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PIOLI «non firmerei per il pareggio
« : Sabato 18 Aprile 2015, 09:38:29 »
Corriere dello Sport


PIOLI «non firmerei per il pareggio»
Il tecnico: «Non cambio mentalità. Diamo il massimo»


di Fabrizio Patania
INVIATO A FORMELLO
Allegri parla di partita scudetto. Pioli vola basso, guarda avanti per non cadere indietro. La Lazio proverà a battere la Juve con l’idea di difendere il secondo posto dal possibile contro-sorpasso della Roma. L’obiettivo era e resta la Champions. «Non firmerei per un pareggio. Non fa parte della nostra mentalità. Se arrivasse dopo aver giocato e lottato su ogni pallone non si butterebbe via, perché sarebbe un risultato positivo. Ma entrare in campo pensando al pareggio significherebbe avere molte più possibilità di perdere» ha specificato il tecnico emiliano. Si presenterà con curiosità all’esame Juve. Chissà quanto avrebbe voluto rigiocare la partita d’andata, persa male all’Olimpico la notte del 22 novembre. «E’ stata una delle lezioni ricevute nel corso del campionato. Ci ha insegnato tante cose. Affronteremo i migliori, è passato un girone intero. Oggi la Lazio è più matura, intelligente, sa leggere meglio la situazioni». Non cambierà mentalità. «L’abbiamo preparata bene. E per cercare di vincere».

Forma. Se Pioli riuscisse nell’impresa di passare allo Juventus Stadium, eguaglierebbe il record di nove vittorie consecutive stabilito da Eriksson nel ‘98/99, l’anno prima dello scudetto. «Non abbiamo mai pensato ai record, siamo arrivati qui ragionando una partita alla volta. Pensiamo solo alla Juve». Vincere, dice, non significherebbe riaprire il campionato. «Credo di no. La Juve ha un vantaggio troppo ampio. Nel caso in cui perdesse, cambierebbe poco per la prima posizione». E’ bella e affascinante questa sfida. «La Juve è più forte, lo sta dimostrando come in passato, complimenti ad Allegri per come ha impostato la stagione, per i risultati in Italia e in Europa. Si affrontano la più forte e la squadra che sta meglio. Due squadre con la stessa mentalità, siamo quelle che hanno pareggiato meno in campionato». La Lazio troverà i bianconeri avvelenati. «La sconfitta di Parma non è stata positiva per noi. La squadra di Allegri sarà determinata», ha avvertito Pioli.

Esame. Conterà la lettura tattica. «Proveremo a giocare, colpendo la Juve, tenendo la squadra molto compatta. Non dobbiamo snaturarci. La partita arriva nel periodo giusto. Cosa vogliamo di più dalla nostra vita? Alleno un grande gruppo, veniamo da otto vittorie di fila, giochiamo nel nostro momento migliore, di sera e con lo stadio pieno». Ci sono gli ingredienti per una grande notte di calcio. E forse il rimpianto di non poter contare su De Vrij, pilastro della difesa. «Mancheranno l’olandese, Parolo e Radu. Sono tre giocatori importanti. Il gruppo ha sempre risposto bene. Sarà così anche con la Juve». Il confronto aiuterà a capire le prospettive e quanta distanza resta dal vertice della classifica. «Quest’anno è stato importante per gettare le basi. Le basi sono solide. Da qui a pensare di essere già pronti per lo scudetto di acqua ne deve passare tanta. Il campionato non è finito. Abbiamo tanta strada da fare. Non abbiamo ancora raggiunto niente, ci meritiamo di portare a casa qualcosa. E’ una tappa importante, un esame. All’andata la Juve ci era stata superiore, abbiamo perso in modo netto dopo un primo tempo equilibrato. Vedremo se abbiamo diminuito la differenza. Sarà una bella vetrina. Ci farà capire a che punto siamo».

Compattezza. Rispetto al precedente del 22 novembre servirà una Lazio più matura. «L’abbiamo vista e rivista quella partita, non ora. Ci ingannò troppa generosità, troppa voglia di imporre il nostro gioco, tante uscite nei tempi sbagliati. Il punto di riferimento costante a Torino dovrà essere la compattezza, una formazione corta e stretta». Forse la Lazio somiglierà di più all’interpretazione del San Paolo in Coppa Italia. «Prudente non corrisponde alla nostra filosofia. Dobbiamo essere in grado di leggere bene le situazioni. Aspettare o accorciare se gli attaccanti danno l’input. Come a Napoli capiterà in alcune fasi di stare più bassi, ci sono zone del campo in cui la Juve cerca la superiorità. Dovremo essere bravi a non concedere spazi». Ripensando oggi alle otto sconfitte, ai punti persi nella prima parte del campionato, si poteva ipotizzare un duello scudetto? «No. I rimpianti sono per chi non dà il massimo. Il nostro è stato un percorso di crescita. Ci si dimentica da dove siamo partiti. Voglio essere senza rimpianti dopo la partita. E’ un esame difficile, ma quando uno studente arriva molto preparato, con convinzione e positività, riesce a dare tutto. Sono convinto che la Lazio lo farà». La Juve non farà turnover. «Non so cosa stia pensando Allegri. Ho i miei di pensieri. Ci presenteremo con rispetto e umiltà, provando a giocarci la partita». Andiamo a vedere.

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