www.corrieredellosport.itdi Fabrizio Patania
L’ex Verona sta convincendo come alternativa a Ciro, Mau deciso a plasmarlo. Lotito non prenderà un’altra punta La sorpresa, sotto forma di opzione, sta prendendo corpo. Non è più un’ipotesi. Sarri ha promosso Matteo Cancellieri. L’ex Verona, preso il 30 giugno dalla Lazio, è stato eletto vice Immobile. Punta centrale di movimento. Dieci giorni di ritiro e di allenamenti avrebbero fugato le iniziali perplessità. Possiede le caratteristiche per provare a reggere un ruolo che in realtà non è mai stato suo. Si tratta di un attaccante esterno mancino, abituato a muoversi sulla fascia destra. Così lo ha inquadrato il ct Mancini, dopo averlo visionato nello stage di fine maggio a Coverciano e fatto esordire in Nations League negli ultimi cinque minuti di Italia-Germania al Dall’Ara (inizio giugno). Così lo impiegava Nicolato nell’Under 21. Tudor al Verona, nella prima e unica stagione di Serie A, lo ha utilizzato qualche volta seconda punta.Guarda la galleryLazio, Maximiano in azione: ad Auronzo allenamenti duri
GRAN TIRO. Cancellieri era penalizzato dal modulo (3-4-2-1) scelto dal tecnico croato, non solo dalla concorrenza di Barak e Caprari (inamovibili) e dall’età. Classe 2002, ha compiuto vent’anni a febbraio. Non ha giocato tanto: 12 presenze, solo una volta dall’inizio, segnando un bellissimo gol all’Empoli. Tiro a incrociare di sinistro sul palo più lontano. Ecco cosa si è visto subito e perché sono scrosciati spesso gli applausi sotto le Tre Cime durante gli allenamenti della Lazio. Cancellieri ha un tiro spaventoso. Precisione e potenza, piede caldissimo. Non usa quasi mai il destro, ma il sinistro canta. Traiettorie formidabili, dai venti metri è un cecchino. Grande classe e fisico strutturato. Ha impressionato nell’amichevole con i dilettanti di Auronzo. Meno brillante con gli sloveni del Dekani. Durante il lavoro quotidiano, Sarri lo ha impiegato e allenato soltanto da punta centrale. Matteo ha dimostrato di poterci stare più di Pedro e Felipe Anderson, utilizzati nella passata stagione come alternative a Ciro dopo la cessione di Muriqi al Maiorca. Matteo sa proteggere il pallone con le spalle alla porta e riesce a giocare di sponda. Il piede delicato gli permette di essere preciso negli appoggi e nel triangolo stretto con i centrocampisti. Può essere l’attaccante di movimento che cercava Sarri, non troppo innamorato del centravanti classico. Una punta da 4-3-3. Ovviamente serviranno altre prove, più attendibili, per verificarne lo spessore e il peso in area di rigore. Mau, però, si sta convincendo.
STRATEGIA. Per la Lazio significherebbe risolvere un bel rebus. L’argentino Luka Romero, altro mancino, è in crescita. Contratto in scadenza a novembre, quando compirà 18 anni. Dovrebbe restare come quarto esterno d’attacco dietro a Pedro, Zaccagni e Felipe Anderson. Raul Moro andrà a giocare in prestito. Lo ha richiesto il Como (dove potrebbe trovarsi accanto a Fabregas) ma i suoi agenti cercano anche in Spagna. Cancellieri, classe 2002, avrebbe l’opportunità e i suoi spazi dietro a Immobile. Vede la porta. La propensione al tiro, due anni fa in Primavera, gli permise di realizzare 17 gol in 23 presenze, da seconda punta. Per il ct Mancini è un esterno d’attacco. Gli osservatori azzurri di Coverciano ritengono che possa esserci uno spiraglio per lavorarci e impostarlo da punta centrale come sta facendo Sarri. Chissà. Tra un anno o due, il calcio italiano potrebbe scoprire grazie alla Lazio l’erede di Immobile. Lotito, dopo aver speso tanto, sorride. Quasi certamente non acquisterà un’altra punta. I dubbi, considerando l’età e gli acciacchi di Ciro, restano. Cancellieri promette di dissolverli.