Autore Topic: Sailing the seas of Changpeng  (Letto 4620 volte)

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Orazio Scala

Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #40 : Giovedì 12 Maggio 2022, 20:44:20 »
Io scriverei alla Coca Cola.

Offline WBB

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Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #41 : Giovedì 12 Maggio 2022, 21:30:27 »
Ma se chiama CZ sul web perché guidava il pullman dell’epoca trasferta a Catanzaro, quelle dei 29 eroi?
Questo è più tifoso de Pilarella!
Ai veri laziali, battiamo le mani!
trigoria delenda est

Panzabianca

Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #42 : Venerdì 13 Maggio 2022, 09:18:40 »

Panza !

Se pure non ci comprasse, si potrebbe sempre riutilizzare in altro modo : mi sembra dotato di un buon palleggio !


Come dice WBB è calabrese, è evidente. Cambia tutto. 
Ho sempre sognato una rivendita de peperoncini dentro Formello. Daje!

Si, buon palleggio, un cripto-palleggio alla Marusic. Fossi in Luis Alberto imparerei l'Italiano, però.

Bah, sarà solo una buona collaborazione o qualcosa di più?   

citando un netter: "volesse la Madonna"

Panzabianca

Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #43 : Venerdì 13 Maggio 2022, 09:23:49 »
Io scriverei alla Coca Cola.

guarda che il rabbino di Atlanta li chiamò. Ottenne la Cocacola kosher, quella coi tappi gialli, fatta col saccarosio in luogo dello sciroppo di mais.
Chiamamola! N'ce rimettemo gniente.

Offline LaLazioMia

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Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #44 : Venerdì 13 Maggio 2022, 10:45:27 »
. Dai laziali dalle saccocce a chiocciola aprite i vostri portafogli e trasformateli in criptovaluta e moneta virtuale sarete ricompensati da Zhao che diventerà il presidente
Ps si accetta volentieri il denaro riciclato dei Casalesi
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
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geddy

Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #45 : Venerdì 13 Maggio 2022, 12:15:44 »
Binance non credo sia un nemico pero'. Anzi il rapporto sembra più profondo di una semplice main sponsor. Poi vabbe, a noi ci gestisce un fruttarolo...

Offline LaLazioMia

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Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #46 : Venerdì 13 Maggio 2022, 12:49:51 »
Binance non credo sia un nemico pero'. Anzi il rapporto sembra più profondo di una semplice main sponsor. Poi vabbe, a noi ci gestisce un fruttarolo...
per anni il fruttarolo è stato accusato di non avere uno sponsor sulla maglia. Ora finalmente ce n'è uno che e' considerato dalla maggior parte dei laziali un grande sponsor. Questo sponsor si attende un cospicuo ritorno quindi forza con i fan token e gli investimenti in criptovalute. Se non altro per fargli confermare la sponsorizzazione il prossimo anno e gli anni futuri. Meglio un presidente volatile che un volatile come presidente Olimpia e le solide realtà
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Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #47 : Venerdì 13 Maggio 2022, 14:56:12 »
Quindi la strategia di Lotito di insultare chi dovrebbe garantire il ritorno al suddetto sponsor, dove viene collocata in questo quadretto?

P.s. per rispetto dei fruttaroli, gran lavoratori che conoscono il significato del rischio d'impresa, eviterei ulteriori paragoni col reuccio degli appalti pubblici.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline LaLazioMia

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Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #48 : Venerdì 13 Maggio 2022, 16:57:14 »
Certo averli appellati ogni volta che vengono allo stadio con il termine limitativo di pdm ed averli utilizzati come un Pungiball  spingera' i quadrumani a boicottare lo sponsor. 😥
We are virtually sealing.

Il povero Cragna fu linciato perché li aveva chiamati clienti. E lui era uno che versava.
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Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #49 : Venerdì 13 Maggio 2022, 20:31:44 »
Cragnotti aveva ragione.
I tifosi sono clienti. Il cliente va vezzeggiato e leccato, infatti Cragnotti "versava" nella società creando Lazio stellari.

È che il Lotito un cliente non sa nemmeno che faccia abbia, quindi figurati se ci si sa relazionare.

Il fruttarolo sa che se vende un prodotto scandente, non incassa. Lotito (e tutti gli altri presidenti) sanno che indipendentemente dal prodotto offerto, incassi una certa cifra.

Il problema è che la Lazio incassa troppo per rischiare di retrocedere e non abbastanza per vincere lo scudetto.
Al Pontifex del primo miglio va bene così, e calibra (male) le uscite in base alle entrate.
Gli altri, almeno la gran parte, sia partendo da basi superiori o inferiori, danno quantomeno l'idea di volersela giocare.

La Lazio arriverà sempre fra il quarto (se va bene) e l'ottavo (ma anche undicesimo) posto quando butta male.
Ottimo per chi ha negli occhi la romantica mediocrità delle Lazio di gran parte degli anni 60, 70, 80, del tutto insufficiente per chi ha vissuito nel fiore dei priori anni una Lazio molto vincente.

I danni di Cragnotti sono questi: aver sbattuto in faccia ai "clienti storici" che la Lazio poteva fare molto meglio di quanto fatto nei 93 anni precedenti.

Si continuano ad esaltare le Lazio degli anni 80 e del 72-74, senza mai esaltare (come si deve) quelle di fine secolo.

Si esalta ancora la Lazio del 74.. del 74 santa miseria!
Una squadra fortissima, come poche in Europa che, poiché composta da pazzi esaltati, ha privato la Lazio della partecipazione alla Coppa dei campioni, a causa di una rissa in coppa UEFA.
Fatto di una gravità inaudita!
Per quanto era forte quella squadra, saresti potuto arrivare anche in fondo a quella coppa.

E giù ad esaltare 'sta gente...

I danni andrebbero chiesti loro!

"E poi cos'è successo?"
"E poi l'abbiamo menati tutti quanti. Eheheheh"

Ma vaffanculo va'! te e chi ancora ti mette un microfono davanti!

Roba che se questi sono gli eroi, i vari Nedved (Giuda Iscariota), Mihajlovic, Nesta, Vieri, Salas. Verón, Marchegiani (il merda) e compagnia cantante, dovrebbero avere statue bronzee sparse per tutta Roma.
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Offline Fabio70rm

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Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #50 : Venerdì 13 Maggio 2022, 21:16:55 »
E' che l'epopea cragnottiana si vede non ungeva abbastanza....

Mille volte da preferire alle Lazio precedenti!!!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline LaLazioMia

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Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #51 : Venerdì 13 Maggio 2022, 21:29:57 »
Cragnotti ha versato enormi buffi,
 nella Lazio, e non solo.
Nonostante poi ungesse a dovere la tifoseria organizzata ha ricevuto ricatti ed intimidazioni personali e familiari.
Mi dispiace, i tifosi non sono clienti non vanno a teatro a vedere una recita di cui si conosce il finale. I tifosi sono mossi da amore e passione per una squadra e uno spettacolo di cui non si conosce la fine ma si spera di uscire vincitori  o almeno di aver visto impegno e bel gioco.
I tifosi dovrebbero sostenere e supportare la squadra e la società per cui tifano sia nella buona che nella cattiva sorte. I piazzamenti della Lazio sono stati nell'era Lotito mediamente migliori della posizione (settima ) dei fatturati squadre serie A. Lo stesso non si puo' dire ad es per il Torino(nono) , le merdacce (quarti),la nuova florenzia(ottava).
L'atalanta (sesta) ha un fatturato superiore alla Lazio.Quindi i risultati sportivi della Lazio considerando anche i sei trofei sono di gran lunga superiori ad altri.
La Lazio ha una gestione sana tra entrate ed uscite ed il merito non è certo dei tifosi e dei media laziali che da 18 anni a questa parte non hanno mai contribuito a pacificare l'ambiente e dare il proprio contributo.
Ne è testimonianza quanto sia riconosciuta, fuori dal raccordo, la bonta' della gestione.
L'incremento dei fatturati ha una sola soluzione, la moltiplicazione dei tifosi e la patrimonializzazione con lo stadio di proprietà. Se poi arrivasse lo sceicco stupido  perché no. Attenzione però che il peggio non finisce con Lotito.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
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Orazio Scala

Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #52 : Sabato 14 Maggio 2022, 06:05:57 »
Cragnotti aveva ragione.
I tifosi sono clienti. Il cliente va vezzeggiato e leccato, infatti Cragnotti "versava" nella società creando Lazio stellari.

È che il Lotito un cliente non sa nemmeno che faccia abbia, quindi figurati se ci si sa relazionare.

Il fruttarolo sa che se vende un prodotto scandente, non incassa. Lotito (e tutti gli altri presidenti) sanno che indipendentemente dal prodotto offerto, incassi una certa cifra.

Il problema è che la Lazio incassa troppo per rischiare di retrocedere e non abbastanza per vincere lo scudetto.
Al Pontifex del primo miglio va bene così, e calibra (male) le uscite in base alle entrate.
Gli altri, almeno la gran parte, sia partendo da basi superiori o inferiori, danno quantomeno l'idea di volersela giocare.

La Lazio arriverà sempre fra il quarto (se va bene) e l'ottavo (ma anche undicesimo) posto quando butta male.
Ottimo per chi ha negli occhi la romantica mediocrità delle Lazio di gran parte degli anni 60, 70, 80, del tutto insufficiente per chi ha vissuito nel fiore dei priori anni una Lazio molto vincente.

I danni di Cragnotti sono questi: aver sbattuto in faccia ai "clienti storici" che la Lazio poteva fare molto meglio di quanto fatto nei 93 anni precedenti.

Si continuano ad esaltare le Lazio degli anni 80 e del 72-74, senza mai esaltare (come si deve) quelle di fine secolo.

Si esalta ancora la Lazio del 74.. del 74 santa miseria!
Una squadra fortissima, come poche in Europa che, poiché composta da pazzi esaltati, ha privato la Lazio della partecipazione alla Coppa dei campioni, a causa di una rissa in coppa UEFA.
Fatto di una gravità inaudita!
Per quanto era forte quella squadra, saresti potuto arrivare anche in fondo a quella coppa.

E giù ad esaltare 'sta gente...

I danni andrebbero chiesti loro!

"E poi cos'è successo?"
"E poi l'abbiamo menati tutti quanti. Eheheheh"

Ma vaffanculo va'! te e chi ancora ti mette un microfono davanti!

Roba che se questi sono gli eroi, i vari Nedved (Giuda Iscariota), Mihajlovic, Nesta, Vieri, Salas. Verón, Marchegiani (il merda) e compagnia cantante, dovrebbero avere statue bronzee sparse per tutta Roma.

Ne abbiamo parlato tante volte: I soldi delle televisioni hanno dilatato il solco. Oggi un modello Cragnotti non è più riproducibile.

Va anche detto che il Dottore, dopo l'iniziale iniezione di liquidità, non ha mai più messo soldi nella Lazio: che ha finanziato con iniezioni una tantum non ripetibili, vedi entrata in Borsa, e tanti debiti.

Io sono uno dei pochissimi che nel 2003 diceva che avrebbe rifatto tutto dal primo giorno, compreso il (mai esistito) rischio fallimento. Ma wuel modello non aveva le basi per poter continuare a lungo né è replicabile oggi.

Il sistema basato sui diritti TV ha bisogno di tante partite e di stabilità. Così il Campionato a 20 squadre diventa anche la garanzia che l'eversione al massimo livello sia impossibile. E ci sono ben 15 club che sono stabilmente in A da anni.

In questo scenario, tutti i club che avrebbero un interesse sportivo più ambizioso ma non perseguibile, quello di vincere lo scudetto, si accomodano senza tante discussioni. Un torneo a 16, magari con un monte ingaggi calmierato e un patto d'onore che preveda lo schieramento di almeno sei italiani in campo (faccio degli esempi), avrebbe già prodotto un paio di scudetti di Napoli e as roma e magari anche uno della Lazio: ma è impensabile che il sistema rinunci anche a un solo Euro: l'imprenditoria funziona così e finché i fruitori non si stancheranno, causando un calo degli introiti, lo scenario questo rimarrà.

Chi sogna il magnate fa bene, come tutti i sognatori, ma anche un sogno deve poggiare su un minimo di possibilitá di realizzarsi. In Italia sono già arrivati proprietari stranieri per le squadre di primissimo e primo livello, fatta eccezione per Juventus Lazio e Napoli: quanto è cambiato lo scenario rispetto al solito? Per niente, e non c'è nessuno tra gli zii d'America (o d'Asia) che emerga rispetto agli altri.

Venti anni fa un celebre libro (Calcionomica) studiò in modo approfondito gli scenari sportivi è futuri, riconoscendo come il calcio europeo ad alto livello avesse i suoi punti di forza nei grandi centri industriali (Milano, Torino, München, Liverpool, Manchester) e in realtà "di Stato (Madrid e Barcelona) e prevedendo uno spostamento nelle grandi capitali (Londra, Parigi, Roma): un processo che è andato avanti ma in modo lentissimo e dopo due decenni la Champions League ha abbandonato le piazze tradizionali in una sola occasione per sbarcare a Londra. E anche quest'anno la finale sarà tradizionale come non mai. La realtà è che la tradizione calcistica europea ha basi così profonde da essere poco attaccabile anche con investimenti enormi. Spendere nel calcio PER il calcio non ha senso, come del resto non lo ha mai avuto: si spende perché si fanno girare I soldi in roulette che manco ci immaginiamo. Ma I risultati sportivi quelli restano, fatta eccezione per colossi come ManCity e PSG che comunque non hanno ancora vinto nulla e che stanno nel cuore dell'Europa che conta, non in quella periferia sgangherata che è il nostro Paese. E se Milano è la Torre Angela dell'Europa, Roma è Finocchio, Borghesiana, Campo di Carne.

Quanto alla soddisfazione del tifoso, chiedere ai napolisti che hanno vinto qualcosa, hanno lottato un paio di volte seriamente per il titolo e in CL ci vanno spesso: sono frustrati più o meno quanto noi, perché alla fine di girare su te stesso, anche a ridosso dei primi m, ti stufi lo stesso. Né la tanto agognata "partecipazione alla CL" ha prodotto alcunché: e il Napoli dovrebbe essere il paradigma perfetto della "Lazio" che alcuni dipingono, che cresce, va in CL, cresce ancora e ancora va in CL...ma alla fine sbatte contro un muro lo stesso. Perché quella della crescita all'infinito è una fesseria. E quello che non vogliamo accettare è il fatto che il nostro limite sia stato già raggiunto così come il Napoli ha raggiunto il proprio. Ovvero si può credere che per quasi vent'anni l'unico proprietario di A incapace abbia tenuto un club al disotto di una dimensione che alcuni pensano sia quella giusta ma non si sa in forza di cosa.

Lo scenario è questo e rimarrà tale finché non ci stancheremo di guardare l'ennesimo Lazio-Napoli senza nulla in palio. O pensate di appassionare un bimbo alla Lazio raccontandogli della grande importanza economica della lotta per il quarto posto?

Offline LaLazioMia

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Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #53 : Sabato 14 Maggio 2022, 09:23:13 »
Okay, that's it, folks.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
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« Risposta #54 : Sabato 14 Maggio 2022, 09:37:55 »
Ne abbiamo parlato tante volte: I soldi delle televisioni hanno dilatato il solco. Oggi un modello Cragnotti non è più riproducibile.

Va anche detto che il Dottore, dopo l'iniziale iniezione di liquidità, non ha mai più messo soldi nella Lazio: che ha finanziato con iniezioni una tantum non ripetibili, vedi entrata in Borsa, e tanti debiti.

Io sono uno dei pochissimi che nel 2003 diceva che avrebbe rifatto tutto dal primo giorno, compreso il (mai esistito) rischio fallimento. Ma wuel modello non aveva le basi per poter continuare a lungo né è replicabile oggi.

Il sistema basato sui diritti TV ha bisogno di tante partite e di stabilità. Così il Campionato a 20 squadre diventa anche la garanzia che l'eversione al massimo livello sia impossibile. E ci sono ben 15 club che sono stabilmente in A da anni.

In questo scenario, tutti i club che avrebbero un interesse sportivo più ambizioso ma non perseguibile, quello di vincere lo scudetto, si accomodano senza tante discussioni. Un torneo a 16, magari con un monte ingaggi calmierato e un patto d'onore che preveda lo schieramento di almeno sei italiani in campo (faccio degli esempi), avrebbe già prodotto un paio di scudetti di Napoli e as roma e magari anche uno della Lazio: ma è impensabile che il sistema rinunci anche a un solo Euro: l'imprenditoria funziona così e finché i fruitori non si stancheranno, causando un calo degli introiti, lo scenario questo rimarrà.

Chi sogna il magnate fa bene, come tutti i sognatori, ma anche un sogno deve poggiare su un minimo di possibilitá di realizzarsi. In Italia sono già arrivati proprietari stranieri per le squadre di primissimo e primo livello, fatta eccezione per Juventus Lazio e Napoli: quanto è cambiato lo scenario rispetto al solito? Per niente, e non c'è nessuno tra gli zii d'America (o d'Asia) che emerga rispetto agli altri.

Venti anni fa un celebre libro (Calcionomica) studiò in modo approfondito gli scenari sportivi è futuri, riconoscendo come il calcio europeo ad alto livello avesse i suoi punti di forza nei grandi centri industriali (Milano, Torino, München, Liverpool, Manchester) e in realtà "di Stato (Madrid e Barcelona) e prevedendo uno spostamento nelle grandi capitali (Londra, Parigi, Roma): un processo che è andato avanti ma in modo lentissimo e dopo due decenni la Champions League ha abbandonato le piazze tradizionali in una sola occasione per sbarcare a Londra. E anche quest'anno la finale sarà tradizionale come non mai. La realtà è che la tradizione calcistica europea ha basi così profonde da essere poco attaccabile anche con investimenti enormi. Spendere nel calcio PER il calcio non ha senso, come del resto non lo ha mai avuto: si spende perché si fanno girare I soldi in roulette che manco ci immaginiamo. Ma I risultati sportivi quelli restano, fatta eccezione per colossi come ManCity e PSG che comunque non hanno ancora vinto nulla e che stanno nel cuore dell'Europa che conta, non in quella periferia sgangherata che è il nostro Paese. E se Milano è la Torre Angela dell'Europa, Roma è Finocchio, Borghesiana, Campo di Carne.

Quanto alla soddisfazione del tifoso, chiedere ai napolisti che hanno vinto qualcosa, hanno lottato un paio di volte seriamente per il titolo e in CL ci vanno spesso: sono frustrati più o meno quanto noi, perché alla fine di girare su te stesso, anche a ridosso dei primi m, ti stufi lo stesso. Né la tanto agognata "partecipazione alla CL" ha prodotto alcunché: e il Napoli dovrebbe essere il paradigma perfetto della "Lazio" che alcuni dipingono, che cresce, va in CL, cresce ancora e ancora va in CL...ma alla fine sbatte contro un muro lo stesso. Perché quella della crescita all'infinito è una fesseria. E quello che non vogliamo accettare è il fatto che il nostro limite sia stato già raggiunto così come il Napoli ha raggiunto il proprio. Ovvero si può credere che per quasi vent'anni l'unico proprietario di A incapace abbia tenuto un club al disotto di una dimensione che alcuni pensano sia quella giusta ma non si sa in forza di cosa.

Lo scenario è questo e rimarrà tale finché non ci stancheremo di guardare l'ennesimo Lazio-Napoli senza nulla in palio. O pensate di appassionare un bimbo alla Lazio raccontandogli della grande importanza economica della lotta per il quarto posto?
Ma io questo lo so.
Chiaro che il calcio di oggi non è quello di 30 anni fa. Il modello Cragnotti è stato precursore dell'attuale modo di gestire il calcio.

Il problema è che ormai la serie A è un libro già letto e scontato. C'è stata l'anomalia atalanta, ma quest'anno è tornata nei ranghi.
Di fatto in serie A si giocano tre campionati: uno per lo scudetto, il secondo per il quarto posto, il terzo per non retrocedere.
Inoltre ci sono 4-5 squadre che non partecipano a nessuno dei suddetti campionati.
In questo campionato che si sta concludendo, uno dei più avvincenti ed equilibrati degli ultimi anni, ad un mese dalla conclusione della stagione sapevamo già: le quattro qualificate in Champions e oltre ad avere 4-5 squadre nella pancia della classifica senza alcun obiettivo da perseguire.
È vero che per le tv più partite hai e più incassi, ma ha senso trasmettere partite fra squadre già in vacanza?
Abbiamo Sassuolo, Bologna, Udinese e Torino già in vacanza da settimane.
È ovvio che cali l'interesse del pubblico. Io stesso ormai guardo a malapena la Lazio e qualche partita si cartello (o interessante).
Già che tu portassi la serie A a 18 (magari 16...) Squadre con 4 retrocessioni, avresti sì meno partite ma molto più interessanti.
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Offline Davide

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Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #55 : Sabato 14 Maggio 2022, 10:20:44 »
Beh gli altri campionati europei sono pure peggio...in Germania vince solo una da 40 anni,in Francia quasi,in Inghilterra se la giocano in 2...chi è più ricco va a dama prima o poi,come fece il Parma o la Lazio degli anni d'oro

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geddy

Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #56 : Sabato 14 Maggio 2022, 10:47:23 »
Davvero impressionante il ruolino del Napoli. Trading dei calciatori inappuntabile o quasi, tecnici di primo ordine, partecipazioni al Champions e proventi investiti almeglio. Da una decina d'anni almeno. Due coppe Italia.

Orazio Scala

Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #57 : Sabato 14 Maggio 2022, 12:30:44 »
Davvero impressionante il ruolino del Napoli. Trading dei calciatori inappuntabile o quasi, tecnici di primo ordine, partecipazioni al Champions e proventi investiti almeglio. Da una decina d'anni almeno. Due coppe Italia.

E oltre cento milioni di utili messi al pizzo. Perché sul piano tecnico non ci fai niente, né per vincere il campionato né tantomeno per vincere la CL. Ci compri due buoni calciatori, diciamo da 20 mln, e ci paghi loro lo stipendio per cinque anni, diciamo 3 mln netti l'anno: pochissimo, per poter competere al top in Italia, meno di nulla a livello europeo. Il rischio di un investimento a perdere è elevatissimo. È il frutto amaro di questo calcio: meglio tenere qualcosa al pizzo per i tempi cupi che spenderlo per comprare calciatori.

geddy

Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #58 : Sabato 14 Maggio 2022, 12:45:54 »
Va rilevato anche che ad interrompere l'egemonia bianconera casualmente siano Inter e Milan. Che il Napoli ci e'andato vicinissimo e' vero, ma negli anni successivi e' tornato a distanza di sicurezza,mai seriamente in lizza per lo scudetto. Mai per due anni di fila, almeno. I campionati vinti dalla Juve con distacchi minimi sono non più di tre. Lo avesse vinto il Napoli di Sarri sarebbe probabilmente rimasto senza seguito.

Offline MagoMerlino

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Re:Sailing the seas of Changpeng
« Risposta #59 : Sabato 14 Maggio 2022, 15:06:07 »
Il Napoli ha sfiorato due scudetti perduti nelle ultime due giornate, colpevole l'inesperienza di Sarri prima e una mancata integrazione della rosa poi. Quest'anno dopo la partenza travolgente sono stati travolti da infortuni, strascichi di pandemia e coppa d'Africa, in classifica sono crollati, ma sono riusciti a stare in lizza fino a due giornate fa.
Giustamente come tifosi i napoletani sono alterati perchè uno va bene, due già meno, tre sono troppi. Quest'anno stanno accusando Spalletti di poco "sentimento napoletano", ma con gli stessi giocatori di Gattuso è terzo.
L'errore è stato l'ingaggio di Ancellotti che ha dimostrato come vincere in certe piazze è più complicato che in altre.
De Laurentiis è un altro che ha il controllo di una seconda squadra e sta cercando di non doverla cedere ora che è salita in serie b. Sarebbe interessante capire se il Bari è stato finanziato dal Napoli o dal patrimonio personale della famiglia.
Non so se si è messo al pizzo 100 milioni, o se sono confluiti in un fondo di riserva, evidentemente c'è chi accede ad informazioni ristrette ai più, napoletani compresi.
Cosa non da poco: il Napoli è ripartito dalla serie C ed è arrivato a qualificarsi spesso per la Champions, salvando un paio di stagioni non proprio entusiasmanti vincendo la Coppa Italia.
Personalmente paragonare De Laurentiis a Lotito lo trovo azzardato, uno è un imprenditore nel campo cinematografico, con Oscar sul comodino, l'altro un impresario di pulizie e si vede.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"