Autore Topic: Repubblica insiste  (Letto 3425 volte)

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Offline Arch

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Offline lazio_alè

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Re:Repubblica insiste
« Risposta #1 : Venerdì 25 Settembre 2015, 10:23:59 »
Questo me sa che non solo non è mai andato in curva sudde,
ma una partita non la vede da quando ancora esisteva il cucchese.
Altrimenti mi (ci) dovrebbe spiegare la presenza da sempre (ma anche la nascita e "la presa di potere")
di certi gruppi in sudde (la curva più a sinistra d'Italia).
Mah....bell'articoletto.. un bel riempitivo per non lasciare un "buco nella pagina"...
...sarebbe stata più utile occupare quello spazio con la pubblicità della "Roberta".  ;D
" Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio, e che male c'è in questo?
 Anzi è piuttosto confortante se ci pensi ... "

“Il mano di Bastos” is the new “er go’ de Turone” (Cit.TD)

Offline giamma

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Re:Repubblica insiste
« Risposta #2 : Venerdì 25 Settembre 2015, 10:45:41 »
Alla fine degli anni '70 sul Tempo o il Messaggero (non ricordo bene, nella società dove lavoravo venivano acquistati entrambi) lessi un'indagine sulla politicizzazione delle due tifoserie, il giornalista andò ad intervistare i picchiatori fascisti di piazzale delle Muse e piazza della Balduina (noti luoghi di riunione di 2 loro gruppi) e gli intervistati tutti romanisti erano furiosi per lo scippo subito dai Laziali che definivano finti fascisti. La divisione nacque soprattutto per merito/colpa del Paese Sera che fece una scelta di campo in favore dei giallorossi in un'epoca di battaglia politica dove si combatteva metro a metro alla conquista di un voto.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

ThomasDoll

Re:Repubblica insiste
« Risposta #3 : Venerdì 25 Settembre 2015, 10:56:26 »
Poteva limitarsi al sondaggio sulla geografia del tifo, con la chiusa sulla politica ha detto 68 cazzate in tre righe.
Non solo su roma-sinistra e Lazio tradizionalmente di destra (palle sti luoghi comuni), Juve di centro maddeché, ma Inter a sinistra e Milan a destra non si può sentire, storicamente era il contrario, poi i milanisti si sono spostati a destra come i romanisti.
Tutte le tifoserie delle grandi quando espongono, chi più chi meno, simboli politici, li espongono di destra.

CP 4.0

Re:Repubblica insiste
« Risposta #4 : Venerdì 25 Settembre 2015, 11:07:36 »
inanzitutto e' sempre cosa buona e giusta quotare gli articoli dei giornali, che visto che vivono di cliccke meno gliene diamo e meglio stiamo ;)

Citazione
L'ultima comunità di fedeli nel nostro Paese: "Diventati supertifosi quattro italiani su dieci"
Nonostante scandali e inchieste, la passione per le squadre di calcio è in aumento. E diventa "militante", come rivela la nuova indagine Demos-Coop
di ILVO DIAMANTI
25 settembre 2015

Notifiche
Il tifo è, forse, l'ultima forma di appartenenza rimasta, nel nostro Paese. Certamente più della politica, che suscita emozioni prevalentemente negative. Più del territorio, dei regionalismi e dei campanilismi, raffreddati e confusi dalla globalizzazione. E dalle tecnologie della Rete, che allargano le appartenenze oltre i confini locali. Mentre il legame con il proprio club di riferimento si conferma stretto.

Come emerge dal sondaggio condotto da Demos-Coop nelle scorse settimane, oggi 4 italiani su 10 si definiscono "tifosi". Molti meno rispetto a cinque anni fa, quando i "tifosi" erano oltre il 50 per cento (nel 2010: il 52). Ma, comunque, molti. In crescita, rispetto a due anni fa. Visto che nel 2013 costituivano il 36 per cento della popolazione. Peraltro, in parallelo, è cresciuta la componente di quanti dichiarano il massimo grado di attaccamento alla loro squadra: i "militanti". Oggi costituiscono il 47 per cento dei tifosi. Quasi 10 punti più di un anno fa. E quattro rispetto al 2010.

LE TABELLE

Insomma, i continui scandali che, da tempo, scuotono l'ambiente del calcio hanno ridimensionato la base del tifo, ma non di molto. Perché sono rimasti i più "fedeli". I più accesi. Quelli che non credono agli scandali, alle maldicenze. Anche quando sono fondate. Oltre metà dei tifosi, d'altronde, ritiene che, rispetto a 10 anni fa, il campionato sia maggiormente condizionato dalle scommesse. E il 42 per cento dalla corruzione. Ma tutto ciò non ha spento le passioni. Tanto meno le preferenze e gli orientamenti.

La graduatoria delle squadre, in base alla quota dei tifosi, risulta sostanzialmente immutata, rispetto agli ultimi anni. Davanti a tutte, come sempre, la Juventus. Che, anzi, ha aumentato la propria base. Ha raggiunto, infatti, il 35 per cento dei tifosi. Spinta dai ripetuti successi: attraverso la squadra, infatti, anche i tifosi vincono oppure perdono. Visto che il campionato è, comunque, argomento quotidiano di discussione: nei luoghi di lavoro e nel tempo libero. A casa, a scuola, e al bar. Su internet. Dopo la "vecchia signora", come in passato, le milanesi: l'Inter con il 17 per cento, il Milan con il 14. La Juve e le milanesi, insieme, costituiscono i due terzi del tifo, in Italia.

La Juventus, peraltro, è "la più amata" dai tifosi del Nord-Ovest, del Centro e del Sud. La seconda, nelle regioni del Nord-Est (dopo il Milan: 28 per cento), del Centro-Sud (dopo la Roma: 32). L'Inter, invece, è radicata nel Centro-Nord, dove si avvicina e talora supera il 20 per cento. Mentre le altre squadre hanno una base di sostenitori maggiormente localizzata, territorialmente. In particolare, il Napoli, che supera il 24 per cento nel Sud. Oltre alla Lazio, più del 16 nel Centro-Sud. Cioè: intorno a Roma. In altri termini, la Juve ha una base "nazionale". Come, in misura più ridotta, Inter e Milan. Trainate, oltre che da successi e dalle tradizioni, anche dalla rivalità con i bianconeri.

D'altra parte, storicamente, si tifa non solo "per" ma anche "contro", una squadra. E i due orientamenti si rafforzano reciprocamente. Come in politica, dove l'antagonismo conta quanto l'attaccamento a un partito o a uno schieramento. Non per caso, dopo quasi cinquant'anni di divisioni, dettate dall'anticomunismo, per vent'anni gli elettori si sono contrapposti sull'anti-berlusconismo. Fino all'avvento, negli ultimi anni, di una nuova frattura, che ha segnato l'allontanamento degli italiani da tutti i partiti, senza distinzione. L'Anti-politica.

Qui sta la differenza più evidente con il tifo. Perché l'antagonismo, nel calcio, rafforza la fedeltà, invece di indebolirla. Non per caso la graduatoria delle squadre "contro" cui tifano gli italiani riflette quella del tifo "a favore". Così la Juve non è solo la squadra più "amata", ma anche la più "odiata". Dal 43 per cento dei tifosi, in generale. E, nello specifico, dal 74 per cento dei tifosi interisti, ma anche del Napoli. Inoltre: dal 63 per cento dei romanisti e dal 50 dei milanisti. L'antagonismo fra Juve ed Inter è, dunque, evidente, fra i tifosi nerazzurri. Puntualmente ricambiato. Visto che il 56 per cento dei tifosi bianconeri si dice ostile all'Inter. Una frattura profonda, allargata dalle vicende di Calciopoli, nello scorso decennio. Mentre l'antipatia di molti bianconeri verso la Roma (17 per cento) ha origine più recente. E deriva, probabilmente, dal fatto che la Roma, nelle ultime stagioni, è divenuta la principale avversaria della Juve.

Così la geografia e la graduatoria del tifo, delineate dall'Osservatorio 2015 di Demos-Coop , appaiono molto più stabili di quanto sia possibile osservare in ambito elettorale.

Forse perché, come ho già detto anche in altre occasioni, oggi il tifo costituisce la "fede" più solida, per gli italiani. Tanto che le stesse relazioni fra tifo e politica appaiono "ragionevoli", meglio: comprensibili.

In generale, infatti, il tifo "militante" riflette posizioni politiche più radicali. Maggiormente concentrato alle estreme. A sinistra, ma soprattutto a destra. Per quel che riguarda le squadre, non sorprende che il tifo della Juve si addensi, politicamente, al centro. Come la vecchia Democrazia Cristiana. Affiancata dal Napoli: il "partito dei tifosi nel Sud". Mentre i tifosi romanisti sono i più a sinistra. Probabilmente per reazione alle simpatie dei laziali, tradizionalmente di destra. In modo analogo, i tifosi di Inter e Milan si posizionano simmetricamente. A centro-sinistra: i nerazzurri. A centro-destra: i rossoneri. Sui quali si allunga l'immagine di Berlusconi. Che ha miscelato la politica con il calcio, oltre che con i media. Un'operazione imitata da altri. Non con lo stesso successo. Così il calcio si è "politicizzato". Mentre in politica le identità si sono sbiadite. Sono rimasti — e, anzi, si sono moltiplicati — solo gli ultrà. Insomma, la contaminazione fra calcio e politica non ha fatto bene a nessuno dei due mondi. Meglio tenerli distinti. E distanti.

e poi e' un articolo di un qualunquismo disarmante, di chi, come per 'Le maillot noir est des fascistes seulement lorsque les puts Lazio', doveva riempire un mezzo foglio con qualcosa per porta' la pagnotta a casa.

Offline Arch

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Re:Repubblica insiste
« Risposta #5 : Venerdì 25 Settembre 2015, 11:12:56 »
Hai ragione CP 4.0 a dire di quotare. C'è un problema: non so come si fa. Anzi, se qualcuno di buon cuore me lo insegna..

CP 4.0

Re:Repubblica insiste
« Risposta #6 : Venerdì 25 Settembre 2015, 11:19:44 »
vai sulla pagina, copi il testo e poi lo incolli tra [ quote] e [ /quote] nel post che stai scrivendo (omettendo gli spazi nelle due parentesi quadre chew ho dovuto mettere atrlimenti mi 'quotava'
Citazione
e
:)

cita il mio post precedente e vedi

Alex_K

Re:Repubblica insiste
« Risposta #7 : Venerdì 25 Settembre 2015, 11:31:49 »
Pure questa non è male, dai:
Oltre alla Lazio, più del 16 nel Centro-Sud. Cioè: intorno a Roma.

Mancava solo aggiungesse un "laziali burini cor trattore argh argh argh"

ThomasDoll

Re:Repubblica insiste
« Risposta #8 : Venerdì 25 Settembre 2015, 11:40:47 »
Ma perché, il centro-sud è intorno a Roma? E che s'intende per centro? Se per centro s'intende al di sotto dell'Emilia, come è corretto che sia, m'hai detto niente, altro che dintorni di Roma. Da Carrara a Reggio Calabria e a Lecce, incluse le isole, il 16% è roba seria. Ci sono roma, Napoli, Fiorentina, Bari, Palermo, Cagliari più un bel pacchetto di squadre tra A e B. 16% è uno su 6.

baol

Re:Repubblica insiste
« Risposta #9 : Venerdì 25 Settembre 2015, 11:54:53 »
...
e poi e' un articolo di un qualunquismo disarmante, di chi, come per 'Le maillot noir est des fascistes seulement lorsque les puts Lazio', doveva riempire un mezzo foglio con qualcosa per porta' la pagnotta a casa.

Mezzo foglio riempito con la ricerca effettuata dalla società di cui è presidente.
http://www.demos.it/a01171.php

Un campione di 1121 interviste mi pare un po' pochino, per lanciarsi in analisi erudite...
Con questa tabella che sembra una riedizione delle "bandierine di Emilio Fede".



L'unica cosa che salverei è questa tabella:



I peperones che manifestano un trend ben più che in ascesa...  8)

Alex_K

Re:Repubblica insiste
« Risposta #10 : Venerdì 25 Settembre 2015, 12:35:08 »
Un campione di 1121 interviste mi pare un po' pochino, per lanciarsi in analisi erudite...
Con questa tabella che sembra una riedizione delle "bandierine di Emilio Fede".

E' facile che abbiano preso come campione tutti gli imbrattacarta i giornalisti di repubblica.
 8)

Offline Wild Bill Kelso

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Re:Repubblica insiste
« Risposta #11 : Venerdì 25 Settembre 2015, 12:37:21 »
Le solite fregnacce buttate là da chi non sa nulla di ultras, calcio e costume.
Qualunquismo e panzane, propaganda romanista da quattro soldi.
Qualcuno li informi che Goebbels e Starace il loro lavoro almeno lo sapevano fare.

Repubblica di Salò!
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline Most

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Re:Repubblica insiste
« Risposta #12 : Venerdì 25 Settembre 2015, 12:47:24 »
Se il campione fosse stato preso tra gli abbonati sarebbero emerse "posizioni" diverse...ancor di più se "abbonati curva".

Però se la rappresentazione del campione vuole esser generalista, ossi anche di quelli che allo stadio non ci vanno, al suo senso, io non ci trovo niente di strano.


Offline carpelo

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Re:Repubblica insiste
« Risposta #13 : Venerdì 25 Settembre 2015, 13:20:42 »
Ottimo baol, mi stavo interrogando su chi fossero i cialtroni che hanno fatto questa "indagine", ancora più cialtrona dell'articolaccio. Ma non si rendono conto che quei dati, con oscillazioni così significative in tempi brevissimi, sono impresentabili?

Panzabianca

Re:Repubblica insiste
« Risposta #14 : Venerdì 25 Settembre 2015, 13:32:35 »
Ilvo... Tu sei forte, gagliardo, pala e piccone...

Offline Arch

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Re:Repubblica insiste
« Risposta #15 : Venerdì 25 Settembre 2015, 14:48:24 »
Citazione
In generale, infatti, il tifo "militante" riflette posizioni politiche più radicali. Maggiormente concentrato alle estreme. A sinistra, ma soprattutto a destra. Per quel che riguarda le squadre, non sorprende che il tifo della Juve si addensi, politicamente, al centro. Come la vecchia Democrazia Cristiana. Affiancata dal Napoli: il "partito dei tifosi nel Sud". Mentre i tifosi romanisti sono i più a sinistra. Probabilmente per reazione alle simpatie dei laziali, tradizionalmente di destra. In modo analogo, i tifosi di Inter e Milan si posizionano simmetricamente. A centro-sinistra: i nerazzurri. A centro-destra: i rossoneri.

Grazie CP 4.0

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Re:Repubblica insiste
« Risposta #16 : Venerdì 25 Settembre 2015, 14:58:12 »
Alla fine degli anni '70 sul Tempo o il Messaggero (non ricordo bene, nella società dove lavoravo venivano acquistati entrambi) lessi un'indagine sulla politicizzazione delle due tifoserie, il giornalista andò ad intervistare i picchiatori fascisti di piazzale delle Muse e piazza della Balduina (noti luoghi di riunione di 2 loro gruppi) e gli intervistati tutti romanisti erano furiosi per lo scippo subito dai Laziali che definivano finti fascisti. La divisione nacque soprattutto per merito/colpa del Paese Sera che fece una scelta di campo in favore dei giallorossi in un'epoca di battaglia politica dove si combatteva metro a metro alla conquista di un voto.

Notizia interessante.

Offline Ataru

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Re:Repubblica insiste
« Risposta #17 : Venerdì 25 Settembre 2015, 15:01:56 »
 ;D

l'inter è diventata antipatica agli juventini pr calciopoli
il brioma perché è diventato forte


 :o


mhuahuhahuahuauauuhahua
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline DinoRaggio

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Re:Repubblica insiste
« Risposta #18 : Venerdì 25 Settembre 2015, 15:18:12 »
Campione poco più numeroso di un condominio, solito articolo pieno di luoghi comuni e malanimo verso la Lazio.   
Citazione
Oltre alla Lazio, più del 16 nel Centro-Sud. Cioè: intorno a Roma
Dai Diamanti nasce letame.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Yotanka

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Re:Repubblica insiste
« Risposta #19 : Venerdì 25 Settembre 2015, 15:27:35 »
Alla fine degli anni '70 sul Tempo o il Messaggero (non ricordo bene, nella società dove lavoravo venivano acquistati entrambi) lessi un'indagine sulla politicizzazione delle due tifoserie, il giornalista andò ad intervistare i picchiatori fascisti di piazzale delle Muse e piazza della Balduina (noti luoghi di riunione di 2 loro gruppi) e gli intervistati tutti romanisti erano furiosi per lo scippo subito dai Laziali che definivano finti fascisti. La divisione nacque soprattutto per merito/colpa del Paese Sera che fece una scelta di campo in favore dei giallorossi in un'epoca di battaglia politica dove si combatteva metro a metro alla conquista di un voto.

Mah...tra i capi storici del cucs, c'erano personaggi tipo geppo e tzigano, non certo esponenti dell'estrema destra romana di quegli anni.