Se qualcuno avesse intenzione...

[BobLovati]

Ma questo è irrilevante, scusa... Powar non deve convincere nessuno, per come la vedo io. Mica è in gioco la sua credibilità, nel senso che a noi interessa piuttosto la reputazione della Lazio. Semmai dobbiamo capire con chi abbiamo a che fare, pur nei limiti di comprensione che possiamo rilevare da parte di Mr Powar.
FARE Network è un'organizzazione nata per contrastare il razzismo e la discriminazione nel calcio che ha una relazione stringente, direttamente e indirettamente, con l'Uefa. Parliamo quindi, prima di contrasto al razzismo, di politica calcistica. E questo si riflette nelle dichiarazioni del suo direttore esecutivo.
Questa notazione dovrebbe far maturare le relative conclusioni in ognuno di noi.

bene, ma, allora " ce serve o nun ce serve ?(cit) "; sicuramente NUN ce serve SE non deve convincere nessuno.

La mia idea, di cui ho cercato di evitare l´esposizione finora, è che questo signore, per motivi che non conosco, sia riuscito a farsi dare da uefa (e forse da fifa, come sospettavi tu) una bella vicepresidenza dell´U.C.A.S. (U.fficio C.omplicazione A.ffari S.emplici - come sai, Andreotti sosteneva che "una vice-`presidenza non si nega a nessuno ! (cit testuale)" perché tanto nun serve né comanda un ...benemerito  .
Ripeto, sembra essere la famosa commissione creata "ad hoc" per smacchiarsi un po´(mi riferisco all´uefa) la coscienza per non aver fatto quello che avrebbe dovuto fare PRIMA e MEGLIO, da anni.
Inutilità dimostrata, poi, dal fatto che manifestazioni striscionesche di altre tifoserie hanno fatto finta di non averle viste; perché, averle viste e non far niente, sarebbe stato ancora peggio del poco-nulla che già fanno ! 
Concludendo predico che mr.Platíni (come dice il buon Galasso) farà peggio di Blatter,  se possibile in fifa 

[franz_kappa]

bene, ma, allora " ce serve o nun ce serve ?(cit) "; sicuramente NUN ce serve SE non deve convincere nessuno.

Mi sono espresso male. Intendevo che "non deve convincere nessuno" all'interno di biancocelesti.org.

Non gli occorre mica il nostro accreditamento, con ogni evidenza (anche se qualcuno palesa, con i suoi interventi, di ritenere che la posizione che singoli hanno di FARE dispieghi un qualche effetto concreto): l'organizzazione, inserita a pieno titolo nella rete nel sistema Uefa - e da quanto ho capito in parte anche Fifa, almeno a livello di relazioni e rapporti - è adeguatamente accreditata di suo.
Mi fa sorridere come molti si affannino a manifestare che non trovano convincente l'azione di FARE Network: come se questo avesse una minima rilevanza, al di là della rispettabile opinione personale. Non ha rilevanza nel pubblico dibattito e ai fini delle necessità della Lazio.

Per il resto, questo tuo ultimo post mi pare un eccessivo ampliamento della buona intuizione che ti ho riconosciuto alcuni interventi addietro. Però stavolta hai allargato un po' troppo il campo, inserendo nei tuoi commenti un eccesso di opinioni (in alcuni casi prossime al luogo comune) e davvero pochi elementi oggettivi.
Si continua a far opinione su una questione che, ribadisco, mi pare sia poco conosciuta e altrettanto poco compresa (in tutti i suoi aspetti, chiaramente non sempre condivisibili).

[baol]

Con l'occasione rispondo a baol.
Mi fa piacere che tu ammetta (dato di fatto) che i membri di questa comunità sono, nell'ambito dell'autoreferenziale discutere al nostro interno, un nobile consesso formato da quattro gatti (e pure un pesce) che non incidono col loro agire quasi per nulla sugli eventi del mondo, calcistico o meno.

Oibò, non avevi contezza di questa mia presa di coscienza ?
Eppure avevo palesato la cognizione di questo dato di fatto in un lontano e non tanto travagliato post da me intitolato graziearcaxxo.
Beh, neutralizzo il mio stupore con la letizia di averti procurato cotanto piacere.
Però memorizza il link per il futuro, potrai riutilizzarlo alla bisogna.

FARE Network - che non abbisogna del nostro riconoscimento, va chiosato - è un'organizzazione che promuove azioni e iniziative di contrasto al razzismo e alla discriminazione nel calcio e sostanzia tale finalità anche avendo in carico la formazione, gestione e organizzazione dell'attività di monitoraggio delle condotte razziste, violente e discriminatorie delle tifoserie nell'ambito dei match organizzati dall'Uefa con i suoi osservatori. Per tale iniziativa riceve congrui fondi dall'Uefa e dell'Uefa, dunque, non può che rilanciare le istanze e le priorità.

E chiosiamo pure, non c'è problema.
Voltano le spalle al campo e fanno gli arbitri di curva.
E leggono i giornali.
Mi sfugge la parte relativa alle iniziative di contrasto etc., dato che, come hai spiegato, le pur semplici iniziative di informazione e sensibilizzazione proposte del gatto CP 4.0 troverebbero ZERO interesse presso il F.A.R.E.
Ma mi rendo conto che loro sono professionisti e potenti, quindi un motivo ci sarà.
Qui siamo pochi, invisibili e dilettanti.
Io ad esempio sono antirazzista a titolo gratuito, che ne posso sapere ?

Vista la nostra fama io ritengo che i destini della Lazio, in Europa, passino più dal FARE che da quello che biancocelesti può fare.

Vista l'immutabilità della nostra fama presso questi signori, mi si consenta l'ardire di auspicare i più acrobatici gesti apotropaici da parte di chi ci legge.
Siamo pochi, ma "la forza scorre potente in noi", 'nsesammai...
Non aggiungerei altro.

Ergo, bene ha fatto chi ha pensato di entrare in relazione con questa entità. A mio avviso il compito futuro - un compito assai arduo, va detto - è trasformare in qualcosa si più pregnante una membership che è senza dubbio utile per conoscere e far conoscere un altro lato della tifoseria laziale ma che, allo stato, non dispiega effetti concreti.

Le intenzioni saranno state nobilissime e probabilmente meritevoli di ben altra considerazione da parte dell'entità.
Visto che (lo hai ribadito più volte in questo topic) dell'altro lato della tifoseria Laziale a loro non interessa, ne noi possiamo fare qualcosa per proporgli una nuova ottica, che non risulti discriminante a  prescindere nei confronti di larga parte dei tifosi Laziali.

[DinoRaggio]

Quando, oltre a leggere le gazzette, si va a fare indagine "sul campo" e "dal vivo", può essere che si riesca ad andare oltre quello che scrivono e dicono i media.

http://fusion.net/story/117196/lazio-fascism-reputation-stereotypes/

Lazio earned its fascist reputation, but it has since devolved into stereotypes

by Kirsten Schlewitz | April 09, 2015 2:22 PM

The crest of S.S. Lazio depicts a golden eagle, wings outstretched, grasping a blue-and-white-striped club badge in its talons. The eagle looks a little ferocious, as many mascots are wont to do. Still, its steely glare shouldn’t provoke such loathing – yet this misunderstood avian has managed to become a perfect symbol of the much-maligned club.

You see, an eagle was commonly used as a fascist symbol. It doesn’t matter that the eagles worn on Italian Fascist uniforms bear little resemblance to the Lazio eagle; for those seeking to make their cases against the side, the bird’s use gives further credence to the theory that Lazio is a fascist club, founded by army officers and doomed to be Mussolini’s team.

Again and again, reports on Lazio use this eagle to somehow demonstrate the club was crocked from the start. Problem is, Lazio was founded in 1900, and the eagle adopted shortly thereafter, as a symbol of ancient Rome. The Italian Fascists, who came to power two decades later, used the eagle for the same reason – its connection with the grand ol’ days of the Roman Empire. When in Rome, if you take a moment to stop snapping selfies in front of the Trevi Fountain, you’ll notice the eagles lurking about, carved into the walls, shouldering the burden of gods, perched atop buildings. You will often find the letters “S.P.Q.R.” “Senatus Populusque Romanus” is a reference to the Roman Republic, a symbol adopted by the Fascists – and an emblem often used by the fans of the city’s other soccer club, AS Roma.

Perception, then, is a funny thing. Lazio’s eagle, a symbol of fascism, continues to signify its right-wing leanings, while many place Roma on the other end of the spectrum, despite scant evidence of supporters’ current politics. Or perhaps what we should say is that outside perception is a funny thing. Lazio supporters outside Italy tend to make apologies, to make it clear that they’re not aligned with unsavory beliefs, and those writing about the club from a distance often rely on oft-repeated anecdotes and tired stereotypes.

“It’s too much. It’s overblown,” said the bartender, a resident of the city and a Roma supporter. He went on to explain, “Yes, there are right-wing Laziali. But it is wrong to say that they all are. There are left-wing factions in the support as well. And it is the same for Roma. But it’s been made bigger in the Lazio fans.”

By ‘made bigger’, this Roma fan meant the problems caused by Lazio supporters had generated much more attention. A decade ago, Paolo Di Canio made headlines for repeatedly raising his arm in a fascist salute, gesturing to the Laziali support. Di Canio, a former Lazio ultra, made no secret of his political leanings. Di Canio might be gone, but the reputation of the club’s fans lives on. They are the “most feared” of Italian supporters, they are “extreme right-wing fanatics,” they wave “neo-Nazi banners” and are, of course, the “most racist and most despicable.”

The blanket statements are grounded in reality. Perhaps the most infamous banner was displayed during a derby with Roma in the 1998-99 season. Stretching 50 meters long, it read “Auschwitz is your town, the ovens are your houses.” The Curva Nord, where Lazio ultras gather, has also displayed its racist sentiments with signs such as “Squad of blacks, terrace of Jews.” The ultras’ violent tendencies persist, particularly around derby games, with fights between Lazio and Roma supporters earning each club Curva restrictions after the latest meeting between the two sides.

And of course, everyone remembers that terrible night in 2012, in which multiple fans of Tottenham – a club often associated with Jewish support – were stabbed by men chanting anti-Semitic slurs. The fans were in Rome for a Europa League clash with Lazio. Blame was placed on the club’s ultras. When police investigated, they arrested three supporters. Of Roma.

Like the Roma-supporting bartender noted, both clubs contain their share of despicable supporters. Most recently, the giallorossi supporters made headlines with a banner displayed during the match against visiting Napoli. The sign insulted the mother of a Napoli fan killed last May by a Roma ultra, while another read “Forza Daniele,” to honor the man now being held on charges of attempted homicide.

A Lazio fan echoed the beliefs of his Roma-supporting rival, saying organizations like Forza Nuova and Casa Pound (extreme right movements) have infiltrated organized fan groups of both Roman teams. But there’s no denying there are some Lazio supporters who are outspoken about their extreme right-wing beliefs, and that “makes a lot of people believe in the myth of Lazio being fascist.”

It seems, then, that Lazio’s reputation precedes it. The image of Di Canio’s salute sticks in people’s minds. Past misdeeds are dredged up in article after article written about hooligans or ultras. The myth becomes memory, but memory does not become myth. Lazio remains contemptible to most, and a small percentage of the fans are proud to bear that burden.

But the violence, racism and hatred that seeps into soccer is a systemic problem. Lazio may have earned its reputation, but that reputation has descended into shameless stereotyping. There are wider issues at play, and to resolve them, such outdated mindsets must be cast aside. Blaming one team or set of fans won’t prevent bananas being thrown, flares being hurled, or sons being killed.

---

Profilo dell'autrice: http://www.sbnation.com/authors/kirsten-schlewitz

[giamma]

Quando, oltre a leggere le gazzette, si va a fare indagine "sul campo" e "dal vivo", può essere che si riesca ad andare oltre quello che scrivono e dicono i media.

http://fusion.net/story/117196/lazio-fascism-reputation-stereotypes/

......................... Blaming one team or set of fans won’t prevent bananas being thrown, flares being hurled, or sons being killed.

.......(all'inutile motto maoista colpirne uno per educarne cento),..............

C.V.D.

[violator]

Quando, oltre a leggere le gazzette, si va a fare indagine "sul campo" e "dal vivo", può essere che si riesca ad andare oltre quello che scrivono e dicono i media.

http://fusion.net/story/117196/lazio-fascism-reputation-stereotypes/

Lazio earned its fascist reputation, but it has since devolved into stereotypes

by Kirsten Schlewitz | April 09, 2015 2:22 PM

The crest of S.S. Lazio depicts a golden eagle, wings outstretched, grasping a blue-and-white-striped club badge in its talons. The eagle looks a little ferocious, as many mascots are wont to do. Still, its steely glare shouldn’t provoke such loathing – yet this misunderstood avian has managed to become a perfect symbol of the much-maligned club.

You see, an eagle was commonly used as a fascist symbol. It doesn’t matter that the eagles worn on Italian Fascist uniforms bear little resemblance to the Lazio eagle; for those seeking to make their cases against the side, the bird’s use gives further credence to the theory that Lazio is a fascist club, founded by army officers and doomed to be Mussolini’s team.

Again and again, reports on Lazio use this eagle to somehow demonstrate the club was crocked from the start. Problem is, Lazio was founded in 1900, and the eagle adopted shortly thereafter, as a symbol of ancient Rome. The Italian Fascists, who came to power two decades later, used the eagle for the same reason – its connection with the grand ol’ days of the Roman Empire. When in Rome, if you take a moment to stop snapping selfies in front of the Trevi Fountain, you’ll notice the eagles lurking about, carved into the walls, shouldering the burden of gods, perched atop buildings. You will often find the letters “S.P.Q.R.” “Senatus Populusque Romanus” is a reference to the Roman Republic, a symbol adopted by the Fascists – and an emblem often used by the fans of the city’s other soccer club, AS Roma.

Perception, then, is a funny thing. Lazio’s eagle, a symbol of fascism, continues to signify its right-wing leanings, while many place Roma on the other end of the spectrum, despite scant evidence of supporters’ current politics. Or perhaps what we should say is that outside perception is a funny thing. Lazio supporters outside Italy tend to make apologies, to make it clear that they’re not aligned with unsavory beliefs, and those writing about the club from a distance often rely on oft-repeated anecdotes and tired stereotypes.

“It’s too much. It’s overblown,” said the bartender, a resident of the city and a Roma supporter. He went on to explain, “Yes, there are right-wing Laziali. But it is wrong to say that they all are. There are left-wing factions in the support as well. And it is the same for Roma. But it’s been made bigger in the Lazio fans.”

By ‘made bigger’, this Roma fan meant the problems caused by Lazio supporters had generated much more attention. A decade ago, Paolo Di Canio made headlines for repeatedly raising his arm in a fascist salute, gesturing to the Laziali support. Di Canio, a former Lazio ultra, made no secret of his political leanings. Di Canio might be gone, but the reputation of the club’s fans lives on. They are the “most feared” of Italian supporters, they are “extreme right-wing fanatics,” they wave “neo-Nazi banners” and are, of course, the “most racist and most despicable.”

The blanket statements are grounded in reality. Perhaps the most infamous banner was displayed during a derby with Roma in the 1998-99 season. Stretching 50 meters long, it read “Auschwitz is your town, the ovens are your houses.” The Curva Nord, where Lazio ultras gather, has also displayed its racist sentiments with signs such as “Squad of blacks, terrace of Jews.” The ultras’ violent tendencies persist, particularly around derby games, with fights between Lazio and Roma supporters earning each club Curva restrictions after the latest meeting between the two sides.

And of course, everyone remembers that terrible night in 2012, in which multiple fans of Tottenham – a club often associated with Jewish support – were stabbed by men chanting anti-Semitic slurs. The fans were in Rome for a Europa League clash with Lazio. Blame was placed on the club’s ultras. When police investigated, they arrested three supporters. Of Roma.

Like the Roma-supporting bartender noted, both clubs contain their share of despicable supporters. Most recently, the giallorossi supporters made headlines with a banner displayed during the match against visiting Napoli. The sign insulted the mother of a Napoli fan killed last May by a Roma ultra, while another read “Forza Daniele,” to honor the man now being held on charges of attempted homicide.

A Lazio fan echoed the beliefs of his Roma-supporting rival, saying organizations like Forza Nuova and Casa Pound (extreme right movements) have infiltrated organized fan groups of both Roman teams. But there’s no denying there are some Lazio supporters who are outspoken about their extreme right-wing beliefs, and that “makes a lot of people believe in the myth of Lazio being fascist.”

It seems, then, that Lazio’s reputation precedes it. The image of Di Canio’s salute sticks in people’s minds. Past misdeeds are dredged up in article after article written about hooligans or ultras. The myth becomes memory, but memory does not become myth. Lazio remains contemptible to most, and a small percentage of the fans are proud to bear that burden.

But the violence, racism and hatred that seeps into soccer is a systemic problem. Lazio may have earned its reputation, but that reputation has descended into shameless stereotyping. There are wider issues at play, and to resolve them, such outdated mindsets must be cast aside. Blaming one team or set of fans won’t prevent bananas being thrown, flares being hurled, or sons being killed.

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Profilo dell'autrice: http://www.sbnation.com/authors/kirsten-schlewitz

c'è vita su Marte  peccato che abbia terminato la sua collaborazione con quella testata sportiva https://www.facebook.com/kdschlewitz

[chemist]

Io sono con Franz tutta la vita.

Cio' di cui si sta parlando e criticando e' un'intervista a Piara (quella sul daily express) risalente a un anno prima la nostra intervista. Nell'intervista Powar cita gli uh-uh degli imbecilli di Tottenham-Lazio che, visto che io ero presente posso ampiamente confermare, si sono uditi forti e chiari in almeno tre occasioni e pronunciati da almeno un terzo dei tifosi laziali presenti. Si parla dunque di diverse centinaia di persone.

Le percezioni naturalmente possono essere cambiate mantenendo un profilo attivo all'interno del FARE. Non mi sembra che da quell'episodio ci siano state altre prese di posizione cosi' nette da parte di Piara relative alla Lazio e che anzi, in occasione della nostra intervista, egli abbia confermato che nell'incontro Lazio-Legia di EL il 20 settembre 2013, i controllati speciali erano i polacchi.

Per quanto riguarda le iniziative, innanzitutto potremmo creare un database (foto, video, articoli e quanto altro) che crei un'evidenza di come altre squadre siano ugualmente colpevoli (e non punite) in incontri ufficiali internazionali, di condotte razziste e violente. Invito CP a contattarmi se interessato a collaborare. Il fatto di poter avere una voce all'interno del FARE per quanto piccola, puo' fare qualcosa. E' inutile aprire bocca e criticare uno stato di cose se non si prova nemmeno ad andare dritti al nocciolo del problema.

Per mantenere il nostro profilo attivo all'interno di FARE, potremmo organizzare tornei di calcetto con immigrati, cercare di finanziare realta' calcistiche in paesi svantaggiati come il Sudan (attraverso Whistle) o addirittura qualcuno di noi potrebbe applicare al corso di osservatore del FARE. Certamente potremmo fare di piu' con l'aiuto di tutti gli orgers. Ovviamente il tempo che possiamo dedicare a queste attivita' e' scarso ma io e David appoggeremo qualsiasi iniziativa di questo genere. La reputazione ce la siamo rovinata per fatti oggettivi, stampa o non stampa.  Sta a noi dimostrare che meritiamo qualcosa di diverso.

[BobLovati]

senza voler offendere nessuno, questi signori mi sembrano più inutili di un impermeabile nel Sahara   

[chemist]

senza voler offendere nessuno, questi signori mi sembrano più inutili di un impermeabile nel Sahara   

senza voler offendere nessuno, ma questo che commento e'? Questi signori sono stati messi li' dalla UEFA per fare un lavoro specifico che influenza parecchio il percorso europeo della nostra Lazio. Penso sia piu' giusto un approccio differente a questi signori.

[CP 4.0]

d'accordo con Chemist, finche' ci sara' solo la bicicletta per 'muoversi', pedaliamo, poi con calma pensiamo a farci il motorino.

o la bicicletta 2.0

[BobLovati]

senza voler offendere nessuno, ma questo che commento e'? Questi signori sono stati messi li' dalla UEFA per fare un lavoro specifico che influenza parecchio il percorso europeo della nostra Lazio. Penso sia piu' giusto un approccio differente a questi signori.

cioè li pagano per farsi lavare la coscienza, usando solo le prime pagine dei giornali che scelgono loro ?

[BobLovati]

senza parole

[BobLovati]

https://www.facebook.com/ousmane.dabo/posts/10206632001297844


https://www.facebook.com/322222394561120/photos/a.460711514045540.1073741825.322222394561120/594806700636020/?type=1&theater

[chemist]

senza parole

Immagino tu abbia anche la data e l'evento in modo da sapere se era un incontro internazionale o meno e magari anche una foto meno zoomata dove si possano intravedere almeno un centinaio di persone con le mani a paletta.
Finche' ci sentiremo solo vittime , ritornando sempre sui titoli dei giornali di Campo de Fiori, non ne usciamo. Prendiamo magari anche nota degli episodi in cui abbiamo avuto torto marcio, come appunto in occasione di Tottenham - Lazio

[BobLovati]

cioe`, scusa sai chemist, io debbo dare le prove per dimostrare qualcosa, mr.Powar no ? 
Per cui 30-50-100 mano a paletta in curva fanno una prova, anche se gli altri 30.000 spettatori sono corretti; invece per questa foto le prove devo darle io ? 

Io non mi sento vittima, lo sono; di gente che fa le cose come vuole e che non ha nessun onere della prova né, tantomeno, il dovere della rettifica

Annamo bene, annamo   

 

[CP 4.0]

l'uomo si chiama Paschal Quigley, e il fatto risale al 2006, semi finale di FA cupo tra Chelsea e Liverpool all'Old Trafford.

non mi pare che l'uomo, o il Cheslea, siano incorsi in alcuna condanna, ne mi pare che il fatto abbia avuto alcun risalto se non per il fatto che il padre abbia denunciato una rivista che aveva pubblicato la foto senza 'nascondere' il viso della bambina.

la rivista fu poi assolta.

[BobLovati]

Immagino tu abbia anche la data e l'evento in modo da sapere se era un incontro internazionale o meno e magari anche una foto meno zoomata dove si possano intravedere almeno un centinaio di persone con le mani a paletta.
Finche' ci sentiremo solo vittime , ritornando sempre sui titoli dei giornali di Campo de Fiori, non ne usciamo. Prendiamo magari anche nota degli episodi in cui abbiamo avuto torto marcio, come appunto in occasione di Tottenham - Lazio

eccola:

l'uomo si chiama Paschal Quigley, e il fatto risale al 2006, semi finale di FA cupo tra Chelsea e Liverpool all'Old Trafford.

non mi pare che l'uomo, o il Cheslea, siano incorsi in alcuna condanna, ne mi pare che il fatto abbia avuto alcun risalto se non per il fatto che il padre abbia denunciato una rivista che aveva pubblicato la foto senza 'nascondere' il viso della bambina.

la rivista fu poi assolta.

e con questo esco dal topic; saluti 

[chemist]

l'uomo si chiama Paschal Quigley, e il fatto risale al 2006, semi finale di FA cupo tra Chelsea e Liverpool all'Old Trafford.

non mi pare che l'uomo, o il Cheslea, siano incorsi in alcuna condanna, ne mi pare che il fatto abbia avuto alcun risalto se non per il fatto che il padre abbia denunciato una rivista che aveva pubblicato la foto senza 'nascondere' il viso della bambina.

la rivista fu poi assolta.

Appunto. Era un lupo solitario e in un match non internazionale. Al massimo questione di ordine pubblico per gli stewards dei Blues. Non confondiamoci con le cose serie, il FARE qui non c'entra nulla.

[CP 4.0]

in ogni caso, cercando notizie mi sono imbattuto in questo.

http://www.farenet.org/it/news/broad-support-from-venice-fans-for-2006-action-week/

dove si racconta di una due giorni organizzata dal network insieme al Venezia Calcio, durante tale evento, oltre a molte attivita' sponsorizzate, in concomitanza con la pratita tra il Venezia e Pavia...

...
alcuni gruppi ultras del Venezia Mestre (in particolare Rude Fans e Nuova Guardia) hanno distribuito in tutti i settori dello stadio l’opuscolo “Attacco Antirazzista” di Mauro Valeri oltre a una fanzine monotematica di loro produzione dal titolo “United Agaist Racism” . Inoltre è stato esposto in curva uno striscione fisso lungo venti metri con la scritta “United Against Racism” ed è stata realizzata una coreografia dal titolo “Da sempre arancioverdi, da sempre antirazzisti”, che ha visto sventolare insieme bandierine arancioni e verdi e bandiere con i colori arcobaleno tipici della rete FARE. Il pubblico è apparso molto coinvolto e interessato all’iniziativa.
Numerose anche le iniziative organizzate dal Venezia Calcio. In occasione della stessa partita sono stati esposti quattro striscioni fissi, recanti i loghi della società e della rete FARE. In curva nord i due striscioni recano le scritte “Il razzismo è in fuori gioco” e “Le differenze fanno gol”, mentre quelli nei distinti recitano “Tanti colori, una passione” e “Uniti contro il razzismo”. Il Venezia ha ufficializzato il suo impresso nella rete attraverso l’associazione, nei comunicati stampa, del proprio logo a quello di FARE associazione che ritroviamo nei backdrop della squadra
...

dove il logo di FARE e del Venezia sono non solo stati usati su degli striscioni, ma oltretutto fusi per creare un logo apposto sulle magliette del Venezia.

spero di trovare un imagine al piu' presto, se la trovo.

[baol]

Dagli ultimi post, mi pare che le iniziative del tipo proposto da CP 4.0 (da pagina 2 del topic), siano, oltre che fattibili, anche utili a promuovere una migliore immagine agli occhi del F.A.R.E.
Nelle pagine precedenti sembrava di no...o sbaglio ?

P.S.: per "immagine" intendo quella "Tifoseria Laziale" e non di un singolo forum

Nel caso, qualche cosa da dire, potremmo averla.
Tre immagini prese velocemente dalla rete.
Se avete occasione di posare il cilicio per qualche minuto, credo ne troverete altre:






(con una presenza pluriennale di rappresentanti Laziali)