Il Messaggero
Candreva e Parolo per tornare a volare Fratelli d'Italia, figliol prodighi della Lazio? Ora l'aspettano a braccia aperte tutti, Candreva e Parolo, dopo averli ammiratati contro Malta. Irriconoscibili nelle prime uscite biancocelesti, devastanti nella vittoria azzurra di giovedì sera: Sant'Antonio entra nella ripresa, al posto dell'infortunato Gabbiadini, e benedice un cross per la testa di Pellé. Parolo sostituisce Bertolacci, sgasa a tutto campo e regala alla Nazionale una corsa quasi perpetua. Pioli vuole rivederli così, con questo spirito con l'Udinese. Non solo per Conte, anche per lui dovranno sputare grinta e rabbia dopo l'ultima debacle. Sostituito al 68',Candreva, dopo essersi divorato a Verona un gol già fatto, dopo una manciata di minuti. Chissà come sarebbe andata con quel vantaggio. E chissà come avrebbe giocato Marco, spaesato sino al novantesimo, con Biglia al suo fianco.Eppure, all'assenza di Lucas, Parolo dovrà abituarsi, almeno sino alla quinta giornata col Genova (23 settembre, turno infrasettimanale). A Leverkusen aveva comunque percorso oltre 10mila chilometri. Col Chievo non mancavano le gambe, piuttosto la testa. Forse in Italia s'è desta.
RIPRESA
Due giorni di riposo, ripresa fissata a Formello per dopodomani. Pioli incrocia le dita per i suoi “azzurri”, che domani giocheranno con la Bulgheria (SIC) per trovare la qualificazione automatica a Euro 2016. Parolo sogna di scendere in campo dal primo minuto e stavolta sfruttare da subito i movimenti del compagno biancoceleste: «A me piace inserirmi negli spazi. Stavo sfiorando il mio primo gol azzurro grazie alla superiorità numerica creata d’Antonio.
Candreva fa la differenza in Nazionale e continuerà a cambiare le partite anche alla Lazio. Dobbiamo solo rimetterci a lavorare, correre per alzare i ritmi e tutto tornerà a girare come prima. Siamo convinti che le nostre qualità verranno fuori». E’ il momento soprattutto di sfruttare i cross. Per nessuno col Chievo, adesso ci sarà Matri lì davanti. Anche Alessandro vuole riconquistarsi l’Italia, è un vecchio pupillo di Conte. Klose out sino a ottobre, Djordjevic chissà (ieri ancora non in campo), l’ex Milan avrà intanto un mese permettersi in mostra. Pochi gol lo scorso anno, ma uno ogni 147’. Dietro solo a Tevez, Icardi, Gabbiadini e Klose. Ora parte davanti al “Mito”.
Alberto Abbate
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