Autore Topic: Iconoclastica  (Letto 1542 volte)

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Offline Gio Cal

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Iconoclastica
« : Mercoledì 8 Luglio 2015, 17:34:33 »
Il tifoso laziale sorprende sempre, a volte in peggio a volte in meglip.
Prendo spunto dall'addio di Ledesma e Mauri (probabile); sorprende come miti, figure di spicco o semplici soldati vengano demoliti da alcuni peggio delle statue archeologiche in mano a quelli dell'ISIS.
Come Presidenti ci sono passati di mezzo Lenzini, Cragnotti e Lotito, praticamente i tre piu' vincenti della nostra storia.
Come allenatori da Vinicio in poi, fatta eccezione di Lovati e, per ora Pioli. Per dire Delio Rossi e Petkovic sono stati fatti a pezzi uno perche' non governava lo spogliatoio, l'altro perche' aveva gia' firmato per la Svizzera. Per tacere di Eriksson a cui gli e' stato detto di tutto e di piu'. Ed al palmares con noi gli mancava solo la Champios da conquistare.
Il capitolo calciatori e' il piu' vasto. Da Chinaglia a Nesta a Nedved, solo per citare i tre piu' forti.
Non so' se questa visione iconoclastica sia la causa o l'effetto per cuinon ci siano calciatori bandiera, per dire un Maldini, un Del Piero o uno J.Zanetti, ambasciatori delle proprie squadre nel mondo. Certo che noi tifosi dovremmo cominciare a valutare i singoli per quanto prodotto; poi c'e' sempre il Pandev della situazione che se ne vuole andare.
E allora per quanto bravo tu sia, giu' fischi.

Offline BobLovati

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Re:Iconoclastica
« Risposta #1 : Mercoledì 8 Luglio 2015, 23:41:59 »
analisi fedele, a parte l´affaire Ericsson; lui fece una puttanata gravissima a firmare ad ottobre per la nazionale inglese. Ha distrutto un campionato appena iniziato che si poteva anche rivincere ed è stato, secondo me, l´inizio della catastrofe, sfociata poi nei fatti del 2004    :(
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline chemist

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Re:Iconoclastica
« Risposta #2 : Giovedì 9 Luglio 2015, 00:20:48 »
analisi fedele, a parte l´affaire Ericsson; lui fece una puttanata gravissima a firmare ad ottobre per la nazionale inglese. Ha distrutto un campionato appena iniziato che si poteva anche rivincere ed è stato, secondo me, l´inizio della catastrofe, sfociata poi nei fatti del 2004    :(

Si ma la catastrofe (finanziaria) ci sarebbe stata comunque, Eriksson o non Eriksson. Diciamo che il terzo posto di quell'anno, finito a soli 3 punti dai 72 dell'anno prima con il buon Dinone, non sarebbe stato male per niente.  Purtroppo sappiamo tutti il perche' quella stagione fu una catastrofe.  >:D

CP 4.0

Re:Iconoclastica
« Risposta #3 : Giovedì 9 Luglio 2015, 06:12:12 »
sebben certi aspetti della disanima sono condivisibili, di uomini bandiera ne 'avremmo' avuti e ne 'avremmo' ancora.

di questi pero' uno ha preferito prestarsi a giochini 'ungheresi', altri hanno preferito essere anti-Lotito, altri vendersi le partite, e chi essere fedeli ad una 'paletta'.

e parecchi anche piu' di una delle cose sopra ascritte.

se poi non fosse per la famosa 'propaganda' di quelli della', uno come el tonti sarebbe morto de freddo da un pezzo.

ma pima di tutti noi non siamo popolobue come 'loro'.

analisi fedele, a parte l´affaire Ericsson; lui fece una puttanata gravissima a firmare ad ottobre per la nazionale inglese. Ha distrutto un campionato appena iniziato che si poteva anche rivincere ed è stato, secondo me, l´inizio della catastrofe, sfociata poi nei fatti del 2004    :(

Eriksonn aveva capito che era solo un dipendente di uno per cui i tifosi sono solo clienti, e da altrettanto buon professionista stronzo se parato il culo e fatto i caxxi propri.

uno dei tanti uomini che passano.

baol

Re:Iconoclastica
« Risposta #4 : Giovedì 9 Luglio 2015, 08:01:56 »
...
...Chinaglia a Nesta a Nedved...
...Maldini, un Del Piero o uno J.Zanetti...
...

A parte il caso Chinaglia (troppo particolare per i tempi e le modalità della sua parabola), abbiamo avuto molti candidati a uomo bandiera.
La Lazio, a molti di questi non è bastata.
Di quelli che hai citato, Nesta e Nedved avrebbero fatto volentieri da simbolo della Lazialità, ma solo in una Lazio cragnottiana (tanto e vero che ai primi scricchiolii...).
Lo chiamano professionismo (parola decisamente abusata).

E noi rimaniamo con il mito degli eroi del -9 e con la maglia bandiera.
E ti dirò, di questi tempi, una maglia come bandiera non è poco.


Online MCM

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Re:Iconoclastica
« Risposta #5 : Giovedì 9 Luglio 2015, 08:18:51 »
Bisogna cacciare fuori li sordi per tenere i giocatori...
Oppure non devono avere grosso mercato e allora li puoi tenere relativamente a poco.
il cervo e il fesso sono ricoperti d'oro.

Panzabianca

Re:Iconoclastica
« Risposta #6 : Giovedì 9 Luglio 2015, 08:48:01 »
Bah, disamina che non condivido. L'animo critico del Laziale, anche nei suoi rivoli esiziali et autodistruttivi, è da sempre una singolarità solo nostra che, tuttavia, alla lunga si mostra virtù, medaglia da appuntarsi sul petto.
Inoltre, a mio sommesso avviso, Chinaglia ha varcato la definizione di uomo-bandiera. Chinaglia è un mito. Chinaglia incarna l'idea di Lazio. Personaggio da libro, idolo invicto. Non scherzerei mai su questo nome. Gli erigerei altari con sacrifici di vergini, ogni tanto.
Ogni tanto perché oggi è assai arduo trovare una vergine.

Quelli dellà per arrivare a qualcosa del genere se stanno a inventà de tutto, ma, purtroppo per loro e per il ruolo ancillare al quale li relega la storia di Roma e del calcio, non riusciranno.

Ho concluso.

Offline Andre

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Re:Iconoclastica
« Risposta #7 : Giovedì 9 Luglio 2015, 08:51:32 »
mai avuta l'esigenza di sentirmi rappresentato da un calciatore, unica eccezione Gazza, per la sua anima fragile e per il suo cuore grande così ...
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Panzabianca

Re:Iconoclastica
« Risposta #8 : Giovedì 9 Luglio 2015, 08:56:11 »
mai avuta l'esigenza di sentirmi rappresentato da un calciatore, unica eccezione Gazza, per la sua anima fragile e per il suo cuore grande così ...
ottima osservazione. Gazza!

Offline Fabio70rm

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Re:Iconoclastica
« Risposta #9 : Giovedì 9 Luglio 2015, 09:48:18 »
La nostra storia è così piena di sofferenza che, paradossalmente, un eroe vincente, e tutti quelli citati sono stati tutti vincenti, non sono entrati pienamente nella nostra storia.

O si sono autodistrutti, vedi Chinaglia, oppure sono volati via per disparati motivi, vedi Nesta.

A ciò aggiungiamo il pessimo ambiente che abbiamo, il nostro ipercriticismo, e penso sia questo il motivo per cui da noi non c'è possibilità prenda piede un giocatore che rimanga e sia visto come bandiera...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline DinoRaggio

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Re:Iconoclastica
« Risposta #10 : Giovedì 9 Luglio 2015, 12:03:25 »
Personalmente, sono affezionato (a vari gradi) a tutti i giocatori che hanno indossato la nostra maglia. Ma dopo le scottature patite con due dei miei "idoli", Nedved e Nesta, tendo a non "idolatrare" più nessuno e considerare tutti nell'ottica di calciatori professionisti. Lo so, è una visione cinica, ma credo che sia una specie di "autodifesa istintiva". Ledesma è stato per lungo tempo quasi insostituibile, e la cosa si comprendeva nel momento in cui non giocava. Ma "panta rei", eccetto la Lazio, arriva il momento nel quale dopo 9 anni si viene scavalcati e sostituiti da qualcun altro.

Credo, comunque, che questa iconoclasticità, oppure "ingratitudine" (fra virgolette) se la vogliamo chiamarla così, esista in quasi tutte le tifoserie. Paolo Maldini è stato al Milan per 25 anni, e se ricordo bene i tifosi rossoneri non lo hanno salutato nella maniera che meritava e molti juventini non hanno preso bene (eufemismo) le dimissioni di Conte.

Su Eriksson, ha sbagliato lui a firmare un contratto ad ottobre, ha sbagliato Cragnotti a non sostituirlo prima, hanno sbagliato i calciatori a non essere professionisti anche sapendo che lo svedese sarebbe andato via a fine stagione, un po' come è successo con Petkovic due stagioni fa.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline carpelo

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Re:Iconoclastica
« Risposta #11 : Giovedì 9 Luglio 2015, 12:31:08 »
Per me, per come l'ho vissuto, il mito rimane Beppe Signori, più di Nesta e Gazza.
L'amarezza di non avergli visto vincere lo scudetto è ancora tantissima. Un altro che ho apprezzato tantissimo e che se n'è andato in maniera infelice (almeno per me) è Rocchi. Ha rappresentato un'epoca e ce lo siamo quasi dimenticati.

Offline Frusta

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Re:Iconoclastica
« Risposta #12 : Giovedì 9 Luglio 2015, 12:49:12 »
il mio mito è legato al piede (anzi, due, dato che nessuno mai capì se fosse destro o mancino) più raffinato della storia del nostro calcio. Quando ci lasciò continuai a seguirlo nel Cesena e nella Pistoiese rimpiangendo ogni minuto giocato con una maglia che non fosse la nostra.
E poi quando ci lasciò per sempre...  :'( Il mio nick è dedicato alla sua memoria.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline giamma

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Re:Iconoclastica
« Risposta #13 : Giovedì 9 Luglio 2015, 13:21:36 »
il mio mito è legato al piede (anzi, due, dato che nessuno mai capì se fosse destro o mancino) più raffinato della storia del nostro calcio. Quando ci lasciò continuai a seguirlo nel Cesena e nella Pistoiese rimpiangendo ogni minuto giocato con una maglia che non fosse la nostra.
E poi quando ci lasciò per sempre...  :'( Il mio nick è dedicato alla sua memoria.
Incredibilmente è anche il mio, lo scudetto del '74 si chiama Frustalupi che i suoi ex-compagni giudicano da sempre come l'unico vero fuoriclasse di quella squadra.
Il 30 agosto 1978 finalmente lo rividi in campo, era Lazio-Pistoiese di Coppa Italia, finì 0-0 e il migliore fu lui.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline cartesio

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Re:Iconoclastica
« Risposta #14 : Giovedì 9 Luglio 2015, 14:35:31 »
E poi, un nome come Frustalupi, un segno del destino.

La mia iconoclastia è riservata a cose più serie, vedi discussioni storiche momentanemente assenti. Ma se devo prendermela con qualcuno, questi è Chinaglia. La sua fuga del 76 non gliel'ho mai perdonata. Rimane un mito, ma un mito che ha tradito (rima).
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline Sanfatucchio

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Re:Iconoclastica
« Risposta #15 : Giovedì 9 Luglio 2015, 14:36:19 »
Ho amato moltissimi calciatori ma personalmente non ritengo nessuno in particolare una bandiera. Per me la Lazio è l'unica certezza il resto purtroppo passa....

Online Davide

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Re:Iconoclastica
« Risposta #16 : Giovedì 9 Luglio 2015, 17:29:24 »
Ogni anno mi affeziono a certi giocatori un po' piu' che ad altri,e' normale,ma loro passano,la Lazio no.