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Lazio di nuovo senza curva
« : Mercoledì 2 Settembre 2015, 20:03:14 »
Il Tempo



Lazio di nuovo senza curva

Dopo la Champions i biancocelesti perdono anche il tifo della Nord «Noi non ci abboniamo». La causa è il mercato: niente colpi e saldo in pari

Senza Champions e senza curva. L’estate 2015 è cominciata male e sta finendo peggio per la Lazio. Le delusioni del campo - tre sconfitte nelle prime cinque gare ufficiali - e soprattutto del mercato hanno fatto perdere il sorriso ai tifosi biancocelesti. Si spiega così la decisione comunicata dalla curva Nord: «Non siamo soddisfatti dell’operato del club e dunque non ci abboneremo. Nei prossimi giorni decideremo cosa fare per le trasferte».

Lazio senza tifosi, dunque. Come nell’ultima parte della stagione 2013/14, quando impazzava la contestazione al presidente Claudio Lotito, e nelle prime gare dello scorso anno. Poi, pian piano, la squadra di Stefano Pioli ha riconquistato la fiducia del proprio popolo: pur senza gli abbonamenti della Nord, nell’ultimo campionato la Lazio ha portato all’Olimpico quasi 35mila spettatori a partita. Ora, invece, si riparte in salita: neppure 20mila persone per la sfida al Bologna con appena 11mila abbonati (per le tessere c’è tempo fino all’11 settembre). E c’è persino chi - dando voce ad alcune indiscrezioni apparse nelle ultime ore sul web ma prive al momento di conferme - spera addirittura nell’acquisto della società da parte di Aurelio De Laurentiis.

Non poteva del resto bastare l’acquisizione in extremis di Alessandro Matri per cancellare il malcontento della piazza. Troppo forte la delusione per il ko in Champions, i tifosi criticano il mercato senza investimenti portato avanti da Lotito: dagli oltre 20 milioni spesi lo scorso anno a un sostanziale pareggio di bilancio. Eh sì, perché se è vero che la Lazio ha investito 21 milioni per cartellini e ingaggi dei cinque volti nuovi - Milinkovic, Kishna, i parametri zero Hoedt, Patric e Morrison più Matri arrivato in prestito - è altrettanto vero che ne ha risparmiati 25 grazie alle cessioni (Cavanda, Cana, Vinicius, Gonzalez, Perea, Alfaro, Tounkara e Strakosha), alle risoluzioni contrattuali (Novaretti, Ciani, Pereirinha e soprattutto Ederson) e ai mancati rinnovi (Ledesma e Sculli), con un monte ingaggi diminuito di circa 13 milioni. Aggiungendo al conto i 7.5 milioni versati all’Udinese e allo Sporting Lisbona per riscattare Basta e Mauricio, il bilancio del mercato diventa negativo ma solo per tre milioni. Niente a che vedere con gli investimenti del 2014, che avevano spinto la Lazio in Champions ma anche l’esercizio della passata stagione in rosso.

Gli introiti percepiti grazie alla finale di Coppa Italia (circa 4 milioni) e soprattutto al ritorno nelle competizioni europee (13 milioni per il playoff Champions, almeno un’altra decina per la partecipazione all’Europa League) hanno ampiamente rimesso i conti apposto, ma stavolta la società ha preferito non rischiare muovendosi con accortezza sul mercato. Ora, però, oltre alla Champions la Lazio ha (ri)perso anche i tifosi.

Daniele Palizzotto

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