Cile in semifinale con la vincente di Bolivia-Perù, stanotte all'1.30, ma che fatica.
Tabárez emula il peggior Simeone proponendo un Uruguay ostruzionista non solo nella tattica, ma anche negli atteggiamenti e nella ricerca sistematica delle gambe altrui: scelta discutibile, a maggior ragione con un gruppo non certo sprovvisto di qualità.
Dall'altra parte si assiste a un'analoga dimostrazione di stolidità, ma in chiave offensivista, con un assedio che va a sbattere contro il muro centrale avversario coinvolgendo troppo poco e troppo tardi le fasce laterali.
Gara ruvida per gregari, con le stelle in sofferenza.
Il Niño Maravilla avverte il peso di un intero Paese e delle sue aspettative, ereditato dalle assai più larghe spalle di Vidal.
L'incidente del centrocampista bianconero, e il comportamento di cui rappresenta la punta dell'iceberg, hanno diviso l'opinione pubblica cilena oltre ogni immaginazione, desacralizzando quella che tutto indicava la figura di riferimento.
Il surplus di pressione spostato sugli altri è solo una fra le conseguenze di una leggerezza imperdonabile, anche sul piano del tempismo.
Un altro incidente stradale, e con conseguenze purtroppo più gravi, ha condizionato anche Cavani
http://www.gazzetta.it/Calcio/Copa-America/23-06-2015/uruguay-ansia-cavani-padre-manette-un-incidente-mortale-120284364544.shtml
Uruguay, ansia Cavani: il padre in manette per un incidente mortale
"Il giocatore è in stato di shock", ammette il ct Tabarez. L'attaccante potrebbe rientrare in patria dopo il match dei quarti di finale contro il Cile di stanotte
23 giugno 2015 - Milano
E’ una Copa America decisamente difficile per il “Matador”. Alle critiche ricevute (anche in patria) per le prestazioni deludenti e il digiuno di gol, adesso si aggiunge la preoccupazione per il padre, arrestato per aver provocato un incidente mortale a bordo della sua auto. Secondo quanto informa la stampa locale, Luis Cavani è finito in manette dopo aver investito un motociclista di 19 anni lungo l’Avenida Luis Batlle Berres, a due chilometri dal centro di Salto.
Il ragazzo, trasportato all’ospedale cittadino in condizioni gravi, è deceduto ieri. Il padre del “Matador”, a cui è stato riscontrato un tasso alcolemico al di sopra del limite consentito (1,7), verrà interrogato nelle prossime ore dal pm Guillermo Roger.
l'ansia del matador — Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, Luis Cavani avrebbe urtato la moto del ragazzo durante un tentativo di sorpasso con la sua 4x4. Per il motociclista, sottoposto a un disperato intervento chirurgico per ridurre le multiple fratture alla testa e alla schiena, non c’è stato nulla da fare. Il decesso è stato certificato alle prime ore dell’alba, mentre il padre del “Matador” si trovava già in stato d’arresto presso il commissariato di Salto. Secondo quanto riferisce il quotidiano El Paìs, l’attaccante del Psg si troverebbe in stato di choc, tanto da meditare un immediato ritorno in patria alla vigila del quarto di finale di Copa America contro il Cile.
DECISIONE RINVIATA — Per il momento, l’attaccante uruguaiano non abbandonerà il ritiro della nazionale. E’ quanto ha detto Oscar Tabarez in conferenza stampa, confermando che "Edi si trova in stato di shock, come è logico che sia dopo quanto accaduto al padre". "Deciderà nelle prossime ore in totale autonomia”, ha ribadito il "Maestro. Secondo indiscrezioni della stampa locale, Cavani potrebbe decidere di tornare in Uruguay subito dopo il quarto di finale di Copa America contro il Cile, in programma stanotte a Santiago.
I postumi della drammatica vicenda sono chiaramente leggibili nella prestazione dell'attaccante, non solo inconsistente e annullato dall'assenza di Suárez, ma privo alla più immediata evidenza della serenità necessaria.
Fanno fede le due ammonizioni che l'hanno tolto di mezzo: la prima per una reiterata e sproporzionata protesta nei confronti del guardalinee; la seconda per la reazione, non gravissima ma di inammissibile ingenuità, a una provocazione di Jara.
A chiudere il cerchio il comportamento nei confronti dell'arbitro, che senza l'intervento di compagni e avversari sarebbe forse sfociato nell'aggressione fisica.
Dinamica non molto differente per l'altra espulsione, quella di Fucile nel recupero: rissa da saloon a tutto campo, con coinvolgimento del Maestro Tabárez (anche lui allontanato dal direttore di gara), prima che il giocatore accettasse il verdetto.
Eppure si trattava di un doppio giallo persino generoso, almeno in rapporto al plateale tentativo di "segare" Alexis Sánchez con un intervento a forbice scollegato dall'azione.
Si diceva della discutibile condotta di gara della Celeste: prova ne siano le due conclusioni dalla media distanza non appena, a dispetto dell'inferiorità numerica, ha messo il naso fuori dalla propria area.
Nessuno dei due tiri ha centrato i pali della porta di Claudio Bravo, ma si tratta di situazioni di pericolo più limpide rispetto a quelle prodotte dal forcing cileno: cosa avrebbero ottenuto se fossero scesi in campo per giocare a calcio, anziché per impedirlo?
A sbloccare lo stallo ha provveduto un'uscita avventata di Muslera: pallone respinto a distanza eccessivamente breve; difensori che faticano a riposizionarsi dopo avergli coperto le spalle, e che gli oscurano la visuale sul tiro non irresistibile di Isla.
Serata da eroe per l'ex juventino, neppure parente del giocatore mai ripresosi dall'infortunio.
Sugli scudi anche il Mago Valdivia, autore di assist illuminanti a ciclo continuo, ma non va sottovalutato l'atteggiamento degli avversari.
Le due linee bassissime dell'Uruguay hanno risparmiato parecchio pressing e concesso tempi meno stringenti a quello che, nei momenti di minor splendore, appare come un Liverani di lusso.
Considerazione sugli arbitri: l'incerto brasiliano Ricci ha probabilmente mal ponderato il secondo giallo a Cavani, accorgendosi in ritardo di averlo già ammonito e titubando nell'estrarre il rosso a quel punto inevitabile.
Rimane il fatto che, dopo Neymar, finisce sul taccuino dei direttori di gara un'altra stella delle formazioni in grado di impensierire i padroni di casa.
Messi, protagonista contro la Colombia nel terzo quarto di finale, è avvertito.