Autore Topic: Matri: «Non vedo l’ora di cominciare»  (Letto 626 volte)

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Matri: «Non vedo l’ora di cominciare»
« : Mercoledì 2 Settembre 2015, 20:05:03 »
Corriere della Sera - ed. romana



Matri: «Non vedo l’ora di cominciare»
Il neo attaccante: «Sono felice, abbiamo tempo per risolvere i problemi»


L’entusiasmo al momento è tutto per Federica Nargi, la bellissima fidanzata che i laziali hanno subito accolto sui social perdonandole la leggera infarinatura romanista. «Benvenuta alla ssLazio», «Ci vediamo in tribuna Monte Mario», alcuni dei post comparsi sulla bacheca Facebook dell’ex velina non appena il presidente biancoceleste Claudio Lotito ha stretto il patto, lunedì scorso, all’ultimo giorno di mercato, con l’a.d.de Milan Adriano Galliani per l’attaccante lombardo.
Su Alessandro Matri, invece, l’accoglienza è stata più che tiepida: praticamente nessun tifoso ieri alle 14 al momento dello sbarco a Fiumicino. «Sono molto felice di essere qui - le sue prime parole da biancoceleste - non vedo l’ora di iniziare e fare bene. Abbiamo tempo per lavorare, da oggi mi metto a disposizione dell’allenatore».
E in effetti, dopo la presa visione del centro di allenamento a Formello e una frugale merenda consumata insieme ai nuovi compagni, Matri è sceso in campo per il suo primo allenamento agli ordini di Stefano Pioli, in un’atmosfera resa rarefatta dall’assenza sia dei nazionali sia dell’entusiasmo per il suo acquisto. Eppure quello tra il 31enne Alessandro Matri e la Lazio è un contratto (prestito secco, domani visite nella clinica Paideia) che per nove anni è stato più volte vicino ad essere firmato.
Il bomber interessava ai tempi del Cagliari (36 gol in 125 presenze tra il 2007 e il 2011) e piaceva da matti anche ai tifosi biancocelesti quando lasciò la batteria d’attacco della Juve (27 reti in 69 partite fino al 2013) per andare al Milan, inizio dell’involuzione (51 gare e 12 reti tra Milan, Fiorentina, Genoa e Juve-bis) congelata dal gol che ha strappato proprio alla Lazio l’ultima Coppa Italia. Oggi l’accoglienza è tiepida soprattutto perché Matri incarna la mancata programmazione della società, un acquisto last-minute che botto non è e che è stato fatto (per altro direttamente da Lotito in versione d.s. con Tare rimasto a Formello) quando non era più possibile rimandare.
Del resto gli altri due centravanti in rosa, Djordjevic e Klose, sono infortunati attualmente senza prognosi certa, addirittura misteriosa quella del primo, forse datata metà ottobre quella del tedesco che, da copione, si sta curando autonomamente in Baviera. E alla Lazio un centravanti serve per uscire dalla crisi: l’esperimento Keita non ha sortito gli effetti desiderati e le modalità del tracollo col Chievo hanno inquadrato alla perfezione l’enorme difficoltà della Lazio a finalizzare i cross dalle fasce.
Ora c’è Matri.Che i suoi gol li ha certamente fatti (88 tra serie A e coppe), che ha respinto il West Ham appena ottenute garanzie tecniche da parte della Lazio e che Pioli ha esultato appena intravista la possibilità di integrare finalmente un attaccante, il rinforzo da lui espressamente richiesto la sera dell’andata col Bayer Leverkusen nel preliminare di Champions.
Giocherà quasi certamente contro l’Udinese all’Olimpico, alla ripresa del campionato, nel primo test di «salute mentale» del gruppo. I suoi gol possono aiutare a vincere per rimettere in carreggiata una stagione iniziata talmente male da riattivare la contestazione a Lotito. Per adesso, però, a vincere è solo Federica Nargi.

Andrea Arzilli

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