Da LA REPUBBLICA di oggi, sabato 28 agosto
REJA SFIDA IL SUO TABU’. E SUL MODULO E’ REBUS (a firma Alberto Abbate)
In quattro anni il tecnico non ha mai vinto la prima partita di campionato
A breve l’ufficialità di Santa Cruz. Per Lugano conferme per l’arrivo a gennaio
In quattro stagioni in serie A, ha sempre steccato la prima. E Reja, scaramantico com´è, non lo ha certo rimosso. Contro la Samp dovrà sfatare il tabù, la "maledizione del debutto" che dura dal 2000, dai tempi del Vicenza. Vuole partire col turbo, dimostrare d´essere il giusto timoniere di una squadra con ambizioni europee. La tentazione di esordire con Hernanes nel nuovo 3-4-2-1 è tanta. Il brasiliano ha già raggiunto un´ottima forma, si è messo al pari dei compagni ed è pronto a scendere in campo dal primo minuto.
Reja tentenna, però, sul modulo con due trequartisti dietro Floccari. Lo ha rodato per tutta la settimana a Formello, manca il collaudo definitivo: è un rischio effettuarlo alla prima gara ufficiale. E allora non sorprenderebbe se oggi nella rifinitura, o direttamente a Marassi, si affidasse al classico 3-5-2: ritroverebbero la speranza di una maglia da titolare anche un pimpante Mauri e il capitano Rocchi appannaggio del favorito Zarate.
Gli altri interpreti sembrano scontati: qualche dubbio rimane a centrocampo sulla presenza di Matuzalem, ma la coppia Brocchi-Ledesma è la favorita. Sulle fasce ci saranno Del Nero (out 10 giorni Garrido per uno stiramento) e Lichtsteiner. Radu si è ripreso il suo posto sul centro-sinistra, con Dias al centro e Biava sulla destra. Ieri si è rivisto in gruppo Bresciano, tormentato dalla solita, fastidiosa, lombalgia: difficilmente verrà convocato.
E non arriverà in tempo per esserlo neppure Santa Cruz: è tutto fatto, si attende a ore l´ufficialità. Sogno Lugano: il Fenerbahce è uscito dall´Europa League, rimangono 4 giorni per trattare. In Turchia insistono: arriverà a gennaio per 5,5 milioni.
Da LA GAZZETTA DELLO SPORT di oggi, sabato 28 agosto
1) IL PALLONE LO PORTA HERNANES (a firma Stefano Cieri)
Mercato: in attesa di Santa Cruz si pensa a Mesto e Barzagli
Un’ascesa inarrestabile. Tale da far cambiare idea anche a un "testone" come Edy Reja. Hernanes ha già compiuto una prodezza prima ancora del debutto ufficiale con la Lazio. Il tecnico aveva deciso di portarlo in panchina domani a Genova per poi farlo entrare a partita in corso, nella ripresa o nella mezzora finale. Zio Edy, però, ci ha ripensato, stregato dai numeri del brasiliano in allenamento e dalla facilità con cui si è inserito nella nuova realtà. E così, salvo ripensamenti dell’ultim’ora, ha deciso di schierarlo titolare domani sera a Marassi.
A convincere il tecnico sono state anche le condizioni fisiche del giocatore. Si temeva fosse un po’ a corto di preparazione dopo un’estate agonistica vissuta a singhiozzo: prima la sosta per il Mondiale, quindi la ripresa dell’attività col San Paolo, quindi una nuova pausa in coincidenza col trasferimento alla Lazio. E invece Hernanes si è presentato a Formello in condizioni smaglianti. Tali da consentire un suo impiego dal primo minuto. E così Reja ha cambiato idea. Con una sola remora. Quella di un modulo troppo spregiudicato. Già, perché con Hernanes in campo diventa obbligatorio l’uso del 3-4-2-1, modulo che diventerà l’abito ufficiale della Lazio, ma che al momento costituisce (forse) un azzardo, visto che Reja lo sta provando solo da una settimana. Ci sono dei momenti, però, in cui è giusto rischiare. E Reja "sente" che questo sia proprio uno di quei momenti. E allora bando alle prudenze e via libera ad Hernanes e al 3-4-2-1. Anche se è la prima di campionato ed anche se la trasferta a Marassi è assai insidiosa.
L’allenamento di rifinitura, in programma questa mattina a Formello (nel pomeriggio partenza per Genova), contribuirà a sciogliere gli altri dubbi dell’allenatore. Il più grande riguarda la cabina di regia. La scelta è tra Ledesma e Matuzalem. Nel test di giovedì con la Primavera Reja ha provato a utilizzare in tandeml’argentino e il brasiliano. Ma l’esperimento non è riuscito, anche se non è escluso che in futuro la coppia di centrali sia proprio questa. A Genova, però, giocherà uno solo dei due. Il favorito sembra Matuzalem, ma il ballottaggio è apertissimo.
Sul fronte mercato, in attesa dell’ufficializzazione di Santa Cruz, si valutano eventuali colpi ulteriori da effettuare prima della chiusura: Mesto per le fasce e Barzagli per la difesa le ipotesi. In uscita, mancasolo l’ufficialità per il ritorno di Bonetto al Livorno, Cribari è vicino al Brescia, mentre Scaloni potrebbe andare all’Aek Atene.
2) PER LA QUINTA VOLTA SI PARTE CON LA SAMP. L'ULTIMA FU VITTORIA (senza firma)
Per la quinta volta il campionato della Lazio comincia con una trasferta a Genova con la Sampdoria. L'ultima volta accadde sei anni fa, stagione 2004-05, e finì con una vittoria della Lazio (1-0, rete di Di Canio). Nelle altre tre occasioni ci sono state un'altra vittoria laziale (1-0, nel 1975-76 gol di Giordano), un pari (3-3, nel 1992-93 con tripletta di Signori) e una sconfitta (4-0, nel 1951-52).
3) REJA E RANIERI, BATTETE GLI SCETTICI (a firma Bruno Tucci)
Gentilissimi Reja e Ranieri, i tifosi della Lazio e della Roma hanno un’enorme fiducia nella vostra intelligenza tattica. Così sperano che il campionato che inizia oggi (solo per i giallorossi) possa essere foriero di grandi risultati. Le due curve dello stadio Olimpico sono scettiche, però. Per ragioni diverse che tenterò di spiegare.
Cominciamo dalla Lazio. Lo scorso anno ai biancocelesti non andò bene, anzi andò piuttosto male. Messo alla porta un mister ne venne un altro e con lei la situazione migliorò. Adesso, il presidente ha compiuto gli sforzi economici necessari e all’ombra del Colosseo è arrivato un campione che in Brasile chiamano «il profeta». E’ facile intuire che anche qui si spera che Hernanes possa far compiere alla squadra quel salto di qualità che tutti si aspettano. Ora il gruppo è nelle sue mani, signor Reja. E le prime uscite saranno, se non determinanti, almeno di conforto ad una tifoseria che ha una gran voglia di rivincita, in specie per quanto riguarda i cugini che vivono a Trigoria. Ma, attenzione, in un campionato non esistono solo i derby. Ecco perché i tifosi si aspettano molto da lei e dalla squadra che riuscirà a mettere in campo.
Per Ranieri, il discorso è diverso, perché la Roma è reduce da una stagione strepitosa che solo per un soffio non le ha regalato lo scudetto. Ed allora, perché la fiducia latita? E’ per via di una campagna acquisti che ha lasciato l’amaro in bocca alla stragrande maggioranza dei sostenitori giallorossi. Adriano non migliora, anzi si è infortunato e sarà lontano dai campi di gioco per almeno un mese; Simplicio non è quel fenomeno che può dare un volto nuovo al gruppo; la difesa balla a più non posso. Dunque, si ripone molta speranza in lei, mister. Perché possa ripetere quel «miracolo» della passata stagione. In fondo, si bevve l’amaro calice del secondo posto, ma le soddisfazioni durante tutto l’anno furono tantissime. Soprattutto quelle con i cugini di Formello.