Autore Topic: Una stagione maledetta  (Letto 10407 volte)

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Offline AutumnLeaves

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #60 : Lunedì 21 Settembre 2015, 09:51:54 »
Ancora che il problema so le aradio. Ma se proprio ce ne fosse una da cancellarne la frequenza in macchina, è proprio quella ufficiale.
Non perché cambi chissà cosa nelle prestazioni della squadra, ma proprio per povertà di contenuti e da come cojonano i tifosi.

Offline ammiraglio

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #61 : Lunedì 21 Settembre 2015, 10:43:36 »
Ancora che il problema so le aradio. Ma se proprio ce ne fosse una da cancellarne la frequenza in macchina, è proprio quella ufficiale.
Non perché cambi chissà cosa nelle prestazioni della squadra, ma proprio per povertà di contenuti e da come cojonano i tifosi.

le radio non sono mai state un problema anche perché il calcio si gioca in un campo verde e non prevede l'uso delle cuffie, del mixer, etc.
sulla vecchia lazionet c'era la sindrome da accerchiamento delle aradio.
ora il problema su quei lidi lo risolvono con la moratoria, tutta comunista romena, su lotito e tare.
guai a parla delle società, insomma, pena la scomunica.
sennò poi come utente ... sei considerato uno che segue aradio e quindi eterodiretto.
e quindi ritorniamo a bomba, chiudendo il cerchio.

dopo 13 di miltanza sui fora mi saei rotto le palle.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline franz_kappa

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #62 : Lunedì 21 Settembre 2015, 13:11:26 »
Ancora che il problema so le aradio. Ma se proprio ce ne fosse una da cancellarne la frequenza in macchina, è proprio quella ufficiale.
Non perché cambi chissà cosa nelle prestazioni della squadra, ma proprio per povertà di contenuti e da come cojonano i tifosi.
Leggo e trasecolo.
Osservo e allibisco.
Guardo e sbalordisco.

Le aradio (ovvero dicasi il catetere) non sarebbero il problema? Certo che lo sono! E da 10 anni, almeno, sono il principale problema della Lazio.

Mi permetto anzi di affermare che solo chi è a sua volta succube del mesmerico potere di certe perverse frequenze (i nomi li conosciamo bene, non mi sogno certo di ripeterli) può sostenere che il mefitico ambiente nel quale la Lazio agisce (la "cornice marcia" di rejana memoria) non sia frutto di giorni, mesi, anni, lustri di quotidiana lenta distorsioni delle menti, semplici o meno, di migliaia di tifosi della Lazio. letteralmente (cat)eterodiretti.

Questo stillicidio di veleno, che per oltre 90mila ore è trasudato da amplificatori, case acustiche e cuffiette, ha ormai irrimediabilmente modificato la percezione delle cose dei laziali. Le menti delle genti, quasi fossero morbida cera, sono state infatti incise nel vivo dallo stiletto dei cateterari di turno. Cateterari che su quelle tavolette cerate (metafora del cervello delle persone) hanno inciso e incidono da anni messaggi all'insegna della più retriva negatività.

Vogliamo fare una prova?
Fate per un attimo finta che io, Franz, sia lo speaker di una radio veridica e che non distilla dai microfoni parole di fiele. Immaginate di sentire una mia concione radiofonica, nella quale vi inviterei a guardare alla nostra realtà da un altro punto di vista, enunciando numerosi elementi tali da indurre a un certo ottimismo:
- dopo quattro gare abbiamo ben 3 punti in più rispetto allo scorso anno (un progresso del 50%, da 3 a 6 punti);
- siamo in piena corsa per la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League dopo aver pareggiato per un mero accidente casuale (gol irregolare oltre il tempo regolamentare) in casa della più insidiosa concorrente del gruppo, già finalista sconfitta nella passata edizione;
- abbiamo liberato da numerose zavorre una rosa oggi arricchita da parecchi giocatori di prospettiva
- abbiamo sì perduto la Supercoppa Italiana (ma contro i tetracampioni nazionali non c'era pressoché partita, lo sapevamo sin dal fischio d'inizio) e preliminare di Champions (contro i più esperti tedeschi del Leverkusen), ma in entrambi i casi ci siamo fatti valere contro forti avversari, mantenendo in risultato in bilico sino a buona parte del secondo tempo.

Non è forse oggettivo, adamantinamente vero quel che affermo? Certamente sì (domanda retorica, la mia). E dunque, che concludere? Che c'è vita, oltre le aradio.

Meditate, gente. meditate.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline pizzeman

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #63 : Lunedì 21 Settembre 2015, 13:34:48 »
La squadra è in difficoltà, questo è innegabile.
Ma avete mai provato a lavorare in un ambiente in cui tutti i colleghi si lamentano del capo, dell'azienda, del personale e dei colleghi?
L'ambiente diventa irrespirabile e qualunque cosa la dirigenza faccia i peggiori continuano e rimestare e aumentare il malcontento. E nel nostro caso i peggiori sono quelli che parlano e scrivono.
Provate a portare nella vostra esperienza personale quello che succede nella Lazio, senza pensare ai soldi che guadagnano.
Sono lavoratori che in un ambiente di merda lavorano male, in un ambiente sereno lavorano meglio. E rendono al 110%, come l'anno scorso.
L'umore che si respira da luglio alla Lazio è invece di un'ultima spiaggia, di un salto di qualità necessario e dovuto, dopo un terzo posto che sapeva di beffa... sensazione alimentata dalle dichiarazioni idiote su nuove ere e su difficoltà a migliorare la squadra.
E quando si vede che le aspettative sono disilluse, che il malcontento ricomincia a serpeggiare, pochi sono quelli che si rimboccano le maniche, molti quelli che si lasciano trascinare alla deriva.
Ripeto, tanti calciatori hanno un comportamento poco professionale, ma se a roma si sono vinti 5 scudetti in 115 anni, ci sarà un motivo...
Vi assicuro che a Milano radio che parlano di inter e milan ce ne sono una o due, che ascoltano in pochi... e certe volte si collegano alla radio romane.

Non il nome dietro, ma il simbolo davanti.

Offline Davide

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #64 : Lunedì 21 Settembre 2015, 13:53:08 »
Ma dopo lo scorso anno che cazzo avevano da lamentarsi?

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Offline DinoRaggio

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #65 : Lunedì 21 Settembre 2015, 14:08:44 »
La stagione maledetta è sempre la seconda. Annata da incorniciare, e quella dopo il quadro comincia a deteriorarsi. E' successo con Petkovic, sta succedendo con Pioli, con modalità simili. Cause?
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Jim Bowie

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #66 : Lunedì 21 Settembre 2015, 14:15:36 »
Parolo e'l'esempio piu' calzante, a mio modo di vedere, in Nazionale uno dei migliori in assoluto con la Lazio sembra un brutta copia di quello dell' anno scorso. Quindi la preparazione non e' la causa principale, e' il modulo adottato da Pioli. Un'altra cosa, ieri mancava Candreva e Basta si e' trovato tra Insigne e Goulhian( o come si scrive). Pioli facesse un bel ritiro lui e definisse una volta per tutte cone darla giocare questa squadra. Su FA espressi il mio pensiero 2 anni orsono e non e' cambiato. Puo' giocare a calcetto

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Antiromanista si nasce non ci si diventa, ed io modestamente lo nacqui!

Offline Er Matador

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #67 : Lunedì 21 Settembre 2015, 14:29:13 »
La stagione maledetta è sempre la seconda. Annata da incorniciare, e quella dopo il quadro comincia a deteriorarsi. E' successo con Petkovic, sta succedendo con Pioli, con modalità simili. Cause?
Probabilmente equilibri interni e motivazioni che si deteriorano, anche perché troppa gente si sente troppo facilmente arrivata.
Soluzione: o cambiare un tecnico all'anno o intervenire sull'organico senza ricominciare da zero, ma operando modifiche sostanziali da una stagione all'altra.
Il problema è che occorrerebbe avere in rosa gente mediamente vendibile, e non è esattamente la regola.

Alex_K

Re:Una stagione maledetta
« Risposta #68 : Lunedì 21 Settembre 2015, 14:45:53 »
Dico la mia.
Io ho sempre sostenuto (l'anno scorso) che era meglio arrivare quarti che terzi (in ordine di preferenza personale: secondo, quarto, terzo).
Il terzo posto:
1) non ti da nessuna garanzia in termini economici e quindi non ti permette di pianificare il mercato come si deve, a meno di contare solo sulle risorse (scarse) a disposizione nel caso peggiore (come infatti è avvenuto).
2) ti stravolge tutta la preparazione estiva

Aggiungiamoci la finale di supercoppa che ha ulteriormente complicato la fase di preparazione, con l'arrivo in ritardo dei nazionali e la riduzione delle rose.

Infine, già l'anno scorso abbiamo sofferto le (poche) gare infrasettimanali, aggiungiamoci che Pioli non mi sembra abbia mai avuto esperienza come allenatore in europa.

Tutto ciò era purtroppo preventivabile; certo un'altra imbarcata del genere fuori casa è un po' troppo (Leverkusen 3, Chievo 4, Napoli 5).
Ricordiamoci comuque che fino a novembre/dicembre dello scorso anno, abbiamo fatto schifo abbastanza, eh.
La preoccupazione c'è, ma "chiappe strette e petto in fuori" (cit.)

Offline fish_mark

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #69 : Lunedì 21 Settembre 2015, 14:56:18 »
le radio non sono mai state un problema anche perché il calcio si gioca in un campo verde e non prevede l'uso delle cuffie, del mixer, etc.
sulla vecchia lazionet c'era la sindrome da accerchiamento delle aradio.
ora il problema su quei lidi lo risolvono con la moratoria, tutta comunista romena, su lotito e tare.
guai a parla delle società, insomma, pena la scomunica.
sennò poi come utente ... sei considerato uno che segue aradio e quindi eterodiretto.
e quindi ritorniamo a bomba, chiudendo il cerchio.

dopo 13 di miltanza sui fora mi saei rotto le palle.

Piccolo OT

Non è che in altri lidi la musica cambia. Se parli in maniera critica della linea societaria, anche prima che i fatti accadano, con il coraggio di voler fare una previsione (che non è mica una profezia) il rischio non cambia e l'accusa è sempre quella di essere eterodiretto dalle radio o dai giornali (il prodotto non cambia), come se uno avesse bisogno di un De Angelis o di uno Scarcelli per farsi dare la linea.

Da mò che me sarei danneggiato le gonadi, ma ultimamente mi ha preso a ridere.
Almeno per "nun piagne".
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline DinoRaggio

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #70 : Lunedì 21 Settembre 2015, 14:59:25 »
Probabilmente equilibri interni e motivazioni che si deteriorano, anche perché troppa gente si sente troppo facilmente arrivata.
Giocatori di scarse ambizioni, allora. Se non li stimola un posto in Champions League, se non li sprona il pensiero (mi verrebbe da dire "il desiderio") di ascoltare la musichetta, allora che cosa può stimolarli professionalmente? O si sono stancati di giocare per la Lazio?

Guarda, io dal basso del mio essere tifoso da streaming, fossi stato l'allenatore, il 31 maggio notte, mentre si ritornava in pullman a Formello, avrei preso il microfono e detto:
"Bravi, grandiosi tutti. Vi siete conquistati un play-off per giocare la competizione che per il 99% dei giocatori del mondo è un utopico sogno. Voi siete a due passi dal giocarla. Sappiate che incontreremo ai play-off una squadra tipo Man Utd o Valencia, quindi dovremo essere al 120%. La vittoria di Napoli è solo l'inizio, e per essere al 120% ad agosto, dovremo cominciare il ritiro il 1° luglio. Chi non ci sta può andar via, chi ci sta potrebbe entrare nella storia di questa società. A voi la scelta".

E poi a Tare (o chi per lui): "Senti Igli, l'8 agosto abbiamo la Supercoppa e poi a ruota i play-off di Champions League. Siccome voglio che i ragazzi siano a mille per quelle aprtite, ho deciso di anticipare il ritiro al 1° luglio fino al 25 / 30 luglio. Organizzami tutto, anche tre / quattro amichevoli, prima di volare per la Cina". 
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Fabio70rm

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #71 : Lunedì 21 Settembre 2015, 16:38:53 »
Abbiamo il professorino che ci insegna le modalità di intervento...

per capire, bisogna scrivere solo quello che a voi piace leggere?? bisogna uniformarsi all'ordine "nessuna critica a questa società, semmai analizziamo, discutiamo e proponiamo...", esiste una guida tipo "come e quando intervenire; le dieci regole d'oro.." perché se si gradirei averne una copia così alternerò gli interventi come previsto secondo le vittorie e le sconfitte.


A coso ma chi te conosce?? Ma che vuoi?? E' un dato di fatto che te scrivi per criticare SOLO QUANDO SI PERDE.

MOSTRAMI UN TUO INTERVENTO DI GIUBILO QUANDO SI E' VINTO O SI VINCE.

Tra l'altro dimostri che non sai leggere proprio tu, visto che di critiche feroci sul mercato e sugli assetti tattici ne ho scritto per tutta l'estate.

Ma non ho scritto solo quando le cose vanno male, anzi!!! Cosa che non mi risulta proprio abbia fatto tu!!!

Per finire, se proprio vogliamo fare a gara a chi ce l'ha più lungo, io stavo agli spareggi a Napoli...quindi??
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Fabio70rm

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #72 : Lunedì 21 Settembre 2015, 16:44:31 »
lo fossimo perderemmo sempre.
Invece il leverkusen, per dire la più forte, all'andata lo abbiamo battuto.
Certo, ci son problemi di uomini e tattici (e anche di infortuni: l'anno scorso che andava tutto bene credo senza Biglia e De Vrji se ne sia vinta una su otto), ma non è possibile che preso un gol la squadra si squagli in questa maniera.
Su questo si può e si deve lavorare, e penso che gran parte della soluzione sia all'interno del celebre "gruppo" e delle teste di chi lo compone.

E' un problema che avevamo anche l'anno scorso.

Ma anche gli anni con Petko e Reja.

Questa squadra, tranne rarissime eccezioni, se subisce goal difficilmente ribalta il risultato. Pare che si spegne.

La grinta però non te la da nessuno se ne sei privo, e non è un caso che è totalmente assente nel gruppo "storico" dei senatori.

I ragazzi di furia ne hanno, guardate ieri sera, gli unici che provavano a giocare, pur nei loro limiti, erano Onazi, Hoedt, Anderson e SMS. Più l'eccezione di Basta.

Il resto un pianto totale. Zero reazione, zero orgoglio.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Fabio70rm

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Re:Una stagione maledetta
« Risposta #73 : Lunedì 21 Settembre 2015, 16:46:11 »
Giocatori di scarse ambizioni, allora. Se non li stimola un posto in Champions League, se non li sprona il pensiero (mi verrebbe da dire "il desiderio") di ascoltare la musichetta, allora che cosa può stimolarli professionalmente? O si sono stancati di giocare per la Lazio?

Guarda, io dal basso del mio essere tifoso da streaming, fossi stato l'allenatore, il 31 maggio notte, mentre si ritornava in pullman a Formello, avrei preso il microfono e detto:
"Bravi, grandiosi tutti. Vi siete conquistati un play-off per giocare la competizione che per il 99% dei giocatori del mondo è un utopico sogno. Voi siete a due passi dal giocarla. Sappiate che incontreremo ai play-off una squadra tipo Man Utd o Valencia, quindi dovremo essere al 120%. La vittoria di Napoli è solo l'inizio, e per essere al 120% ad agosto, dovremo cominciare il ritiro il 1° luglio. Chi non ci sta può andar via, chi ci sta potrebbe entrare nella storia di questa società. A voi la scelta".

E poi a Tare (o chi per lui): "Senti Igli, l'8 agosto abbiamo la Supercoppa e poi a ruota i play-off di Champions League. Siccome voglio che i ragazzi siano a mille per quelle aprtite, ho deciso di anticipare il ritiro al 1° luglio fino al 25 / 30 luglio. Organizzami tutto, anche tre / quattro amichevoli, prima di volare per la Cina".

Ti applaudo, è quanto avrei fatto io. Con l'aggiunta di esigere da Tare l'arrivo dei rinforzi al 15 luglio max.
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