Autore Topic: Lazio, aggiornato il dossier sui torti arbitrali: tutto iniziò a San Siro  (Letto 571 volte)

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Parole non dette, ma sottintese. Dopo il triplice fischio di Lazio-Inter, il diesse Igli Tare ha criticato duramente la terna arbitrale ma è stato attento all'utilizzo dei termini. “Vengono pensieri strani”, le parole del dirigente biancoceleste. La rabbia dalle parti di Formello è tanta, la sensazione è che la corsa Champions sia stata pesantemente condizionata dalla direzione di Massa. Il dito è puntato non solo sul gol di Hernanes - il primo su punizione, da annullare per fuorigioco attivo di Medel -, nel dubbio si fischia quasi sempre contro la Lazio. È successo contro l'Empoli, quando i capitolini erano in vantaggio 4-0 e Novaretti è stato espulso per un fallo inesistente. Mettono i brividi le statistiche sui cartellini: la Lazio ne ha rimediati 104 tra gialli e rossi, solo Cagliari, Atalanta e Parma sono più “cattive”. Perché la Lazio viene penalizzata con frequenza? Tante i sospetti destinati a rimanere tali. Come riporta Il Corriere dello Sport, va per la maggiore l'idea che altri club “debbano” andare in Champions. Il pensiero corre alla Roma, che senza gli introiti dell'ex Coppa dei Campioni rischierebbe il tracollo finanziario. Altra chiave di lettura: Lotito sarebbe inviso agli arbitri, che ad agosto non hanno dato il loro voto a Tavecchio. Giochi di potere, allusioni, interrogativi irrisolti.

DOSSIER - La Lazio aggiorna il dossier contenente tutti i torti arbitrali subiti in stagione, era stato preparato dopo la sconfitta casalinga (0-1) con il Genoa del febbraio scorso. Per due mesi è filato tutto liscio, poi durante un Lazio-Empoli vennero ammoniti solamente giocatori biancocelesti: l'arbitro era Peruzzio di Schio. In origine fu proprio un Inter-Lazio (2-2), arbitro Tagliavento. Sulla rete del pareggio di Palacio, è evidente il tocco di braccio di D'Ambrosio che serve l'argentino. Roma-Lazio (2-2), 11 gennaio: fischia Orsato. Le proteste riguardano due episodi: fallo di Astori su Felipe Anderson non sanzionato col giallo, l'intervento costringerà il brasiliano a lasciare il campo nel secondo tempo; l'azione che porta al gol di Totti è viziata da una spinta di Astori su Djordjevic. Non può mancare Lazio-Napoli (0-1) del 18 gennaio, dirige Rizzoli. Alla Lazio mancano due rigori: cross di Keita e doppio tocco di braccio di Albiol prima e Maggio poi; traversone di Candreva, Albiol colpisce la sfera col braccio largo. Lazio-Milan 3-1 del 24 gennaio, arbitra Mazzoleni. In questa partita mancano ben 3 rigori ai biancocelesti: Bonaventura su Radu nei primissimi minuti di gioco; trattenuta di Mexes su Mauri; spinta di Armero su Mauri. Polemiche anche in Coppa Italia, sempre contro i rossoneri: la Lazio vince 1-0 a San Siro, al 45' Cana viene espulso per doppio giallo a dir poco severo. Cesena-Lazio del 1 febbraio, arbitra Peruzzo: Capelli tocca Klose da terra, era rigore. Contestato anche il 2-0 dei romagnoli, Rodriguez - partito in fuorigioco - ostacola Maurìcio impedendogli di contrastare Defrel. Gli altri episodi riguardano Lazio-Genoa (0-1): Klose sradica il pallone dai piedi di De Maio e lancia Candreva verso la porta di Perin, l'intervento del tedesco viene giudicato irregolare. Le immagini dimostrano come il primo ad allargare il braccio sia proprio il genoano. Al termine del match contro i liguri, Pioli si lamenta anche per la gestione dei cartellini e la direzione complessiva di gara.

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