povero delio...

[dukenduke]

Forse oggi si ricorderà di tutte le volte che, incassate figure invereconde, sconfitte umilianti in casa, Lotito, mai, e dico mai, ha detto una parola contro l'allenatore.

Faccio mie le tue parole, inoltre aggiungo che le dichiarazioni atte a prendersi tutte le colpe mi sembrano un "tantinello" ipocrite.

[Andre]

forse ipocrite, ma rispetto a ranieri c'è un abisso umano e comportamentale grosso come il gran canyon

[ammiraglio]

un vero scienziato, come riporta tmw:
 
Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, intervenuto ai microfoni di Sette Gold ha parlato del cambio tecnico alla guida dei rosanero: "Se Cosmi farà bene potrà restare anche in futuro. La chance migliore ce l'ha lui. Gasperini? Potrebbe essere uno dei papabili".

è già pronto un nuovo allenatore?  chi altro si candiderà?

[ammiraglio]

l'uomo è senz'altro sapiente, come si può intravedere.

Palermo, Zamparini: "10 all'entrate. In Europa League arriveremo primi nel girone"
01.09.2010, tuttopalermo.net
 
Il patron rosanero Maurizio Zamparini, intervistato da Palermo Channel, ha commentato il mercato della propria squadra: "Il voto delle entrate è 10 e lode, mentre quello delle uscite è 4. Darei un 7 come voto complessivo, perché in una campagna acquisti sono più importanti le entrate. Sono molto contento del lavoro fatto in questa sessione estiva di calcio mercato. Mi ritengo fortunato per non avere ingaggiato Perez, un giocatore che poteva portare più svantaggi che vantaggi alla nostra squadra. È la stessa situazione che si è presentata lo scorso anno per Mudingayi: l’uruguagio è un buon giocatore ma 'normale'. Munoz e Kasami faranno la differenza, loro faranno una grande carriera. Lo stesso discorso vale per Ilicic e Bacinovic: loro due sono gli acquisti che mi hanno maggiormente soddisfatto perché non erano previsti e li abbiamo soffiati a Milan e Fiorentina". Il Presidente del Palermo si è espresso anche su Joao Pedro: "E' il miglior centrocampista brasiliano della sua età. Lui farà la differenza, perchè è bravo in tutti i ruoli del centrocampo. Bisogna fare i complimenti a Luca Cattani (collaboratore del ds Walter Sabatini), il nostro occhio vigile che negli ultimi anni ha scovato talenti come Pastore ed Hernandez". Zamparini ha parlato anche di Europa League: "Credo che arriveremo primi nel nostro girone. La squadra ha ormai consapevolezza nei propri mezzi: merito del tecnico Delio Rossi. Con lui faremo grandissime cose, rimarrà a lungo nella panchina rosanero perchè è un grande allenatore".

p.s per la cronaca luca cattani è un romuncolo del cazzo.

[syrinx]

Zamparini e il suo palermo meritano di sprofondare in serie z.

[EaglesLazio]

Speriamo di battere il Palermo anche per dimostrare che non è tutta colpa di Delio Rossi

[LaLazioMia]

Sentir dire da Zampa che Delio Rossi gli ha rovinato il Palermo , mi riempie di gioia. Dopo le sole rifilateci con i Makinwa e i Ballardini finalmente la vendetta è arrivata.

[SAV]

Lotito: «Zamparini-Rossi? Storia di una morte annunciata»

"Conoscendo entrambi i soggetti non avevo dubbi"..
"Sarà una partita difficilissima perché il Palermo avrà motivazioni diverse alla luce del cambio di panchina". Parla così a Sportitalia nel corso di Solo Calcio il presidente della Lazio, Claudio Lotito. "L'addio tra Rossi e Zamparini? Storia di una morte annunciata - afferma Lotito - Conoscendo entrambi i soggetti non avevo dubbi. Avevo pronosticato per loro un futuro di due anni e sono durati un anno e mezzo. Io l'ho tenuto quattro anni. Oggi tutti lo rimpiangono, ma all'epoca tutti lo volevano cacciare. Tutti volevano Simeone. Io invece ho resistito perché ritenevo che Rossi avesse le capacità di guidare la Lazio e abbiamo vinto la Coppa Italia. Nella vita bisogna essere coerenti. Il Palermo non mi sembra che sia ultimo in classifica... è in semifinale di Coppa Italia ed è vicino alla nostra classifica. Non contesto la scelta di Zamparini, ma - conclude - c'è chi ha più pazienza e chi no".

Fonte: Palermo24.net

[zorba]

(Il Fatto Quotidiano 04.03.2011)

CALCI&CAPRICCI

L’ESONEROMANIA

Da Benitez a Rossi, passando per Ranieri: (inutili) capri espiatori dei presidenti

(di Giancarlo Padovan)

Se domani sera la Juve perde, magari di brutto, con la capolista Milan, l’undicesimo allenatore a saltare potrebbe essere Luigi Delneri. A beneficio di chi, si può solo supporre: Gentile (già contattato per avvicendare Ferrara un anno fa) questa volta sarebbe favorito su Vialli, magari in coppia con Lippi, in un valzer sempre più impacciato di ritorni e traghettati. Intanto Zamparini ha cambiato il ventottesimo tecnico della sua carriera di presidente (secondo altri calcoli, cioè contando i richiamati, sarebbero trentacinque). Cominciò subito a Venezia con Cerantola e G.B. Fabbri (quello del miracolo Vicenza di Paolo Rossi) senza fermarsi di fronte a nulla e a nessuno: Marchesi, due volte Zaccheroni, Ventura, Maifredi, Spalletti, Prandelli, attuale Ct della Nazionale, appena nove anni fa. E naturalmente Guidolin, la vittima preferita. “Falso Zamparini –. Guidolin se ne è sempre andato da solo. Calcisticamente parlando, è intelligentissimo. È che non voleva giocare con la difesa a tre, come gli suggerivo io. Adesso che la fa, guardate come vola l’Udinese”. Serse Cosmi sulla panchina del Palermo che fu di Delio Rossi non è una sorpresa per nessuno. Anzi, troppo ha resistito lui e troppo è stato tentato Zamparini. “Sto invecchiando – ammette il presidente – dieci anni fa avrei cacciato Rossi già a Natale”.
DA COLOMBA che il campionato, a Bologna, non l’ha nemmeno cominciato, a Rossi, esonerato a undici turni dalla fine, la storia di questa Serie A passa attraverso i nomi di sostituti, sostituiti, richiamati. Il presidente dell’Inter a dicembre non ha messo solo Leonardo al posto di Benitez (quindici partite effettive) ma, quasi in spregio allo spagnolo, ha completato una campagna-acquisti che in estate era stata appena accennata: Ranocchia, Pazzini, Kharja, Nagatomo. In pratica lo stesso numero di calciatori (anche se diversi per nome e caratteristiche) che avrebbe voluto Benitez, peraltro liquidato con la non modica cifra di trentamila euro al giorno per meno di sei mesi (5 milioni e 300 mila euro netti per 176 giorni). Esonero anomalo perché tecnicamente si tratta di una risoluzione consensuale, come quella della Roma con Ranieri (stop alla ventiseiesima, dopo Genoa-Roma da 0-3 a 4-3), sostituito da Vincenzo Montella, ancora giovane di studio al Settore Tecnico di Coverciano (sta frequentando il master, come l'anno scorso, fece Leonardo che già allenava il Milan). Situazioni simili, effetti diversi. Sia a Milano, fronte Inter, che a Roma, sponda giallorossa, la maggioranza dei calciatori e, in specie, lo zoccolo duro, non sopportava più l’allenatore. Solo che tra Benitez e Leonardo c’era il mercato di gennaio e l’Inter vi si è buttata con golosa voracità. Tra Ranieri e Montella, invece, non c’è stato nulla, nemmeno l’ingresso degli americani, lungamente strombazzato e però ancora in transito (intanto, a fine stagione, Mexes, uno buono anche se non sempre lucido, andrà al Milan). In due mesi l’Inter è risalita al secondo posto, la Roma faticherà per arrivare al quarto, visto che, oltre che dalla Lazio, deve guardarsi dall’Udinese, dalla Juve e dallo stesso Palermo. Cambiare, dunque, ha poco senso, anche se spesso corrisponde a una ricerca di consenso. La signora Rosella Sensi, o chi per lei, ha assecondato, oltre che lo spogliatoio, pure una piazza infurentita, come ha fatto Matarrese a Bari (via Ventura avanti Mutti), eppure la squadra pugliese era già virtualmente retrocessa.
Più tecniche, ma non migliorative, le sostituzioni di Gasperini (Genoa) con Ballardini e di Giampaolo (Catania) con Simeone. A Brescia, il presidente Corioni prima ha esonerato Iachini (alla quindicesima) affidando la panchina a Mario Beretta. Poi, sette turni più tardi, ha richiamato Iachini e cacciato Beretta, in pratica ammettendo il clamoroso errore. Nel frattempo, anziché sollevarsi, il Brescia ha perso qualche punto di troppo (battuto a Firenze per 3-2 dopo essere stato avanti 2-0), rimediando figure barbine (0-3 in casa dal Chievo, una diretta concorrente). Solo a Cagliari il cambio ha prodotto effetti sensibilmente positivi. Con Donadoni al posto di Bisoli (alla tredicesima), la squadra del presidente Cellino ha di fatto raggiunto la salvezza, raddoppiando la media punti: dallo 0,90 di Bisoli all'1,8 di Donadoni.
CAMBIARE allenatore, dunque, è pura rabdomanzia (“ci ho indovinato solo al cinquanta per cento”, ammette Zamparini). Serve di sicuro se, nella fattispecie, la squadra gli gioca contro (succede più spesso di quanto non si dica) o non lo segue (il passo prima del giocargli contro). Serve anche se, come nel caso dell’Inter, il presidente compra quattro buoni calciatori. Altrimenti siamo di fronte a scelte non di testa, ma di viscere. C'entrano pure i soldi. Perché in molti casi i contratti sono pluriennali e fino all'incarico con una nuova società, l’allenatore deve essere pagato per intero. Chi di soldi ne ha tanti (Moratti) se lo può permettere con una certa frequenza, chi ne ha meno, si sforza di non pensarci. Infatti, rispetto al 2009-2010, gli esoneri sono diminuiti: gli attuali dieci contro i quindici complessivi di due stagioni prima. Matarrese a Bari, un mese fa, disse che Ventura non se ne sarebbe andato nemmeno se avesse perso tutte le partite di lì alla fine. Le contestazioni dei tifosi gli hanno fatto cambiare idea. Al capo opposto dell’Italia potrebbe cambiare idea anche Andrea Agnelli, presidente della Juve da meno di un anno, durante il quale è successo quasi di più che nella stagione precedente (e nel peggio era successo di tutto). Il punto è che l’esonero non risolve il problema della sostituzione del tecnico, ma lo complica. A Palermo, per esempio, a fine stagione dovrebbe arrivare Gasperini e alla Juve uno fra Capello, Spalletti e Conte (nessuno dei quali è libero subito). Mettiamo che, per dispetto del destino o per bravura del subentrato, Cosmi o l'ipotetico sostituto di Delneri conquistino l’accesso alla Champions. Cosa faranno Zamparini o Agnelli? Mentre alla Juve sperano nell’impennata d’orgoglio per arrivare con Delneri almeno fino a maggio, a Palermo la scappatoia è già pronta: “A Cosmi darò il premio per la Coppa Italia (il Palermo è in semifinale con il Milan, ndr) e quello per la Champions. Se fa benissimo, non è detto che non resti”. Non dico che Zamparini non se lo auguri ma, a scanso d’equivoci, il contratto di Cosmi è di soli tre mesi. Niente di drammatico: un allenatore di Serie A è un precario superlusso. Marino (Parma), Di Carlo (Sampdoria) e Simeone (Catania), indicati come pericolanti al pari di Delneri, ne saranno dispiaciuti. Però sanno di potersi permettere perfino un paio d'anni di sanissimo ozio.

[Skorpius]

E giù applausi e cori, le sue sono lacrime sincere mentre parla senza mai pronunciare il cognome (stesso trattamento riservato a Lotito) della persona che l’ha fatto fuori dopo il mortificante 0-7 con l’Udinese: “Ma tanto sapevo che la storia era già finita, bisognava solo capire quando”. A Zamparini però una frecciata la manda: “Quello che non accetto sono le critiche che vanno sul personale. Ok quelle tecniche, ma all’uomo Rossi no. Ho una dignità, non scenderò mai a compromessi”. L’inizio della fine? “A Maribor”. Sconfitta 2-3 in Slovenia che comunque qualificò in Europa League i rosanero: “Mi sono vergognato, Rossi presuntuoso” disse Zamparini. Da lì, il burrone. Le dimissioni di Sabatini, altre infinite diatribe verbali, fino all’esonero. Ma oggi è tempo di saluti e lacrime: “Grazie a tutti, non piangete anche voi, non rendete tutto più difficile di quanto lo sia già”. Se ne va un signor allenatore, un allenatore signore.

Io veramente non capisco.
Rossi mette sullo stesso piano Zamparini e Lotito.. eppure quando elenca le cose che lo colpiscono mi sembra ci sia un abisso tra i due.. il comportamento di Lotito è stato, almeno all'apparenza e presso i media, assolutamente l'opposto di zamparini. Non solo non gli ha MAI fatto critiche personali, ma in fondo neanche tecniche..

[BobLovati]

Io veramente non capisco.
Rossi mette sullo stesso piano Zamparini e Lotito.. eppure quando elenca le cose che lo colpiscono mi sembra ci sia un abisso tra i due.. il comportamento di Lotito è stato, almeno all'apparenza e presso i media, assolutamente l'opposto di zamparini. Non solo non gli ha MAI fatto critiche personali, ma in fondo neanche tecniche..

evidentemente anche per il cattolicissimo D.Rossi il perdono è cosa difficile da applicare ...

[AlenBoksic]

Ancora sull' Avvenire, il post-Palermo di Delio Rossi. Sui torti arbitrali, tante volte lamentati da Zamparini: "Le piccole non interessano. La guerra in Irak era considerata nel mondo per il petrolio, del Darfour non frega niente a nessuno. Accade la stessa cosa nel calcio italiano". Del Darfour, non è del tutto esatto. Del calcio italiano, abbastanza. Di sé dice: "Sono prestato al professionismo, ora vorrei tornare ad allenare i bambini". Del Palermo: "La squadra più talentuosa e difficile che abbia mai allenato. Allenatori e presidenti passano, il Palermo resta". Mi spiace per i bambini, ma io spero che Rossi torni presto ad allenare una squadra altrettanto talentuosa e meno difficile. Forse non sa vendere bene la merce, ma era e resta uno dei migliori tecnici in circolazione. Parere mio, ovviamente, e 7,5 di stima
GIANNI MURA h
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/03/13/le-follie-italiane-di-gheddafi-junior-miss.html

[ammiraglio]

... e 5 a cosmi per la sua difesa a 3.

[disabitato]

tempo 5 partite del catenaccio di cosmi e zampa richiama delio..

 

[Aquila Maremmana]

 

Bongibongibonbonbon!!!

[Andre]

ma torna o rifiuta ? che nel primo caso perde un bel pò di punti per me ...

[carpelo]

E io invece dico il contrario
Se rifiutasse di tornare, dimostrerebbe che non si era dimesso solamente per poter continuare a beccare lo stipendio.
Invece se torna, dimostra di tenerci alla squadra, ai tifosi ed al suo lavoro. E tenterà di dimostare al Zampa quanto siano deleteri i suoi atteggiamenti.

[Skorpius]

Heilà Delio... benvenuto nel calcio farsa... non dirmi che non lo sapevi

[AlenBoksic]

... e 5 a cosmi per la sua difesa a 3.

vorrai dire 3 a Cosmi per la sua difesa a 5
 

[bak]

PALERMO, 5 aprile - «Ho detto che sarei rientrato, però prima avrei dovuto parlare con la squadra. Anche perchè, in 35 giorni, la situazione si è molto complicata. A Palermo non mi era mai capitato di essere contestato: vorrei essere considerato un allenatore nuovo, non un allenatore vecchio». Lo ha detto in conferenza stampa Delio Rossi, richiamato domenica sera sulla panchina del Palermo. «Ho detto ai giocatori - ha sottolineato il tecnico - che tornavo, ma per vedere un altro atteggiamento da parte della squadra. Non significa che non perderemo più, ma parlo di atteggiamento positivo, consono alla tradizione, al blasone e alle aspettative della gente di Palermo».

L'APPELLO - «Questi sono ragazzi che hanno regalato grandi soddisfazioni - ha fatto notare Rossi - chiedo pertanto alla gente un altro atto di sacrificio, di fede, i bilanci li faremo alla fine. Adesso trovo sciocco discutere o contestare, si rischia di buttare l'acqua con bambino. Siamo professionisti e in questo momento ho bisogno di uomini più che di giocatori».