Autore Topic: Sottovalutazione dei trofei della Lazio  (Letto 12048 volte)

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Orazio Scala

Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #40 : Venerdì 13 Maggio 2022, 00:08:31 »


Da altre parti questo ciclo virtuoso si è innestato. Non serve citare esempi, perché non ne vale la pena.

Ma no, citali pure. Io sono curioso.

Offline cartesio

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Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #41 : Venerdì 13 Maggio 2022, 07:47:33 »
sai che hai ragione?
ma
. Ad esempio noi siamo ferma a 5 anni fa nei nostri uomini migliori. 


Insomma.
Pedro, Zaccagni, FA.
A meno che tu pensi solo a Ciro, LA, SMS.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Panzabianca

Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #42 : Venerdì 13 Maggio 2022, 09:03:27 »
si vocifera di una cripto-Lazio.

Io sarei più per una subliminal-Lazio. Daje!

Cmq ha ragione chi dice - ce sarà sicuramente qualcuno che lo dice - che se i trofei vinti da Claudius li avesse vinti na scimmietta a caso o un Frikkin Sotèr, Roma risplenderebbe ancora de nastrini, quegli odiosi nastrini, e de bidoni della monnezza giallo ruggine.

Offline fish_mark

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Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #43 : Venerdì 13 Maggio 2022, 10:38:39 »
Ma no, citali pure. Io sono curioso.

Mi dispiace deludere la tua curiosità, ma non procederò oltre perché non ha senso, non c'è motivo di interesse.
Basta il pensiero, come si dice a volte.

Insomma.
Pedro, Zaccagni, FA.
A meno che tu pensi solo a Ciro, LA, SMS.

Pedro e Zaccagni te li appoggio, meno FA che gli si vuole bene, è un caro ragazzo, ma insomma molto al di sotto delle attese e delle speranze.
Rimaniamo quinti, ottimo risultato, ma sempre quinti siamo.
Di cose da fare ce ne sono parecchie e ringraziamo San Ciro, a cui si dovrà fare una statua equestre.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Orazio Scala

Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #44 : Venerdì 13 Maggio 2022, 10:49:04 »
Mi dispiace deludere la tua curiosità, ma non procederò oltre perché non ha senso, non c'è motivo di interesse.
Basta il pensiero, come si dice a volte.

No, non rispondi perché non ci sono esempi da fare. Non quello dei cugini, non quello del Napoli ormai giunto al limite della "crescita" senza aver vinto più di noi, non quello dell'Atalanta né tampoco quello della Fiorentina.

Qui sopra si è spiegato per mesi come fosse un'operazione intelligente spendere venti bombe per Kumbulla, che nel giro di un paio di anni avrebbe fruttato una grassa plusvalenza, il percorso indicato dai capiscioni per crescere.

Prendere Kumbulla sarebbe stato un disastro e altri capiscioni avrebbero martellato per anni sui venti mijioni buttati.

Che ci vuole a gestire la Lazio così? senza mai passare per la resa dei conti.

Offline MagoMerlino

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Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #45 : Venerdì 13 Maggio 2022, 10:55:26 »
No, non rispondi perché non ci sono esempi da fare. Non quello dei cugini, non quello del Napoli ormai giunto al limite della "crescita" senza aver vinto più di noi, non quello dell'Atalanta né tampoco quello della Fiorentina.

Qui sopra si è spiegato per mesi come fosse un'operazione intelligente spendere venti bombe per Kumbulla, che nel giro di un paio di anni avrebbe fruttato una grassa plusvalenza, il percorso indicato dai capiscioni per crescere.

Prendere Kumbulla sarebbe stato un disastro e altri capiscioni avrebbero martellato per anni sui venti mijioni buttati.

Che ci vuole a gestire la Lazio così? senza mai passare per la resa dei conti.
Guarda che il primo ad aver cercato Kumbulla è stato quel fenomeno di DS che ami tanto e non lo aveva certo seguito per ragioni tecniche..... quindi prima di parlare dei capiscioni da forum, comincia a pensare ai capiscioni in società, che fanno più danni di quelli da forum.
Non è arrivato Kumbulla è comunque arrivato Muriqi ed è stato lo stesso un disastro senza l'approvazione dei capiscioni da forum che, anzi, avevano immediatamento scritto: "e questo dando esce?"

Poi hai ragione se è riferito a Lotito
Che ci vuole a gestire la Lazio così? senza mai passare per la resa dei conti.
Hai ragione, sarebbe ora di arrivare alla resa dei conti, almeno quelli destinati alla Salernitana.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

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Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #46 : Venerdì 13 Maggio 2022, 11:10:17 »

No, non rispondi perché non ci sono esempi da fare. Non quello dei cugini, non quello del Napoli ormai giunto al limite della "crescita" senza aver vinto più di noi, non quello dell'Atalanta né tampoco quello della Fiorentina.

Qui sopra si è spiegato per mesi come fosse un'operazione intelligente spendere venti bombe per Kumbulla, che nel giro di un paio di anni avrebbe fruttato una grassa plusvalenza, il percorso indicato dai capiscioni per crescere.

Prendere Kumbulla sarebbe stato un disastro e altri capiscioni avrebbero martellato per anni sui venti mijioni buttati.

Che ci vuole a gestire la Lazio così? senza mai passare per la resa dei conti.

Ma no, non rispondo specie se la discussione prende la piega di un processo di fronte a un tribunale kafkiano presieduto dal patriarca della lazialità. Io ho detto la mia. Potrei dilungarmi con approfondimenti, citazioni, rimandi, ma non mi interessa minimamente. Che senso avrebbe, soprattutto quando l’interlocutore sta l’ con il sopracciglio alzato pronto a prendere una minima pagliuzza per riconfermare il suo assunto di partenza per cui non solo non c’è vita su Marte, ma neanche oltre Formello.
Quindi, stare qui a parlare dei cugini – con il rischio di apologia di reato giallorosso, cosa di cui mi guardo bene, per carità! – oppure ancora Napoli (giunto al limite della crescita, affermazione che suscita qualche sorrisetto, come se da queste parti si stiano per schiudere chissà quali prospettive), neanche l’Atalanta e tampoco la Fiorentina.
Procedi pure. Io ho detto la mia su un forum, come al bar: sparo la mia panzana, pace.

Prendere Kumbulla sarebbe stato un disastro. Giusto, alla prova dei fatti, ne convengo. Ma allo stesso tempo è inutile tirare giù il rosario delle cantonate prese da noi che per recentemente abbiamo fatto un bel mercato invernale di sola uscita, giusto per piazzare, almeno per un po’, le geniali intuizioni di giocatori presi, probabilmente, su google.
La domanda finale ci sta giusta giusta. “Che ci vuole a gestire la Lazio così? senza mai passare per la resa dei conti.” La cosa comica – e viene giù il teatro veramente - è che non la rivolgi a chi di dovere, ma ad altri, come se le operazioni di mercato venissero decise da questo forum.
Sipario applausi. Meriterebbe un bis.
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geddy

Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #47 : Venerdì 13 Maggio 2022, 11:33:37 »
Mark il problema e' solo uno. Cosa esattamente sognate e cosa esattamente pensate sia credibile come dimensione per la Lazio. Pensate si possa nel giro di un ventennio diventare un Real Madrid o nel giro di vent'anni realizzare un exploit inatteso e estemporaneo. Ci provano City e PSG da un decennio a diventare novelli Real, collezionando semifinali e sganassoni. Pensi possiamo replicare il fenomeno Villarreal? Credi davvero che se e' riuscito a loro possiamo facilmente replicarlo? Con un DS migliore di Tare e' un presidente meno folkloristico?

geddy

Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #48 : Venerdì 13 Maggio 2022, 11:40:25 »
Detto francamente poi.: nelle ultime tre o quattro estati anche io ho pensato che bastava un altro Luis per competere per il traguardo massimo e chissa'... Il problema era trovarlo un innesto di tale portata, ed e'stato senza dubbio spiacevole ritrovarsi quinti o sesti dopo aver assaporato l'ineriante sensazione di essere i più forti, inarrestabili e invincibili. A davvero basta un Vavro o un Muriqi a giustificare l'infrangersi di un sogno?

ThomasDoll

Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #49 : Venerdì 13 Maggio 2022, 11:43:20 »
Oh, mica è detto, magari Kumbulla a Formello si trovava meglio.
Non è che Trigoria ultimamente sia stato un posticino tranquillo.
La spesa però era assurda e si capisce perché il Verona spedì di corsa il ragazzo verso l'aesse. Con noi quei soldi li beccava col coso, col coso, lì, col coso.
Col cazzo

Gli errori di Tare sono oggettivi, ma non sono la strategia della società.
Che agisce con assoluta coerenza e leggibilità, salvo qualche perplessità da chiarire, da quasi vent'anni.
Non si capisce il senso di queste guerre di posizione, perciò, soprattutto mentre si giocano partite decisive per la classifica.
Non è che rimestando il pentolone la zuppa diventa migliore.
Lotito non cambia, la Lazio non sembra suscitare l'interesse di acquirenti in grado di soddisfarlo, la squadra fa il suo.
Chi ve lo fa fare non si capisce. Godetevela un pochetto, no?
Manco fossimo stati sempre competitivi da metà sinistra della classifica. Con tutta la fanga che c'è toccata da regazzini...

Offline fish_mark

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Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #50 : Venerdì 13 Maggio 2022, 11:46:27 »
Mark il problema e' solo uno. Cosa esattamente sognate e cosa esattamente pensate sia credibile come dimensione per la Lazio. Pensate si possa nel giro di un ventennio diventare un Real Madrid o nel giro di vent'anni realizzare un exploit inatteso e estemporaneo. Ci provano City e PSG da un decennio a diventare novelli Real, collezionando semifinali e sganassoni. Pensi possiamo replicare il fenomeno Villarreal? Credi davvero che se e' riuscito a loro possiamo facilmente replicarlo? Con un DS migliore di Tare e' un presidente meno folkloristico?

Il Real Madrid, il City e il PSG sono esempi che uccidono la discussione. Geddy caro va bene che si parla di argomenti leggeri, senza neanche troppo prendersi sul serio, ma che senso ha citare quegli esempi e accostarli alla Lazio? Il Real è una istituzione della Spagna e quelle altre due squadra sono guidate da famiglie reali qatarine che ci hanno buttato sopra miliardi di euro, così tanto per divertirsi. Due club che non hanno mai rappresentato una storia più magnifica di quella della Lazio.
Poi vai a citare il Villareal e io allora ti dico soltanto una cosa. Se guardi ai loro dati – ma anche a quelli del Siviglia – ti avvicini a una realtà quella sì accostabile alla Lazio e allora la mia domanda è semplice semplice. Ma perché da quelle parti riescono a fare quelle perfomances - ogni tanto, ma lo fanno - e qui devo gioire al massimo per una Coppa Italia, perché questo mi deve bastare?
Villareal è una cittadina come Tivoli e la squadra ha un fatturato inferiore a quello della Lazio. E un paio di settimane fa per poco non riesce a qualificarsi in una finale di CL. Dunque, si può porre questa domanda anche da tifoso semplice semplice come sono io? Oppure tutto questo significa sminuire la Coppa Italia e i trionfi che Lotito, con il suo modo sempre criticato e criticabile - comunque è riuscito a dare (e di cui gli va dato atto e riconoscimento)?
Io credo proprio di no.
Di facile a questo mondo, del resto, non c’è proprio niente, caro Geddy. Il checcevo io non lo applico a niente, neanche se mi dovessi mettere a fare una carbonara.


Detto francamente poi.: nelle ultime tre o quattro estati anche io ho pensato che bastava un altro Luis per competere per il traguardo massimo e chissa'... Il problema era trovarlo un innesto di tale portata, ed e'stato senza dubbio spiacevole ritrovarsi quinti o sesti dopo aver assaporato l'ineriante sensazione di essere i più forti, inarrestabili e invincibili. A davvero basta un Vavro o un Muriqi a giustificare l'infrangersi di un sogno?

Guarda se scendiamo sul lato stretatmente tecnico allora rischiamo di avvelenarci il sangue.
Perchè questa Lazio oltre a quei punti di forza (quei 4 5 giocatori forti) ha poco altro, molto poco.
Se Vavro e Muriqi fossero stati indovinati sul serio allora sì che potevamo fare cose grandiose, ancora più grandi di quanto siamo riusciti a fare.
Ma questo non è successo. purtroppo.

Questa squadra ha una difesa da rifare, un reparto attaccanti che si limita a Immobile e una panchina spesso inadeguata. E la società è ferma all'IDL perché non riesce  fare mercato né in uscita (non piazza i suoi) né in entrata (non ha soldi).
Eppure siamo arrivati quinti.
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geddy

Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #51 : Venerdì 13 Maggio 2022, 12:08:36 »
Forse arriviamo quinti. Sarebbe buono.

ThomasDoll

Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #52 : Venerdì 13 Maggio 2022, 12:14:05 »
Eppure siamo arrivati quinti.

Appunto, rallegriamoci, no?
Anche perché questo smentisce la tesi che la squadra è inadeguata: la squadra, tutta, è al momento la quinta in Italia.
Perché sembra sempre di stare sull'orlo del baratro?

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Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #53 : Venerdì 13 Maggio 2022, 12:26:39 »
Forse arriviamo quinti. Sarebbe buono.


Si, buono, per una stagione non proprio memorabile.
Qualche fiammata iniziale, poi troppi tonfi ed uscita dalle coppe piuttosto veloce.
Un 6 che se non è politico è soprattutto sulla fiducia.

Nota positiva Sarri.

Appunto, rallegriamoci, no?
Anche perché questo smentisce la tesi che la squadra è inadeguata: la squadra, tutta, è al momento la quinta in Italia.
Perché sembra sempre di stare sull'orlo del baratro?

si, Thomas, tutto quello che vuoi, vediamoci per una bevuta, ma insomma non è roba da caroselli eh.
Tutto questo non si traduce nella percezione di stare "sull'orlo del baratro".

E' che di fronte al quinto posto mi sento di stare nella condizione di ... Carlo Croccolo che andava a trovare la fidanzata, molto carina, ma gli faceva trovare sempre - e dicasi sempre - "il baccalà". Che a me piace eh, ma insomma sempre baccalà?
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ThomasDoll

Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #54 : Venerdì 13 Maggio 2022, 13:00:03 »
Sono le aspettative il problema.
Per la Lazio stare nei primi 5 è un ottimo risultato, basta pensare a come funziona il calcio da noi, non sto a riepilogare le mille conferme di quello che dico, guarda come si coalizzò la trimurti strisciata contro Cragnotti. In Italia ci sono 6 club metropolitani, 7 se consideri Firenze (non ci metto il Toro perché è derelitto), e tra i 6 noi siamo quelli con meno mezzi e meno tifosi. Stare nei 5/6 è perfettamente corrispondente al nostro valore. Non si stappa lo champagne ma nemmeno ci si strappano i peli del naso.
Vincere è qualcosa di episodico, e a noi l'episodio da festa è toccato spesso, in tempi recenti.
Più del nostro "normale", no?


Offline disabitato

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Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #55 : Venerdì 13 Maggio 2022, 13:09:30 »
Appunto, rallegriamoci, no?
Anche perché questo smentisce la tesi che la squadra è inadeguata: la squadra, tutta, è al momento la quinta in Italia.
Perché sembra sempre di stare sull'orlo del baratro?
Il vulnus è proprio questo:

Siamo quinti perché stiamo facendo il massimo?

Siamo quinti nonostante Lotito e Tare?

Siamo quinti grazie a Lotito e Tare?

Nella stagione 2019/2020, almeno la parte giocata ad armi pari, la possiamo annoverare fra le migliori degli ultimi venti anni. Battuta la Juve in casa, hai vinto addirittura a Milano sponda Milan, uno schiacciasassi.

Certi della Champions League praticamente già a febbraio.

Quella stagione è stata la classica variante anomala in un contesto da "pilota automatico" che ti garantisce sempre il sesto posto?

Dice "meglio Lotito che un fruttarolo" no. O meglio, non necessariamente.

Sembra assurdo ma Lotito chi ha un banco al mercato sono due tipi di imprenditori molto diversi.

Il fruttarolo compra la merce da rivendere, ma non sa quanto incasserà quel giorno.
Lotito sa prima quanto incasserà e di conseguenza prova (non sempre bene) a tenere i costi una 'nticchia sotto i ricavi.
Il primo, ogni mattina, è sotto di x euro e si fa il segno della croce, il secondo deve spendere il giusto per non rimetterci, ma è certo di quanto entrerà.

Il secondo approccio è stato VITALE per le sorti della Lazio post 2004, ma nel 2022 l'approccio non da appalto pubblico potrebbe non essere più sufficiente nelle attuali condizioni di mercato.

Poi, se mi si dice che in base alla "cristallizzazione delle posizioni post diritti tv" si arriverebbe comunque in media sesti, allora tanto vare affidare la Lazio ad un software gestionale e risparmiare (almeno) i 700k annui che si riconosce il Caro Leader.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Orazio Scala

Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #56 : Venerdì 13 Maggio 2022, 13:19:31 »

Si, buono, per una stagione non proprio memorabile.
Qualche fiammata iniziale, poi troppi tonfi ed uscita dalle coppe piuttosto veloce.
Un 6 che se non è politico è soprattutto sulla fiducia.

Nota positiva Sarri.

si, Thomas, tutto quello che vuoi, vediamoci per una bevuta, ma insomma non è roba da caroselli eh.
Tutto questo non si traduce nella percezione di stare "sull'orlo del baratro".

E' che di fronte al quinto posto mi sento di stare nella condizione di ... Carlo Croccolo che andava a trovare la fidanzata, molto carina, ma gli faceva trovare sempre - e dicasi sempre - "il baccalà". Che a me piace eh, ma insomma sempre baccalà?

Molto meglio gli anni dal '76 all'89. Non ci si annoiava mai. E le Volanti arrivavano in orario.

Orazio Scala

Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #57 : Venerdì 13 Maggio 2022, 14:03:45 »
E i piazzisti di sanitari nonché buttadentro di bettole non dedicano MAI una parola a uno come Calleri, che dovrebbe avere una statua con genuflessione obbligatoria all'entrata di Formello.

La rappresentazione della Lazio di De Angelis e compagnia è un falso storico e ha profondamente rotto i cojoni.

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Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #58 : Venerdì 13 Maggio 2022, 14:13:25 »
Molto meglio gli anni dal '76 all'89. Non ci si annoiava mai. E le Volanti arrivavano in orario.

Ma questo continuo riferimento a epoche passate, peraltro ormai piuttosto risalenti, non so quanto bene faccia alla discussione, oltre alla serenità del laziale.
Su un punto sono d'accordo con te (che peraltro siamo pure coetanei). Non ci si annoiava mai e ... le volanti arrivavano in orario. Eh si.

Tuttavia, sbobinare la storia di quegli anni dal 1976 al 1993 non so quanto senso abbia, ma posso dare il mio contributo in termini, almeno, di percezione di quegli anni.
Quando ormai cominciavo a crescere (fine 70), vivevo una Lazio piuttosto disastrata dove si faceva grande fatica a trovare le ragioni di appassionarsi alle vicende di una squadra, dove c'erano pure campioni di prima grandezza (i c.d. golden boys) ma con una società che viveva in un continuo limbo tra il paradiso (un miraggio) e l'inferno (la quasi quotidianità). Vivevo il ricordo dello scudetto, proprio in quegli anni, come di un qualcosa di fantastico, di un epoca ormai passata che non avremo vissuto più e che peraltro sembrava veramente molto lontana, anche se era passato soltanto qualche anno.

Ma in tutto questo che senso ha mettere in confronto quel periodo con quello attuale, con la stabilità di 18 anni di proprietà e dirigenza, l'asset più importante a detta del suo principale stakeholder (pro domo sua ovviamente). In ogni caso, a rischio di bestemmiare questa piattezza di una proprietà stabile quando da altre parti si cambiano con una certa regolarità non so quanto sia sostenibile nel lungo periodo.

E proprio per questo mi sembrano molto pertinenti le tre domande di Disabitato

Siamo quinti perché stiamo facendo il massimo?

Siamo quinti nonostante Lotito e Tare?

Siamo quinti grazie a Lotito e Tare?


A tutte queste tre domande potremmo rispondere, contemporaneamente, SI.
Ed è questo l'aspetto più allucinante.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Panzabianca

Re:Sottovalutazione dei trofei della Lazio
« Risposta #59 : Venerdì 13 Maggio 2022, 14:29:05 »
Mark il problema e' solo uno. Cosa esattamente sognate e cosa esattamente pensate sia credibile come dimensione per la Lazio. Pensate si possa nel giro di un ventennio diventare un Real Madrid o nel giro di vent'anni realizzare un exploit inatteso e estemporaneo. Ci provano City e PSG da un decennio a diventare novelli Real, collezionando semifinali e sganassoni. Pensi possiamo replicare il fenomeno Villarreal? Credi davvero che se e' riuscito a loro possiamo facilmente replicarlo? Con un DS migliore di Tare e' un presidente meno folkloristico?

si, bello The Truman Show, un film del 1998. Te lo immagini Claudius che mi parla dall'alto mentre io sbatto la capoccia contro un finto orizzonte. Volevo partire, anzi, che dico, proprio scappare con la mia barca verso la champignon, ma  czz czz czz... (cit. LD) qualcuno me lo ha impedito.

"ahò...'ndo cazzo vai? si sta tanto bene in questo meraviglioso quinto posto..."

mah