Polemiche su Mussolini

[Giglic]

Per giglic: credo che ad Ischia si mangi decisamente meglio che a Java.

E vero, ma Giava fa rima è c'è: stacce (cit.) 

[disabitato]

A naso direi anche che come fauna locale caschi meglio ad Ischia...

[franz_kappa]

A Ischia si mangia, si beve e si fischia.

[BobLovati]

A Ischia si mangia, si beve e si fischia.

disabbita´ si bbono; a Giava si mangia si beve e si ............   eannamo nooo       

[CP 4.0]

...gusta la fava?

[AlenBoksic]

Ma calcisticamente parlando Mussoloni come si colloca: mediano, tornante di destra, terzino?
 

[cartesio]

A Proposito di insulti.

E quello sarebbe un insulto?

[franz_kappa]

Ma calcisticamente parlando Mussoloni come si colloca: mediano, tornante di destra, terzino?
 

Lo vedo come un'ala, tatticamente indisciplinata.
In giovane età si collocava sulla fascia sinistra ma, via via, si è spostato a destra col passar degli anni.

[cartesio]

Anzi che non è stata accusata tal Genoveffa Cocconi.
Era la mamma dei fratelli Cervi, ma sorpresa dopo sorpresa, non mi stupirei.

Con l'omonimia puoi coinvolgere un sacco di gente, da quelle parti di Cocconi non è che ne manchino.

http://www.gens.info/italia/it/turismo-viaggi-e-tradizioni-italia?cognome=cocconi&x=0&y=0#.VUnu-Sh5E1s

Ti rispondo, ma probabilmente Arch lo potrà fare meglio di me: SI TRATTA DI UN CASO DI OMONIMIA. Il carnefice dei fratelli Cervi fu FILIPPO Cocconi. Come vedi, non divago: smentisco.

Ma come, non divaghi. Si parlava delle carriere degli ex-fascisti, e tu mi parli di un omonimo (che esisteva davvero, ed era fascista anche lui ed ebbe anch'egli  un ruolo in quella sporca vicenda).

È vero o no che quel Riccardo Cocconi fu

 tenente della Milizia, segretario politico di Campegine, poi reggente del fascio di Campegine
....
 vicecomandante della brigata Garibaldi del reggiano col nome  Miro. Fu poi nominato vice prefetto del Cln a Reggio Emilia.

O ciò che si dice del PCI fa aggio su tutto il resto, oscurandolo?

[baol]

Con l'omonimia puoi coinvolgere un sacco di gente, da quelle parti di Cocconi non è che ne manchino.

Hai voglia.
Per questo e tanti altri motivi non ne puoi prendere uno a caso.

Riccardo Cocconi, tenente della Milizia, segretario politico di Campegine, poi reggente del fascio di Campegine, fece fucilare i sette fratelli Cervi.
28 dicembre 1943.
Poche settimane dopo passò dall'altra parte, divenendo velocemente vicecomandante della brigata Garibaldi del reggiano col nome  Miro. Fu poi nominato vice prefetto del Cln a Reggio Emilia.
Di lui si disse che già da tempo faceva il doppio gioco tra fascisti e comunisti. Da qui la domanda: quando firmò la condanna dei Cervi, era già nel PCI?

[Giglic]

Non scappare baol. E non è un insulto

[Arch]

Ancora con questa storia! Il responsabile dell'assassinio dei fratelli Cervi fu il fascista Filippo Cocconi. Riccardo Cocconi fu un resistente e in seguito importante e critico esponente del PCI. Tra i due Cocconi potrebbe esserci stato un mai provato rapporto di parentela (cugini di 2° grado). Fine.

OT per Cartesio: ma te pare che uno che si fa chiamare Miro era un collaborazionista?

[baol]

Non scappare baol.

Sto andando a Java, per motivi che ben conosci...
 

[Arch]

Anche andare ad Oropa non è male.

[leomeddix]

Ancora con questa storia! Il responsabile dell'assassinio dei fratelli Cervi fu il fascista Filippo Cocconi. Riccardo Cocconi fu un resistente e in seguito importante e critico esponente del PCI. Tra i due Cocconi potrebbe esserci stato un mai provato rapporto di parentela (cugini di 2° grado). Fine.

OT per Cartesio: ma te pare che uno che si fa chiamare Miro era un collaborazionista?

 
grande Arch

[BobLovati]

... forse OT



... anzi no

[Wild Bill Kelso]

"L'uomo era solo, vinto, ed aveva visto crollare tutto ciò in cui credeva ed aveva combattuto per oltre venti anni. Non capiva l'odio che lo circondava, e decise di fidarsi degli ultimi amici rimasti. Cercò rifugio nella pace delle Alpi, ma l'odio dei suoi nemici glie lo impedì. Con ferocia lo bloccarono, e lo uccisero come un cane, senza processo. La ferocia era tale che uccisero anche la sua donna, così innamorata di lui da non voler scappare. Il comunismo aveva preteso la sua vittima sacrificale. E non fu tutto. Il cadavere venne poi scempiato e posto al pubblico ludibrio".

Avevo rimosso questo passo che compativa la fine fatta dal criminale sifilitico.

D'altra parte i morti sono tutti uguali, no?!
Anche quelli dei poveri soldati tedeschi, giusto?!

Come dimenticare il tenente Helmut Bechenbauer, caduto dalla torretta 4 di Auschwitz mentre sostituiva una lampada del riflettore!?
O il caporale Hans Schnellinger deceduto a Dachau per i morsi del suo cane lupo rivoltatoglisi contro dopo che gli aveva pestato inavvertitamente la coda.
E che dire di Wolfgan Mayer?! Soldato semplice dilaniato a Buchenwald dall'esplosione accidentale del suo fucile mentre giocava al tiro al rabbino col commilitone Franz Schopenhauer ferito anch'egli nello scoppio.
Parliamo anche di Fritz Wittemberg, geniere scelto, fulminato a Bergen Belsen quando per un bisogno impellente pisciò sul filo spinato dell'alta tensione, purtroppo i liquidi sono grandi conduttori...
In questa lunga lista ci sarebbe posto anche per Lieutenant Andreas Knickerbocker, morto di setticemia a Birkenau. Si schiacciò il pollice col pesante sportello della camera a gas e non se ne curò per continuare a lavorare. L'infezione fece il suo corso.

[AlenBoksic]

D'altra parte i morti sono tutti uguali, no?!
Anche quelli dei poveri soldati tedeschi, giusto?!

Come scrisse Luca Canali ne "I delatori"
"non esistono persone completamente malvagie e persone del tutto buone. Bontà e malvagità sono spesso mischiate insieme. Ma la necessita di giudicare resta. Tuttavia sarebbe bene, nei limiti del possibile, non essere irrevocabilmente ostili a nessuno".

Basterebbe applicare questo elementare concetto per non dividersi in sterili polemiche tra campi contrapposti basati sulla logica distorsiva dei due blocchi.
"Per molti le parti si invertivano, da repubblichini diventavano partigiani e viceversa. Solo la morte dava alle loro scelte un segno irrevocabile"
(Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno)

La logica del tutti buoni e tutti cattivi è precisamente quello che permette che ancora oggi ci si possa dividere in questa maniera su cose che dovrebbero essere di buon senso comune

[Giglic]

Come scrisse Luca Canali ne "I delatori"
"non esistono persone completamente malvagie e persone del tutto buone. Bontà e malvagità sono spesso mischiate insieme. Ma la necessita di giudicare resta. Tuttavia sarebbe bene, nei limiti del possibile, non essere irrevocabilmente ostili a nessuno".

Basterebbe applicare questo elementare concetto per non dividersi in sterili polemiche tra campi contrapposti basati sulla logica distorsiva dei due blocchi.
"Per molti le parti si invertivano, da repubblichini diventavano partigiani e viceversa. Solo la morte dava alle loro scelte un segno irrevocabile"
(Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno)

La logica del tutti buoni e tutti cattivi è precisamente quello che permette che ancora oggi ci si possa dividere in questa maniera su cose che dovrebbero essere di buon senso comune

Ovviamente le mie parole - che sottolineo non sono parte del libro di Pansa - erano una parodia del medesimo, che volevano dimostrare proprio quanto scritto da AB adesso:  concentrarsi sul singolo è errato, in quanto si troverà sempre la "brava persona ammazzata" sia da una parte sia dall'atra. Non c'erano gli indiani contro il settimo cavalleggeri, nella resistenza: c'era però una battaglia in difesa della patria da un invasore truce e violento ed una che quell'invasore lo supportava. I motivi possono essere 1000 per schierarsi da una parte o dall'altra, ma il principio che l'Italia è stata costruita sulla Resistenza sta tutto qui. Io un'Italia liberata dai soli alleati non la vedo: perché, semplicemente, gli alleati avrebbero capito che non c'erano gli italiani, ed avrebbero magari creato due o tre stati, come del resto fecero in Germania.

[BobLovati]

http://www.ilmessaggero.it/RUBRICHE/ACCADDE_OGGI/7_maggio_1954_attentato_via_rasella_un_atto_di_guerra_corte_d_amp_39_appello/notizie/1332011.shtml