Autore Topic: LOTITO INDAGATO  (Letto 27871 volte)

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Offline Matita

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #80 : Domenica 14 Giugno 2015, 15:58:19 »
Malagò malcagò la coppainfaccia e sente ancora la bua nell'intestino retto.
Malagò da Lei nessuna lezione di moralità, a quando le sue di dimissioni?
Giovanni Malagò, 56 anni, papà separato di Vittoria e Ludovica, le gemelle 25enni avute da Lucrezia Lante della Rovere, in Giunta nel 2000 e poi nel 2009, è il presidente del Coni. Giovanni Malagò, con uno stipendio di poco più di 90 mila euro netti all'anno,

di cui ha dichiarato di donarli in beneficenza, nasce concessionario di auto di lusso: con il padre Vincenzo amministra la Samocar, che distribuisce Ferrari e Maserati, importante concessionaria del centro e sud italia. Ha fatto parte del cda di Air One e della Fondazione Cinema per Roma, è stato presidente del comitato organizzatore dei Mondiali di Nuoto del 2009 e oggi presiede il Canottieri Aniene, circolo d'elite con 1200 soci.

Da dirigente sportivo ha presieduto il comitato organizzatore degli Internazionali di tennis (98-99) e la Virtus Roma di basket (2000-2001): nel 2002 ha ricevuto la Stella d'oro al merito sportivo, è stato presidente dei mondiali di nuoto Roma 2009 e consigliere e membro del comitato d'onore per la candidatura, fallita, di Roma per i Giochi del 2020.

Ha praticato il calcio a 5, vincendo tre titoli italiani con la Roma RCB e con la Nazionale ha partecipato ai mondiali in Brasile nel 1986. Nel suo curriculum sportivo ci sono però anche tennis, sci, nuoto, atletica, basket e canottaggio. Giovanni Malagò è il "ragazzo" romano che la mattina presto, due o tre volte a settimana, riceveva una telefonata da Gianni Agnelli, pronto con le ultime notizie da Roma, politica e gossip, non esisteva internet.

Con casa Agnelli, del resto, Malagò ha avuto dimestichezza fin da ragazzino. Amicizie di vecchia data con Lupo Rattazzi, figlio di Susanna Agnelli con cui è socio nella società GL Investimenti e con Luca di Montezemolo al quale ha presentato l’attuale moglie, Ludovica Andreoni. Giovanni stanco della noia dei salotti romani ha cominciato a legare il suo nome anche alla cultura (nel Cda dell'Auditorium parco della musica) e al sociale (socio onorario del'Ail, l'associazione contro le leucemie e socio promotore e consigliere dell'associazione Amici dell'ospedale Bambino Gesù).

Sicuramente un uomo da prendere ad esempio dalle future generazioni. Nel dicembre 2014 venne inviato ad alcuni giornalisti un piccolo dossier anonimo su Malagò e la sua «falsa» laurea in Economia e commercio ottenuta nell’estate del 1981 alla Sapienza di Roma con il voto di 110 e lode; diploma che è stato annullato nel 2000 a causa della dichiarata nullità di tre esami da parte della Corte d’Appello della Capitale.

Le carte racconterebbero che il presidente del Coni avrebbe corrotto bidelli e personale universitario per passare senza mai sostenere gli esami di Economia e politica (30 e lode), di Istituzioni di diritto privato (30) e di Diritto commerciale (sempre 30) ai tempi della sua laurea all'Università Sapienza di Roma. In un’intervista, Malagò ha dichiarato: «Quel processo, che coinvolse duecento persone, fu subito prescritto perché arrivato dodici anni dopo le contestazioni».

Il giornalista domanda: «Prescrizione o no, lei ha corrotto due bidelli e falsificato il libretto universitario?». Immediata la risposta del presidente: «Certo che no, e la prescrizione mi ha impedito di provarlo. Non ho scheletri nell'armadio». Ricordiamo che volendo, si può rinunciare volontariamente alla prescrizione e quindi Malagò se solo avesse voluto, avrebbe avuto la possibilità di provare la sua estraneità, ma a quanto pare ha preferito la strada della prescrizione, chissà perché… A proposito : Il presidente Malagò in data 23 marzo 2015 affermava: «Sentenza Calciopoli vicenda tipicamente italiana». Il presidente del Coni ha commentato così la vicenda conclusasi ieri in Cassazione, con la prescrizione caduta su gran parte del processo.

http://www.tuttosport.com/calcio/2015/03/24-325916/Malag%C3%B2%3A+%C2%ABSentenza+Calciopoli+vicenda+tipicamente+italiana%C2%BB

Raggiunto da Libero a Dubai Malagò è ancora più netto: «Non ho subito condanne penali, i magistrati non hanno dimostrato nulla né in un senso né in un altro ed è rimasta sospesa solo la parte amministrativa. Io però ho sempre negato le accuse, ma visto che mi hanno annullato la laurea ho ridato gli esami sub judice. L’ho fatto a Siena, pubblicamente, davanti a centinaia di persone, di fronte a mezzo senato accademico, al prorettore vicario. Più trasparente di così non potevo essere».

Ma perché non li ha ridati a Roma? “Volevo andare altrove perché nella mia testa pensavo di aver subito un’ingiustizia.” A chiedere provvedimenti contro Malagò era la stata la Corte d’Appello di Roma e non i professori della Sapienza. Infatti il 6 aprile del 2000 la cancelleria del Tribunale invia all’Università questa scarna comunicazione: «Si trasmette copia della sentenza emessa da questa Corte il 4 maggio del 1999 che ha confermato, sul punto, la sentenza del tribunale di Roma del 21 dicembre 1993, con la quale è stata dichiarata la falsità dei verbali e degli statini degli esami di: 1) Economia e politica II; 2) Istituzioni di Diritto privato; 3) Diritto commerciale, perché mai sostenuti dal Malagò, nonché di conseguenza, del Diploma di laurea conseguita dall’imputato in data 6/7/1981.

Tanto si comunica per opportuna conoscenza e per i provvedimenti di vostra competenza». Il presidente del Coni nel processo con rito abbreviato del ’93 aveva portato dei testimoni che confermassero che lui il 19 ottobre 1978 (Istituzioni di diritto privato, voto 30 e lode), il 5 febbraio 1980 (Economia politica II, voto 30) e il 12 febbraio 1981 (Diritto commerciale, voto 30) si era regolarmente presentato agli esami. Per il giudice istruttore Giuseppe Pizzuti, che lo condannò, i «tre testi a discarico indicati da Malagò» o si dimostrarono «irrilevanti» (uno dichiarò di nulla sapere) o non apparvero «affidabili sia per la circostanza che i fatti riferiti risalivano a molti anni prima, sia per gli antichi rapporti di amicizia ricorrenti con l’imputato».

La toga ritenne più credibili i professori che con gli inquirenti disconobbero le proprie firme su verbali e statini degli esami, mentre uno dei bidelli condannati per aver truccato quei documenti su incarico degli studenti dichiarò che, tra i giovani che lo corruppero, ricordava «di nome Malagò Giovanni». Alla fine Pizzuti lo prosciolse per «intervenuta prescrizione» dal reato di falsità materiale (per aver contraffatto verbali e statini) e per «intervenuta amnistia» da quello di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (per esempio «per aver falsamente denunciato lo smarrimento del libretto universitario come quasi tutti gli altri condannati»), ma lo condannò a un anno e dieci mesi di reclusione per concorso in corruzione (ai dipendenti universitari furono consegnate «rilevanti somme di denaro da numerosissimi studenti») e «concorso in falso ideologico per inganno».

Nel 1999 la Corte d’appello evidenzia che «gli enunciati elementi di accusa per la loro molteplicità, concordanza e univocità costituiscono piena prova a carico del Malagò» e lo proscioglie solo «per l’intervenuta prescrizione». Infatti nella sentenza dei giudici Luigi Gueli, Carla Podo e Matilde Cammino si legge che «non si ravvisano prove evidenti, idonee all’assoluzione nel merito dell'imputato» e che perciò «debbano essere mantenute ferme le dichiarazioni di falsità documentali, accertate, espresse nel dispositivo della sentenza impugnata». Per scoprire qualcosa in più sul grande accusatore di Malagò conviene leggere la lettera anonima inviata ai giornali, dove dichiara di essere uno degli studenti condannati in via definitiva per le lauree truccate della Sapienza e che non sopporta di vedere uno dei «capofila degli imbroglioni (…) insegnare agli italiani e ai giovani il valore dei principi etici della lealtà e della correttezza, guadagnandosi persino un ambito premio presso il Quirinale».

Un alloro che non è andato proprio giù all’estensore dell’epistola poiché il riconoscimento del Centro culturale Laurentum intende celebrare «i valori etici dello sport che richiedono l’assimilazione dello spirito di sacrificio, della lealtà, della correttezza…». Una motivazione che l’ignoto «imbroglione» commenta con un laconico: «Per carità di Dio!».

Giacomo Amadori quotidiano Libero Ma cosa c’entra la LAZIO in tutto ciò? Il presidente Malagò fino all’anno scorso non si era mai manifestato nei confronti del presidente Lotito e della Lazio, cosa è cambiato quest’anno? Incominciamo nel dire che l’elezione di Tavecchio ha creato non pochi fastidi all’interno dello sport e della politica italiana, sia per la caduta di stile nella famosa affermazione che ha fatto il giro del mondo nei confronti degli stranieri in Italia.

Ma potrebbe essere solo un pretesto per contrastare il suo grande alleato, Claudio Lotito, presidente della Lazio. Durante l'incontro "Volere-Volare-Valori. Atletica ieri, oggi, domani", il presidente del Coni non ha risparmiato un appunto al nuovo consigliere Figc finito nella bufera per l'eccessivo presenzialismo durante le sedute e gli incontri della selezione guidata da Antonio Conte. Lotito ha sempre rivendicato il diritto a essere presente, ma il capo del Comitato lo ha invitato a invitato a mantenere un profilo basso.

Che succede presidente Malagò non le piace che un laziale possa avere tutta questa visibilità? Di quale peccato originale si sono macchiati i laziali a Roma e in Italia? Come mai i vip laziali sono timorosi a manifestare la propria fede calcistica? Forse perché temono di essere boicottati a qualsiasi livello ed etichettati nei salotti vip : A LAZIALE! E quindi? in base a quale meccanismo machiavellico tutto romano ogni qualvolta che un laziale acquisisca notorietà viene sistematicamente e vililmente attaccato solo per essere uscito fuori dall’anonimato? E non parlatemi di vittimismo. MALAGO' "SE SQUALIFICATO, LOTITO FACCIA UN PASSO INDIETRO".

Proprio lui parla? ma da che pulpito? Ricordo che il Dr. Malagò fu indagato e riviato a giudizio per lo scandalo dei mondiali di Nuoto ma non fece nessun passo indietro rimanendo in carica come Presidente del Coni e venne sospeso dalla Federnuoto quale Presidente del Circolo Canottieri Aniene, in quanto responsabile per "mancata lealtà" e "dichiarazioni lesive della reputazione" del presidente federale Paolo Barelli.

I fatti poi risultarono in un'archiviazione da parte della Procura di Roma, ma resta il fatto che i proverbi italiani hanno un fondamento assoluto "fai quello che il prete dice non fare quello che il prete fa". Di nuovo Malagò entra a gambe unite sul campionato italiano in occasione del Derby, infatti sullo slittamento del derby. Il presidente del Coni, infatti, ha dichiarato: “questa scelta mina le valutazioni in termini di credibilità e opinione pubblica, perche’ quando si fanno delle eccezioni, come sempre, ci saranno anche delle considerazioni che le giustificano, ma l’opinione pubblica non le prende bene.

Cosi’ si e’ di fatto scontentato qualcun altro (romanisti) e questo non va bene per la credibilita’ del calcio”. Ma non ricorda che nel 2010 la Roma chiese ed ottenne il rinvio della semifinale di Coppa Italia (contro l’Udinese) che doveva essere giocata a ridosso del derby. Perché Malagò fa notizia quando parla soprattutto di Lazio e Lotito? Leggiamo titoloni su tutti i giornali perché i giornalisti romani, faziosi e al 90% Romanisti, sputano veleno e non aspettano altro a esprimere il loro odio nei confronti della Lazio, perché fa più audience in una città a maggioranza romanista, purtroppo è la sacrosanta verità. I giornalisti di fede laziale o presunti tali che fanno, si nascondono dietro alla loro discutibile convinzione, che il “non essere come loro” sia una questione di stile che identifica la lazialità.

Ma a questo punto, in tutti questi anni di passività ne sarà valsa veramente la pena? Ma loro avranno sempre campo libero fino a quando ci saranno i guelfi e ghibellini nella comunità laziale.

Lorenzo Cipollone

 Questi i link delle notizie che hanno fatto da riferimento all’articolo.

http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11738217/Coni--bufera-su-Giovanni-Malago.html

http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/02-03-2015/malago-provoca-lotito-diventi-presidente-lega-parma-manenti-1001088325003.shtml

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/11/lotito-in-nazionale-malago-lasci-da-parte-le-legittime-possibilita/1118119/

http://www.lonesto.it/?p=11397

http://www.unicusano.it/blog/wp-content/uploads/2014/12/MALAGO-LAUREA-FALSA.pdf

http://www.corrieredellosport.it/altri_sport/2013/02/19-304806/Chi+%C3%A8+Giovanni+Malag%C3%B2+Romanista+e+rubacuori?src=correlato

http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/2015/05/19-331706/Malag%C3%B2%3A+%C2%ABSpostamento+derby+mina+credibilit%C3%A0+del+calcio%C2%BB

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/allegro-cazzone-pariolino-presidente-coni-vita-opere-miracoli-81805.htm

http://www.marcocastoro.it/2009/10/13/malago-un-uomo-da-25-milioni-di-utili/

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1812460&codiciTestate=1

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/indietro-tutta-malago-megalo-conti-rosso-sua-61519.htm

http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/report-malago-impero-coni/31fac5a2-d3a3-11e3-a38d-e8752493b296.shtml?refresh_ce-cp
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline DinoRaggio

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #81 : Domenica 14 Giugno 2015, 19:04:56 »
Temo che la strategia non sia solo mediatica.
Esattamente. I media sono la fanteria, coloro che creano la reputazione e la cattiva fama dell'obbiettivo da colpire. Poi arrivano coloro che hanno il potere (sportivo o no) di colpire con condanne colui che è stato pres di mira, a prescindere da un'effettiva colpa. Vediamo e sentiamo tutti com'è acccolto Mauri nei vari stadi italiani, quello è il prodotto di tre anni di (inutili) indagini, una settimana di galera e sei mesi di squalifica.  ha fatto qualcosa? Sì, non ha denunciato chi scommetteva. Ma per la ggggente Mauri è uno scommettitore incallito, altro che sei mesi di squalifica, non dovrebbe più scendere in campo.

Goebbels, appunto.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Panzabianca

Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #82 : Lunedì 15 Giugno 2015, 15:31:16 »
non temiate. Pure stavolta se attaccano e stirano forte.
Un sistema scommesse basato su un cenno con il capo...
Un sistema di potere soggiogato da Lotito... A me sta cosa mi dice solo che Iodice è un sicario da quattro soldi... I mandanti sono altrove... 
Aria fritta.

Questa indagine è parte della battaglia che si sta conducendo tra l'attuale presidente della Lazio i suoi mille sodali (nascosti e allineati dietro la sua panza) e due tre sedicenti centri di potere, merde comprese...

Io mi auguro sinceramente che sti c.d. inquirenti se guadagnino meglio lo stipendio. Il sistema giustizia fa cagare ed è lo specchio del paese.

Offline DinoRaggio

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #83 : Domenica 21 Giugno 2015, 09:45:57 »
"Avvertimento" in stile mafioso a Pala**i.

LA REPUBBLICA (M. MENSURATI, F. TONACCI) - «Palazzi insabbia i fascicoli, le sue inchieste siano avocate dal Coni». L’accusa nei confronti del procuratore della Figc è pesantissima. E lo è ancor di più se si considera che a muoverla non è un soggetto qualunque, ma il vice presidente della stessa Figc - oltre che presidente della Lega Pro - Mario Macalli che, nelle oltre 30 pagine in cui richiede l’avocazione di tutte le inchieste riguardanti la Lega Pro, sostiene, argomentando nel dettaglio, che Stefano Palazzi negli ultimi dieci anni abbia tenuto ferme svariate indagini: da pezzi importanti dell’inchiesta sul calcio scommesse fino alle presunte irregolarità amministrative della Lega Pro. In tutto una decina di fascicoli. Di fronte a un atto tanto clamoroso, il presidente federale Carlo Tavecchio e quello del Coni, Giovanni Malagò non hanno mosso un dito né proferito parola.

Ieri, dopo che Repubblica.it ha pubblicato il documento firmato da Macalli, non si è smosso nulla nei palazzi dello sport italiano. E così non è rimasto altro da fare che cercare di capire cosa si sia mosso dietro le quinte. Un compito piuttosto complesso considerata la fitta rete di conflitti di interesse su cui si regge tutto il sistema. Basti pensare a questo: Palazzi sta decidendo in queste ore se deferire o meno Claudio Lotito per la telefonata, secondo i pm di Napoli estorsiva, pubblicata da Repubblica. E Lotito, come si è capito proprio da quella telefonata, è l’uomo che ha garantito a Macalli il controllo della Lega Pro. Insomma,vista così, la sparata di Macalli potrebbe sembrare un avvertimento. E invece, a quanto pare, Lotito, per una volta non c’entra. Non direttamente, almeno. Palazzi ha le mani legate dai pm di Napoli e il deferimento del presidente della Lazio e della Salernitana, con relativa decadenza da consigliere federale, è dato quasi per scontato. Più probabile che a motivare la richiesta di avocazione - richiesta tra l’altro destinata al cestino visto che l’avocazione può essere disposta dal procuratore del Coni e non richiesta; senza considerare che Macalli, interdetto, non poteva nemmeno firmarla - sia un certo nervosismo per alcuni dei fascicoli che lo riguardano e sui quali Palazzi sembrerebbe intenzionato ad andare fino in fondo. Si tratta del fascicolo nato dall’esposto che l’ex direttore generale della Lega Pro, Francesco Ghirelli ha mandato in procura sulle presunte malefatte e sui difetti gestionali della presidenza Macalli, un documento nel quale si faceva riferimento esplicito a «somme che avrebbero dovuto essere distribuite come contributi ai club e che (...) sono invece rimaste nella disponibilità della Lega» all’interno di uno schema «configurabile come illegittima appropriazione ». Una copia di quelle carte, è stata presa anche dai pm di Napoli che hanno deciso di inserire nell’indagine penale sul “sistema Lotito” anche un capitolo molto promettente sulle prodezze della Calcio Servizi Srl, la società di natura privatistica il cui amministratore unico era lo stesso Macalli. Nel corso delle perquisizioni di dieci giorni fa i magistrati si sono fatti consegnare molti documenti relativi a quella che ritengono essere la cassaforte del calcio minore. Il tutto, inoltre, va letto alla luce dell’imminente assemblea di Lega Pro (in programma il 30 giugno) nella quale l’approvazione o meno del bilancio di gestione farà da sparti acque tra la continuazione dell’era Macalli e un commissariamento della Lega Pro che potrebbe sconvolgere tutti gli assetti. Quali che siano le motivazioni reali del gesto di Macalli, comunque, resta agli atti che un vice presidente federale ha «ravvisato» mancanza «di serenità nell’inquirente federale». Ma soprattutto resta agli atti l’assordante silenzio di chi dovrebbe vigilare.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline aaronwinter

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #84 : Domenica 21 Giugno 2015, 09:51:14 »
Macalli ha ragione, e di certo si riferisce al "Capitano della giallorossa" ed al DS "tutelatissimooooo!"  :)

Piuttosto:

Palazzi ha le mani legate dai pm di Napoli e il deferimento del presidente della Lazio e della Salernitana, con relativa decadenza da consigliere federale, è dato quasi per scontato.

Nella perenne riscrittura delle regole allacomecacchiofacomodoanoi, adesso per lo smerdu addirittura basta il deferimento  >:(

mlnmdlmjmrtccvstr

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #85 : Domenica 21 Giugno 2015, 16:01:49 »
ma ti sei accorto Aron, che pur non facendoci entrare per nulla Lotito nella richiesta di Macalli, pur pero' ricordando appunto la possibilita' di deferimento, riescono a condurre il problema di presidente della Lega Pro che si intasca i soldi ad un fantomatico 'sistema Lotito'?

stanno ormai messi peggio di certi tifosi Laziali, figurati se si preoccupano di fare i 'precisini' sui come ed i perche' delle decadenze, in un paese poi dove la Lazio e' stata data per esclusa dalle competizioni europee ogni fine stagione degli ultimi due/tre anni

;)

Offline Frusta

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #86 : Sabato 27 Giugno 2015, 20:23:00 »
"E’ spuntato anche il nome di Claudio Lotito tra i tanti tirati in ballo dalla Procura della Repubblica di Catania nell’ambito dell’inchiesta “Treni del gol” sulle presunte partite comprate dal club di Antonino Pulvirenti. Il numero due della Figc, nonché presidente della Lazio, viene chiamato in causa nell’ordinanza emessa dalla Procura del capoluogo etneo riguardo al match Catania-Avellino disputato lo scorso 29 marzo."
http://www.irpinianews.it/treni-del-gol-gli-inquirenti-cosentino-ha-ringraziato-lotito-dopo-catania-avellino/

Ora ci manca solo che lo accusino di essere il capo dell'isis.


Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Pomata

Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #87 : Domenica 28 Giugno 2015, 01:39:53 »
"E’ spuntato anche il nome di Claudio Lotito tra i tanti tirati in ballo dalla Procura della Repubblica di Catania nell’ambito dell’inchiesta “Treni del gol” sulle presunte partite comprate dal club di Antonino Pulvirenti. Il numero due della Figc, nonché presidente della Lazio, viene chiamato in causa nell’ordinanza emessa dalla Procura del capoluogo etneo riguardo al match Catania-Avellino disputato lo scorso 29 marzo."
http://www.irpinianews.it/treni-del-gol-gli-inquirenti-cosentino-ha-ringraziato-lotito-dopo-catania-avellino/

Ora ci manca solo che lo accusino di essere il capo dell'isis.

E certo, nun se sta mai zitto, in giro per i paesi arabi a dire; Pagare moneta, vedere cammello...

Offline aaronwinter

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #88 : Domenica 28 Giugno 2015, 17:54:10 »
il solerte smerdu al lavoro anche di domenica nella riscrittura dei codici e nel suggerimento di ipotesi... di reato?  no, di deferimento.

http://www.repubblica.it/sport/calcio/2015/06/28/news/scandalo_catania_lotito_scommesse-117875902/

nota bene, la sua stessa chiosa, perché nel ciclotimico smerdu c'è un evidente conflitto di personalità,  e la parte di lui che ha preso la licenza media ogni tanto picchietta sulla spalla dell'altra parte (quella che invece faceva filone per leggersi le pagine giallorosiche del CdS poggiato sui flipper dell'oratorio),  e le dice: "beh, dai, questa cazz... ehm ipotesi è troppo ardita, cesella un attimo"

Citazione
in ogni caso, Lotito non è indagato,
il condizionamento del risultato da parte sua è per il giudice un'ipotesi che "l'indagine non ha confermato".

Ci rimane solo da scoprire se building ha preso la licenza media, e dunque lascera allo smerdu le sue cazzate, o faceva filone per leggere il CdS appena smerdu lo lasciava, e dunque si farà dettare l'agenda delle cazzate

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Offline disabitato

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #89 : Domenica 28 Giugno 2015, 18:38:11 »
Aria fritta.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

ThomasDoll

Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #90 : Domenica 28 Giugno 2015, 20:46:17 »
sì, ma che palle.
Nei giorni scorsdi del Katanga si sono occupati altri, appena balena il nome del Nostro escono fuori le truppe dedicate.
Prostituzione.

Offline MCM

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #91 : Domenica 28 Giugno 2015, 23:16:54 »
Con Lotito per sempre!

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #92 : Lunedì 29 Giugno 2015, 10:18:03 »
Lotito, e la società, e lo stesso Mauri, nelle varie e divere situazione, giudiziarie, sportive e mediatiche, commettono un solo, grande, fatale errore, che ha l'effetto di non far frenare ma di alimentare il tiro al bersaglio, ovvero il non querelare che scrive questi articoli, che è l'unica arma che puoi utilizzare, che è poi un'arma molto pericolosa verso chi scrive diffama, o tenta di diffamare, il nostro ordinamento da questa possibilità per tutelare la propria persona, immagine ed onorabilità.
Se esce un articolo con il nome di Tizio o Caio, paventando qualcosa di disonorevole, o attribuendo comportamenti illegali, Tizio o Caio può fare una querela per diffamazione a mezzo stampa, ed a quel punto chi ha scritto l'articolo dovrà motivare i perché di quello che ha scritto, e se non porta elementi concreti viene condannato, stop.
Se quereli, e soprattutto se questi pennivendoli sanno che se scrivono boiate incominciano ad essere sommersi da querele e richieste di risarcimenti, vedi che prima di scrivere stronzate ci pensano dieci volte, sicuramente lo farebbero con meno leggerezza, e questo vale anche quando si parla di calcioscommesse nei tg e mettono immagini della Lazio....querelare....perché non viene fatto ?
Agli occhi di chi scrive e di chi legge, la mancata reazione del diffamato si traduce in chi cmq ha qualcosa da nascondere, o che cmq una parte di ciò che si scrive è vero.
ERRORE FATALE, e si continua a sbagliare.

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #93 : Lunedì 29 Giugno 2015, 11:19:35 »
Lotito: "Nessun coinvolgimento nel caso Catania, certa stampa cerca solo di screditarmi"
29.06.2015 10:48 di Matteo Vana Twitter: @VanaMatteo    articolo letto 816 volte
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
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Lotito: "Nessun coinvolgimento nel caso Catania, certa stampa cerca solo di screditarmi"

Torna a parlare il presidente Lotito, lo fa attraverso quello che ormai è divenuto il suo modo, ossia attraverso un comunicato stampa. "In riferimento alle notizie diffuse oggi da alcuni organi di stampa, in merito al preteso coinvolgimento del dott. Claudio Lotito nelle vicende oggetto delle indagini svolte dai Giudici di Catania, il Presidente della Lazio denuncia all'opinione pubblica l'ennesimo tentativo di certa stampa di screditarlo, e con lui di screditare la stessa FIGC. L'ordinanza del Giudice di Catania, alla pag. 468, afferma in modo chiaro che l'ipotesi secondo cui il dott. Claudio Lotito avrebbe in qualche modo condizionato il risultato della partita Catania-Avellino del 29 marzo 2015 "non è stata confermata dalla successiva attività di indagine e cozza logicamente con l'eventuale - ma alternativa - consapevolezza, nei predetti indagati, di avere conseguito l'obiettivo tramite l'attività di quegli intermediari ai quali, in seguito, ebbero invece a rivolgersi sistematicamente". Questo passo dell'ordinanza, contenuto nelle uniche 10 righe in cui il Giudice parla del dott. Lotito, è stato nascosto ai lettori, essendosi limitato il giornalista a riferire che il dott. Lotito non è indagato. L'articolo comunque annuncia come certo il deferimento alla giustizia sportiva del dott. Lotito, responsabile di avere parlato con il Presidente del Catania in alcune telefonate di cui non è riportato il contenuto, ma che l'autore zelante si affretta a riempire con le sue "verità": omessa denuncia, perché al dott. Lotito sarebbe stato, secondo costui, richiesto di alterare il risultato di quell'incontro ed il Presidente della Lazio non avrebbe denunciato tale richiesta: l'autore zelante annuncia anche la sanzione che gli organi sportivi della FIGC dovrebbero infliggere al dott. Lotito, trasformando in anticipazione di notizia la sua nefasta speranza. L'affermazione è letteralmente inventata, frutto della volontà di certa stampa di denigrare in ogni modo il dott. Claudio Lotito: le telefonate intervenute tra il Presidente del Catania ed il dott. Lotito hanno avuto ad oggetto aspetti economici che la società siciliana doveva affrontare in quel periodo dell'anno, in merito ai quali il dott. Pulvirenti ed i suoi collaboratori hanno chiesto consigli al dott. Lotito, autorevole dirigente della FIGC. Non vi è alcun elemento che consenta di affermare che nei colloqui si sia parlato di incontri di calcio del Catania e di condizionamento del loro risultato. L'ovvia reazione giudiziaria del dott. Lotito sarà immediata"

Querelare e chiedere danni in sede civile, a questi pezzenti giornalai venduti bisogna, metaforicamente, rompere il culo. QUERELARE !!!!

Offline Davide

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #94 : Lunedì 29 Giugno 2015, 11:34:23 »
Secondo me Lotito è partecipe dell insabbiamento da parte degli Usa per l allunaggio,mai effettivamente avvenuto....

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Offline gentlemen

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #95 : Lunedì 29 Giugno 2015, 11:46:00 »
Lotito assediato: dopo Napoli, anche Catania. E rischia l'accusa di illecito
28 giugno 2015 - Milano

Per i pm la gara con l'Avellino, considerata combinata, è stata condizionata dall'intervento del patron della lazio
Un assedio: giustizia sportiva, Napoli e adesso Catania. Ultima solo in ordine cronologico, l’inchiesta sui "treni del gol" rischia di far deragliare la locomotiva Claudio Lotito. A sorpresa, in fondo all’ordinanza firmata dal gip Sebastiano Di Giacomo Barbagallo (che ha disposto 7 arresti, compreso Antonino Pulvirenti patron del club catanese), spunta il nome del presidente della Lazio e consigliere Figc. E non è un passaggio banale quello citato dal giudice per le indagini preliminari. Si riferisce a Catania-Avellino 1-0, considerata combinata dal pm Alessandro Sorrentino, tanto da fare richieste precise (restrittive?), forse pure a carico di Lotito. Richieste respinte dal gip per una questione soprattutto tecnica.
possibile illecito — Eppure basta leggere l’ordinanza per capire la gravità della questione e delle possibili conseguenze. Anche perché se a livello penale la vicenda è in stallo, con la Procura che sta cercando il modo di superare i problemi evidenziati dal giudice (magari trovando riscontri dai prossimi interrogatori: iniziano domani), dal punto di vista della giustizia sportiva la situazione appare più fluida, con Palazzi in attesa di acquisire gli atti per poi passare ai deferimenti in tempi rapidi. E la questione potrebbe riguardare anche Lotito: slealtà o persino illecito (anche solo tentato) le ipotesi più concrete. Sì, perché di questo stiamo parlando: il presidente della Lazio, "influente membro del consiglio federale della Figc (come scrive il gip, ndr)", è interpellato da Pulvirenti (suo amico di vecchia data, Lotito lo fece eleggere consigliere di Lega di A nella "battaglia" politica contro la Juve di Andrea Agnelli) in modo che eviti la possibile retrocessione in Lega Pro del Catania. In che modo? Dovremmo leggere le intercettazioni per saperne di più, ma una idea ce la possiamo fare seguendo le parole scritte dal gip nell’ordinanza: "Pulvirenti e Cosentino (l’a.d. del club, ndr), in evidenti ambasce per la difficile situazione di classifica della squadra, ebbero a rivolgersi a Claudio Lotito con il quale si registrano numerosi contatti, precedenti e successivi la partita con l’Avellino, e al quale, espressamente, Cosentino riconosceva il merito di averne, in qualche modo, condizionato il risultato, ipotesi questa che la successiva attività investigativa non ha confermato e che tuttavia cozza logicamente con l’eventuale - ma alternativa - consapevolezza dei predetti di aver conseguito l’obiettivo tramite l’attività degli intermediari ai quali in seguito ebbero a rivolgersi sistematicamente".
da parte lesa a indagato — Cerchiamo di rendere più "leggeri" e comprensibili questi passaggi. Il pm considera la partita (vinta 1-0 dal Catania con un rigore contestato) alterata e mette sul piatto i contatti tra Lotito, Pulvirenti e Cosentino come prova madre. Le telefonate, quindi, non dovrebbero lasciare dubbi in questo senso e anche il gip fa notare come per Cosentino la gara sembrerebbe essere stata condizionata da Lotito. C’è un problema: quelle intercettazioni il pm non le può usare, come pure quelle relative alla sfida col Varese. Come mai? Perché l’inchiesta nasce da una denuncia di Pulvirenti, preoccupato per le minacce avute. Quindi è la parte lesa: per proteggerlo gli inquirenti gli mettono il cellulare sotto controllo. Solo dopo aver ascoltato le conversazioni, l’inchiesta vira e il patron del Catania finisce sotto accusa. Ma quando chiama Lotito non lo è ancora. Il gip fa poi notare che nei mesi successivi le indagini hanno evidenziato una associazione dedita alle combine continue, mentre di Lotito si perdono le tracce. Il pm sta cercando nuove prove per agire anche su Catania-Avellino, ma nel frattempo la giustizia sportiva potrebbe chiedere atti e intercettazioni (forse li avrà dalla prossima settimana), leggerli e fare le proprie valutazioni. Se saranno uguali a quelle del pm catanese, allora Lotito rischia una lunga squalifica che metterebbe fine alla sua arrampicata all’interno della Figc.
figc preoccupata — A proposito: il presidente Tavecchio segue la vicenda con molta preoccupazione e dopodomani ha in programma un vertice col procuratore Palazzi. Probabile l’accelerata sul deferimento di Lotito sul caso Iodice, ma pure un invito ad agire in tempi brevi su Catania. Tra l’altro potrebbe muoversi persino la Procura di Napoli, dove il patron della Lazio è indagato per estorsione, con le richieste degli atti ai colleghi siciliani. Nelle ultime settimane in Campania sono stati sentiti diversi presidenti di Lega Pro per confermare le accuse che vogliono Lotito in grado d’influenzare i campionati, facendo pressione sui club. Tutto nasce dalle avventate affermazioni su Carpi e Frosinone ("se vanno in A è una rovina") registrate da Pino Iodice, d.g. dell’Ischia, il 28 gennaio. Un paio di mesi dopo Pulvirenti chiama l’amico consigliere federale: secondo il pm Sorrentino lo fa per chiedergli di salvare il Catania, club con 12 mila abbonati e dal grande seguito, dalla retrocessione. Ora, per avere il quadro completo manca un tassello: leggere i contenuti delle telefonate e procedere di conseguenza. Che a farlo sia Catania, Napoli oppure Palazzi, poco importa. Questa volta la locomotiva Lotito potrebbe davvero viaggiare su un binario morto.
  Francesco Ceniti 

Presidente Lotito, Avvocato Gentile.....?.....leggete bene il nome....bisogna querelare, vi ricordate i vostri studi in LEGGE, o GIURISPRUDENZA, come volete voi...ESISTE LA QUERELA, cosa aspettate ?

Offline Skorpius

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #96 : Lunedì 29 Giugno 2015, 12:15:00 »
Tu invece li ricordi? Ma soprattutto quanta esperienza hai per insegnare il mestiere all'avv. Gentile usando questi toni?

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La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #97 : Lunedì 29 Giugno 2015, 12:27:28 »
Tu invece li ricordi? Ma soprattutto quanta esperienza hai per insegnare il mestiere all'avv. Gentile usando questi toni?

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Non insegno nulla, ma se vedo il mio nome associato a illeciti presunti su giornali, con articoli in bella mostra, e vuoi evitare che questo si   ripeta con molta facilità, si querela, sempre che uno si senta offeso o oltraggiato da tali articoli.

Alex_K

Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #98 : Lunedì 29 Giugno 2015, 12:39:42 »
Durissimo comunicato del presidente. Non posso postarlo, ché da cellulare è impossibile. Spero che questa volta gli abusivi del condizionale se la vedano brutta.  >:(

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Re:LOTITO INDAGATO
« Risposta #99 : Lunedì 29 Giugno 2015, 12:46:12 »
Lotito: "Nessun coinvolgimento nel caso Catania, certa stampa cerca solo di screditarmi"
29.06.2015 10:48 di Matteo Vana Twitter: @VanaMatteo    articolo letto 816 volte
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
© foto di Federico De Luca
Lotito: "Nessun coinvolgimento nel caso Catania, certa stampa cerca solo di screditarmi"

Torna a parlare il presidente Lotito, lo fa attraverso quello che ormai è divenuto il suo modo, ossia attraverso un comunicato stampa. "In riferimento alle notizie diffuse oggi da alcuni organi di stampa, in merito al preteso coinvolgimento del dott. Claudio Lotito nelle vicende oggetto delle indagini svolte dai Giudici di Catania, il Presidente della Lazio denuncia all'opinione pubblica l'ennesimo tentativo di certa stampa di screditarlo, e con lui di screditare la stessa FIGC. L'ordinanza del Giudice di Catania, alla pag. 468, afferma in modo chiaro che l'ipotesi secondo cui il dott. Claudio Lotito avrebbe in qualche modo condizionato il risultato della partita Catania-Avellino del 29 marzo 2015 "non è stata confermata dalla successiva attività di indagine e cozza logicamente con l'eventuale - ma alternativa - consapevolezza, nei predetti indagati, di avere conseguito l'obiettivo tramite l'attività di quegli intermediari ai quali, in seguito, ebbero invece a rivolgersi sistematicamente". Questo passo dell'ordinanza, contenuto nelle uniche 10 righe in cui il Giudice parla del dott. Lotito, è stato nascosto ai lettori, essendosi limitato il giornalista a riferire che il dott. Lotito non è indagato. L'articolo comunque annuncia come certo il deferimento alla giustizia sportiva del dott. Lotito, responsabile di avere parlato con il Presidente del Catania in alcune telefonate di cui non è riportato il contenuto, ma che l'autore zelante si affretta a riempire con le sue "verità": omessa denuncia, perché al dott. Lotito sarebbe stato, secondo costui, richiesto di alterare il risultato di quell'incontro ed il Presidente della Lazio non avrebbe denunciato tale richiesta: l'autore zelante annuncia anche la sanzione che gli organi sportivi della FIGC dovrebbero infliggere al dott. Lotito, trasformando in anticipazione di notizia la sua nefasta speranza. L'affermazione è letteralmente inventata, frutto della volontà di certa stampa di denigrare in ogni modo il dott. Claudio Lotito: le telefonate intervenute tra il Presidente del Catania ed il dott. Lotito hanno avuto ad oggetto aspetti economici che la società siciliana doveva affrontare in quel periodo dell'anno, in merito ai quali il dott. Pulvirenti ed i suoi collaboratori hanno chiesto consigli al dott. Lotito, autorevole dirigente della FIGC. Non vi è alcun elemento che consenta di affermare che nei colloqui si sia parlato di incontri di calcio del Catania e di condizionamento del loro risultato. L'ovvia reazione giudiziaria del dott. Lotito sarà immediata"

Querelare e chiedere danni in sede civile, a questi pezzenti giornalai venduti bisogna, metaforicamente, rompere il culo. QUERELARE !!!!