La Curva Nord ha deciso: ”Mercato non soddisfacente, non ci abboneremo”.....

[BobLovati]

parole che fanno male...

Mi addolorano

ce la puoi fare, su; metticela tutta   

[leomeddix]

gente destinata ad estinguersi e non l'ha ancora capito.

Lo spero con tutto il cuore. Per quanto mi riguarda, la Curva Nord e i capetti che la guidano non rappresentano più il cuore del tifo laziale. Alla passione per i colori biancocelesti hanno anteposto i loro interessi "autoreferenziali" (ovvero corposi interessi economici).
La Lazio esisteva prima di loro ed esisterà dopo di loro.

[Panzabianca]

ce la puoi fare, su; metticela tutta   

P.s. Non mette troppe faccette, altrimenti se capisce che a volte le parole (né le tue né, tanto meno, quelle degli altri) forse per la barriera della punteggiatura,  ai fini di una compiuta comprensione del testo nu te basteno .

[Panzabianca]

Lo spero con tutto il cuore. Per quanto mi riguarda, la Curva Nord e i capetti che la guidano non rappresentano più il cuore del tifo laziale. Alla passione per i colori biancocelesti hanno anteposto i loro interessi "autoreferenziali" (ovvero corposi interessi economici).
La Lazio esisteva prima di loro ed esisterà dopo di loro.

Mettiamola così, io credo che sperare nell'estinzione di qualcosa... che sia Lotito o la rappresentanza organizzata dl tifo non sia il giusto atteggiamento per risolvere i problemi. Anche perché tempo che se mettemo sulla riva der fiume ad aspettare... è capace che morimo prima noi, senza contare poi il problema dé pagà la manodopera che ce butti nel fiume... ed ancora qualche comparsas che aspetti il passaggio del nostro cadavere... tanto pè fa vedé alla gente che qualche cazzo contavamo... 

Scherziamoci su va...

[Il frigorifero]

Non condivido la decisione anche se il mercato non è stato sufficiente. La squadra non va abbandonata e, comunque, avrei reagito nel modo opposto.
Abboniamoci in 50'000 e dimostriamo a tutti che questa piazza e questo club la Champions se la merita eccome.

[Davide]

Non condivido la decisione anche se il mercato non è stato sufficiente. La squadra non va abbandonata e, comunque, avrei reagito nel modo opposto.
Abboniamoci in 50'000 e dimostriamo a tutti che questa piazza e questo club la Champions se la merita eccome.

Questo avrebbe avuto molto senso,anche perché si pretende,poi coi prezzi dello stadio da lega Pro,facciamo sempre un cazzo di paganti....

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[Matita]

La decisione mi lascia indifferente* , perchè poi alla fine quelli là sotto entrano  ci sono sempre. Poi ci sono quelli che si mescolano e che manco sanno i cori e leggono semplicemente i giornali e si "adeguano" , con la differenza però che la domenica restano incollati sul divano.
Di sicuro 5/6000 mila abbonati in meno a 260 euro sono nell'immediato un mancato introito (1 milione circa)  importante per la società e se la vogliamo considerare una forma di critica facciamo pure, ma trattasi di danno vero e proprio.
Come è un danno sotto altre forme , la rassegna stampa di oggi , incentrata su questa situazione e condita dalle solite parole negative volte a diventare un ennesimo mattone per costruire una casa piena di odio timore paura e quant'altro ormai considerato arredamento nella casa della Lazio.

Liberissimi di manifestare come meglio credono, ma l'idea che lo debbano annunciare lascia pensare come scitto già che sia una semplice forma di autoreferenzialità. E il "purchè se ne parli" vista la rassegna odierna coglie nel segno. Se credo in una cosa la faccio ,non ho bisogno di annunciarlo.

Ps. Personalmente voglio specificare che il mio #bellilarghi era sempre stato riferito a quelli che vengono dopo i 20 mila sempre presenti. Quei 20 mila in piu' col Sassuolo, o i 30 mila che arrivano dopo 6 vittorie di seguito.
Chi ce deve sta sempre, c'è,scioperi o meno. E come si prendono gli elogi per le coreografie ( che senza i miei/nostri  euro a partita ai bussolotti non sò come farebbero) è il caso che se ci scappa qualche critica , costruttiva , la accettino senza troppi indugi.

[Panzabianca]

La decisione mi lascia indifferente* , perchè poi alla fine quelli là sotto entrano  ci sono sempre. Poi ci sono quelli che si mescolano e che manco sanno i cori e leggono semplicemente i giornali e si "adeguano" , con la differenza però che la domenica restano incollati sul divano.
Di sicuro 5/6000 mila abbonati in meno a 260 euro sono nell'immediato un mancato introito (1 milione circa)  importante per la società e se la vogliamo considerare una forma di critica facciamo pure, ma trattasi di danno vero e proprio.
Come è un danno sotto altre forme , la rassegna stampa di oggi , incentrata su questa situazione e condita dalle solite parole negative volte a diventare un ennesimo mattone per costruire una casa piena di odio timore paura e quant'altro ormai considerato arredamento nella casa della Lazio.

Liberissimi di manifestare come meglio credono, ma l'idea che lo debbano annunciare lascia pensare come scitto già che sia una semplice forma di autoreferenzialità. E il "purchè se ne parli" vista la rassegna odierna coglie nel segno. Se credo in una cosa la faccio ,non ho bisogno di annunciarlo.

Ps. Personalmente voglio specificare che il mio #bellilarghi era sempre stato riferito a quelli che vengono dopo i 20 mila sempre presenti. Quei 20 mila in piu' col Sassuolo, o i 30 mila che arrivano dopo 6 vittorie di seguito.
Chi ce deve sta sempre, c'è,scioperi o meno. E come si prendono gli elogi per le coreografie ( che senza i miei/nostri  euro a partita ai bussolotti non sò come farebbero) è il caso che se ci scappa qualche critica , costruttiva , la accettino senza troppi indugi.

senza dubbio.
Relativamente all'autoreferenzialità... beh, sono il gruppo di riferimento per tanta gente. La vedo fino ad un certo punto.

[Whistle]

Sticazzi!
Facessero come gli pare.

Voglio solo sottolineare che negli anni '80 (sull'orlo della serie C) ci si abbonava sempre e comunque.
Magari si contestava la societá (che navigava a vista sfiorando il fallimento, altro che Lotito), peró allo stadio sempre presenti.

Si vede che ora i laziali c'hanno il palato fino...

[Panzabianca]

Sticazzi!
Facessero come gli pare.

credo che ognuno debba avere il diritto di farlo. 

[disabitato]

Sticazzi!
Facessero come gli pare.

Voglio solo sottolineare che negli anni '80 (sull'orlo della serie C) ci si abbonava sempre e comunque.
Magari si contestava la societá (che navigava a vista sfiorando il fallimento, altro che Lotito), peró allo stadio sempre presenti.

Si vede che ora i laziali c'hanno il palato fino...

Talmente fino che si sono estinti.
Che si abbonino o meno, mi lascia indifferente tanto vengono sempre.
Sono i 20mila in più di Lazio Empoli che, dopo un terzo posto, hanno aspettato di vedere mercato, supercoppa, e preliminare per decidere se abbonarsi o meno. Ovviamente, da tifosoni quali sono, sono rimasti a casa a gufare la Roma piuttosto che venire allo stadio a sostenere la Lazio.
Sogno uno stadio da trentamila posti. E chi resta fuori si attacca.

[gentlemen]

Talmente fino che si sono estinti.
Che si abbonino o meno, mi lascia indifferente tanto vengono sempre.
Sono i 20mila in più di Lazio Empoli che, dopo un terzo posto, hanno aspettato di vedere mercato, supercoppa, e preliminare per decidere se abbonarsi o meno. Ovviamente, da tifosoni quali sono, sono rimasti a casa a gufare la Roma piuttosto che venire allo stadio a sostenere la Lazio.
Sogno uno stadio da trentamila posti. E chi resta fuori si attacca.

Lo stadio di Leverkusen è, ed era bellissimo, colorato e pieno di passione: 30mila posti.
Nell'era di tv, smartphone, tablet, pc, streaming, non ha senso, per le squadre con tifosi come quelli della Lazio, che non rientrano tra quelli che vanno sempre, a prescindere, avere uno stadio da 50-60 mila posti.

[Wasicu]

Lo stadio di Leverkusen è, ed era bellissimo, colorato e pieno di passione: 30mila posti.
Nell'era di tv, smartphone, tablet, pc, streaming, non ha senso, per le squadre con tifosi come quelli della Lazio, che non rientrano tra quelli che vanno sempre, a prescindere, avere uno stadio da 50-60 mila posti.

mbe in teoria 
Roma e' più popolata e quindi in proporzione ....

[Fabio70rm]

Loro non si abbonano.

A me non frega nulla.

No, ve lo volevo dire...

[gentlemen]

La Curva Nord è territorio sacro....C'E' SEMPRE......qui mentre sostiene la squadra in un importante match decisivo per la lotta per l'ingresso in EL contro la Samp, annata 2013-14....

[gentlemen]

E dopo un campionato chiuso al terzo posto ecco la curva accogliere i nostri giocatori per incoraggiarli ad un nuovo esaltante campionato, Lazio-bologna, prima giornata, anche sempre presenti....ma sul vocabolario SEMPRE cosa vorrà dire ?......:

[Frank 73]

Ho letto le pagine del topic e vi intervengo per la prima volta, pur essendo il genere di argomento che, nello scrivere di rado, mi coinvolge di più e intorno al quale più di una volta in passato ho detto la mia. Si tratta di un argomento che con cadenza periodica, infatti, si ripropone, in particolare in occasione di momenti poco felici della squadra, che spingono la tifoseria delusa ad accodarsi alla protesta organizzata di chi, per varie ragioni, intende cavalcarla. Argomento che però viene affrontato, secondo me, in modo un po' disordinato. Mi spiego.

Vorrei distinguere l'analisi dei contenuti della protesta da quello della forma della stessa.
Un conto è analizzare le ragioni della protesta, un conto è giudicarne la forma.
Nelle discussioni, però, tutto si mischia. Forma e contenuto si accavallano, da un intervento all'altro.

Personalmente, ritengo che l'oggetto del topic "La Curva Nord: "Mercato non soddisfacente, non ci abboneremo..."" ci dovrebbe spingere a dissertare principalmente sulla forma della protesta, meno sui suoi contenuti.
Non è rilevante, e credo sia fuori argomento, dissertare sulle capacità o incapacità della dirigenza, sulle ambizioni o mediocrità della stessa, sulla bontà delle scelte di mercato operate, ecc.
Per questo ci sono tanti altri topic, quelli nei quali si analizzano e vivisezionano le scelte di mercato, quelli nei quali si valutano le possibilità della squadra nelle competizioni che ci aspettano, quelli che dissertano sulle qualità di questo o quel calciatore, sulle capacità e sulle scelte dell'allenatore, sugli indirizzi giusti o sbagliati della dirigenza, ecc.

In questo topic, l'oggetto di discussione, secondo me, dovrebbe essere il valutare se, a fronte di alcuni presupposti legati a scelte societarie (acquisti, cessioni, ecc.) che possono non soddisfare o deludere in pieno, la risposta di sottrarre il proprio sostegno di tifo, soldi e passione alla squadra sia un comportamento corretto e giusto per un tifoso. O meglio, per un sostenitore (il tifo è una propria condizione, quasi una malattia... il sostegno è un'attività, un fare, un partecipare e, per me, è qualcosa in più).

Il mio ambito di osservazione, nel cercare di argomentare sul tema proposto in questo topic, non sono quindi quelli soddisfatti dalle scelte della società, o perché fanciullescamente illusi, o perché, è il mio caso, razionalmente consapevoli dei suoi limiti. Limiti sia del gruppo imprenditoriale che la controlla (limite finanziario), sia soprattutto, in relazione ai club concorrenti di primissimo livello, del suo mercato, bacino di utenza o clientela di riferimento (limite economico).

L'osservazione la rivolgo a quei tifosi, appassionati come e anche più di me, che, nel valutare negativamente l'operato di questa dirigenza e nell'attribuirvi, a torto o a ragione, la causa di un mancato salto di livello del club verso posizioni di prima grandezza (lotta scudetto, accesso alla CL, ecc.), come reazione e rimedio individuano due tipi di risposta.

Una, minoritaria, ma che personalmente apprezzo di più, quella di una forte e feroce critica verso la dirigenza, accompagnata però dalla propria costante presenza al fianco della Lazio, mai facendole mancare il proprio sostegno, soprattutto in quella che è la manifestazione più immediata della propria passione, la presenza allo stadio (chiamiamolo, questo tifoso, "sostenitore incondizionato") e mai facendole mancare il proprio appoggio, anche comunicativo, all'esterno (insomma, in famiglia ce le diamo, verbalmente, di santa ragione, ma fuori guai a chi ci tocca la Lazio, a costo anche di difendere l'indifendibile tiranno... non, per esempio, "chiedendo la B" per disfarcene, o facendo favori ai Malagò vecchi e nuovi con i "a Valmontone vacce te...").

L'altra, maggioritaria, che apprezzo di meno, al di là e a prescindere dal sospetto che sia l'effetto della manipolazione di un ristretto gruppo di soggetti organizzati (quelli del comunicato in oggetto...), quella di sottrarre il proprio sostegno alla squadra, di farle mancare il proprio supporto in termini di passione, soldi e partecipazione. A fin di bene nelle intenzioni (chiamiamolo "sostenitore condizionato", nel senso che sostiene a condizione che...), nella migliore delle ipotesi e nel caso in cui non sia, come mi auguro, l'effetto della manipolazione mafiosa di cui sopra, ma arrecando in ogni caso, come conseguenza abbastanza consapevole, un danno diretto, certo e immediato alla Lazio, alla sua ricchezza e alle sue possibilità economiche di sviluppo. Nonché fornendo ulteriore danno e incertezza al futuro del club, all'interno presso altri potenziali tifosi che potrebbero intercettare quella passione se la sentissero diffondersi nelle strade e nei media, all'esterno verso media e opinione pubblica nazionale che percepiscono la Lazio come club senza identità e radicamento, il contrario di quello che è (ma lo sappiamo solo noi...), oltre al danno (eventualmente) causato dall'incapacità e dall'inadeguatezza della società.

Quale tra le due posizioni è la più profittevole per la Lazio? Non per Lotito, e nemmeno per gli "esponenti" della Curva Nord (eviterei di definirla "rappresentanza", che è un concetto un po' diverso e molto distante dalla condizione in esame). Che (entrambi, sia Lotito, sia il gruppo di riferimento della Curva) traggono profitto da una dura contestazione, che si esprima per esempio attraverso il boicottaggio degli abbonamenti e delle presenze allo stadio.

Il primo, il presidente, rafforzando la propria posizione, dato che una Lazio economicamente indebolita e con un mercato di "clienti" poco ricettivo, vede collocare la "dimensione" economica e finanziaria del club su posizioni agevolmente gestibili con il proprio (relativamente) modesto gruppo imprenditoriale, mentre un club che fornisse un ritorno più elevato, all'altezza dei club di più alto livello ed anche, come peculiarità propria di cui vantarsi, a prescindere dai risultati (vedi un Siviglia che, retrocedendo in B, porta nella cadetteria il tutto esaurito allo stadio... ponendo le basi per la rinascita e lo sviluppo degli anni seguenti...), sarebbe ingestibile per l'attuale presidente, sia per la pressione di una passione incontenibile che sarebbe sotto gli occhi dei media e degli osservatori, sia per l'interesse che susciterebbe in potenziali acquirenti. I quali, oggi come oggi, non sapendo quanto è brutto e cattivo Lotito, vengono a sapere semplicemente che il pubblico laziale non gradisce le scelte societarie e, per questo, svuota lo stadio. Forse, dico forse, il potenziale acquirente guarderà altrove, chi glielo fa fare...

Sui profitti della contestazione per gli "esponenti", invece, non mi soffermo. Sia perché sono evidenti, sia perché potrebbe sviarci dal tema principale.

Chi ci perde in tutto questo insomma? La Lazio, solo Lei. E i suoi tifosi più sinceri e disinteressati, il cui unico ritorno, a differenza di Lotito e degli "esponenti", è la ricchezza in termini di emozioni e divertimento che questa passione ultracentenaria regala.
Allora, ferma restando la critica aspra e feroce che è legittima, che attiene ai contenuti della protesta, possiamo per un momento discostarcene e valutare solo l'aspetto che ho indicato e che risponde al tema del topic? Insomma... la forma del boicottaggio degli abbonamenti è un modo utile e vantaggioso per la Lazio? Per la Lazio dico... non per Lotito, non per gli esponenti, non per questo o quell'altro... per la Lazio... fa bene alla Lazio questa modalità? Quali sono i vantaggi o le eventuali ricadute positive per la Lazio? E se gli effetti di questa forma di protesta, per la Lazio, sono negativi... ed il tifoso fosse consapevole di ciò, sarebbe capace, riuscirebbe lui ad attuarla? Io non ci riuscirei, qualunque fosse il mio grado di disprezzo per la dirigenza che la amministra e gestisce. E se qualche vantaggio (per la Lazio e solo per la Lazio) ci fosse nel boicottarla sottraendo la nostra presenza allo stadio, qualcuno è capace di propormelo e illustrarmelo?
Senza parlare di Lotito, Tare, il centravanti, il terzino, Pioli, delle ambizioni, ecc. Queste sono le "cause" della contestazione. Altri sono i "motivi", per esempio quelli della cosca della Curva. Ma semplicemente discutere della "forma". Quali vantaggi ne trae la Lazio?
Grazie.

[Panzabianca]

Discorso in gran parte condivisibile ma...

1) il titolo del topo ma, anche la notizia, il comunicato etc... indicano che la "CURVA NORD" e non un gruppo di amici, de passanti, de stimabili vigili urbani, de boy scout, un chiosco o un baretto, ha diramato un messaggio frutto di una decisione. Percepisco "rappresentanza", non solo lessicalmente. Hanno preso il posto degli Eagles che tutti amavamo e per questo ci rappresentavano.
2) ad oggi, a meno di rivolgimenti dell'ultim'ora, il tifo organizzato della Lazio sono loro.
3) vuoi o non vuoi è un interlocutore imprescindibile anche per l'oculato Dirigente che vende il prodotto Lazio vieppiù nella sua componente coreografica e "corale"(diciamo così). Uno stadio vuoto fa paura. Quelli degli altri settori non canteranno mai.
4) che poi ognuno abbia il proprio tornaconto, senza per questo forzare la situazione parlando apertamente di "cupola", beh, fa parte della logica di mercato alla quale ora ogni gruppo organizzato di tifosi giocoforza deve guardare. E non si tratta necessariamente di tifosi a pagamento, a gettone (quando ce sta in mezzo er denaro forse lo siamo tutti) mercenari o "clienti"(...anche se quest'ultima espressione potrebbe fare la differenza in termini di gestione societaria. .. Tu me dai, io te do. Detto da un appassionato viscerale come te  e Voi)
5) in conclusione: tocca da parlà. Si parlavano anche Abele e Caino, me pare. Ma quella che per noi tifosi non organizzati può essere una facoltà (ma ho dubbi pure su questo perché, come hai giustamente detto tu, Lotito da questa situazione giustifica e legittima la propria gestione e, naturalmente, si fortifica), per questa proprietà transitoria (lo spera anche il più irriducibile dei Lotitiani) è un dovere. Quindi, che l'oculato dirigente uscisse dalla propria campana di vetro e se mettesse in discussione o almeno si aprisse al dialogo.
A pensarci bene, lui tifava affinché gli Irriducibili non si abbonassero. L'ennesimo errore di miopia gestionale che non porterà a nulla.   

[Ataru]

Quindi secondo te uno sciopero del genere fa bene alla Lazio perché manderà via l'attuale dirigenza?


Cioè,  non capisco il mettersi in discussione o aprirsi al dialogo.

[disabitato]

C'è una imprecisione di fondo: non abbonarsi ma fare i biglietti ogni domenica porta più soldi nelle casse societarie.
Si parla spesso della curva come se fosse costituita da 20000 persone. In realtà lo zoccolo duro è di circa 2000-2500, mentre il resto entra, si abbona, ecc.
Il dato allarmante sono i 12mila abbonati dopo un terzo posto, cifra in cui la percentuale della curva incide poco. Ciò dimostra che la gente non viene quando le cose vanno male, non viene quando le cose vanno bene, viene solo dopo sei vittorie consecutive ed i prezzi popolari, per poi sparire alla prima sconfitta.
Diciamo che i doppi carpiati che fa la curva servono a richiamare l'attenzione sul fatto che esistono. Romanticamente si potrebbe pensare che lottino prima di seguire il resto della tifoseria nell'ineluttabile processo di estinzione. Estinzione che ha consegnato una città ai romanisti, estinzione che ha fatto sparire la Lazio al di fuori del raccordo, estinzione che contribuisce ad allontanare qualsiasi investitore da formello, poiché una azienda sana, ma senza clienti, non è certo appetibile. Come dici giustamente te, tutto ciò permette a Lotito di sguazzare nel piccolo medio cabotaggio.