Autore Topic: Klose illude ma la Lazio fallisce la fuga  (Letto 503 volte)

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Klose illude ma la Lazio fallisce la fuga
« : Domenica 26 Aprile 2015, 20:05:15 »
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I biancocelesti pareggiano per 1-1 contro il Chievo all'Olimpico e allungano solo di un punto sui giallorossi

di Giorgia Baldinacci

Il cielo su Roma è grigio, come quel 5 ottobre 2003, la prima volta del «Maglia Day» sempre con il Chievo Verona come avversario. Per il bis ecco la stessa atmosfera, gli spalti dell'Olimpico colorati da 45 mila anime biancocelesti. Il risultato, però, non è lo stesso. Alla punizione di Mihajlovic stavolta risponde un'invenzione di Klose, ma la Lazio non fa i conti col gran gol di Paloschi. Impatta sul muro veronese, si deve accontentare del pareggio, vola comunque al secondo posto e mette la freccia sulla Roma. Ma rischia che il Napoli, stasera al San Paolo con la Sampdoria, s'avvicini a meno tre. In extremis il forfait di Mauri, in tribuna per un problema inguinale. Solo l'ultima delle assenze a falcidiare la Lazio: out De Vrij, Biglia, Parolo, Cataldi, Cana e Cavanda.

Pioli punta sul 4-2-3-1 con Radu e Basta sulle corsie esterne, Mauricio e Novaretti al centro, Marchetti in porta. Onazi e Ledesma in mediana, mentre alle spalle di Klose si muovono Candreva, Felipe Anderson e Lulic. Il Chievo, già salvo, si gode la primavera romana. E i clivensi di Maran alzano il muro di Berlino che smorza le idee biancocelesti e spacca in due il campo. Candreva è l'unico a picchettare tra le maglie gialloblù, ma quando Lulic appoggia di petto, cicca clamorosamente il vantaggio da distanza zero. Un po' se lo divora, un po' fa il miracolo l'ex Bizzarri. Per buttare giù la testuggine veronese, solo il colpo di un campione, chi se non Klose. Mette la freccia, si beve tutta la difesa, da posizione defilata confeziona il pallonetto che buca la porta. Undici gol in campionato, standing ovation quando Keita prende il suo posto in campo nella ripresa. Pasticciaccio Onazi, prima si becca il giallo (era diffidato, salterà il Parma) poi si divora il raddoppio praticamente a porta vuota. Provvidenziale Frey che la spedisce in angolo. Il gol della certezza, che lasci crollare il muro, non arriva. Anche se la Lazio ci prova freneticamente.

E allora beffardo il destino, il Chievo incrocia l'occasione della vita e una fatale deviazione di Mauricio. Paloschi inventa un diagonale micidiale che beffa Marchetti. Pioli tenta il tutto per tutto, spedisce in campo Ederson e Perea, i giocatori offensivi a sua disposizione sono tutti in avanti. Ma il Chievo si fa di cemento armato, e non si fa mancare le occasioni ora che la Lazio è così sbilanciata in attacco. Alla fine i biancocelesti devono accontentarsi di un solo punto, che li riporta comunque al secondo posto, a più uno dalla Roma sul terzo gradino. Seconda partita senza vittoria (dopo la debacle con la Juventus), con il Parma non si può più sbagliare per non rischiare la Champions. Il Napoli insidia e insegue i 59 punti della Lazio.

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