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Due nette sconfitte contro la Juventus in campionato. Il tecnico cercherà di non lasciare spazio ai bianconeridi Gianluca Cherubini
Testa alla finale, la Juventus è arrivata, la Lazio sogna un’altra notte indimenticabile: la Coppa Italia è il secondo obiettivo stagionale. Vincere e alzare al cielo il trofeo Nazionale, i giocatori ci credono e non mollano di un centimetro: «Siamo pronti e non abbiamo paura». Difficilmente cambierà il modulo, il tecnico però potrebbe rivedere l’atteggiamento iniziale, le due sconfitte in campionato contro i bianconeri hanno lasciato il segno (5 gol subiti e 0 fatti in 180 minuti). Piccoli accorgimenti e modifiche tattiche, situazioni necessarie per non ricadere negli errori del passato. Meno pressing e più attesa, la Juventus si difende bene e riparte con qualità e forza fisica, la Lazio non dovrà concedere nulla o quasi. La conferma del 4-3-3 è scontata, senza Biglia la Lazio fatica a giocare con i due centrocampisti davanti alla difesa. Meno qualità e più sostanza, almeno inizialmente, ecco la ricetta vincente: spazio al trio Parolo, Ledesma, Lulic. I due intermedi sono intoccabili, la gara di Marassi ha dato risposte positive, mentre il playmaker argentino è in ballottaggio con Cataldi.
Pioli chiederà concentrazione massima, umiltà e voglia di lottare, l’allenatore ieri mattina (di ritorno da Genova) s’è complimentato con il gruppo: «Abbiamo un grande cuore, lo abbiamo dimostrato ancora una volta. Dobbiamo continuare così». Si giocherà all’Olimpico, i tifosi proveranno a fare la differenza (circa 50 mila tagliandi venduti), oggi la squadra riprenderà ad allenarsi. Berisha partirà dal primo minuto, è il portiere di Coppa, nella Juve giocherà Storari e non Buffon. Marchetti tornerà con la Roma, parteciperà al rush finale di stagione: «Grandi ragazzi, siamo una squadra speciale. Ora prendiamo ciò che meritiamo», ha scritto ieri su Twitter il portiere. In difesa probabilmente riposerà Gentiletti, ci sarà nel derby, non può scendere in campo tre volte in una settimana. De Vrij migliora, giocherà titolare, si tratta di un rientro fondamentale: «È andato tutto bene – ha svelato lo staff medico biancoceleste - soprattutto a livello mentale, è un giocatore che non giocava da tanto, rientrare per una partita così importante fa la differenza. L’olandese ha dato segnali positivi anche dal punto di vista clinico». Al suo fianco si muoverà Mauricio, assente contro la Sampdoria per squalifica. Sugli esterni Basta e Radu, non ci sono alternative. In attacco occhio alle grandi esclusioni: Mauri è il capitano, ha giocato meno di 30 minuti nelle ultime due gare, guiderà la squadra dall’inizio. Candreva è insostituibile, è al top della forma, non accetterebbe mai la panchina. Discorso simile per Miro Klose, abituato a sfide del genere. Potrebbe tirare il fiato Anderson, la decisione verrà presa in questi giorni. A disposizione anche Djordjevic e Keita.
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