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Chiunque tifi Lazio, sentendo citare la data del 14 maggio, avverte automaticamente un brivido lungo la schiena. Un pomeriggio incredibile, che sembrava iniziare sotto auspici davvero difficoltosi ma che poi ha segnato indelebilmente la storia del calcio italiano. La Lazio alle ore 15 all'Olimpico si scontrò con il Reggina, un gioco da ragazzi che si concluse a favore della squadra biancoceleste con le reti di Inzaghi, Veron e Simeone. Altra storia a Perugia dove lo scontro con la Juve era stato interrotto da una pioggia incessante e che riprese dopo circa un’ora. Il match si concluse con la sconfitta dei bianconeri con gol di Calori, sconfitta lungamente contestata. Quell’ora di scarto si tramutò in un’attesa complessa per i tifosi laziali che rimasero all’interno dell’Olimpico con lo sguardo fisso sul tabellone, le radioline accese e la mente lontana 200 km in attesa di sviluppi. Un'ora interminabile che però fu allietata da quell'unico gol a sfavore della Juve.
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