Autore Topic: Editoriale - Lazio, la Juventus non è così vi-Cina  (Letto 700 volte)

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Editoriale - Lazio, la Juventus non è così vi-Cina
« : Domenica 9 Agosto 2015, 16:29:39 »
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I biancocelesti perdono Supercoppa e l'ennesima partita contro i bianconeri. Ora tutto sul preliminare con il Bayer Leverkusen.

di Massimo Culello

Chissà quante volte, nella vita, avete spostato un bastoncino a Shanghai con risultati devastanti per la partita stessa. Stefano Pioli, più vittima che colpevole, ne sposta troppi in un colpo solo, facendo crollare la diga dopo soli quarantacinque minuti.

In terra cinese privo delle due mezzali titolari e con le relative riserve appena aggregate al gruppo, il tecnico di Parma si inventa un centrocampo a tre con Onazi a uomo su Pogba, il claodicante e scontento Biglia in mezzo al campo e l'acerbo e troppo leggero Cataldi nel ruolo di falso trequartista in pieno stile Allegri. Lo stesso Massimiliano Allegri, però, rinuncia al trequartista e alla battaglia di fino, schierando una squadra muscolare e puntando tutto sulla fisicità di Mandzukic, mossa che si rivelerà decisiva.

Lo zero a due finale lascia l'amaro in bocca per l'ennesima dimostrazione d'impotenza davanti alla Juventus, oltre ai mille dubbi sulla preparazione fisica che porterà al preliminare di Champions League fra meno di dieci giorni. Tra acciacchi fisici e indisponibilità dei nuovi arrivati, la Lazio torna in patria senza trofei e senza certezze, a conferma di quanto visto in tutte le amichevoli precedenti. Senza gamba, senza soluzioni offensive, il filotto di sconfitte è la normale conseguenza per una squadra che fa del pressing e della corsa il suo grido di battaglia. Ricordando l'unica precedente esperienza di Pioli alle prese con un preliminare (Palermo eliminato dal Thun, ndr) ci sarebbe da preoccuparsi seriamente, ma le risposte ai tanti, tantissimi dubbi nella testa dei tifosi si avranno dopo il diciotto agosto.

E adesso? Calma e concentrazione ai massimi, senza dar peso ai malcontenti e al disfattismo generale. Recuperare una forma decente è la condicio sine qua non per giocarsi alla pari l'accesso alla più nobile delle coppe europee. Considerando che contro la Juventus le note più dolenti sono arrivate dal centrocampo, può sicuramente far sorridere il rientro di Senad Lulic, l'eroe della capitale, e Marco Parolo, il vero leader della squadra. Se ai due “vecchi” aggiungiamo il mix di talento e potenza del duo Morrison – Milinkovic, il morale si alza fino a lasciare un piccolo sorriso sulla bocca dei tifosi.

La lezione servita dalla Juventus e da Allegri servirà e nemmeno poco, il Bayer Leverkusen è nettamente inferiore alla corazzata bianconera e dietro balla la samba, al contrario del trio Barzagli – Bonucci – Caceres. Le contromisure necessarie al raggiungimento dell'obiettivo sono compito del mister, il tempo c'è e bisogna prendere, oramai, la partita di Shanghai come un duro e doloroso giorno di allenamento. Un acquisto di peso davanti non sarebbe un delitto, così come rischiare dall'inizio qualcuno dei nuovi arrivati. Società e allenatore, la palla passa a voi.

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