Lotito e l' investimento per un allenatore

[ammiraglio]

Orgoglioso di Pioli. Ora è sempre..

lo eri anche di Ballardini.

[AlenBoksic]

 Ballardini.

Mi pareva qui si parlasse di allenatori
 

[Wild Bill Kelso]

lo eri anche di Ballardini.

 

Oddio, l'avevo rimosso il Balla!

[CP 4.0]

Mi pare di capire che l'allenatore tipo che la Lazio dovrebbe prendere sia uno giovane, che alleni da poco e che si dimostri vincente da subito, che altrimenti sarebbe l'ennesima scommessa persa.

Vado ad ordinare la fettina di culo o la porta l'allenatore? 

[ammiraglio]

è un calcio italiano pieno di disoccupati o di desaparecido e pertanto, nelle difficoltò economiche pazzesche dell'ultimo lustro, emergono i valori, seppur con tanto difficoltà nella lettura interpretativa.
uno dei vantaggi nel seguire la LP quest'anno è che ho seguito la ripartenza di Giampaolo a cremona, uno che è stato esonerato dappertutto, anche a volte con vicende burrascose (vedi cagliari).
per non parlare di beretta, pillon, Gregucci.

chi allena adesso in serie A è la crema, la vera crema che poi subirà la concorrenza dei giovani tecnici che si stanno facendo le ossa dal basso. beppe iachini veniva considerato fino a 3-4 anni fa uno specialista della B: ha fatto un buon lavoro a palermo, senza essere esonerato. la nuova stella della panca italica pare essere ... stellone (ex punta del toro tra le altre squadre) che sta facendo un lavoro meraviglioso in ciociaria.
pioli ha chili di avetta alle spalle e merita - dopo tanto impegno - molte considerazioni positive.

[ThomasDoll]

Veramente Trapattoni al Cagliari fece bene, piazzandosi decimo con una squadra che l'anno dopo, senza di lui, retrocesse.
Una squadra è un mosaico. Se fossero veri certi collegamenti meccanici che facciamo di continuo potremmo affermare che, visto il rendimento di Biglia e Anderson l'anno scorso, Petkovic e Reja non capissero un cazzo. Viceversa varrebbe per Pioli, visto il rendimento di Keita e di Ledesma quest'anno.
Mancini quella fiducia se l'è guadagnata, arrivando in una squadra che buttava 200 miliardi l'anno e bruciava gente come Lippi, Hodgson, Tardelli, eccetera. A Milano aveva fatto bene solo Simoni, le cui doti conosciamo. Mancini riuscì a mettere radici e a vincere dove sembrava impossibile per chiunque e preparò la strada al triplete di Mourinho. Questo gli dà una credibilità che Mazzarri a Milano non ha, nonostante sia un bravo allenatore. Mancini ha dato un verso, comunque, a una materia informe e sperano di riavere una squadra competitiva già l'anno prossimo. Fosse subentrato altrove con certi risultati lo avrebbero esonerato. Ma di casi del genere ce ne sono a decine.
Il lavoro di Pioli mi sembra superiore alle attese in tutto e per tutto, per essere uno che guadagna la decima parte dei mister di cui sopra anche troppo. Ottimo rapporto qualità/prezzo

[AlenBoksic]

Trap a Cagliari venne dimissionato a metà febbraio.
Vero quanto dici di Mancini ma proprio la parabola di Simoni (che avevo rimosso) indica quanto il nome conti nella percezione dei risultati.
Simoni ha fato meglio di tantissimi luminari capitati la capezzale dell'inter ma proprio per essere un "signor nessuno" si credeva che mettendo al suo posto un grande allenatore si sarebbero visto il cambio di marcia.
Così non fu

[ThomasDoll]

Ma Simoni era un grande allenatore, gli mancava la patina di allenatore moderno, ma per il resto aveva tutto. Erano gli anni '90, Moratti più volte aveva vagheggiato l'idea di Zeman, la società era completamente fuori e comunque, se non ricordo male, al suo posto arrivò Lippi, non uno qualunque. Ci sono stati grandi allenatori che non hanno vinto ma erano molto bravi nel loro lavoro e potevano aspirare a una grande. Tipo Guidolin, antipaticissimo. Poi ci sta tutto, Bigon con Maradona ha vinto uno scudetto, c'è gente che l'alta classifica non l'ha vista mai ma avercela. Oggi Ventura, ma tanti altri in passato.
E poi c'è l'aspetto filosofico: per me che ci tengo, per esempio, un grande allenatore era Giovanni Galeone. Oggi il suo pupillo si sta regalando un abbozzo di grande slam. Un Liedholm non farà vincere undici brocchi, ma ti cambia la vita di sicuro.

[Davide]

Il grande allenatore è quello carismatico che si fa capire dallo spogliatoio,che sa come caricare l ambiente,che sa trasformare la pressione in carica x la partita....ma dai,credete che uno come guardiola dica a messi come giocare?  O uno come mourinho spieghi il calcio a drogba? Il barca continuerebbe a vincere anche con Topolino in panca e il Lecce sarebbe in b anche con il mago delle panchine a dirigere....non dico che il mister non sia importante,assolutamente....ma senza una campagna acquisti adeguata,la classica lista della spesa....una squadra non cambia....

roma merda

[Wasicu]

Qualcuno ricorda come si concluse l'esperienza di Trapattoni a Cagliari?

Alen una rondine non fa primavera, ed una goccia non fa un temporale ...

Pero' al Trap lo vorrebbero ancora tutti,  anche se non e' piu' in età ... e questo cosa
vuole dire  ??

 

[ThomasDoll]

Il Barcellona non manderà mai Topolino in panca. Avrà sempre un allenatore da Barcellona.
I ruoli sono chiari, nessun calciatore può fare a meno dell'allenatore.
Finché il calcio sarà uno sport, l'allenamento sarà la cosa più importante.

[AlenBoksic]

Alen una rondine non fa primavera, ed una goccia non fa un temporale ...
Pero' al Trap lo vorrebbero ancora tutti,  anche se non e' piu' in età ... e questo cosa
vuole dire  ??

Vuol dire che il grande allenatore non ti fa la squadra,
è semplice.
Il grade allenatore serve - come indicato giustamente da TD con Simoni - a pararti il cu** di fronte a stampa, piazza e giocatori.
Chiunque pensava che mettendo Lucescu - prima - e Lippi poi al posto di Simoni l'inter avrebbe messo il turbo, così non fu.
Anzi, andarono a rotoloni.
Eppure erano - e sono - grandi allenatori.
Allora tutti questi flop dei grandi allenatori che dimostrano?
Dimostrano che in campo ci vanno i giocatori.
Più che Allegri dalla juve sarebbe da prendere Pogba e Tevez.
Così si che cambieresti la squadra.

[aquilafelyx]

Il curriculum gli allenatori se lo guadagnano sul campo, con i risultati e con la valorizzazione dei giocatori.
Jürgen Klopp prima di andare al Borussia Dortmund era riuscito a mettersi in mostra al Mainz ma non è che avesse chissà quali risultati da appuntare sul curriculum, poi con una squadra emergente e con risultati esaltanti è diventato uno degli allenatori più apprezzati al mondo.     
Quella di cercare la formazione di "uno staff fatto in casa" credo sia una scelta ben precisa di Lotito, dettata sia dalla contingenza finanziaria che dalla speranza di lavorare su una continuità progettuale, finora ha azzeccato la mossa Tare ma non c'è riuscito con gli allenatori, Pioli ricompattando l'ambiente ha già raggiunto un ottimo risultato e sul campo ha rimesso ordine su scelte di mercato che sembravano fallimentari ed ha portato a guardare con fiducia ad obiettivi che molti ritenevano irraggiungibili. 
Comincia adesso la fase più ardua per dare seguito a questo nuovo cammino, sarà fondamentale il lavoro in sinergia tra proprietà, ds e mister nell'individuare dove e come migliorare una rosa importante, se si creerà la giusta sintonia e se le mosse di mercato daranno i frutti sperati oltre ai complimenti per il bel gioco Pioli corre il serio rischio di mettere radici a Roma.             

[gentlemen]

Io dico che tutto dipende da come noi, ma soprattutto la società, considera la dimensione della nostra Lazio.
Se la nostra dimensione è quella di una sampdoria, anche di una Fiorentina, allora va tutto bene, peccato aver perso il posto in CL, però quella è la strada, un buon rendimento, poi se ti va meglio vai ancora più su.
Se invece la dimensione della S.S. Lazio deve essere quella di ASPIRARE ad essere una grande realtà, in Italia ed in Europa, quella di crescere, di fare passi decisivi, allora, per come è andata questa stagione, arrivare quarti è un fallimento, ma non certo per il piazzamento in sé, ma per come si è arrivati a questo, per quello che è emerso nella dinamica degli eventi e delle partite.
Nel momento decisivo, in una stagione dove hai giocato molto meno dei tuoi avversari diretti, non avendo le coppe europee, sei calato a picco, in maniera ingiustificata, sia le formazioni iniziali e la letture delle partite sono quasi sempre state sbagliate, perché ad oggi, e lo dicono i tifosi di napoli, roma e juve, la Lazio non è una squadra in calo fisico-atletico, qui a Napoli, tranne i comunicatori, i tifosi dicono che per loro sarà durissima, perché hanno visto cmq una Lazio in salute....questo vuol dire che c'è stata una gestione errata della rosa, della tattica e della gestione delle singole partite, e tutto ciò è di competenza e responsabilità del Mister.
Se siamo un grande Club tocca fare analisi lucide e severe, non facendoci influenzare dai sentimentalismi.
Pioli è un gran signore, ci ha messo il cuore, ha creato un bel clima, ma va giudicato per le sue competenze ed il suo rendimento, e se sei un grande club, o aspiri a diventarlo, la gestioni di questi momenti decisivi è fondamentale per il processo di crescita.
Il terzo posto era, ed è, fondamentale, come step di crescita della società, Pioli lo doveva sapere, ha gestito il derby i maniera assurda ed illogica, impiegando giocatori che avevano fatto 120 minuti, non analizzando la partita, non, tenendo in panchina nessuno che potesse dare un cambio di marcia....insomma l'ha buttata lui.
Ora resta l'ultima partita, dovesse andare male mi aspetto le sue dimissioni, e qualora non ci fossero, mi aspetto che la società faccia delle scelte logiche e precise, salutandolo e puntando ad un altro tecnico, ma non perché debba essere una punizione, assolutamente, ma  perché un fallimento del genere in un ambiente come il nostro sarebbe un'eredità difficile da gestire in ottica della prossima stagione, che inizierebbe con un'eredità difficilmente sostenibile per la prossima stagione, non ci sarebbe la giusta serenità, lo dovrebbe capire lo stesso Pioli, tecnico che può ancora crescere, ma ricominciare una nuova stagione con questa eredità negativa, con questi errori e rimpianti, sarebbe deleterio, oltre che per la Lazio, per lo stesso Stefano Pioli, cui va il mio massimo affetto e la mia estrema stima, ma purtroppo i fatti sono questi.
Se si perde a Napoli Pioli si deve dimettere e cmq la società lo deve ringraziare e deve, anche a malincuore, cambiare guida tecnica.
Così non fosse, allora vuol dire che hanno ragione quelli che dicono che in fondo la nostra dimensione è, al massimo, l'EL, e mi dispiacerebbe molto perché non credo a ciò.

[ThomasDoll]

Punto di vista che rispetto, perché rispetto te come persona, ma assolutamente fuori strada. la penso in modo diametralmente opposto più o meno su tutto.

[Davide]

Il Barcellona non manderà mai Topolino in panca. Avrà sempre un allenatore da Barcellona.
I ruoli sono chiari, nessun calciatore può fare a meno dell'allenatore.
Finché il calcio sarà uno sport, l'allenamento sarà la cosa più importante.

Luis enrique è un allenatore da barca?  O rende alla grande perché ha la squadra più forte del mondo?

roma merda

[ThomasDoll]

Luis Enrique è cresciuto nel Barcellona, come Guardiola.
E visto com'è andata finora la stagione, è perfettamente padrone della situazione.

[Wasicu]

Vuol dire che il grande allenatore non ti fa la squadra,
è semplice.
Il grade allenatore serve - come indicato giustamente da TD con Simoni - a pararti il cu** di fronte a stampa, piazza e giocatori.
Chiunque pensava che mettendo Lucescu - prima - e Lippi poi al posto di Simoni l'inter avrebbe messo il turbo, così non fu.
Anzi, andarono a rotoloni.
Eppure erano - e sono - grandi allenatori.
Allora tutti questi flop dei grandi allenatori che dimostrano?
Dimostrano che in campo ci vanno i giocatori.
Più che Allegri dalla juve sarebbe da prendere Pogba e Tevez.
Così si che cambieresti la squadra.

Alen ti considero un netter intelligente e lo scrivo.     Ma con gli allenatori ci
capisci poco nel giudizio.   Con un capoufficio OK sali anche sul tetto di ufficio
per lavorare, con un capoufficio stronzo sei seduto e non ti muovi nemmeno
se ti sollecitano con l'acido muriatico.   Forza Lazio comunque....   

[gentlemen]

Luis Enrique è cresciuto nel Barcellona, come Guardiola.
E visto com'è andata finora la stagione, è perfettamente padrone della situazione.

Alen ti considero un netter intelligente e lo scrivo.     Ma con gli allenatori ci
capisci poco nel giudizio.   Con un capoufficio OK sali anche sul tetto di ufficio
per lavorare, con un capoufficio stronzo sei seduto e non ti muovi nemmeno
se ti sollecitano con l'acido muriatico.   Forza Lazio comunque....

Quoto.

[fish_mark]

L'investimento sull'allenatore è in linea stretta con il livello degli investimenti per la rosa.
C'è un limite che non viene mai sfidato, al massimo avvicinato.
Quest'anno è andata molto bene, in ogni caso, ma se mai dovesse alzarsi il livello degli investimenti sarà soltanto per un innalzamento del livello del limite. Il lotitismo è una dottrina rigida.

Quindi dipenderà tutto dal punto di Napoli e a dire il vero dipenderà ancora molto di più da quanto accadrà ad agosto (se ci capita il Manchester saranno dolori). In quel caso sarà importante verificare la qualità dei fax disponibili, anche se oggi viaggia tutto su altre piattaforme.