Autore Topic: ex Jugoslavia e Balcani  (Letto 13226 volte)

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Offline AlenBoksic

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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #40 : Lunedì 13 Luglio 2015, 11:49:51 »
"Esprimo rammarico per il fatto che qualcosa di simile sia accaduto, alcune persone non capiscono che io lavoro per la riconciliazione. Ma a prescindere dall'essermi scontrato con un tipo di odio che non ho mai visto prima, la mia mano è ancora tesa a tutti i bosniaci": superato l'idenne l'incidente di Srebrenica, dove nel memoriale di Potocari un gruppo di musulmani gli ha lanciato sassi ed ha tentato di aggredirlo, il primo ministro serbo, Aleksandar Vucic sdrammatizza l'accaduto.


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 "Quando stavamo per andarcene improvvisamente un gruppo di tifosi di una squadra di calcio dalla Serbia e di altre della Bosnia-Erzegovina, hanno cominciato a lanciare insulti mentre qualcun gridava " Allahu Akbar" e altri "ammazziamolo", hanno cominciato a lanciare oggetti. Avrei voluto chiedere loro: perché mi attaccate e mi lanciate sassi contro quanto io sono venuto qui a cercare la pace?".

 "Comunque, non si è trattato di un attacco venuto dalla gente bosniaca né tantomeno dalle famiglie delle vittime, è stata una cosa organizzata. Ho notato che il recinto del memoriale era stato violato in precedenza, non è possibile che non l'avessevo visto prima, in precedenza. Io sono stato colpito al labbro da una pietra, mi si sono rotti gli occhiali e le nostre auto sono state danneggiate nostre auto sono rotti ad eccezione di quella corazzata, Esprimo dispiacere ma la mia resta una mano tesa. Ci sono pazzi in ogni nazione, non ce ne mancano neanche qua, e so che la maggioranza dei bosniaci non è d'accordo con quello che è successo".

"Il mio messaggio a tutti i serbi è quello di camminare con orgoglio, senza mostrare mai e in nessun luogo odio verso i loro vicini i bosniaci. Dobbiamo vivere con i bosgnacchi anche per il futuro, ci sono stati abbastanza morti, abbastanza rabbia. E non voglio parlare dei politici che hanno organizzato tutto questo, alcuni uomini pubblici della Bosnia hanno alimentato quell'atmosfera ed erano a conoscenza di quello che sarebbe potuto succedere. Il premier albanese Edi Rama è venuto da noi ed anche dopo l'incidente diplomatico che aveva causato, nessuno l'ha aggredito. Nulla di male accadrà mai a chi visita la Serbia".

"Le persone non hanno bisogno di sentirsi umiliate e offese, perché abbiamo tenuto la testa alta e aborriamo coloro che hanno partecipato al crimine", ma aggiunge che "alcuni politici della Bosnia che alimentano l'atmosfera di tensione erano a conoscenza di quello che sarebbe potuto accadere. Voglio che la gente capisca che non può ottenere nulla con la violenza, e che con certi atti si fa male soprattutto alle famiglie delle vittime ".

Il sindaco di Srebrenica, Camil Durakovic si scusa con Vucic per un'aggressione "compiuta da menti malate che hanno approfittato di un svoltosi in modo dignitoso. Gli aggressori non fanno parte delle famiglie di Srebrenica che a Potocari hanno sepolto i loro cari. "Vucic ha abbracciato Munira Subasic, una delle madri di Srebrenica - dice - ha partecipato ad una cerimonia commemorativa per le vittime e appuntato sul un fiore, tutti gesti con i quali ha cercato di entrare in empatia con la nostra tristezza ed il nostro dolore".
http://italintermedia.globalist.it/Detail_News_Display?ID=83560&typeb=0&mano-tesa-alla-bosnia

P.S.: Ringrazio la Moderazione per il cambio del titolo del topic
 ;)
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Offline Er Matador

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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #41 : Lunedì 13 Luglio 2015, 15:17:30 »
Su Srebrenica e il suo ruolo nelle menzogne della propaganda atlantica

http://russia-insider.com/en/why-did-russia-veto-british-resolution-srebrenica/ri8634

Lunghissimo e in inglese, ma merita un'occhiata.

Offline AlenBoksic

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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #42 : Martedì 14 Luglio 2015, 11:14:33 »
Secondo l’analista militare Miroslav Lazanski, la risoluzione del Parlamento europeo con la quale il “genocidio di Srebrenica” viene condannato è interessante nel contesto della dichiarazione del rappresentante della NATO Jamie Shea del 19 maggio del 1999. Dunque, il signor Shea ha dichiarato: “Come sapete , senza i paesi della NATO non ci sarebbe la Corte Internazionale di giustizia dell’Aia, non ci sarebbero i crimini di guerra dell’ex Jugoslavia perché i paesi della NATO sono quelli che hanno  istituito e finanziato questi due tribunali, e i quali sono informati sulle loro attività quotidiane”. Come dice Lazanski, si potrebbe dire che questa non è la giustizia del vincitore, che questa non è affatto alcuna giustizia, perché tutti e due i tribunali sono finanziati dagli stati che hanno combattuto contro i serbi. Lui aggiunge inoltre che i media occidentali hanno celato le informazioni su ciò che sarebbe accaduto a Srebrenica del 1995. Naturalmente, questo non nega i crimini a causa di Srebrenica, ma si dovrebbe anche porre la questione “come mai in questa zone demilitarizzata delle Nazioni Unite aveva agito l’esercito musulmano?”.

I media occidentali non possono accusare che qualcuno sapesse cosa aveva in programma l’esercito della Repubblica serba di Bosnia ed Erzegovina. Questa tesi è stata sostenuta dall’Istituto Olandese per la Documentazione Bellica, NIOD. D’altra parte, secondo il rapporto di Andreas Cumah del giornale berlinese “TAZ”, il’ordine di attacco a Srebrenica fu emanato da Radovan Karadzic il 2 luglio del 1995, cosa che è stato dopo sostenuto anche dall’Istituto olandese.

Insomma, ci sono almeno tre versioni su questo scenario tragico. Il primo è che c’era un grande deficit nella sorveglianza elettronica del terreno ma è difficile crederci perché l’estate del 1995 è stato il momento delle operazioni di guerra finali in Bosnia ed Erzegovina e tutte le parti in conflitto hanno cercato di prendere una posizione migliore in vista di Dayton. Il secondo è il fatto che ci sono stati errori drammatici nella gestione dei flussi di informazione. Secondo la terza tesi, alcuni dei servizi segreti dell’Occidente hanno semplicemente omesso le informazioni sul prossimo attacco che stava per avvenire a Srebrenica per poter ottenere un vantaggio politico durante i negoziati di Dayton.  Lazanski  ha detto inoltre al quotidiano Politika che tutta la storia del servizio segreto americano è piena di puro cinismo, aggiungendo che qualcuno dell’ Occidente aveva bisogno dei crimini di Srebrenica per utilizzare poi la rabbia vendicativa contro i serbi nella valle della Drina, cosa che, naturalmente, non giustifica i malvagi che hanno ucciso gli individui catturati a Srebrenica.

Secondo i commenti che si leggono sul quotidiano Blic, per il presidente serbo della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina, Mladen Ivanic,  “il primo ministro serbo Aleksandar Vucic è stato attaccato a Potocari , solo perché è serbo. Non perché ha fatto o ha detto qualcosa. Tutto quello che diceva negli ultimi giorni è stato molto positivo, orientato al futuro”, ha detto Ivanic all’agenzia di stampa “Tanjug” . Il direttore dell’Istituto di Studi slavi  dell’Accademia Russa delle Scienze, Konstantin Nikiforov, ritiene che i media occidentali non sono molto interessati a stabilire la verità, sottolineando inoltre che neanche lui dispone di informazioni sufficienti per poter esprimere giudizi sugli avvenimenti di Srebrenica. “Sarebbe una buona idea creare una commissione internazionale la quale non dovrebbe  subire interferenze da nessuno.  Ma tutto è già stato definito “genocidio”, ha detto Nikiforov.

La presidente del Comitato di Helsinki per i diritti umani in Serbia Sonja Biserko ha dichiarato oggi al quotidiano Danas che il primo ministro serbo è stato l’unico a reagire correttamente dopo l’incidente a Potocari e che l’attacco a Vucic danneggia prima di tutto la stessa Srebrenica, le famiglie delle vittime come le stesse vittime.

L’Ambasciata tedesca a Belgrado ha emesso un comunicato in cui manifesta il dispiacere per l’attacco a Vucic, evidenziando che i promotori degli incidenti hanno espressamente agito in contrasto con lo spirito di commemorazione e rappacificazione dell’iniziativa. “L’incidente dimostra quanto sia ancora necessario un coinvolgimento comune di tutte le persone e dei leader della regione per la rappacificazione e la convivenza pacifica”, si legge nella nota.

Secondo il quotidiano Blic il principale organizzatore dell’attacco è stato Asim S., alto funzionario del Partito di Azione Democratica (SDA), stretto collaboratore del leader bosniaco Bakir Izetbegovic. Per l’organizzazione dell’attentato sarebbero stati coinvolti criminali di un gruppo vicino a Naser Oric, comandante delle truppe bosnacche durante la guerra del 1992-95 e ricercato dalla giustizia serba per crimini di guerra. secondo il quotidiano i servizi di sicurezza serbi sono in possesso di fotografie che dimostrano come Asim S. sia direttamente coinvolto nell’assalto a Vucic.
http://serbianmonitor.com/politica/18423/attacco-a-strage-di-srebrenica/#.VaTR27n75xg
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Offline BobLovati

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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #43 : Giovedì 16 Luglio 2015, 15:08:35 »
giusto; ormai siamo alla revisione storica totale  :(
Il 1º ministro serbo ,non doveva "esprimere rammarico" ma chiedere 8.000 volte perdono

Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline AlenBoksic

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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #44 : Venerdì 24 Luglio 2015, 10:53:58 »
I lieders politici del Kosovo, includendo il ministro degli Esteri Hashim Taci sono uomini violenti e criminali di guerra che fanno parte della criminalità organizzata, scrive sul portale Politiko nell’articolo del giornalista statunitense Ciak Studetich.
Taci e i suoi collaboratori ostacolano la fondazione della corte speciale per gli ex membri dell’Uck per non essere processati per i crimini che sono stati descritti nella relazione dell’inviato speciale del Consiglio europeo Dick Marty, includendo il traffico di organi dei serbi sequestrati in Kosovo.
Nell’articolo sono state citate le parti della relazione di Marty e le analisi dei servizi di sicurezza dei Paesi occidentali, secondo le quali Taci ed altri ex lieders dell’organizzazione terroristica Uck hanno sequestrato più di 400 persone e rinchiuso e torturato i civili serbi, rom e albanesi dopo il ritiro della forze di sicurezza serbe dal Kosovo nel 1999.
Sudetich scrive che gli Stati Uniti e i Paesi occidentali potrebbero accettare la proposta russa che la corte speciale sia formata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e non dal Parlamento kosovaro.
http://voiceofserbia.org/it/content/politiko-lieders-politici-del-kosovo-sono-criminali-di-guerra-che-fanno-parte-della


Qui l'articolo
http://www.politico.eu/article/kosovo-hashim-thaci-un-special-court-tribunal-organ-trafficking-kla-serbia-milosevic-serbia-ramush/
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Offline AlenBoksic

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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #45 : Lunedì 27 Luglio 2015, 10:19:12 »
Il ministro degli Estesi kosovaro Hashim Thaci, il leader politico ed ex comandante dell' "UCK"Ramush Haradinaj e altre personalità in vista fra gli albanesi del Kosovo sono stati minacciati di "conseguenze" se il Parlamento di Pristina continuerà a resistere alla creazione del tribunale per i crimini di guerra in Kosovo. Ad affermarlo è l'edizione europea di un giornale americano, il quale afferma che "Thaci e altri leader politici albanesi del Kosovo ostacolano le indagini sulle uccisioni, rapimenti e traffico di organi umani".

La minaccia rivolta aThaci, Haradinaj e altri politici influenti a Pristina è stata resa esplicita qualche giorno fa dall' assistente segretario di Stato Victoria Nuland, che evidentemente ha seguito l'opinione prevalente fra diplomatici occidentali e funzionari internazionali, i quali credono che Thaci tema di essere fra i primi condannati. L'articolo aggiunge che i diplomatici occidentali dicono che la minaccia di Washington si riferisce principalmente al fatto che il Tribunale speciale debba essere istituito dal Consiglio di sicurezza dell'ONU, cosa che Pristina non vuole.

In un rapporto intitolato "I bulli che governano il Kosovo", il giornale aggiunge che "Thaci e altri nella leadership politica del Kosovo sono stati individuati da parte dei servizi segreti occidentali come capi della criminalità organizzata" e "diplomatici europei che hanno seguito i Balcani per decenni dicono che il solo atteggiamento da tenere è: a carogna, carogna e mezza.

Secondo la rivista americana , i diplomatici occidentali ritengono che Thaci stia lavorando dietro le quinte per iintimidire i membri del suo stesso partitto e dunque rimandare la creazione del tribunale. "Alla fine del 2010 la stampa ikosovara ha raccontato che Thaci avrebbe minacciato di pubblicare il nome di ogni albanese che avesse aiutato nelle sue indagini il relatore del Consiglio d'Europa, Dick Marty. Thaci si comporta come una bestia in gabbia, ha detto l'Alto rappresentante delle organizzazioni internazionali a Pristina, il popolo del Kosovo sarebbe felice di sbarazzarsi di lui, ma non sa come fare perché Thaci ha il controllo sul governo e sull'economia".

Il quotidiano riporta ancora che Thaci ed i leader albanesi del Kosovo hanno presentato agli Stati Uniti il seguente avvertimento: le vittime di rapimenti e omicidi nel 1999 e nel 2000 sono stati per lo più i serbi del Kosovo, rom e appartenenti ad altre minoranze, ma tra le vittime c'è stato anche un numero significativo di albanesi che sono attribuiti ai "collaboratori serbi 'o avevano contrastato in altro modo le attività dell'UCK." E l'autore sottolinea che "l'inchiesta ha accertato che molti degli omicidi sono collegati con la vendita degli organi di vittime o prigionieri".

Diplomatici americani e dell'Europa occidentale indicano che "la Corte internazionale potrebbe contribuire anche alla necessaria pulizia necessaria dei funzionari corrotti che ostacolano la crescita dell'economia del Kosovo. Alcuni funzionari occidentali edicono che i recenti scontri armati di separatisti dell' "UCK" con la polizia in Macedonia e i sorprendenti assalti ai clandestini immigrati in Kosovo e in Ungheria, potrebbero essere un avvertimento all'Unione europea sul tipo di problemi che possono sorgere in Kosovo con l'istituzione del tribunale. Il giornale cita ampiamente Dick Marty ed il Consiglio d'Europa, così come il procuratore speciale Clint Williamson per tuttii reati, compreso il traffico di organi, cui può essere condannato l'ex capo dell'organizzazione paramilitare albanese del Kosovo.
http://italintermedia.globalist.it/Detail_News_Display?ID=83813&typeb=0&corte-speciale-o-sono-rogne
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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #46 : Lunedì 3 Agosto 2015, 17:26:20 »
http://www.guca.rs/video/2011/guca_2011.m4v

Se volete testare quanto il vostro fisico può sopportare condizioni estreme, ebbene dovete andare a Guča. Guča è un piccolossimo villaggio della Serbia centrale, non troppo distante dal confine bosniaco.

Qui, da oltre 50 anni, si svolge quello che è probabilmente il più importante festival di ottoni, attraverso il quale Boban Markovič ha conquistato la scena mondiale.
Si tratta di un vero è proprio concorso per bande di trombe e affini: ma attorno alla kermesse officiale è cresciuto, col passare degli anni, un vero e proprio raduno che vede appassionati raggiungere la Serbia da tutta Europa.

Chiariamo sin da subito: Guča non è un posto per palati raffinati. Si è praticamente costretti a dormire in tenda con decibel che raggiungono livelli sconosciuti, il miglior bagno a cui si può accedere è una latrina zeppa di mosche, le dosi di carne e šlivovica creano shock anche alle bocche meno delicate.
Ma se ci si ferma una, massimo due notti, ci si diverte davvero. Le bande di zingari che provengono da tutta Europa riempiono le strade del paese con le vibrazioni delle loro trombe: migliaia di persone le assecondano ballando per tutta la notte.
Quanto di più simile al carnevale di Rio esista in Europa
(cit. Yugoland, Andrea Ragona)
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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #47 : Domenica 9 Agosto 2015, 07:02:20 »
In pochi mesi la Serbia che, Kosovo escluso, vanta una popolazione di 7 milioni e rotti d'abitanti,
ossia il 20% in meno della sola Lombardia,
ha portato a casa il mondiale di calcio under 20, l'eurobasket femminile, l'argento nella volley worldleague, e il mondiale di pallanuoto.
Non male
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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #48 : Giovedì 13 Agosto 2015, 09:26:55 »
L’ONU rifiuta la candidatura del Kosovo all’UNESCO

Il capo della diplomazia serba Ivica Dacic ha confermato al quotidiano “Blic” che l’Organizzazione delle Nazioni Unite non ha accettato di inoltrare all’UNESCO la richiesta di candidatura del Kosovo per l’adesione a questa agenzia.

Dacic dice che all’UNESCO non arriverà la proposta dell’ONU sulla candidatura del Kosovo, però ha avvertito che questo è solo il primo passo.“Ora si potrebbe aspettare che il Kosovo si rivolga direttamente all’UNESCO con la sua richiesta di candidatura”, menziona Dacic.

La lotta diplomatica non è finita ancora, visto che potrebbe capitare che un altro paese a nome del Kosovo avvii questa procedura di fronte al Comitato esecutivo dell’UNESCO, viene indicato dal quotidiano “Blic”.



Nella lista dei siti protetti dall’UNESCO sono registrati i monasteri serbi Visoki Decani e Gracanica, il Patriarcato di Pec e chiesa di Nostra Signora Ljeviska. Se il Kosovo diventasse membro dell’Unesco, questi monumenti serbi potrebbero passare sotto la competenza di Pristina, il che non è accettabile per la Serbia.
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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #49 : Venerdì 4 Settembre 2015, 10:02:48 »
Il sostegno ai migranti è approvato dal 70% della popolazione

Il 70 dei serbi appoggia il governo nella sua azione di aiuto ai migranti attraverso la fornitura di acqua, cibo, vestiti, medicine e ripari. Alla domanda specifica i serbi nel 70% dei casi hanno risposto che i migranti sono in difficoltà e vanno aiutati nelle modalità sopra esposte. Dejan Vuk Stankovic ha sottolineato come il sostegno ai migranti sia una delle politiche maggiormente approvate dalla popolazione, che invece si oppone al “muro di Orban” e agli incidenti alla frontiera tra Macedonia e Grecia.

http://serbianmonitor.com/politica/19271/sondaggio-faktor-plus-a-vucic-e-allsns-consensi-maggioritari/
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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #50 : Mercoledì 14 Ottobre 2015, 09:49:19 »
Alla vigilia della seduta del Consiglio esecutivo, il primo ministro serbo Aleksandar Vucic ha mandato una lettera a tutti i paesi membri dell’UNESCO evidenziando come la richiesta del Kosovo è infondata dal punto di vista del diritto internazionale, nonchè sotto i punti di vista politico e morale.

Nella sua lettera, Vucic ha indicato che in accordo alla Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il Kosovo e Metohija è un territorio sotto il controllo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. “La Risoluzione 1244 conferma la sovranità e l’integrità territoriale della Repubblica Federale di Jugoslavia (ora Repubblica di Serbia) e degli altri paesi della regione. Inoltre, questa risoluzione prevede una soluzione politica per la crisi kosovara basata su questi principi. In Kosovo e Metohija è ancora attiva l’Amministrazione provvisoria dell’ONU gestita dal rappresentante del Segretario generale dell’ONU ( UNMIK)”, viene indicato nella lettera del primo ministro serbo.
[...]

L’UNESCO, in quanto organizzazione specializzata dell’ONU, ha l’obbligo di rispettare il diritto internazionale, in particolare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza, il che include anche la risoluzione 1244. “In questo senso, la considerazione dell’adesione del Kosovo all’UNESCO sarebbe una violazione forte dei diritti e della normativa creata per conservare la pace e la sicurezza. Questo potrebbe diventare un precedente pericoloso”, conclude Vucic.
[...]

Inoltre, primo ministro serbo ha detto che Pristina non ha neanche diritto morale per chiedere la candidatura all’UNESCO, tenendo in riguardo la mancanza di capacità e voglia di adempire gli obblighi necessari per entrare in questa organizzazione.

Dalla fine dei conflitti nel 1999, 141 chiese ortodosse sono distrutte completamente  oppure danneggiate con le iscrizioni dell’UCK (Esercito di liberazione del Kosovo) e negli ultimi tempi anche con iscrizioni che celebrano lo Stato islamico.  Tre monasteri, Visoki Decani, Gracanica e il Patriarcato di Pec con la Chiesa della Madonna Ljeviska sono entrati a far parte dell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Credo che sia contraria agli obiettivi dell’UNESCO la distruzione di monumenti culturali e storici dell’undicesimo secolo”, viene indicato nella lettera del primo ministro serbo.

“Per tutto questo, la giustificazione che  il patrimonio culturale serbo sarà più protteto con l’adesione del Kosovo all’UNESCO sembra ipocrita, perchè nessuno di qualsiasi chiesa serba o monastero serbo ha chiesto qualche protezione oppure un supporto”, ha concluso Vucic.

Vucic ha indicato che l’adesione del Kosovo, durante i tentativi continuativi di distruggere e rubare l’identità e patrimonio del popolo serbo in Kosovo, rappresentarebbe un premio per un prottettore falso dell’eredità culturale serba in Kosovo per le strutture politiche che dal 1999 finora non hanno fatto niente per impedire la distruzione dell’identità culturale di un popolo europeo, nonchè per impedire la cancellazione violenta delle traccie di sua esistenza in questo territorio.

“La Serbia ha dimostrato il suo impegno alla risoluzione dei problemi con Pristina in un modo pacifico. Inoltre, la Serbia è contro politicizzazione del lavoro dell’UNESCO. Alla fine, la Serbia è un piccolo paese. Non abbiamo il potere politico per confrontarci con coloro che sponsorizzano la candidatura del Kosovo. Però, il nostro obbligo è informare tutto il mondo sulle misure illegali e immorali intraprese contro il nostro paese ed almeno diffendere la verità”, ha concluso il primo ministro serbo nella sua lettera.

(RTS, Blic, 12.10.2015.)
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« Risposta #51 : Venerdì 16 Ottobre 2015, 18:39:20 »
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« Risposta #52 : Martedì 20 Ottobre 2015, 07:09:37 »
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« Risposta #53 : Martedì 20 Ottobre 2015, 07:44:47 »

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« Risposta #54 : Martedì 20 Ottobre 2015, 14:07:47 »
Prego,
dovere

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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #55 : Venerdì 23 Ottobre 2015, 10:20:20 »
L’UNESCO accetta la candidatura del Kosovo

Il consiglio esecutivo dell’Unesco, nella seduta odierna, ha accettato la candidatura del Kosovo all'ingresso in questo organizzazione, come riportato da RTS. Hanno votato a favore 27 membri di questo corpo, 14 erano i contrari e 14 gli astenuti. La decisione finale sull'accettazione definitiva del Kosovo in questa organizzazione verrà presa dalla Conferenza generale dell’Unesco che si terrà tra il 3 e il 18 novembre.

La proposta affinché il Kosovo divenisse membro Unesco è stata portata avanti dall’Albania e da un gruppo di stati per la candidatura del Kosovo in questa organizzazione, mentre la Serbia ha invitato i membri Unesco a rifiutare e respingere questa richiesta.

La seduta è iniziata intorno alle ore 15, e nel giro di poco è stata interrotta su richiesta di Russia e Cuba, per poi riprendere intorno alle 16,30.

Come riportato da RTS, il Kosovo, nella seduta del consiglio esecutivo dell’Unesco, è stato presentato senza simboli, mentre nel palazzo dell’Unesco era presente il capo della diplomazia kosovara Hasim Thaci, che è entrato nella sala per poi uscirne poco dopo.

I rappresentanti di Russia e Cuba, con l’appoggio dell’ Indonesia, hanno richiesto il rinvio della seduta. Ma il presidente del consiglio esecutivo ha respinto la richiesta sostenendo che l’iniziativa era stata ritardata.
Il rappresentante di Cuba ha quindi richiesto una pausa, perché secondo il proprio pensiero c’era stata una violazione della procedura, come informano da RTS.
La seduta è quindi ripresa alle ore 16,30, e dieci minuti dopo è stata votata la candidatura del Kosovo all’Unesco.

La discussione era chiusa al pubblico e, come riportato da B92, ci si aspetta che dopo la decisione verrà diramato un comunicato ufficiale ed una registrazione audio di quella parte della seduta.

Sull’ingresso del Kosovo deciderà ora la Conferenza generale dell’Unesco dove si decide con la maggioranza dei due terzi dei 195 paesi membri, dei quali 111 hanno riconosciuto il Kosovo e 84 no. Tale seduta si terrà tra il 3 e il 18 novembre.
Russia, Cuba, Cina, Argentina, Spagna e Brasile si sono opposti all’idea che un’entità come il Kosovo possa essere membro dell’Unesco, affermando che spiegheranno le proprie motivazioni nella sessione plenaria.
La proposta è stata invece sostenuta da molti paesi, come Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Slovenia, Regno Unito, Svezia, Emirati Arabi e Stati Uniti.

I vertici statali ed ecclesiastici, insieme ai rappresentanti dell’Accademia Serba delle Scienze e delle Arti, nel meeting di ieri al palazzo presidenziale, avevano invitato i membri dell’Unesco affinché rifiutassero e respingessero la richiesta del Kosovo e dei paesi sostenitori.
Tra le conclusioni finali del meeting c’era anche la dichiarazione che le chiese serbe e i monasteri del Kosovo e Metochia ricadono nel patrimonio e nella proprietà della Chiesa Ortodossa Serba e della Repubblica di Serbia e che qualunque usurpazione o furto significherebbe un’inequivocabile peggioramento della sopravvivenza dei più significativi monumenti religiosi, culturali e storici del popolo serbo, ma anche del patrimonio culturale europeo e mondiale del Kosovo e Metochia, così come della popolazione serba che in quel territorio continua a vivere.

Il premier serbo Aleksandar Vučić ha dichiarato ieri che la Serbia farà tutto il possibile per impedire l’ingresso del Kosovo nell’Unesco, così come che le possibilità della Serbia saranno più grandi alla Conferenza generale.
Per l’accettazione della proposta è necessaria la maggioranza semplice dei voti, e i voti astenuti non verranno conteggiati. Molto realisticamente, prima del voto verrà tenuta una discussione, come affermato da diversi paesi. Allo stesso modo, è possibile che con la maggioranza semplice si voti per la chiusura del dibattito, o per qualche soluzione alternativa, ha dichiarato a Tanjug l’ambasciatore serbo presso l’Unesco Darko Tanasković.

http://serbianmonitor.com/in-primo-piano/19952/lunesco-accetta-la-candidatura-del-kosovo/#.VinqYNLhBfw
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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #56 : Venerdì 23 Ottobre 2015, 10:40:35 »
La candidatura dell'ISIS è già stata presentata?
A questo punto non mi stupirebbe.

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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #57 : Lunedì 26 Ottobre 2015, 12:09:16 »
L'ex comandante delle forze speciali francesi all'interno della KFOR, il colonnello Jacques Hogard, ha dichiarato che UNSECO non dovrebbe consentire questa appartenenza.
"L' UNESCO non deve cedere alle pressioni perché oggi vogliono diventare suoi membri proprio coloro che hanno distrutto e incendiato i monumenti serbi - dice Hogard - il patrimonio culturale serbo in Kosovo appartiene anche al mondo.
Gli albanesi e il loro governo mostrano sempre due versioni della storia, da una parte ci sono quelli che dicono di essere buoni e dall'altra c'è la vita reale in Kosovo. Lì, non si stanno proteggendo chiese e monasteri, ma li si stanno distruggendo".
Hogard salvò il monastero Devic ed il convento di suore nelle vicinanze di Srbica dagli attacchi da parte dell'UCK nel 1999, e per questo ha ricevuto l'Ordine di San Sava.

http://italintermedia.globalist.it/Detail_News_Display?ID=85701&typeb=0&pristina-il-parlamento-piange

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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #58 : Martedì 3 Novembre 2015, 06:51:46 »
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Re:ex Jugoslavia e Balcani
« Risposta #59 : Lunedì 9 Novembre 2015, 15:24:44 »
Kosovo: Unesco respinge richiesta adesione
I sì sono stati 92 e 50 i no, mentre gli altri si sono astenuti


PARIGI - L'Unesco ha respinto per pochi voti la richiesta di adesione all'organizzazione del Kosovo. I sì sono stati 92 e 50 i no, mentre gli altri si sono astenuti.
Ma per passare la richiesta aveva bisogno della maggioranza di due terzi e cioè di 94 voti favorevoli

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