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Il passaggio di Balotelli al Milan restringerebbe gli spazi per l'attaccante, che è anche un vecchio pallino del ds Tare. Gli spagnoli tentano il difensore olandese, ma il presidente è chiaro: "Non lo vendo neanche per 35 milioni"di Marco Ercole
ROMA – Voleva iniziare così, Stefano Pioli. Con una vittoria alla prima di campionato, tre punti in tasca e preziosi minuti nelle gambe accumulati in vista del ritorno dei playoff di Champions in Germania. L’unica nota negativa (e che nota) è l’infortunio di Lucas Biglia: i primi test hanno evidenziato una lesione muscolare che lo terrà fuori almeno un mese. Nuovi accertamenti saranno effettuati nei prossimi giorni per verificare l’entità dello stop.
BALOTELLI VERSO IL MILAN APRE LE PORTE PER MATRI - Si parla già di possibili innesti, tra cui Tonny Vilhena del Feyenoord, ma difficilmente il club si muoverà sul mercato a centrocampo. Più probabile, nonostante le smentite della società, che possa invece arrivare un attaccante. Il presidente Lotito si era mosso personalmente per portare a Roma Mario Balotelli e se non si fosse inserito prepotentemente il Milan probabilmente ci sarebbe anche riuscito. C’era già intesa sia con il suo agente che con il Liverpool (prestito da 2 milioni e stipendio pagato solo al 30% dalla Lazio), ma l’attesa del playoff Champions - condicio sine qua non per chiudere l’operazione - ha permesso ai rossoneri di passare in vantaggio. Questo capovolgimento di fronte potrebbe però avvicinare ai biancocelesti un vecchio pallino del ds Tare, quell’Alessandro Matri già cercato in passato, che con l’arrivo di Balotelli al Milan vedrebbe ridotti drasticamente i suoi spazi. Le alternative sono Adebayor, Campbell e Gilardino.
POSSIBILE CAMBIO DI MODULO CONTRO IL BAYER - La strategia del club è attendere notizie sulle condizioni di Miro Klose e il risultato della partita di mercoledì contro il Bayer Leverkusen. Quando Pioli, per sopperire all’assenza di Biglia, potrebbe decidere di passare al 3-4-3, stesso modulo usato nell’ultima giornata dello scorso campionato a Napoli. Un assetto più conservativo che permetterebbe alla Lazio di ripartire con i tre là davanti Felipe Anderson, Keita e Candreva. A centrocampo insieme a Parolo toccherebbe a uno tra Cataldi e Onazi, con Basta e Lulic sugli esterni, De Vrij, Gentiletti e Radu a protezione di Berisha. La squadra è carica, ha voglia di fare bene. Lo conferma anche il tweet di Stefan De Vrij: “Buon risultato contro il Bologna, ora ci prepariamo per la prossima”.
IL VALENCIA SU DE VRIJ, LOTITO CHIUDE: “NEANCHE PER 35 MILIONI” - Il difensore olandese è stato tra i migliori nelle ultime due partite, confermando le doti eccellenti già mostrate al suo primo anno in Italia. Qualità che non sono sfuggite agli occhi degli osservatori di mezza Europa, tra cui quelli del Valencia. Il club spagnolo è alla ricerca di un difensore centrale dopo aver ceduto Otamendi al Manchester City per 45 milioni e – come riportato dai media locali – avrebbe individuato proprio in De Vrij il giusto erede. Sono 14 i milioni offerti per tentare di convincere Lotito, che non ha voluto sentire ragioni: “Non lo vendo nemmeno per 35 milioni”, la risposta del presidente. Troppo importante il centrale olandese acquistato l’estate scorsa dal Feyenoord per l’economia del gioco della Lazio, il patron lo sa bene.
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