Il guaio è che questi appelli trovano terreno fertile nei musulmani che vivono in Europa. Soprattutto in quelli di seconda o terza generazione, che nascono in Europa ma si ritrovano ad essere cittadini "da banlieue" con tutte le frustrazioni, i rancori e la rabbia e l'odio che deriva dal loro stato.
Chi arriva qui e non si trova bene può sempre trovare in un ipotetico ritorno in patria una via di fuga. Ma chi nasce qui, che vie di fuga ha da un ambiente con cui non si integra e dal quale si ritrova isolato, e che odia essenzialmente per questi due motivi, se non rifugiarsi nella "patria" ideale rappresentata dall'islam, ed in particolare da quello che gli offre la possibilità di sfogare frustrazioni rabbia e rancori?