Autore Topic: 40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano  (Letto 6272 volte)

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ThomasDoll

40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« : Martedì 9 Giugno 2015, 10:33:19 »
Ferri del mestiere messi giù in modo godibilissimo da Umberto Eco. Roba vecchia ma sempre utile, io di questi errori ne faccio parecchi.


1    Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.

2    Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
3    Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
4    Esprimiti siccome ti nutri.
5    Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
6    Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
7    Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione.
8    Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.
9    Non generalizzare mai.
10   Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
11    Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”
12    I paragoni sono come le frasi fatte.
13   Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).
14    Solo gli stronzi usano parole volgari.
15    Sii sempre più o meno specifico.
16    L’iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.
17    Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
18   Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
19    Metti, le virgole, al posto giusto.
20   Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.
21    Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso el tacòn del buso.
22    Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
23    C’è davvero bisogno di domande retoriche?
24    Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
25    Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.
26    Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
27    Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
28    Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
29    Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
30   Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio.
31    All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
32    Cura puntiliosamente l’ortograffia.
33   Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.
34    Non andare troppo sovente a capo.

            Almeno, non quando non serve.

35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.

36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.

37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le   premesse conseguirebbero dalle conclusioni.

38. Non indulgere ad arcaismi, hapax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differenza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competenze cognitive del destinatario.

39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.

40. Una frase compiuta deve avere.

ThomasDoll

Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #1 : Martedì 9 Giugno 2015, 10:40:18 »
quelle che devo mandare a memoria, almeno io, sono la 3, la 12, la 13, la 14, la 16, la 17, la 24
e poi devo fare un minimo d'allenamento per sincronizzare il tasto shift col resto, perché inizio sempre il capoverso con la minuscola. Ma perché sono pecione con i diti

Giglic

Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #2 : Martedì 9 Giugno 2015, 11:07:13 »
Amo l'uomo che ha scritto questa roba

ThomasDoll

Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #3 : Martedì 9 Giugno 2015, 11:34:52 »
Il Sapere.
Riuscendo sempre a essere leggero, mai pedante.

Offline cartesio

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Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #4 : Martedì 9 Giugno 2015, 12:42:51 »
Amo le parentesi. 
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline Frusta

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Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #5 : Martedì 9 Giugno 2015, 13:48:40 »
Bellissimo. Soprattutto per la dose industriale di autoironia sparsa frase per frase: il punto 1 è un capolavoro, il 2 è geniale e gli altri a seguire... :)

Se poi consideriamo che fra i libri più amati da Eco ci sono L' autunno del Patriarca, l'Ebdomero ed il Male Oscuro (dove Marquez, De Chirico e Berto trasgrediscono uno per uno tutti e quaranta i punti in elenco) possiamo capire a quale selezionatissima platea di palati ultrasopraffini si stia rivolgendo.  ;) Del resto "...è del poeta il fin la maraviglia"

Bravo Pank, vado immantinente ad applaudirti.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Giglic

Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #6 : Martedì 9 Giugno 2015, 14:14:40 »
Del resto, chi riesce a migliorare Queneau non può essere del tutto cattivo.

Giglic

Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #7 : Martedì 9 Giugno 2015, 14:16:24 »
Ps: mi ripeto per essere più chiaro: amo l'uomo che ha scritto questa roba. Ed anche Eco non è male

baol

Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #8 : Martedì 9 Giugno 2015, 16:08:15 »
Eco ?

ripetitiva...
 ;)

(bellissimo post pank)
... ::)...


MrMoto

Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #9 : Martedì 9 Giugno 2015, 16:11:34 »
Eco è uno dei motivi mi sento fiero di vivere in questo paese.  Anche qui ci sono delle bellissime penne. Se solo scrivessero di più e litigassero di meno.

Giglic

Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #10 : Martedì 9 Giugno 2015, 16:59:06 »
Eco è uno dei motivi mi sento fiero di vivere in questo paese.  Anche qui ci sono delle bellissime penne. Se solo scrivessero di più e litigassero di meno.

Che cazzo vuoi?   >:D >:D >:D


 :P :P :P :-*

Offline Skorpius

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Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #11 : Martedì 9 Giugno 2015, 18:57:40 »
Bellissimo. Soprattutto per la dose industriale di autoironia sparsa frase per frase: il punto 1 è un capolavoro, il 2 è geniale e gli altri a seguire... :)


Autoironia?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Frusta

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Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #12 : Martedì 9 Giugno 2015, 19:07:10 »
Autoironia?
...fra i libri più amati da Eco ci sono L' autunno del Patriarca, l'Ebdomero ed il Male Oscuro (dove Marquez, De Chirico e Berto trasgrediscono uno per uno tutti e quaranta i punti in elenco) ...
Per non parlare dei dialoghi di Baudolino  ;)
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Offline BobLovati

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Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #13 : Martedì 9 Giugno 2015, 19:15:56 »
non ne sono sicuro, ma questo post, così, a naso, non mi sembra rientri nei dettati echici   ;D :

Citazione da: [b
ThomasDoll [/b]link=topic=21412.msg658590#msg658590 date=1433109543]
Maiala in TV.
Grugnisci su sta fava.


 :P
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

ThomasDoll

Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #14 : Martedì 9 Giugno 2015, 23:36:37 »
infatti ho confessato di aver violato il punto 14!

Offline chemist

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Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #15 : Mercoledì 10 Giugno 2015, 15:48:45 »
Non so gli altri, ma il campione del punto 24 e' il mitico franz :D

Pank se dovessimo associare un punto ad ogni orger, quali sarebbero le tue associazioni?

p.s. il 7 e il 34 pure sono facili :D

Offline Frusta

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Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #16 : Mercoledì 10 Giugno 2015, 16:53:32 »
Io mi piglio il punto 6 (sei, in lettere)  ;D
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Breizh

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Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #17 : Mercoledì 10 Giugno 2015, 18:19:28 »
Credo di eccedere nel punto 6 (credo). :D
Penso comunque che ognuno abbia i propri tic del linguaggio.

Offline The Loner

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Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #18 : Mercoledì 10 Giugno 2015, 18:39:02 »
Se ricordo bene, in origine i punti, o
regole, erano 41, mi sembra. Poi Eco
ne eliminò uno, su richiesta di un noto
orger che si era sentito chiamato in causa
proprio dalla regola in questione. Orger
che utilizza una famosa, ancorchè introvabile
macchina da scrivere vecchio modello.

Offline The Loner

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Re:40 regole per parlare (e scrivere) bene italiano
« Risposta #19 : Mercoledì 10 Giugno 2015, 23:50:04 »
Se ricordo bene //   , in origine i punti, o
regole, erano 41 // mi sembra. Poi Eco //
ne eliminò uno // su richiesta di un noto
orger ...//...che si era sentito chiamato in causa ///
proprio dalla regola in questione. La regola si riferiva
 all'abuso delle stanghette. //L'Orger
in questione /// ... /// utilizza una famosa, ///
ancorchè introvabile //
macchina da scrivere vecchio modello.//

(avevo dimenticato le stanghette...)