Maglia per le trasferte europee 2015/16

[Panzabianca]

dovrebbero preoccuparsene i napoletani, e anche in figc dovrebbero farsi qualche domanda se sia il caso di continuarsi a chiamare azzurri o passare alla più corretta dicitura blusabbaudi

ah ah ah ah ah

[franz_kappa]

Avrei una richiesta per Breizh, se gli va.
Potresti per favore tradurre integralmente, senza sintetizzare, l'articolo di Le Monde, inclusi titoli, sommari e ogni altro elemento di contenuto? Sono certo ti richiederebbe pochi minuti.

Lo chiedo perché mi interessa comprendere il tono e il registro adottato, al di là dei contenuti (che mi sono chiari facendo appello al mio francese più che scolastico). Per ottenere ciò serve la traduzione di qualcuno che sia quasi bilingue o perlomeno italiano ma che parli un ottimo francese.

Grazie, se vorrai e potrai. .

[BobLovati]

chissà se qualcuno ha mai letto qui:  http://www.asromaultras.org/giovinezza.html

non mi riferisco al fare, duramente impegnato in ... altro !

[Breizh]

[...]

Calcio: fuori casa, la Lazio di Roma giocherà in "camicia nera"
di Abel Mestre
È una maglietta capace di far tornare sui campi Paolo di Canio. Il giocatore italiano, che rivendicava chiaramente le sue convinzioni fasciste, deve essere spiacente infatti di non poter indossare l'ultima divisa della sua vecchia squadra (1985-1990 poi 2004-2006), la Lazio. Il club romano si è effettivamente dotato, per le competizioni europee, di una maglia da trasferta interamente nera, ornata da un'aquila - simbolo del club - di un bell'effetto. Il tutto confezionato dal fornitore Macron. Una scelta immediatamente notata su Twitter.
(seguono due tweet di Dailymercato, abbastanza neutri con le foto della maglia)
Anche se questo colore è di moda in questa stagione calcistica 2015-2016 - in particolare per la Juventus e il PSG - questa scelta è un po' problematica per il club di Miroslav Klose.
In effetti, il club laziale ha una pessima (sulfureuse) reputazione dovuta ai suoi tifosi neofascisti della Curva Nord, che si sono illustrati a diverse riprese con slogan nostalgici degli anni '30 e dei versi di scimmia. Paolo di Canio, appunto, non si era sbagliato andando a salutare col braccio teso questa curva, nel 2005.
(famigerata foto di Di Canio)
Qualche anno prima, quegli stessi tifosi avevano reso omaggio alla tigre Arkan dopo il suo assassinio nel 2000. Quest'ultimo, il cui vero nome era Željko Ražnatović, è stato un militare serbo, fondatore della "Guardia dei volontari serbi", accusato di crimini contro l'umanità dal Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia.
Più di recente, nel 2012, è stato il Rumeno Stefan Radu che si è illustrato per un "saluto romano", a braccio teso, davanti alla curva Nord, dopo una partita contro il Napoli, anche se certi laziali - tra cui alcuni giornalisti - giurano che si tratta di un malinteso e di un gesto mal interpretato.*
E, anche se le cose si sono calmate da qualche anno, questa scelta vestimentaria può solo ricordare questo passato problematico.
Del resto, numerosi utenti dei network hanno colto l'occasione per prendere in giro la squadra italiana - che gioca domani sera in Europa League contro la Dnipro Dnipropetrovsk -, evocando una "maglietta Terzo Reich".
(immagine del tweet idiota di "Cahiers du foot" appena citato)
C'è da dire che in Italia, questa tenuta può avere risonanze storiche chiarissime. Gli squadristi, le milizie fasciste, erano soprannominate le "camice nere", perché erano completamente di nero vestite.
Oggi, i neofascisti si autodefiniscono d'altronde con l'aggettivo "neri" per opporsi ai "rossi" comunisti.
Reagendo alla fine della giornata al nostro articolo dalle colonne del quotidiano italiano La Repubblica, Marco Canigiani, responsabile del marketting [sic] della squadra romana, nega qualsiasi significato politico a questa maglia, affermando che non avevano altra scelta oltre a questo colore a causa dei regolamenti UEFA.*

Le due frasi segnate con un asterisco mi pare non ci fossero quando ho letto l'articolo per la prima (e ultima) volta. La seconda, sicuramente.
Mi astengo dai commenti sul "journaliste" per non mettere nei guai Chemist e Ataru.

[BobLovati]

Calcio: fuori casa, la Lazio di Roma giocherà in "camicia nera"
di Abel Mestre
È una maglietta capace di far tornare sui campi Paolo di Canio. Il giocatore italiano, che rivendicava chiaramente le sue convinzioni fasciste, deve essere spiacente infatti di non poter indossare l'ultima divisa della sua vecchia squadra (1985-1990 poi 2004-2006), la Lazio. Il club romano si è effettivamente dotato, per le competizioni europee, di una maglia da trasferta interamente nera, ornata da un'aquila - simbolo del club - di un bell'effetto. Il tutto confezionato dal fornitore Macron. Una scelta immediatamente notata su Twitter.
(seguono due tweet di Dailymercato, abbastanza neutri con le foto della maglia)
Anche se questo colore è di moda in questa stagione calcistica 2015-2016 - in particolare per la Juventus e il PSG - questa scelta è un po' problematica per il club di Miroslav Klose.
In effetti, il club laziale ha una pessima (sulfureuse) reputazione dovuta ai suoi tifosi neofascisti della Curva Nord, che si sono illustrati a diverse riprese con slogan nostalgici degli anni '30 e dei versi di scimmia. Paolo di Canio, appunto, non si era sbagliato andando a salutare col braccio teso questa curva, nel 2005.
(famigerata foto di Di Canio)
Qualche anno prima, quegli stessi tifosi avevano reso omaggio alla tigre Arkan dopo il suo assassinio nel 2000. Quest'ultimo, il cui vero nome era Željko Ražnatović, è stato un militare serbo, fondatore della "Guardia dei volontari serbi", accusato di crimini contro l'umanità dal Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia.
Più di recente, nel 2012, è stato il Rumeno Stefan Radu che si è illustrato per un "saluto romano", a braccio teso, davanti alla curva Nord, dopo una partita contro il Napoli, anche se certi laziali - tra cui alcuni giornalisti - giurano che si tratta di un malinteso e di un gesto mal interpretato.*
E, anche se le cose si sono calmate da qualche anno, questa scelta vestimentaria può solo ricordare questo passato problematico.
Del resto, numerosi utenti dei network hanno colto l'occasione per prendere in giro la squadra italiana - che gioca domani sera in Europa League contro la Dnipro Dnipropetrovsk -, evocando una "maglietta Terzo Reich".
(immagine del tweet idiota di "Cahiers du foot" appena citato)
C'è da dire che in Italia, questa tenuta può avere risonanze storiche chiarissime. Gli squadristi, le milizie fasciste, erano soprannominate le "camice nere", perché erano completamente di nero vestite.
Oggi, i neofascisti si autodefiniscono d'altronde con l'aggettivo "neri" per opporsi ai "rossi" comunisti.
Reagendo alla fine della giornata al nostro articolo dalle colonne del quotidiano italiano La Repubblica, Marco Canigiani, responsabile del marketting [sic] della squadra romana, nega qualsiasi significato politico a questa maglia, affermando che non avevano altra scelta oltre a questo colore a causa dei regolamenti UEFA.*

Le due frasi segnate con un asterisco mi pare non ci fossero quando ho letto l'articolo per la prima (e ultima) volta. La seconda, sicuramente.
Mi astengo dai commenti sul "journaliste" per non mettere nei guai Chemist e Ataru.

vista la chiara origine del giornalaio, suppongo debba essere un maestro di fascio-franchismo  

[franz_kappa]

Ottimo Breizh, ti ringrazio.

Questo il testo 'incriminato', dunque.
Suggerisco di adottare un approccio diverso per dibattere di un tema che ci sta interessando. Invito a tal proposito gli utenti del forum a estrapolare le informazioni FALSE presenti nel testo.
So badi bene: non vi invito a esprimere un'opinione (mi è chiaro il generale moto di disapprovazione nei confronti di questo testo in cui abbondano stereotipi e luoghi comuni), quanto ad applicarvi nell'esercizio 'trova l'errore'.

[Skorpius]

Ottimo Breizh, ti ringrazio.
Questo il testo 'incriminato', dunque.

Invito gli utenti interessati a dibattere sul tema a estrapolare le informazioni FALSE presenti nel testo.
So badi bene: non vi invito a esprimere un'opinione (mi è chiaro il generale moto di disapprovazione nei confronti di questo testo in cui abbondano stereotipi e luoghi comuni), quanto ad applicarvi nell'esercizio 'trova l'errore'.

intanto nota l'accenno all'aquila

[franz_kappa]

Carissimo, che fai? 'Cadi' su questioni di metodo?
Ho invitato a evidenziare le falsità oggettive, non a evidenziare gli "accenni".
L'esercizio da me proposto è inequivocabile. Si proceda, dunque, con l'analisi del contenuto.

[baol]

Ottimo Breizh, ti ringrazio.

Questo il testo 'incriminato', dunque.
Suggerisco di adottare un approccio diverso per dibattere di un tema che ci sta interessando. Invito a tal proposito gli utenti del forum a estrapolare le informazioni FALSE presenti nel testo.
So badi bene: non vi invito a esprimere un'opinione (mi è chiaro il generale moto di disapprovazione nei confronti di questo testo in cui abbondano stereotipi e luoghi comuni), quanto ad applicarvi nell'esercizio 'trova l'errore'.

Partenza alla grande, il titolo:

la Lazio di Roma giocherà in "camicia nera"

e uno...

[franz_kappa]

Partenza alla grande, il titolo:

la Lazio di Roma giocherà in "camicia nera"

e uno...

Oh bella... E di che colore è la divisa di stasera?
Nera, mi pare. Non si ravvisa alcuna falsità.
Per tacer del fatto che le virgolette, convenzionalmente, sono artificio grafico per traslare significati.

Procediamo. Le falsità oggettive, insisto.

[Ataru]

Ottimo Breizh, ti ringrazio.

Questo il testo 'incriminato', dunque.
Suggerisco di adottare un approccio diverso per dibattere di un tema che ci sta interessando. Invito a tal proposito gli utenti del forum a estrapolare le informazioni FALSE presenti nel testo.
So badi bene: non vi invito a esprimere un'opinione (mi è chiaro il generale moto di disapprovazione nei confronti di questo testo in cui abbondano stereotipi e luoghi comuni), quanto ad applicarvi nell'esercizio 'trova l'errore'.

questa scelta vestimentaria può solo ricordare questo passato problematico.
(...)
C'è da dire che in Italia, questa tenuta può avere risonanze storiche chiarissime.

soltanto i presupposti su cui si basa l'articolo. cioè niente, quisiquilie, pinzillacchere...

[franz_kappa]

soltanto i presupposti su cui si basa l'articolo. cioè niente, quisiquilie, pinzillacchere...

Tua opinione, non suffragata da alcun fatto.
Posizione debolissima, la tua.

Invito a circostanziare le affermazioni inequivocabilmente false. È un utile esercizio, garantisco.

[Ataru]

Tua opinione, non suffragata da alcun fatto.
Posizione debolissima, la tua.

Invito a circostanziare le affermazioni inequivocabilmente false. È un utile esercizio, garantisco.

suffragami coi fatti che una maglia nera può solo ricordare un passato problematico della Lazio

e poi con altri fatti, dimostrami che un completo da calcio possa avere risonanze storiche (a parte le riedizioni di vecchie maglie, come, appunto, la maglia bandiera bianca blu e celeste), per di più chiarissime.

una volta suffragato ciò coi fatti, la mia posizione diventa debole

[Alex_K]

Più di recente, nel 2012, è stato il Rumeno Stefan Radu che si è illustrato per un "saluto romano", a braccio teso, davanti alla curva Nord, dopo una partita contro il Napoli, anche se certi laziali - tra cui alcuni giornalisti - giurano che si tratta di un malinteso e di un gesto mal interpretato.

"alcun laziali" un par de palle.
C'è stata un'inchiesta ufficiale della FIGC.

[SAV]

Franz, hai ragione.
L'unica falsità riguarda il saluto romano di Radu che è stato scagionato a seguito di regolare procedimento della GIGC, la stessa che ha condannato Di Canio in due occasioni.
Per questo, non credo che la Lazio possa ottenere molto in termini di risarcimento.  Probabilmente nulla...

[Breizh]

Di falsità ne noto una sola: l'accenno al saluto romano di Radu che invece è stato - mi pare di ricordare - prosciolto dalle accuse. Già in sé, sarebbe una scorrettezza grave e meritevole di una denuncia per calunnia - credo - da parte del nostro Ştefan.

Nel resto, non c'è nessuna falsità ma un'evidente malafede - o stupidità pura e semplice - nel mettere in relazione fatti passati purtroppo avvenuti con la generalizzazione sciocca e odiosa dell'equazione curva nord=fascisti e con le presunte intenzioni della società nella scelta del colore di una terza maglia.

Un articolo da Immonde più che altro.

[baol]

Oh bella... E di che colore è la divisa di stasera?
Nera, mi pare.
Non so ravvisa alcuna falsità.

Procediamo.

No, professo' manco per niente.
Ravvisi meglio...
Se per lei "camicia nera" (tra virgolette) poteva lasciare intendere un modello anni '80 di Armani o Trussardi, il compito diventa: "tema libero", anzi, decisamente "ricreazione e rutto libero".

Dicevamo ?

Ah, si.
Il "gesto" di Radu.
Se ricordo bene furono postati anche i filmati del "saluto".
Filmati che smontarono il caso in modo abbastanza rapido.
Oltretutto (mi fido della traduzione di Breizh), affermare che "certi Laziali (tra cui alcuni giornalisti), giurano...fu un malinteso" mi pare abbastanza al limite della fregnaccia.

Come annotazione aggiuntiva al compito in classe, faccio notare come il giornalista, nel pacato confronto avuto sui social network (FB e twitter), non ha neanche azzardato una difesa del tipo: "allora smentitemi se avete gli elementi", tanto è traballante la teoria portata avanti nel suo collage.
Bensì ha tenuto a precisare che il suo era solo uno scritto ironico (d'altro canto è di simpatie romolette, sarà consentita amche a lui un po' di gogliardia).

Ma torniamo al compitino...

[franz_kappa]

SAV e Breizh parlano la mia 'lingua'. Grazie, ragazzi.
Peraltro, le perverse opportunità offerte dal Web (l'infinita emendabilità di un testo, scritto su supporto virtuale) ha consentito all'autore di correggere parzialmente il tiro, riportando le obiezioni di chi afferma il vero (esiste una foto di Radu che fa il saluto romano ma quella foto è frutto di equivoco).

Alla luce di questa brevissima 'istruttoria' possiamo concludere che l'impianto dell'articolo, giuridicamente parlando, è pressoché inattaccabile: una serie di controverse opinioni sul rapporto tra Lazio e fascismo basate su fatti oggettivi (vicenda di Radu a parte).

[Alex_K]

Però, vorrei capire, qui abbiamo l'esempio del nostro stimatissimo Antonio Cipriani che sta passando le pene dell'inferno per la vicenda EPolis e procedimenti per diffamazione, roba che se non ricordo male dovuta anche all'errore di una "sola parola" in un articolo apparso sulla testata di cui era direttore responsabile, e qui invece niente di niente?
Come è possibile?

(Fermo restando che si tratta di legislazione diversa, sia chiaro).

[giamma]

Franz, hai ragione.
L'unica falsità riguarda il saluto romano di Radu che è stato scagionato a seguito di regolare procedimento della GIGC, la stessa che ha condannato Di Canio in due occasioni.
Per questo, non credo che la Lazio possa ottenere molto in termini di risarcimento.  Probabilmente nulla...

La Lazio forse no, ma noi intesi come tifo Laziale forse si, una bella classaction, anche il solo minacciarla con una ricca raccolta di firme servirebbe a fermare questo assurdo assunto "Sei Laziale e quindi fascista".
Fascista sarai tu.