande salto di qualità e divenne ben presto la "quarta grande", dopo le due milanesi e la Juventus che, ogni anno, dopo la tragedia di Superga dove perì il Grande Torino che le aveva messe tutte in riga, si disputavano lo scudetto.
Per noi la Lazio era la "prima grande" perché a Roma non la vedemmo perdere mai, grazie soprattutto a questi due baluardi della difesa (Sentimenti IV portiere e Remondini centromediano, oggi diremmo centrale di difesa), coadiuvati da due grandi terzini che si chiamavano Antonazzi e Furiassi.
Un giorno Cochi e Remo, così li chiamavamo affettuosamente, finirono in Nazionale e noi ne eravamo molto orgogliosi. E la radio e "Il Calcio Illustrato" (che era il nostro "Novantesimo minuto" che ci portava le immagini fotografiche delle partite, il mercoledì, con tre giorni di ritardo) ci cantarono le gesta di Remondini al quale un avversario, mi pare un turco senza cuore come i turchi nei fumetti che leggevamo, gli  aveva rotto la testa. Remo era entrato un attimo negli spogliatoi, così perlomeno ci raccontò Nicolò Carosio, si era fatto mettere i punti, si era fatto fasciare la testa con un gran turbante, che dopo qualche minuto diventò tutto rosso per il sangue che continuava a uscire copiosamente, e riprese a giocare con grande coraggio. Noi il rosso del sangue non lo vedemmo nelle fotografie che erano in bianco e nero ma, freschi come eravamo della visione di "Robin Hood", da allora lo chiamammo Leandro Cuor di Leone. Soprattutto quando lo vedemmo fermare il grande Gunnar Nordhal, al novantesimo minuto, quando la Lazio vinceva sul Milan del famoso "trio svedese" (gli altri due erano Gren e Liedholm), per 3 a 2 dopo un epico scontro, offrendo stoicamente la sua gamba al micidiale tiro del centravanti.
Un giorno lo vidi il grande Leandro, di persona, in carne e ossa. Passavo le vacanze da mia zia in un paesino della Toscana attraversato dalla Cassia: sulla piazza si fermò una macchina e un signore chiese, proprio a me unico tifoso della Lazio e anche il solo che potesse riconoscerlo, l'indirizzo di un meccanico. Era lui, Remondini che a me bambino apparve un gigante. Saltai sulla sua macchina e lo accompagnai dall'unico meccanico del paese. Non vidi l'ora di tornare a Roma per raccontarlo ai miei amici dei popolari dove mi accompagnava mio padre, i quali non mi credettero perché a loro pareva impossibile che Leandro Cuor di Leone si aggirasse fra i comuni mortali.

Giancarlo Governi

[benvolio]

Grazie Giagoverni. Per Remondini e per lo scritto. Era un altro mondo, in cui lemozioni sedimentavano con l'attesa, facendosi poi indelebili ricordi nel tempo.

[TD]

Bello, scrivine altri, se puoi

[DinoRaggio]

Bello, scrivine altri, se puoi

Mi associo, con applausi meritati. E cercherei di riprendermi anche altri eroi laziali che altri ci hanno (parzialmente?) usurpato. A cominciare da Fulvio Bernardini. Non so se fosse pienamente Laziale, ma che di uno dei migliori giocatori italiani degli anni Venti/Trenta (peraltro il primo romano a vestire la maglia azzurra, quando militava nella Lazio) se ne sia appropriata l'AS NewCo 2010, mi dà fastidio.

Giangove', mettece 'na pezza

[aquilafelyx]

Mi associo, con applausi meritati. E cercherei di riprendermi anche altri eroi laziali che altri ci hanno (parzialmente?) usurpato. A cominciare da Fulvio Bernardini. Non so se fosse pienamente Laziale, ma che di uno dei migliori giocatori italiani degli anni Venti/Trenta (peraltro il primo romano a vestire la maglia azzurra, quando militava nella Lazio) se ne sia appropriata l'AS NewCo 2010, mi dà fastidio.

Giangove', mettece 'na pezza

Bernardini fu uno dei primi veri professionisti , un soldato di ventura pronto per il miglior offerente, dopo ne vennero ancora e altri ce ne saranno,

Grazie a giangoverni per il "Ritratto" , da ragazzo fantasticavo orgoglioso con quelle formazioni capaci di tener testa alle nordiste, un nostro tratto caratteristico era quello di esaltarci con i più forti, Davide che batte Golia , a volte succede.

[lollapalooza]

Bellissimo pezzo, grazie.

[Ulisse]

Bello, scrivine altri, se puoi

Anche io ho visto giocare Remondini e Sentimenti IV.

[Gatta]

Bel racconto giangoverni, grazie.
Per chi volesse approfondire la vita degli eroi laziali sopra citati segnalo queste pagine da LazioWiki:

http://www.laziowiki.org/wiki/Remondini_Leandro

http://www.laziowiki.org/wiki/Bernardini_Fulvio

http://www.laziowiki.org/wiki/Sentimenti_%28IV%29_Lucidio

[giamma]

Pezzo splendido scritto da chi sa e c'era.
Rinnovo ai gestori la richiesta di una apposita sezione sulla storia della Lazio, sezione che potrebbe fornire materiale e notizie per quell'opera indispensabile e meritoria che risponde al nome di Laziowiki.

[giangoverni]

Si potrebbe creare una apposita sezione (che potremmo chiamare "Memorie biancocelesti", ad esempio), fuori del forum con una icona che la evidenzi. E' soltanto una idea.

[jumpingjackflash]

grazie di essere tornato a scrivere

[branco_azul]

Il tuo racconto mi ha emozionato tanto,  che passione avevano i tifosi della Lazio dell'epoca!

grazie e se puoi scrivene altri

[jegue98]

Si potrebbe creare una apposita sezione (che potremmo chiamare "Memorie biancocelesti", ad esempio), fuori del forum con una icona che la evidenzi. E' soltanto una idea.

Ottima idea e grazie per il bel racconto!

[Breizh]

Si potrebbe creare una apposita sezione (che potremmo chiamare "Memorie biancocelesti", ad esempio), fuori del forum con una icona che la evidenzi. E' soltanto una idea.

Magari!
E grazie per il... primo racconto (mi piace immaginare che non sarà l'ultimo).

[carpelo]

bellissimo racconto!

[Sanfatucchio]

Grazie per le tue parole che descrivono l'emozione di un ragazzino nel vedere il suo campione.

Fra i grandi del passato mi ricordo di "Flacco" Enrico Flamini,  che non ho mai visto giocare perchè ha smesso nel '55 mi ricordo che me lo fece  conoscere mio padre,  quando mi portava a vedere gli allenamenti a Tor di Quinto e mi diceva, vedi quel signore alto è stato un grandissimo giocatore e per me che avevo solo 6/7 anni  appariva un gigante immenso.... 

[Fulcanelli]

Bello, scrivine altri, se puoi

Mi associo nella richiesta.

[RobCouto]

Splendido.

[BobLovati]

Queste sono, secondo me, le cose belle da ricordare; io ho 1.000 ricordi ma non ho, ça va sans dire, la capacità di metterli " in bella " come giangoverni. Magari ci si può vedere davanti ad un caffè ( offro io, premetto ) per parlarne " dal vivo "    

[giamma]

Si potrebbe creare una apposita sezione (che potremmo chiamare "Memorie biancocelesti", ad esempio), fuori del forum con una icona che la evidenzi. E' soltanto una idea.

Sono d'accordo anche perché ci vorrebbe qualcuno che se ne prenda carico, parliamo di storia non di opinioni.