Autore Topic: Tears for fears: il rush finale in Lega Pro  (Letto 12741 volte)

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Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« : Venerdì 17 Aprile 2015, 10:14:55 »
è il campionato dei campanilismi accesi, della provincia orgogliosa che prova a mettersi in mostra, ma è anche il torneo con squadre fatte con due lirette in tasca.
Si chiama Lega Pro, quest'anno a divisione unica con 60 partecipanti suddivise in 3 gironi da 20.
Vengono promosse in B le vincitrici dei gironi più una quarta squadra che verrà fuori dopo un'estenuante batteria di playoff che vede impegnate le 3 squadre arrivate seconde, le 3 squadre giunte terze e le 2 migliori quarte.
Retrocedono tra i dilettanti le 3 squadre arrivate ultime, oltre ad al altre 6 squadre (due per girone) sconfitte ai play out (il tabellone vede la 16a contro la 19a e la 17a contro la 18a).
Mancano 4 gare al termine del torneo.

Andiamo a vedere il rush finale cosa ci propone.
Girone A: è  arrivata in settimana la tanto temuta mazzata del novara con 8 punti di penalizzazione, provvedimento del Tribunale Federale che riscrive al momento la classifica in toto.
Comanda il bassano con 64 punti con una lunghezza sul pavia e due sull'alessandria. Il novara si lecca le ferite a 59 punti ma annuncia ricorso.
pro patria candidata seriamente a retrocedere come ultima anche in virtù del disimpegno della presidenza già annunciato da tempo.
monza impelagato adesso nei play out e con una società sempre più sfilacciata e che non sta rispettando gli impegni federali in tema di retribuzioni e contributi (6 punti di penalizzazione collezionati)

Girone B: la sorpresa che non ti aspetti si chiama teramo che mette in fila i grandi squadroni ascoli e pisa che sembrano durante l'estate destinati a duellare come prime della classe. Gli abruzzesi vantano una coppia d'attacco da sogno con lapadula e donnarumma che ha portato a casa ben 68 punti, 7 di vantaggio sull'ascoli di petrone. Terza è la reggiana con 59 punti che deve rintuzzare l'aquila che ne ha 54. Il pisa ha sbragato la stagione in questo mese di aprile e i punti sono solo 52.
San marino ultimo in questo momento con 29 punti.

Girone C: la Salernitana dei record primeggia con 76 punti a 5 lunghezze di vantaggio dal benevento. Terza la Juve Stabia con 63 punti con 3 di vantaggio sul matera di gennaro auteri. Chi ha toppato la stagione è il lecce dei tesoro con soli 57 punti e ben 3 tecnici avvicendati in panca (i salentini avevano iniziato con lerda).
E' il girone qualitativamente più importante della LP, quello con maggior seguito popolare.
Ultima e senza possibilità di appello è la regina di lillo foti con 10 punti (e ben 16 tolti per penalizzazioni varie)

Club penalizzati: 16, un'enormità, di cui ben 15 per vicende economiche legate agli emolumenti, ai contributi, all'incompletezza del materiale necessario per la normale iscrizione al campionato.
l'unico club penalizzato per "altre" vicende è la pro piacenza (8 punti) per aver schierato la scorsa stagione un giocatore in campo benché fosse stato squalificato.
Tra i 15 club appiedati per questioni economiche, farei un distinguo tra chi durante la stagione si è beccato un raffreddore e chi sta facendo pesante ricorso alle cure di un medico specialista. in altre parole tra chi ha preso il puntarello o due al massimo dal tribunale federale, e chi ha pagato dazio alla massima potenza e presenta pesanti nubi sul proprio presente e futuro a causa di assetti presidenziali risibili.
Tra gli zozzoni in black list: novara e monza nel girone A, nessun club nel girone B e tre in quello meridionale (reggina, barletta e savoia).

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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #1 : Venerdì 17 Aprile 2015, 11:05:46 »
Mai come quest'anno ho avuto la sensazione di una classifica decisa in gran parte dalla disponibilità economica per il salto di categoria, assai più che dalle forze in campo.
Soprattutto nel girone A, il rallentare di Pavia e Alessandria dopo aver espresso una superiorità non abissale, ma leggibile, sul resto della truppa lascia intendere che l'approdo nella serie cadetta risulterebbe prematuro in rapporto ai rispettivi progetti, che pure sembrano puntare in quella direzione.
Rispetto alla Prima Divisione degli anni scorsi, si coglia anche un netto calo a livello tattico e dell'organizzazione di gioco: e sotto questo profilo la Lega Pro è stata per diverse stagioni il campionato professionistico più interessante a livello nazionale.
Questione, verosimilmente, di management approssimativo, a partire dalla gestione dei giovani: di precarietà societaria che si riflette inevitabilmente sulla parte tecnica.

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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #2 : Venerdì 17 Aprile 2015, 12:21:00 »
dipende di cosa parliamo nello specifico, anche se la tua tesi è interessante e si fa apprezzare al solito.
nel girone B il teramo non era partito con i favori del pronostico e forse economicamente non è manco un medium spender di rilievo (sicuramente non è un big spender come Benevento, ascoli, salernitana, etc). la scalata alla cadetteria poteva sembrare un azzardo anche due soli mesi fa.
è primo (con merito) e nessuno avrebbe sospettato la truppa di vivarini soppiantare le altre, grazie alla qualità del gioco espresso deliziosa con una coppia d'attaccanti funzionale e con movimenti importanti. vivarini, per la cronaca, in passato è stato autore del miracolo aprilia.

situazione opposta al sud: le tre big spender coincidevano con i nomi dei club assai interessati alla promozione e con i mezzi giusti anche per affrontare la B eventualmente. mi riferisco al Benevento di vigorito, al lecce dei tesoro e alla salernitana del duo lotito e mezzaroma.
tre corazzate e la spunta al momento la compagine granata, creata dal ds fabiani basandosi sull'esperienza dei suoi uomini chiave (calil davanti, moro in mezzo e lanzaro dietro).

il calo a livello tattico ed organizzativo in parte c'è, ma va considerato un aspetto fondamentale: la LP adesso si basa su tre gironi paritari, mentre in passato la prima divisione ne prevedeva solo due.
la democratizzazione del processo riformativo si paga, eccome.
auspicherei una prima operazione di slim fast da 60 a 54 club sia per preservare la qualità, sia per ridurre potenzialmente i casi più spinosi di club che poi vanno a gambe all'aria economicamente durante la stagione.
la ratio è semplice e duplice: è più facile trovare 54 imprenditori seri e solidi che 60. è meglio ripartire la mutualità derivante dall'alto tra 54 teste e non 60.
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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #3 : Sabato 18 Aprile 2015, 08:01:13 »
Rieccomi qua.
In effetti mi riferivo soprattutto al girone settentrionale, che seguo per simpatia nei confronti dell'Alessandria: una storia fatta soprattutto di amicizie di lunga data in loco, e di partite al Moccagatta dopo pranzi con soddisfazioni enogastronomiche non banali.
Ho assistito ieri sera alla vittoria del Bassano sul campo del Real Vicenza, ottenendo conferma del fatto che la squadra di Asta sembra davvero poca cosa: gran ritmo e aggressività, attaccanti che corrono come pazzi ma anche una gestione del vantaggio - con un quarto d'ora finale in superiorità numerica, per giunta - lontanissima dai parametri di una grande squadra, sia pure con riferimento alla categoria.
Significativo anche l'arbitraggio, che ha lasciato perplessi per il doppio cartellino giallo, l'annullamento del pari di Quintavalla - una specie di Mexès locale - per un fuorigioco non suo, il metro di giudizio complessivo.
I giallorossi di Renzo Rosso pagano tecnicamente dazio alle inseguitrici: compreso il Novara - forse la più forte in assoluto - la cui penalizzazione, abbattutasi proprio in vista del traguardo dopo aver penzolato sulla testa della vittima designata per tutta la stagione, toglie ulteriore credibilità alla volata per la promozione diretta.
I piemontesi, d'altronde, si erano iscritti al torneo non senza patemi: e forse scenderanno momentaneamente da un ascensore impazzito con salti di categoria in serie, probabilmente non ben ammortizzati dalle regole gestionali in vigore.
Quanto a Pavia e Alessandria, nel primo caso ci si trova di fronte a una prima assoluta: una proprietà cinese nel nostro calcio professionistico.
L'approccio, va detto, si è dimostrato razionale e mediato da una certa competenza, preferendo rinforzi mirati ad acquisti a effetto.
Eppure tanti segnali, compresa tutta una serie di voci su iniziative e preaccordi in caso di immediata promozione, lasciavano intendere la B come obiettivo già in questa stagione.
Forse è subentrato un effetto-Thohir, con costi superiori al previsto e prospettive poco limpide per i denari immessi di tasca propria nel circuito: un problema strutturale del nostro movimento, che sta tenendo alla larga investitori di ben altra portata.
I "grigi", invece, si ritrovano con una situazione proprietaria avvolta nel mistero.
L'instant team realizzato in estate, accogliendo elementi non più giovani ma di valore dalle categorie superiori, lasciava ipotizzare un assetto piuttosto solido: se un atleta accetta di scendere in terza serie, di solito è perché gli stipendi più elevati (un tempo) o pagati con maggiore puntualità (oggi) compensano un teorico passo indietro sul piano tecnico.
E così è andata per buona parte della stagione, con una squadra che dosava le energie nel corso della gara ma sapeva piazzare la zampata grazie alla migliore qualità.
Peraltro un parametro decisivo, in un girone nel quale formazioni agli antipodi in graduatoria esprimono differenze spesso quasi impercettibili nelle trame di gioco: e a fare la differenza rimangono le doti dei singoli, principalmente in zona gol.
Soprattutto a partire dal pari interno con l'Albinoleffe, con dieci minuti finali da Siena-Lazio ma senza corrispondenti (de)motivazioni di classifica, è andato in onda un altro film: il cui finale appare ignoto persino al regista.
In sostanza, la proiezione più verosimile portava alla promozione di una fra le tre antagoniste del Bassano, ma con problemi nell'iscrizione al torneo cadetto e il rischio di dover ricorrere al ripescaggio dei veneti per la loro migliore aderenza ai parametri finanziari.
Gli "aggiustamenti" dell'ultimo scorcio di campionato sembrano ripercorrere lo stesso iter, ma anticipandone e contenendone le varie fasi all'interno della stagione in corso.
Un goffo tentativo di mettere una pezza in corsa per evitare lo spettacolo, fra i più pacchiani e antisportivi, di un verdetto sul campo cancellato da questioni contabili.
Per chi appena conosce certe situazioni, non è comunque difficile intuire il desolante quid di una situazione kafkiana: anzi, proprio cacchiana.

Consolante, in questo senso, quanto scrivi in merito al girone B: se davvero il Teramo dovesse cogliere il frutto dei propri meriti, capaci di ribaltare sul terreno di gioco gerarchie definite fuori dal campo, si assisterebbe a un esito regolare del torneo.
Pronto a diventare una favola nella vulgata mediatica: esattamente come, in un Paese rispetto al quale il calcio non può dimostrarsi molto migliore, si diventa eroi per aver fatto semplicemente il proprio dovere.

Al Sud colpisce la tenuta societaria del Benevento.
I sanniti costruiscono da anni la squadra per il salto di categoria, che poi falliscono immancabilmente: particolarmente crudele la beffa patita col Crotone, non riuscendo a conservare il pari interno nella finale di ritorno dopo che, con l'arrivo di Soda in panchina, il gruppo aveva marciato a una media di due punti netti.
Questione di esperienza e di concretezza, che nei play-off fanno spesso aggio sulla tecnica pura: ma il dato più significativo è a livello dirigenziale.
Un forte investimento non ripagato dai risultati porta, in genere, al botto nel giro di massimo due anni: finì in questo modo, ad esempio, l'avventura del vecchio Perugia rinato dalle ceneri del dopo-Gaucci.
Lo stesso Lecce, con un altro fallimento tecnico già a bilancio nonostante organici che non avrebbero sfigurato nella massima serie, appare incamminato in questo senso su una strada pericolosa.
Non che auguri del male ai due club - a parte quegli orribili colori -, ma viene davvero da chiedersi come possano tenere duro.
A tale proposito, una domanda: considerata l'incidenza complessivamente minore dei diritti Tv, i bacini d'utenza e i relativi incassi pesano a sufficienza per giustificare almeno in parte il sorpasso tecnico ed economico operato dai gironi meridionali?

Vero, poi, quanto affermi sulla Seconda Divisione - un campionato amatoriale per qualità di gioco -, sugli effetti della sua incorporazione e sull'opportunità di un'ulteriore riduzione degli organici.
Forse ha inciso anche il regolamento balordo della scorsa stagione, relegando in una sorta di limbo i numerosi club troppo lontani da pericoli o ambizioni di classifica.
Da parte degli interessati si è rischiato qualcosa in più nel tentativo di valorizzare i giovani: ma la mancanza di un vero e proprio obiettivo e il conseguente calo di tensione, lungo un intero campionato, hanno lasciato scorie piuttosto consistenti.
Probabilmente assisteremo a una ripresa quando, stabilizzatasi la formula del torneo, le società potranno programmare almeno in ottica biennale anziché vivere quasi del tutto alla giornata.

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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #4 : Lunedì 20 Aprile 2015, 23:38:14 »
35esima giornata in archivio, vediamo cosa è successo.

inizio dal girone B: il teramo di vivarini (68 punti) perde a prato dopo ben 24 turni positivi (l'ultima sconfitta risale ad ottobre, sempre in toscana, per mano della pistoiese) e l'ascoli rosicchia qualcosa in classifica portandosi a - 4 (3 a 2 alla carrarese ma squadra uscita dal campo con un bel tappeto sonoro di fischi). chi aveva un turno ampiamente favorevole, era la reggiana (terza a 59 punti) ma gli emiliani perdono a savona, dando luogo alla sorpresa in negativo della giornata e tenendo in vita le residue speranze di spal e pisa (entrambe a 55).
in coda pro piacenza e san marino ultime con 30 punti: è da evitare come la morte l'ultimissima posizione che comporta la retrocessione diretta.

girone C: salernitana e Benevento (rispettivamente prima e seconda) perdono in trasferta contro juve stabia e matera (terze e quarte in tabella). due stop dal sapore diverso: ridacchiano i granata, forti dei 5 punti di vantaggio, mentre ai sanniti saltano i nervi e patron vigorito celebra la domenica nera, con un esonero a sorpresa, mandando a casa brini. la squadra è affidata a due tecnici delle giovanili ma nell'ambiente si sa che il vero coach sarà il diesse di somma (indimenticabile stopper dell'avellino del terremoto)
in coda la reggina è già in D matematicamente, mentre le 4 squadre che disputeranno ufficiosamente i playout sono messina, ischia, aversa normanna e savoia (difficile che la paganese a 35 punti e con 5 lunghezze molli l'ultimo posto utile per evitare la fastidiosa post season). 

girone A: il bassano vince il derby vicentino col real vicenza di sasà bruno e si porta a 67 punti tenendo a bada sia pavia (64) che alessandria (63), entrambe in giornata quasi nera per due pareggi balordi. risale - dopo la mazzata della penalizzazione comminata - il novara che in posticipo fa fuori la giana erminio di andrea gasbarroni e si porta a 59 punti.   
il como di sabatini segue a 58 punti ma non convince affatto.
in coda pro patria e albinoleffe ultime a 29 punti.
ho visto in anticipo monza (allenato da pea) contro Pordenone (allenato da rossitto) finita 1 a 0: atmosfera stoica in campo con i brianzoli che vanno avanti dritto per la propria strada, incuranti degli stipendi che non arrivano e con un pubblico caldo che per ogni coro dedicato ai ragazzi, ne dedica uno con sonori vaffa all'attuale proprietà. i brianzoli restano in zona playout, ma senza la penalizzazione di 6 punti dormirebbero sogni tranquilli.
è il calcio da lega pro, proprio quello da tears for fears.   
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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #5 : Martedì 21 Aprile 2015, 17:31:13 »
L'esonero di Brini mi lascia senza parole: d'accordo la delusione per il mancato primo posto, ma ha senso privarsi di lui in vista dei play-off, nei quali si è dimostrato un vero e proprio specialista?
Non escludo che venga richiamato, anche perché la carriera di Di Somma in panchina - sia pure solo ufficiosamente, in questo caso - non sembra granché.
Sulla Reggina: prospettive per il futuro dopo un crollo inarrestabile?

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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #6 : Domenica 26 Aprile 2015, 10:20:54 »
36esima giornata ... in the books, almeno per quanto riguarda il girone settentrionale e meridionale, mentre quello centrale prevede un turno domenicale con tutti ii match alle ore 15.

incominciamo dal girone C: salernitana (79 punti) promossa in serie B con il 3 a 1 al barletta ed il concomitante pareggio interno del Benevento (72 punti) col messina (1 a 1). Stupisce davvero che i sanniti abbiamo mollato di botto e d'accordo che il distacco di 5 punti era duro da colmare, ma una resa così non sembrava manco immaginabile, anche perché il messina di Giorgio corona (e di alessandro berardi, nostro ex portiere) è una squadra che in trasferta becca spesso sonori sganassoni perdendosi di animo al primo gol subito.
la cura di nello di costanzo (subentrato un mese e mezzo fa a grassadonia) ha però dato una maggior solidità rispetto all'assetto tattico studiato dal precedente coach (poi esonerato anche perché il diesse ferrigno lo ha scaricato fiutando gli umori dello spogliatoio) e la squadra dello stretto adesso vanta qualche certezza in più.
per il benevento adesso si tratta di ricompattare l'ambiente e affrontare i play off dimenticandosi di questa triste coda di campionato.
saprà patron vigorito rimettere i cocci assieme e anche con l'ausilio del diesse/allenatore salvatore di somma? è stata una scelta ardua -  e qui rispondo a er matador -  ma che forse potrebbe pagare, anche perché un vero e proprio allenatore chiamato dall'esterno avrebbe sicuramente faticato a conoscere i meccanismi dei giallorossi.

la Salernitana conquista meritatamente il passaggio in cadetteria, anche se a dire il vero il gioco messo in mostra dagli uomini di menichini non ha mai convinto appieno. è una squadra anomala, con un finto centravanti (calil) e tanti esterni fantasisti che amano non dare punti di riferimento (negro, gabionetta, nalini, perrulli). è un centrocampo di passisti/interditori senza grandissima gamba per gli inserimenti (mi riferisco a moro, favasuli e pestrin). Insomma per far funzionare il congegno granata ci vuole sempre un movimento articolato sul campo che non sempre si è  notato. resta una squadra con soggetti dalla buona caratura tecnica individuale.
Pagelle granata di fine anno: fenomenale il portiere gori, il centrale lanzaro, il pestrin del girone di andata e il moro del girone di ritorno. bene calil nel complesso, mentre mi ha deluso denilson gabionetta. Note "laziali": meglio tuia (in forte crescita) di mendicino (ieri comunque in gol), che ha faticato a riprendersi dopo aver rischiato la morte in campo a matera.

la juve stabia (66 punti) lascia le penne a melfi (2 a 1 per i ragazzi di coach bitetto e in gol anche il ns ex primavera loris tortori), facendosi raggiungere in classifica dal matera (2 a 1 all'ischia dopo essere passati in svantaggio). occhio alla casertana (65 punti) ieri forte di un 2 a 1 in trasferta sul campo del vigor Lamezia. il lecce di bollini vince in trasferta col martina franca 1 a 0, ma ha solo 61 punti: chance minime per raggiunger ei playoff.
a me il matera affascina molto per gioco e movimenti senza palla e auteri resta un buon maestro di categoria col suo 343 dominato da due centrali di centrocampo iannini e coletti.

in coda è un copione già scritto come ho anticipato nei precedenti post: ho già detto della reggina matematicamente retrocessa e al momento il savoia sembra - tra le 4 squadre che faranno i play out - piuttosto giù di condizione e disturbato da vicende extra campo. ieri i campani sono stati schiantati in casa dalla lupa roma per 3 a 1.
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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #7 : Domenica 26 Aprile 2015, 11:05:53 »
girone A: il bassano di antonio asta (70 punti) batte il renate e presenta 3 lunghezze di vantaggio sul pavia (ieri vittorioso sul sudtirol 3 a 2. a nulla è valso il ritorno in panca di stroppa per sormani nelle file degli altotesini).
le due squadre di vertice sembrano quelle meno ansiose e più concrete in questo delicato ed isterico momento stagionale.

chi sta deludente, con equilibri psicologici precari, è l'alessandria (63 punti insieme al novara) che è stata sconfitta in casa dal como di sabatini (il fratello di walter), team che sembrava in grossa difficoltà un mesetto fa. I lariani con 61 punti presentano chance ancora in chiave playoff. male i grigi (afflitti dal braccino del tennista), ma male anche il novara che impatta con i ramarri del Pordenone di coach rossitto, sempre impelagati in piena corsa per i payout. La mazzata della penalizzazione sembra aver sfaldato l'ambiente piemontese.
a 180 minuti dalla fine nulla è ancora scritto, ma domenica prossima il match da osservare è como - pavia: per i lariani serve solo la vittoria ed è una chiamata senza appello. al bassano basterebbe uscire indenne dalla trasferta al brianteo col monza di pea.

in coda il Lumezzane (destinato ai playout quasi certamente) inguaia pesantemente l'albinoleffe (1  a 0) che è adesso ultimo con 29 punti. sabato d'oro per la pro patria che batte la cremonese 3 a 1 e si leva dall'ultimissima posizione.
ad oggi i playout sarebbero ad appannaggio di monza, Lumezzane, pro patria e Pordenone (ma occhio anche al renate vanta un cuscinetto di soli 3 punti sul monza).

nota su eziolino capuano: il simpatico, buffo coach del'arezzo si è sentito male a seguito di un lunga corsa versa la curva a seguito di un gol segnato dai suoi ragazzi, ieri vincenti sul monza per 2 a 1. espulso dall'arbitro, si è poi sentito male ed è stato ricoverato in ospedale. auguri eziolino!
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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #8 : Lunedì 27 Aprile 2015, 09:37:01 »
girone B (tutti i match giocati di domenica).

anche qui non ci sono verdetti a 180 minuti dal termine ma solo indicazioni, talune pesanti.
il teramo rifila un 2 a 0 senza appello al Pontedera (che crollo dopo il passaggio a gennaio di grassi all'ascoli) e rimane in vetta, solitario, a 71 punti con 4 lunghezze di vantaggio sull'ascoli, anche ieri vincente col Santarcangelo (2 a 1 esterno).
il teramo di vivarini domenica va a savona  in un match decisivo, visto che i liguri sono incastrati nella lotta per i play out.
terza è la reggiana (62 punti) che batte un coriaceo san marino (3 a 2).
la spal (quarta con 58 punti e ieri vincente a carrara per 2 a 1) è la peggiore "quarta classificata" dei tre gironi e quindi non accede ai playoff. delude ancora una volta il pisa sgangheratissimo di questa stagione e che era nato sotto auspici decisamente più promettenti: i neroazzurri sono  la delusione totale della LP, forse insieme al lecce.

è un girone strano e con almeno una decina di squadre a rischio playout. ad oggi scenderebbe giù direttamente il san marino, ultimo con 30 punti, sotto di 3 rispetto alla pro piacenza (squadra che vale tecnicamente molto di più rispetto alla classifica reale perché gravata di un fardello di 8 punti di penalizzazione per aver schierato lo scorso anno un giocatore che doveva scontare un turno di squalifica).
dai 43 punti del Grosseto in giù rischiano tutte (pistoiese, carrarese, santarcangelo, gubbio, prato, forlì e savona). 
si salvi chi può.

chiudo con la griglia momentanea dei play off incrociati che ad oggi sarebbe così delineata:

Benevento - alessandria
ascoli - juve stabia
pavia - reggiana
matera - novara
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Offline Breizh

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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #9 : Lunedì 27 Aprile 2015, 11:28:50 »
Grazie, Ammi.
Topic interessantissimo.

Domanda.
Ma qualche giocatore interessante (magari giovane) che potrebbe anche essere buono da portare a Roma?
O il livello del torneo è troppo basso?

Offline franz_kappa

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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #10 : Lunedì 27 Aprile 2015, 12:28:05 »
Alla luce delle classifiche a due giornate dalla fine, come già osservato da ammiraglio (gran bel post, mi unisco ai complimenti, da condividere con Er Matador, altra autorità in 'materia'), con ogni probabilità i gironi A e C porteranno tre squadre a testa nei playoff e il girone B solo due.
La Spal, attuale quarta nel Girone B, ha 58 punti e oltre 64 non potrà arrivare. Una soglia non sufficiente per superare l'attuale quarta del Girone C e superiore di un solo punto a Pavia e Alessandria, terze appaiate a quota 63 nel Girone A

Le classifiche parziali a 180 minuti dalla fine della stagione regolare:

GIRONE A:
Bassano Virtus 70
Pavia 67
Alessandria 63
Novara 63


GIRONE B:
Teramo 71
Ascoli 67
Reggiana 62

Spal 58

GIRONE C:
Salernitana 79 (promossa matematicamente)
Benevento 72
Matera 66
Juve Stabia 66
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Ceres

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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #11 : Lunedì 27 Aprile 2015, 14:48:38 »
Topic interessante sul serio. Grazie ammi e Matador!
Per la Lazio, Giordano!

Offline ammiraglio

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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #12 : Lunedì 27 Aprile 2015, 14:56:00 »
sì, Franz, grazie in primis.

dunque ... è verissimo che i playoff contemplano la presenze delle due migliori "quarte classificate" e pertanto il girone B sarà meno rappresentato rispetto agli altri due perché la spal (al momento quarta) non ha i numeri giusti rispetto ai pari livello del nord e del sud.

Nel girone A farei attenzione al Como (61 punti) che ospita il Pavia: ultima spiaggia per i lariani ma che sono ancora in corsa. se le vincono entrambe arrivano a 67 e devono sperare in una combinazione di risultati favorevole.
Nel girone C la casertana è tutt'altro che fuori dai giochi con i suoi 65 punti e forse i falchetti hanno più birra in corpo delle vespe stabiesi.

Salutiamo il ritorno in LP (almeno sul campo) di squadre come Fidelis Andria, Luca Castelli Romani, Robur Siena, Akragas, Rimini, Castiglione.
poi ci sarà l'estate di fuoco con la presentazione della domanda di iscrizione al torneo che richiede incartamenti, fideiussioni ed impianti con sicurezza a norma.

Per Breizh (un grazie pure a te): è difficile vedere un salto dalla LP alla massima serie adesso, nel 2015. E' cambiato un mondo rispetto a soli 15 anni fa.
a me piace moltissimo Fella, un ragazzo del melfi, davvero un bell'ala guizzante. Nalini (altra ala) della Salernitana è più un assist man vecchio stampo.
Poi Iemmello, punta centrale del Foggia.
Salvatore Iocolano del Bassano è un ottimo centrocampista offensivo.
Resta il discorso dell'età e del fatto che questi giocatori sono perennemente dimenticati a seguito dall'abbattimento delle frontiere europee.

La carriera di riferimento è quella di Juanito Gomez dell'hellas: tanta, ma tanta LP in passato, poi adesso da due anni gioca in A. Ed ha 30 anni ...


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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #13 : Martedì 28 Aprile 2015, 23:14:10 »
Attenzione: la corte federale d'appello ha restituito 5 punti al Novara e ben 10 alla Reggina.
un terremoto.

nel raggruppamento settentrionale il novara sale a 68, due punti dietro la capolista bassano. il pavia scivola al terzo posto con 67.
nel girone C la reggina è sempre ultima con 21 punti, 4 dietro al savoia, e quindi a 180 minuti dal termine è ancora in lotta.

è previsto un terzo grado di giudizio (presso il collegio di garanzia del coni).
perché il primo grado è stato parzialmente ribaltato? perché secondo sandulli e gli altri professori della corte era stato mal valutato la norma sull'incentivo all'esodo e quella sui pagamenti delle mensilità degli stipendi di maggio e giugno delle squadre retrocesse dalla B alla LP.
 

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Offline BobLovati

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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #14 : Giovedì 30 Aprile 2015, 11:11:34 »
il Pestrin della Salernitana è parente di quello che giocò anche nella ... trigoriese ??
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #15 : Sabato 2 Maggio 2015, 00:18:11 »
il Pestrin della Salernitana è parente di quello che giocò anche nella ... trigoriese ??


bob, si tratta del vetusto manolo pestrin, forse lo ricorderai con la maglia del cesena e del messina. non mi risulta che abbia giocato mai nella roma.

37esima giornata archiviata nel girone A: tutto rimandato, nessun verdetto.

il novara aggancia in testa il bassano imponendosi all'arezzo di capuano (1 a 0) e sfruttando il mezzo passo falso dei veneti che non vanno oltre lo 0 a 0 al brianteo col monza di pea. ho visto il match del bassano dal 35esimo del pt in poi ed è stato stoico, faticoso, adrenalinico ma tutto sommato divertente, con tante occasioni da rete da una parte e dall'altra. il coach dei veneti antonino asta ha chiuso la gara con 5 attaccanti di ruolo per di sbloccare il risultato, ma il fortino di pea ha retto e i monzesi sono schizzati più volte pericolosamente in contropiede. i giallorossi chiudono in 10 uomini.
è crollato il pavia a como seccamente con un 3 a 0 senza repliche (ho visto i primi 35 minuti) con i ragazzi allenati da maspero sempre secondi sulla palla, nervosi (c'è un'espulsione a carico della punta ferretti) e dominati dai lariani (benissimo il sempreverde Giuseppe le noci e ivan castiglia). l'alessandria non va oltre il pari a reti bianchi col renate e si fa agganciare proprio dal como. per i grigi  1 vittoria solo nelle ultime 9 giocate: frenatona!

la classifica in testa vede novara e bassano, entrambe con 71 punti , ma con i piemontesi in vantaggio negli scontri diretti.
il pavia è terzo con 67 punti, tampinato da alessandria e como a 64.

in coda il Pordenone perde di misura a vicenza col real ed è adesso ultimo da solo a 31 punti, visto che l'albinoleffe batte il mantova 2 a 1 e sale in classifica a 32.
monza, Lumezzane, pro patria (forte di un mirabolante 2 a 1 corsaro a venezia) e Albinoleffe stesso andrebbero ai play out se il campionato fosse finito oggi.
restano ancora 90 minuti da giocare e lo scontro diretto tra Pordenone ed Albinoleffe sarà letale per una squadra.
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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #16 : Sabato 2 Maggio 2015, 06:26:02 »
 il diesse di somma (indimenticabile stopper dell'avellino del terremoto

indimenticabile libero, uno degli ultimi grandi interpreti del ruolo. stopper era favero. 

che squadra quell'avellino. ora lo gufo per via di quel cretino di sportitalia che manco voglio nominare. merda vera.


gran bel topic, grazie.   seguo molto la la lega pro, soprattutto i gironi B e C. 
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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #17 : Sabato 2 Maggio 2015, 13:32:58 »
bob, si tratta del vetusto manolo pestrin, forse lo ricorderai con la maglia del cesena e del messina. non mi risulta che abbia giocato mai nella roma.
Credo che zio Bob intendesse chiedere se Manolo Pestrin sia parente di questo

http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Pestrin

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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #18 : Sabato 2 Maggio 2015, 16:30:28 »
Credo che zio Bob intendesse chiedere se Manolo Pestrin sia parente di questo

http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Pestrin

bel quesito: non so la risposta esatta. manolo pestrin è nato nel '78, a roma, ed ha svolto un anno di formazione nel vivaio della lazio per poi formarsi definitivamente nel monterotondo.
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Re:Tears for fears: il rush finale in Lega Pro
« Risposta #19 : Sabato 2 Maggio 2015, 21:35:06 »
37esima archiviata pure per il girone B e qui abbiamo un verdetto solare e piacevole: il teramo di vivarini espugna savona e - per la prima volta nella sua storia - centra la promozione in B, mantenendo i 4 punti di distacco dall'scoli, vittorioso nel derby con l'ancona. seguiti da 1000 aficionados in trasferta, gli abruzzesi hanno sciorinato il solito bel gioco organizzato non lasciando manco un pertugio ai liguri. promozione meritata quanto inaspettata alla vigilia del torneo.
ascoli matematicamente secondo con 70 punti e destinato ai playoff: i bianconeri sono crollati ad aprile, mentre a maggio hanno ripreso una buonissima media punti, ma non è bastato.
ho visto lucchese - reggiana (manuel ricci titolare) e gli emiliani approfittano di un nanu galderisi nervoso (espulso) e di un avversario con troppa frenesia addosso, anche a causa di un brutto trend in questo rush finale di torneo che cmq lo vede salvo. una brutta lucchese che chiude il match addirittura in 9 e che ha perso i duelli chiave in mediana. A me nanu non è mai piaciuto come tecnico. la reggiana con i suoi 65 punti è terza e inattaccabile dalle due 4a, la spal e il pisa, centrando così i playoff.

Grosseto e carrarese (dove giocano matteo merini e andrea sbraga, ex vivaio lazio) salve, poi inizia la più classica delle marmellate di fine stagione con tantissime squadre ancora coinvolte ad evitare playout e retrocessione diretta.
tremano ancora pistoiese, Santarcangelo e prato (ma agli arancioni basta un solo punto e nell'ultimo turno ospitano il savona).
ad oggi andrebbe giù direttamente il san marino a 33 punti con gubbio, forlì (entrambe a 40), savona (37) e pro piacenza (36) ai playout. è notizia di stasera l'esonero del trainer del gubbio leo acori, oggi sconfitto in casa dai piacentini.

due parole ancora sul teramo: per me la più divertente squadra in assoluto della LP come qualità di gioco espressa. per fare un confronto, la Salernitana (vincitrice del girone meridionale) è più matura e camaleontica, ma con trame meno brillanti.
 

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