Autore Topic: È già Lazio spettacolo  (Letto 675 volte)

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È già Lazio spettacolo
« : Domenica 23 Agosto 2015, 16:38:00 »
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Battuto il Bologna alla prima all’Olimpico. Gol di Biglia e Kishna. Poi l’argentino si ferma: salta la sfida di Champions a Leverkusen.

di Luigi Salomone

Come complicare un allenamento o quasi. Due gol in sei minuti, dominio totale, Bologna inconsistente eppure la Lazio rischia di subire il pari nel finale. Se poi ci aggiungi l'infortunio di Biglia che toglie di mezzo il regista argentino per lungo tempo, ecco spiegato come l'esordio in campionato che pure regala tre punti alla banda di Pioli non può essere festeggiato più di tanto. Ora testa alla trasferta di Leverkusen che può regalare l'ingresso in Champions.
 
LA NORD CONTESTA
Si gioca davanti a ventimila spettatori con la curva vuota per lo sciopero. I tifosi della Nord non hanno digerito la divisione imposta della Prefettura, la considerano una ferita insanabile al cuore pulsante del settore più caldo di uno stadio ormai con una capienza inadatta per un calcio sempre più televisivo. Vola Olympia nel deserto poi l'inutile e insentibile inno di Allevi. Poco dopo l'arbitro Rocchi fischia l'inizio del campionato della Lazio. Dall'altra parte c'è Delio Rossi che si prende la solita razione di applausi mentre Pioli saluta la sparuta rappresentanza bolognese (ha passato tre stagioni sulla panchina emiliana).
 
MONOLOGO LAZIALE
Si parte e il Bologna arretra subito davanti a Mirante mentre Biglia comincia a dettare i ritmi dell'assalto al fortino rossoblù. Proprio l'argentino regala all'Olimpico un colpo da biliardo dopo 17 minuti: sfondano sulla destra Candreva e Basta, la difesa ospite respinge male e il vantaggio è servito con un sinistro a fil di palo. Altri sei minuti e Kishna (in campo dall'inizio al posto di Felipe Anderson) bagna il suo esordio con un gol molto importante per un ragazzo di appena vent'anni. Tanta Lazio, troppa per un Bologna rinunciatario e scollegato, la coppia formata dall'olandese e da Keita sforna giocate di qualità ma senza trovare la terza rete che pure i biancocelesti meriterebbero.
 
LA SOLITA DISATTENZIONE
Partita in controllo totale,dominio a centrocampo ma quando la squadra «scherza» troppo in campo, puntuale arriva la punizione. Radu sbaglia il fuorigioco, insegue invano Mancosu che fa secco Berisha a 180 secondi dalla fine del primo tempo. Errore grave, difesa che si fa infilare in contropiede pure col doppio vantaggio proprio come accadeva la passata stagione. Partita riaperta e Lazio incapace di gestire una sfida che aveva in mano senza soffrire mai.
 
SFORTUNA COSMICA
Comincia la ripresa e arriva la peggiore notizia per Pioli: contrasto normale a centrocampo, Biglia si accascia ed è costretto a uscire per un problema al polpaccio (entra Cataldi, Candreva capitano). Svaniscono così le speranze di vederlo in Champions mercoledì prossimo a Leverkusen . Lulic lascia spazio a Milinkovic dopo aver fallito il possibile terzo gol ma ora c'è in campo una Lazio super baby con tre ventenni e un ventunenne. Stessa sorte per Candreva, niente gol dopo un'azione insistita e spettacolare (respinta di Mirante) dentro Felipe Anderson anche lui sprecone col piattone troppo largo che esce di poco. A un quarto d'ora la fine Rossi si gioca la carta Destro per cercare l'assalto finale e sfruttare le amnesie della difesa laziale. Si soffre nel finale, Berisha è strepitoso nel recupero a respingere il colpo di testa di Brighi ma arrivano i primi tre punti: strameritati.

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