Autore Topic: Europei Under 21, fase finale  (Letto 2672 volte)

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Offline Er Matador

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Europei Under 21, fase finale
« : Venerdì 19 Giugno 2015, 11:56:52 »
Qualcuno ha seguito l'esordio degli Azzurrini di Di Biagio?
Oltre al titolo continentale, c'è in ballo la qualificazione olimpica per le prime quattro: con la consueta eccezione dell'Inghilterra, che se raggiungesse la semifinale lascerebbe il posto a una ripescata per l'assenza di un CIO autonomo.
Ebbene, forse è più corretto dire che c'era in ballo quanto sopra, poiché la sconfitta contro la Svezia - sulla carta la più debole del girone - compromette non poco il loro cammino.
Sconfitta inopinata, si sarebbe detto un tempo, soprattutto per come è venuta: dopo il rigore trasformato da Berardi con espulsione di Milošević la gara doveva essere in cassaforte, e tale è stata fino a inizio ripresa.
Con parecchi rimpianti per non averla chiusa anche nel punteggio e col Ct svedese che rimescolava giocatori fra difesa e centrocampo, un po' come si muovono a casaccio oggetti sul tavolino in attesa di un'idea che non arriva.
Il giro di boa nell'inerzia dell'incontro è coinciso col gol di Guidetti, al culmine di una serie di errori che, non fosse difficile identificare il movente, lascerebbe spazio a sgradevoli retropensieri.
Dalla palla buttata in un tranquillo disimpegno al corner frettolosamente regalato da Zappacosta, dalla marcatura persa da Sturaro su Lewicki allo spazio lasciato all'attaccante del Celtic nonostante la superiorità numerica in area piccola, c'è tutto il campionario di chi vuole a tutti i costi far segnare un avversario poco pronto ad approfittarne.
Il resto, compreso il solito rigore con l'attaccante che si sdraia sul portiere, a quel punto era nell'aria.
E proprio Sturaro chiude la graduatoria di giornata, aggiungendo all'errore persino grottesco sul gol la scellerata reazione a un semplice pallone tiratogli addosso da un avversario.
Con due giornate di squalifica all'orizzonte, il suo torneo potrebbe essere già finito.
E lo sarebbe, forse, in un mondo normale con l'immediato rimpatrio dopo una leggerezza così grave e irresponsabile.
Decisamente fuori forma nelle scelte anche Di Biagio.
Se Bardi ha dovuto cedere il posto a un pur brillantissimo 38enne, e in una società paziente come poche con gli elementi da valorizzare, ci sarà un motivo: ma qui la mancanza di alternative offre attenuanti non spendibili, invece, negli altri reparti.
Rugani e Bianchetti formano una coppia male assortita senza un vero dominante, e nei movimenti la cosa è emersa in tutta la sua crudezza.
Baselli e Viviani non sono abbastanza complementari per giostrare in uno schema con doppio regista, e il secondo appare in rottura prolungata.
Battocchio veniva da uno stressante e perdente play-off con l'Entella, ma soprattutto si era imposto come "uno" alle spalle dell'unica punta nel 4-2-3-1: riciclarlo come esterno sinistro di un improvvisato 4-3-3 non si è rivelata una buona idea.
A proposito: senza voler sovrapporre logiche di club alla Nazionale - quello lo si lascia volentieri ad "altre culture" -, esiste un quadro tattico più congeniale all'utilizzo di Cataldi?
E allora perché un minutaggio così ridotto per il ragazzo, peraltro unico azzurro a tirare in porta dopo l'1-1?
È come se il lezzo di interferenze e valorizzazioni a comando, che ha ormai sostituito l'ossigeno dalle parti di Coverciano, cominciasse ad ammorbare anche le selezioni giovanili.
E i risultati, come sempre, fanno giustizia di simili logiche.

Anselazio

Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #1 : Venerdì 19 Giugno 2015, 13:52:10 »



Bella giggidibiaggio...
speriamo che ti caccino prima possibile.
Cataldi e Romagnoli in panca per far giocare due seghe (però in orbita riomma....).

Seguo da sempre l'Under 21 e negli ultimi anni purtroppo ci sono stati tecnici non all'altezza (mangia e, ahimè, Casiraghi).
Ma il casino fatto da di biagio non lo avevo mai visto..

Offline aquilafelyx

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Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #2 : Venerdì 19 Giugno 2015, 18:13:58 »
Pessima gestione della partita da parte del Di Biagio, un altro miracolato dal vento della critica romolettiana, modulo senza capo ne coda con giocatori messi a casaccio in mezzo e sui lati, una volta trovato il vantaggio il gioco è riuscito addirittura a peggiorare,
una Under 21 che presenta finalmente giocatori di serie A non solo panchinari meritava ben altro manico. Dispiace aver avuto la conferma che il merito non serve di fronte alle raccomandazioni, ho letto un'intervista di Evani, il Ct dell'U20, che parla di Cataldi e Guerrieri e tutto torna alla perfezione, la maglia azzurra per qualcuno è solo un mezzo per mettere conto terzi in vetrina i giocatori.   
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline surg

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Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #3 : Venerdì 19 Giugno 2015, 21:35:41 »
Quando sono programmate le prossime patite dell'Italia?

Offline Er Matador

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Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #4 : Venerdì 19 Giugno 2015, 22:29:53 »
Quando sono programmate le prossime patite dell'Italia?
21 giugno 2015, ore 18:00 Svezia-Inghilterra

21 giugno 2015, ore 20:45 Italia-Portogallo

24 giugno 2015, ore 20:45 Inghilterra-Italia

24 giugno 2015, ore 20:45 Portogallo-Svezia

Le partite dell'Italia vanno sui principali canali Rai (forse RaiDue), le altre su RaiSport: ma qui meglio verificare eventuali cambiamenti di palinsesto all'ultimo momento.

Una precisazione su Di Biagio, anche per rispondere a una domanda quasi ovvia: come ha fatto ad arrivare sin qui gestendo il gruppo in quel modo?
Semplice: la sua conduzione tecnica nella prima fase era stata di tutt'altro segno, tanto da farne il principale artefice di una qualificazione quasi miracolosa.
Le condizioni in cui aveva iniziato quest'avventura erano, non dimentichiamolo, le peggiori possibili: rosa da inventare, reperendo alla disperata su base puramente anagrafica gente che il campo lo vedeva col binocolo, e disinteresse più totale attorno alla sua selezione.
Oggi buona parte degli Azzurrini trova spazio in serie A, ma con un percorso inverso a quello dettato dalla logica.
La Nazionale non costituisce un riconoscimento a quanto dimostrato in campionato: al contrario li ha sottratti alla vivisepoltura tecnica, facendo sì che i rispettivi club si accorgessero di loro.
Tutto questo, unito al carattere e al discreto gioco d'insieme costruito in itinere, va quasi per intero a merito del tecnico: forse l'unico a credere ancora al primo posto nel girone, dopo un avvio che lasciava speranze in termini puramente matematici.
Non è mancato un pizzico di fortuna, oltre a una controversa decisione arbitrale nello spareggio: un rigore, prima concesso poi revocato, che avrebbe portato sul 2-2, risultato sufficiente alla Slovacchia per accedere alla fase finale.
Nella gara di cui sopra - e in quella di ieri - è emerso ancora una volta il DNA del gruppo, votato a un continuo saliscendi emotivo e nel punteggio sulle montagne russe: rimonte inverosimili dopo avvii da brivido, sia in classifica sia nell'andamento della singola partita, ma anche limiti cronici nella gestione di quest'ultima che lasciano troppo spazio ad analoghi tentativi da parte degli avversari.
Fin qui, per tornare in tema, si è parlato di calcio: ed è questo il fattore decisivo nella folle involuzione del Ct di cui ha dato prova contro gli svedesi.
Sinora aveva potuto lavorare senza secondi fini, e i risultati gli stavano dando ragione negli obiettivi di squadra quanto nella valorizzazione dei singoli.
Un simile percorso di crescita ha però destato l'interesse dei consueti piazzisti senza scrupoli, riassorbendo l'Under 21 all'interno di un sistema malato: da cui le scelte di ieri, nelle quali la selettività nel valorizzare i giocatori di alcuni club, in maniera forzosa e contro gli interessi della Nazionale, è leggibile neppure troppo in filigrana.
Il Di Biagio che ha escluso Cataldi e assommato analoghe nefandezze è dunque un complice, un debole o una vittima, a seconda dei casi, di un meccanismo sin troppo noto.
Non un incapace, questo gli va riconosciuto per senso di giustizia e per i meriti pregressi.

Offline Er Matador

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Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #5 : Lunedì 22 Giugno 2015, 07:31:59 »
Deludente 0-0 contro il Portogallo, e ora si fa davvero dura.

Portogallo    4   1   0
Inghilterra   3   1   1
Svezia         3   2   2
Italia           1   1   2

Oltre a battere l'Inghilterra, per sperare nella qualificazione diretta bisogna sperare che i lusitani battano la Svezia.
In caso di pareggio degli scandinavi, si finirebbe a pari punti con loro.
In caso di vittoria degli scandinavi, si finirebbe a pari punti col Portogallo.
Ecco cosa prevede il Regolamento in tal caso:

Citazione
Equality of points
8.05 If two or more teams are equal on points on completion of the group matches,
the following criteria are applied to determine the rankings (in descending
order):
a) higher number of points obtained in the group matches played among the
teams in question;
b) superior goal difference from the group matches played among the teams
in question;
c) higher number of goals scored in the group matches played among the
teams in question.
d) If, after having applied criteria a) to c), teams still have an equal ranking,
criteria a) to c) are reapplied exclusively to the matches between the
teams in question to determine their final rankings. If this procedure does
not lead to a decision, criteria e) and f) apply.
e) Results of all group matches:
1. superior goal difference,
2. higher number of goals scored;
f) position in the UEFA Under-21 coefficient ranking used for the final draw
(see Annex I).
If two teams which have the same number of points and the same number of
goals scored and conceded play their last group match against each other
and are still equal at the end of that match, their final rankings are determined
by kicks from the penalty mark (Article 17), provided that no other team within
the group has the same number of points on completion of all group matches.
Should more than two teams have the same number of points, the criteria
listed under paragraph 8.05 a) to f) apply. This procedure is only necessary if
a ranking of the teams is required to determine the group winner or the
runners-up.

Sulla partita di ieri, che dire.
La prestazione c'è stata, grazie anche a uno schieramento più razionale: a partire dal ritorno di Romagnoli al centro della difesa, del quale ha beneficiato anche Rugani.
A centrocampo il trio Benassi-Crisetig-Cataldi non ha superato di molto la sufficienza a livello di prestazioni individuali, ma garantendo almeno una fisionomia leggibile e una discreta mole di gioco.
Questo, almeno, per un'ora abbondante: al termine della quale gli Azzurrini hanno platealmente finito la benzina consegnandosi al palleggio portoghese, funzionale al condurre in porto il pari.
Per la verità i lusitani, causa i limiti di sempre, l'occasione per il colpaccio l'hanno concessa nel finale su una bella triangolazione troppo mollemente contrastata.
Purtroppo il pallone è finito sui piedi non esattamente vellutati di Biraghi, che un controllo in velocità meno approssimativo avrebbe messo a tu per tu col portiere.
E proprio in fase di finalizzazione sono emersi i difetti più gravi, sia per il numero di occasioni non proporzionale alla manovra sia per il deficit di qualità e cinismo.
Belotti si è ritrovato protagonista delle migliori palle-gol all'inizio dei due tempi, fallendo in un caso per scarsa freddezza (tiro da distanza ravvicinata sul bravo José Sá), nell'altro per sfortuna (traversa, su una conclusione aerea comunque rocambolesca).
A Berardi si devono le giocate più illuminanti, non ultimo l'assist per la prima conclusione di Belotti, anche se rimane la sensazione che l'abbandono del 4-2-3-1 gli abbia tolto spazi e riferimenti.
Enigma tattico non risolto quello di Battocchio sulla sinistra: niente da dire sulla generosità in fase difensiva, ma per il resto non è quella la posizione da cui fornito un buon contributo durante il girone di qualificazione.
Questione anche di scarse alternative, come ha dimostrato l'inconsistente spezzone di un Bernardeschi ancora lontano dal pieno recupero dopo il grave infortunio.
Tutti dettagli che vanno a comporre un quadro d'insieme tristemente nitido: quello di una spedizione preparata con evidente trasandatezza e risorse al minimo.
Eppure l'obiettivo in palio - la qualificazione olimpica, al di là di un torneo vinto in cinque edizioni fra il 1992 e il 2004 - risulta strategico per un movimento in palese difficoltà, a maggior ragione dopo averlo già malamente fallito quattro anni fa.
Un'altra dimostrazione, insomma, del caos dirigenziale nel quale si naviga a vista (corta) senza un minimo di visione strategica, persino a medio termine.

Offline Er Matador

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Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #6 : Martedì 23 Giugno 2015, 01:55:09 »
Stavo ascoltando su RaiSport i commenti sulla vigilia di Italia-Inghilterra quando mi sono imbattuto in un tormentone: quello sul rischio che Portogallo e Svezia si mettano d'accordo per il pari, con la seconda pronta a ripetere il vergognoso biscotto di Euro 2004.
Una tesi del genere presuppone che, in caso di parità di punti come quella fra Azzurrin e scandinavi a quota quattro, il primo criterio dirimente sia lo scontro diretto, favorevole ai nostri avversari.
Nel post precedente ho citato il Regolamento, scaricato da questa pagina

http://it.uefa.com/under21/season=2015/competitionformat/

e, se il mio inglese non è ulteriormente peggiorato, se ne desume l'esatto contrario.
Come primo criterio si invocano differenza reti e gol "obtained in the group matches played among the teams in question".
Ora, "among" nella lingua di Albione indica "fra/tra" più di due elementi: verosimile, quindi, che ci si riferisca alle partite disputate fra tutte le partecipanti al girone, quindi differenza reti e gol segnati nella graduatoria generale.
Dopo di che, "d) If, after having applied criteria a) to c), teams still have an equal ranking, criteria a) to c) are reapplied exclusively to the matches between the teams in question to determine their final rankings."
Quindi: se il precedente criterio non è risultato dirimente, si ricalcolano differenza reti e gol segnati limitatamente ai match disputati fra le due squadre interessate ("between" indica, appunto, "fra/tra" ma fra soli due elementi): la classifica avulsa, insomma.

Andiamo sul pratico.
Coi seguenti risultati

Portogallo-Svezia 0-0
Italia-Inghilterra 1-0

la seguente classifica

Portogallo    5   1   0
Svezia         4   2   2
Italia           4   2   2
Inghilterra   3   1   2

ci taglierebbe fuori in ogni caso, poiché a piena parità di differenza reti e gol segnati deciderebbe lo scontro diretto.

Con l'Italia che prevale per gol segnati

Portogallo-Svezia 0-0
Italia-Inghilterra 2-1

Portogallo    5   1   0
Italia           4   3   3
Svezia         4   2   2
Inghilterra   3   2   3

o per differenza reti

Portogallo-Svezia 0-0
Italia-Inghilterra 2-0

Portogallo    5   1   0
Italia           4   3   2
Svezia         4   2   2
Inghilterra   3   1   3

le strade si dividono.
Secondo il Regolamento da me ricostruito, l'Italia passa in entrambi i casi poiché la prevalenza nella classifica generale precede in ordine di considerazione quella avulsa.
Secondo quanto affermato da RaiSport, l'Italia viene comunque eliminata poiché la classifica avulsa sbarra la strada ad altri calcoli.

Chi ha ragione?
Spero sinceramente che sia il sottoscritto ad aver capito male: altrimenti ci ritroveremmo di fronte a un'informazione cui manca solo di sbagliare direttamente i risultati.

CP 4.0

Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #7 : Martedì 23 Giugno 2015, 06:57:56 »
Mata, nella parte di regolamento che hai quotato

Citazione
...
Equality of points
8.05 If two or more teams are equal on points on completion of the group matches,
the following criteria are applied to determine the rankings (in descending
order):
a) higher number of points obtained in the group matches played among the
teams in question;
b) superior goal difference from the group matches played among the teams
in question;
c) higher number of goals scored in the group matches played among the
teams in question.
d) If, after having applied criteria a) to c), teams still have an equal ranking,
criteria a) to c) are reapplied exclusively to the matches between the
teams in question to determine their final rankings. If this procedure does
not lead to a decision, criteria e) and f) apply.
e) Results of all group matches:
1. superior goal difference,
2. higher number of goals scored;
f) position in the UEFA Under-21 coefficient ranking used for the final draw
(see Annex I).
If two teams which have the same number of points and the same number of
goals scored and conceded play their last group match against each other
and are still equal at the end of that match, their final rankings are determined
by kicks from the penalty mark (Article 17), provided that no other team within
the group has the same number of points on completion of all group matches.
Should more than two teams have the same number of points, the criteria
listed under paragraph 8.05 a) to f) apply. This procedure is only necessary if
a ranking of the teams is required to determine the group winner or the
runners-up.

il primo criterio e' chiaramente il 'numero di punti ottenuti nelle partite tra le squadre in questione', cioe' quelle a parita' di punti, cioe' appunto gli scontri diretti.

Offline Er Matador

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Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #8 : Martedì 23 Giugno 2015, 07:34:06 »
Mata, nella parte di regolamento che hai quotato

il primo criterio e' chiaramente il 'numero di punti ottenuti nelle partite tra le squadre in questione', cioe' quelle a parita' di punti, cioe' appunto gli scontri diretti.
Grazie.
Ti chiedo ancora un chiarimento in merito al passaggio che più mi ha reso dubbioso

Citazione
d) If, after having applied criteria a) to c), teams still have an equal ranking,
criteria a) to c) are reapplied exclusively to the matches between the
teams in question to determine their final rankings
. If this procedure does
not lead to a decision, criteria e) and f) apply.

Come primo criterio (a) higher number of points obtained in the group matches played among the teams in question) si indicano gli scontri diretti.
Ma allora il punto d), riportato nella citazione e invocato qualora il primo criterio non risultasse dirimente, a cosa si riferisce?

CP 4.0

Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #9 : Martedì 23 Giugno 2015, 08:35:39 »
credo che i punti da a e c tengano conto del fatto che ci possano essere piu' di due squadre a pari punti, da cui l'uso di among che tu hai tradotto correttemente (fra/tra piu' di due), creando una sorta di calssifica avulsa tra questi team in question.

se appunto in questa classifica avulsa ci sono ancora squadre a pari punti, allora si applicano gli stessi criteri ma 'between' (tra/fra due) ossia proprio a coppie tra le varie squadre.

ma, siccome in tutti i casi che hai proposto ci sarebbero solo due squadre a pari punti dall'inizio, allora i punti da a e c e d si equivalgono.

in ogni caso i vari 'comma' sarebbero applicati esclusivamente alle squadre a pari punti e le partite tra di loro. appunto i teams in question.

Offline Er Matador

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Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #10 : Martedì 23 Giugno 2015, 12:42:43 »
Definitivamente chiarito, grazie ancora. :)

Curioso come in materia i criteri UEFA divergano da quelli FIFA.
Nelle competizioni europee per Nazionali si continua a privilegiare la classifica avulsa, mentre nei Mondiali prevale la differenza reti generale.
Il che non esclude verdetti iniqui, dal celeberrimo Spagna-Malta 12-1 di trenta e passa anni fa alla qualificazione del Portogallo, che si lasciò alle spalle la Costa d'Avorio solo grazie a un poco glorioso 7-0 contro la Corea del Nord (Sudafrica 2010).
Ma la formula basata sugli scontri diretti ha ormai alle spalle una tradizione troppo consistente di sospetti e giochetti per non venire messa in discussione.
Del resto uno spareggio, soluzione in teoria più lineare, sbilancerebbe la situazione in vista del turno successivo, mandandovi la vincitrice con un'ora e mezza o due di gioco in più sul groppone e giorni di riposo in meno.

Questioni teoriche a parte, torniamo alla situazione degli Azzurrini.
La principale consolazione giunge dal fatto che la spartizione della posta blinda la situazione dei lusitani, ma non quella degli svedesi.
Un loro pari, accompagnato da analogo risultato per l'Inghilterra, manderebbe al secondo posto quest'ultima proprio grazie allo scontro diretto.
Si imporrebbe così uno spareggio fra le terze dei due gironi per assegnare il posto lasciato libero dai Leoni, esclusi dal torneo olimpico di calcio per l'assenza di un CIO autonomo.
Una possibilità di ripescaggio per gli svedesi, che comunque non gioirebbero per l'ulteriore complicazione, mentre l'Italia non può confidare nel suddetto bonus poiché il secondo posto dell'Inghilterra la relegherebbe automaticamente al quarto.
Il risultato più sfavorevole per i ragazzi di Di Biagio sarebbe, per quanto possa sembrare incredibile, una vittoria troppo netta contro i bianchi d'Oltremanica: a quel punto, Portogallo e Svezia conterebbero su un sicuro riferimento per eventuali calcoli.
Se invece i nostri si trascinassero un gol di vantaggio fino agli ultimi minuti, l'ipotesi del pareggio da parte inglese impedirebbe agli scandinavi di accontentarsi del punticino senza doversi guardare le spalle.
A quel punto potrebbero rischiare la sconfitta, che ci consentirebbe il sorpasso, oppure cercare e trovare la vittoria: primo posto nel girone e ruolo di sparring partner degli Azzurrini ceduto al Portogallo.
Lo 0-0 nel confronto diretto toglierebbe di mezzo la classifica avulsa, dirottando calcoli e scongiuri verso la differenza reti generale

Portogallo    4   1   0
Inghilterra   3   1   1
Svezia         3   2   2
Italia           1   1   2

Con una doppia vittoria di misura (Svezia-Portogallo 1-0 e Italia-Inghilterra 1-0), ad esempio, il gol segnato in più nella graduatoria generale determinerebbe il miracolo e la beffa per i lusitani.
Questo, ovviamente, nell'ipotesi di una vittoria italiana: scenario d'obbligo per tenere in vita i calcoli di cui sopra, ma non si sa quanto probabile.

Offline Er Matador

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Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #11 : Giovedì 25 Giugno 2015, 05:43:35 »
Tanto tuonò che piovve, e pioggia della più sporca.

Fra Portogallo e Svezia la svolta arriva in coincidenza con l'uno-due degli Azzurrini: un match sin lì abbastanza combattuto, coi lusitani più intraprendenti, si adagia in un doppio tiki-taka assai diverso da quello di Guardiola.
Ingenui qui i nostri, e si trattava davvero di fare due più due, nel piazzare un'accelerazione così precoce: per gli svedesi, che avrebbero da temere solo in caso di risultato positivo dell'Inghilterra, equivale a togliere loro il fiato sul collo.
Nella ripresa si inizia con due minuti di anticipo rispetto alla gara dell'Italia, con tanti saluti alla contemporaneità, completando anche sul piano formale la discesa ai livelli della Lega Pro più sgarrupata e intrallazzatrice.
Diversamente da avversari in campo dal primo minuto con la calcolatrice in mano, il Portogallo tenta ogni tanto di salvare le apparenze: e la supremazia è tale da produrre, quasi senza volerlo, il vantaggio di Paciéncia.
Benassi ha nel frattempo la pessima idea di sigillare ulteriormente il risultato, che è come mettere lo zucchero a velo sul biscotto altrui.
La difesa lusitana si disgrega alla spicciolata, spalancando il corridoio del pari a tale Tibbling: la deviazione di un avversario, con portiere ovviamente immobile, è solo l'ultimo pizzico di sale su una ferita che rischia di sanguinare ancora a lungo.

Tentando di parlare di calcio, la talentuosa Inghilterra in campo contro i ragazzi di Di Biagio ricorda la Nazionale maggiore dell'illusoria serata di Manaus: una formazione senza nerbo con un atteggiamento da Haarlem Globetrotters un po' svagati, lontanissimo da quello di chi ha i tre punti come obiettivo.
Nel loro rapido scivolare ai margini del match c'è però molto della nostra Under e di una prestazione finalmente all'altezza.
Sfuggito a una farneticante pretattica con cambi in serie rispetto all'incontro precedente, il Ct non dilapida il tesoretto accumulato contro il Portogallo fra difesa e centrocampo, optando piuttosto per un fondamentale ritocco che libera il posto a un altro, decisivo aggiustamento.
La prima mossa consiste nell'arretrare Berardi sulla linea di un 4-4-2 spurio, che lo lascia libero di svariare fra la posizione di trequartista e quella di ala atipica imponendosi come suggeritore principe, ma ne accorcia i faticosi ripiegamenti in fase difensiva.
La seconda, unita all'accantonamento di un Battocchio tanto opaco quanto fuori luogo in questo assetto, riserva l'undicesima maglia all'uomo in più in avanti.
Coadiuvato dal peso specifico di Trotta, utilissimo nell'aprire varchi, Belotti si emancipa dalla lotta in solitudine sull'intero fronte e recupera lucidità in sede di finalizzazione, a tutto vantaggio della mira.
Un modulo quasi zoffiano, se si pensa alla Lazio 1996/'97 ereditata dal boemo e corretta in un centrocampo a quattro, ma con gli esterni liberi di aggiungersi a turno alle due punte.
Scalando di qualche metro verso sinistra e con mansioni più logiche, i tre di centrocampo decollano.
Benassi si prende la ribalta con una doppietta, che corona la sua attitudine per gli inserimenti e una lettura impeccabile degli spazi.
Crisetig sale definitivamente in cattedra come perno del gioco, gettando nel ridicolo gli esperimenti che lo avevano ridotto a terza scelta nel ruolo.
Potendo contare su riferimenti meno estemporanei, anche Cataldi rifiorisce come equilibratore tattico del reparto, dimostrando perché pochi fra i convocati possono vantare in campionato un simile minutaggio a certi livelli.
Di un centrocampo che funziona beneficia ovviamente la terza linea, aggregatasi attorno alla ben assortita coppia Rugani-Romagnoli e alla rozza ma arrembante incisività di Zappacosta.
L'anello debole rimane sull'altra corsia, quella presidiata da Biraghi, confermando le difficoltà nel produrre giocatori in un ruolo vicino all'estinzione.

Raccontato così sembra il profilo di una favoritissima per la vittoria finale: e invece una storia appena cominciata è già finita (semicit.). Perché?
Della pasticceria al veleno si è detto, ma sul tavolo vanno messe per completezza anche le lacune in proprio.
Se nella prima gara è emersa l'interferenza di club e valorizzazioni a comando, la seconda ha evidenziato l'altro filone di indagine: un'insana sperimentazione protratta nel cuore del torneo, quando non si poteva più sbagliare.
Un po' come una compagnia teatrale che si attarda nelle prove a spettacolo già iniziato, cominciando a recitare da par suo quando il pubblico se ne sta andando e non è più disposto a cambiare idea.
L'intervento di Tavecchio, a sottolineare l'importanza dell'obiettivo, è stato opportuno e corroborato dalla convocazione di Conte: ottima mossa sul piano psicologico e motivazionale, trattandosi del tecnico con cui gli Azzurrini sperano di avere a che fare come premio per le buone prestazioni con la Nazionale di categoria (sempre che il leccese non decida nel frattempo di scendere da un simile carrozzone: nel qual caso gli arrivi la comprensione anticipata da parte di chi scrive).
Intervento degno di un Presidente FIGC in carica, ma viziato dall'arcitaliana pretesa di compensare in emergenza le omissioni in lungimiranza e buona amministrazione quotidiana.
Sì, perché dietro il fallimento della qualificazione olimpica c'è innanzitutto la sua sottovalutazione in termini organizzativi e di preparazione dell'evento.
Anche prima di rimuovere l'ultimo mese di campionato, con degli irrinunciabili Chievo-Sassuolo in mutande e ciabatte, c'era tempo e modo per consentire al Ct di riprendere il discorso interrotto dopo la quaificazione in extremis.
Basta immaginare l'Under 21 di stasera in campo dalla prima gara del girone, con gli esperimenti già completati a telecamere spente: quasi impossibile ipotizzare una sua uscita così precoce.

A meno di scovare qualche prova del biscotto lusitano-scandinavo in grado di trasformare l'evidenza in verità processuale - ma neanche ci proveremo, ovviamente -, l'Olimpiade di Rio sarà la seconda consecutiva coi calciatori italiani davanti alla Tv.
Una sconcia doppietta che fa il pari con quella di eliminazioni al primo turno della Coppa del Mondo, e non è finita.
Il pari in amichevole coi portoghesi - sempre loro, ma lì si sono limitati al proprio dovere -, inserito nel cervellotico ranking FIFA, esclude gli Azzurri dalle teste di serie per le qualificazioni ai Mondiali del 2018.
In concreto: ci si potrebbe ritrovare in un girone capeggiato da Germania o Spagna e che prevede un solo posto per la qualificazione diretta.
Col rischio di passare dalla rievocazione storica degli anni '60 (doppia eliminazione nella prima fase in Cile e Inghilterra) a quella del decennio precedente, con stranieri e oriundi inseriti a capocchia per l'unica qualificazione mancata (Svezia '58).
L'unica per ora, è purtroppo il caso di dire.

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Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #12 : Giovedì 25 Giugno 2015, 18:15:35 »
Uno che mette Cataldi in panchina per far giocare Viviani, andrebbe esonerato all'intervallo, e cmq meglio così, Cataldi rientrerà prima.

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Re:Europei Under 21, fase finale
« Risposta #13 : Domenica 28 Giugno 2015, 12:21:32 »
La finalissima val bene un... biscotto!!!
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Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)