Autore Topic: La macelleria messicana: TORTURA in Italia  (Letto 6856 volte)

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Offline WombyZoof

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #20 : Venerdì 10 Aprile 2015, 19:23:57 »
perché messicana?  che hanno fatto in messico per meritarsi questa fama?
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline Er Matador

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #21 : Sabato 11 Aprile 2015, 07:47:23 »
perché messicana?  che hanno fatto in messico per meritarsi questa fama?
Pare che tutto derivi dalla rivoluzione messicana con la quale, negli anni '10 del secolo scorso, venne abbattuto il regime di Porfirio Díaz: le cronache riferirono di fatti così cruenti da divenire proverbiali e dare vita alla suddetta espressione.
Ferruccio Parri (mi sembra fosse lui) la utilizzò per definire i fatti di Piazzale Loreto.
Ricordo Montanelli vibrare di indignazione mentre esponeva il tuo stesso concetto: "macelleria italiana", senza scaricare colpe non sue sul Paese dei sombreri e dell'Azteca.

Quanto alla genesi di certi comportamenti da parte delle forze dell'ordine, credo non sia estraneo al problema il loro utilizzo come ammortizzatore sociale: e chi può trovare appetibile un lavoro scarsamente qualificato, discretamente rischioso, modestamente retribuito?
Molto spesso chi proviene da realtà sature di cultura malavitosa, nelle quali l'abuso e la prevaricazione rappresentano un valore, un segno di appartenenza e lealtà a quel contesto, un indispensabile collante sociale.
Nel momento in cui si tratta di giocare a guardie e ladri, alcuni si schierano dalla parte "giusta" attratti anche dal miraggio del posto statale: ma l'humus in cui sono cresciuti rimane, ed emerge anche quando tolgono la divisa.
Per dire: quanti femminicidi, come li si chiama oggi, hanno coinvolto nel privato esponenti delle forze dell'ordine che "non si rassegnavano alla fine della loro relazione" o simile?
Non pochi, almeno in rapporto alla loro incidenza numerica sul totale della popolazione.
Come in tanti altri settori, c'è un problema nei criteri di reclutamento: che mostra il proprio volto peggiore quando le mansioni riguardano ruoli arbitrali o di responsabilità.
A ruota intervengono altri due fattori.
In generale, la mancanza di meritocrazia di cui gli elementi meno validi continuano a beneficiare una volta superata la selezione all'ingresso, e che impedisce di identificare e allontanare le mele marce.
Nello specifico, una degenerazione corporativa che negli ultimi vent'anni o giù di lì ha trasformato una quota di inadeguati in una pericolosa massa critica.
Le minacciose proteste contro la madre di Federico Aldrovandi, cui si "rimproverava" di essersi contrapposta ad alcuni rappresentanti della categoria, sono il simbolo di questo orrore.
Il fatto che i suddetti gentiluomini abbiano solidarizzato coi loro colleghi in quanto tali, senza neppure chiedersi se avessero torto o ragione, chiude il cerchio di una mentalità compiutamente malavitosa.

Sulla Diaz e su certe reazioni nel Web: la loro origine va cercata nell'altra Genova.
Quella dei danni ad auto, attività e beni materiali.
Quella del vero e proprio stato d'assedio in cui la città ha vissuto la vigilia dell'evento, fra zone rosse e logiche che ricordavano la Beirut della guerra civile.
I massacrati della Diaz hanno avuto un minimo di giustizia solo in sede mediatica.
I danneggiati dai fatti di cui sopra neppure quella.
Ed è con loro che più facilmente si identifica l'uomo della strada: al quale non rimane che sfogarsi sparando nel mucchio, un po' come la Polizia.
Non dico che questo giustifichi certi atteggiamenti: dico che la sistematica sottovalutazione delle loro istanze e dei loro punti di vista è destinata a generare mostri.

Offline WombyZoof

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #22 : Sabato 11 Aprile 2015, 09:10:12 »
ottimissimo matador.
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Offline AlenBoksic

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #23 : Sabato 11 Aprile 2015, 11:54:39 »
Come in tanti altri settori, c'è un problema nei criteri di reclutamento: che mostra il proprio volto peggiore quando le mansioni riguardano ruoli arbitrali o di responsabilità.

Sulla Diaz e su certe reazioni nel Web: la loro origine va cercata nell'altra Genova.
Quella dei danni ad auto, attività e beni materiali.

Dell'ottimo Matador mi preme sottolineare questi due punti.
Riguardo il primo ho sempre trovato allucinante (adesso non so se è cambiato ma fino a 15 anni fa era così) che in un paese dal mercato del lavoro asfittico come è sempre stato il nostro, un lavoro di tale responsabilità possa venir affidato a personale molto poco - scolasticamente e non -qualificato.

Quanto al secondo che dire?
Nessuno che lo menzioni mai.
Non so se le reazioni del web nascano di qui (lo sfogo rancoroso e bilioso della gran parte dei commenti penso nasca dall'anonimato, ma è un altro discorso) certo è che pochissimo si parla delle devastazioni che spesso si accompagnano a simili manifestazioni.
Forse far pagare tutto il conto in maniera effettiva a chi venga sorpreso ad effettuare simili danni (come anche negli stadi) alla lunga sarebbe un valido deterrente.

P.S.: Frusta e TD hanno definito fascista il comportamento della polizia.
Proprio in quei giorni per motivi di studio mi trovai  a discutere di RSI con alcuni reduci della BN cittadina, che era l'unico reparto italiano presente nella colonna di Dongo.
Bene, uno di questi era schierato apertamente con i manifestanti, mentre l'altro sosteneva a spada tratta la "difesa effettuata dalla polizia" (testuale).
Questo per dire come al di sopra delle etichette restino sempre le persone
Voglio 11 Scaloni

Offline Arch

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #24 : Sabato 11 Aprile 2015, 12:20:42 »
Mah. Analisi condivisibile e di buon senso nella prima parte (humus comune in cui con la stessa probabilità si può diventare rappresentante dell'ordine costituito o delinquente), sebbene si sia dimenticato di accennare al continuo lavaggio del cervello che i capetti fascisti operano sulle menti di chi entra nelle caserme (tipica e proverbiale la risposta del celerino spaccateste di Genova che interrogato sul perché avesse manganellato con tanta ferocia rispose che l'avevano convinto che se avessero "vinto" i manifestanti gli avrebbero fottuto la fidanzata).

Il tentativo di spiegare i fatti della Diaz come una reazione ai danni subiti dai pacifici cittadini non mi trova d'accordo. Magari fosse stato quello. Troppi personaggi politici stavano nei centri operativi della Questura a dare ordini e a programmare azioni. I fatti di Genova sono accaduti perché così si è voluto. Una pura strategia politico-militare tesa a dimostrare a chi manifestava e a determinati partiti chi veramente detenesse il potere. Il ministro della giustizia era Castelli, quello dell'interno Scajola, Fratini agli Esteri, Moratti all'Istruzione, Alemanno all'Agricoltura,  Maroni al Lavoro e poi Tremaglia, Bossi, Martino, Gasparri e Gianfranco Fini vice di Silvio. E il pacioccone Di Pietro, fiero nemico del governo di destra, si oppose all'istituzione di una commissione d'inchiesta su Genova.
Non ce li vedo battersi in nome della tutela dei cittadini genovesi. Li vedo benissimo all'opera per confermare rendite politiche di posizione, tranquillizzare potentati economici amici, mostrarsi ubbidienti alla NATO.
Ciò che è più vergognoso consiste nel fatto che c'è voluta una sentenza dell'Europa per chiamare ciò che avvenne con il suo vero nome: applicazione della tortura. L'Italia non l'aveva fatto.

Offline Frusta

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #25 : Sabato 11 Aprile 2015, 12:24:43 »
Frusta e TD hanno definito fascista il comportamento della polizia...
Più che altro io ho evidenziato il fatto che i comportamenti che erano usuali durante la dittatura fascista (e non parlo solo della polizia, ma di chiunque avesse un ruolo pubblico) non potevano cessare con l'avvento della democrazia dato che i personaggi che ricoprivano quei ruoli hanno continuato a ricoprirli anche dopo la caduta del fascismo.
Dando un' impronta non da poco ai loro successori.
L'arroganza del potere (anche di un potere miserabile come quello di qualsiasi strappino che sta dietro uno sportello) in Italia ha radici molto vecchie.

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline AlenBoksic

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #26 : Sabato 11 Aprile 2015, 12:41:27 »
Il tentativo di spiegare i fatti della Diaz come una reazione ai danni subiti dai pacifici cittadini non mi trova d'accordo. Magari fosse stato quello. Troppi personaggi politici stavano nei centri operativi della Questura a dare ordini e a programmare azioni. I fatti di Genova sono accaduti perché così si è voluto. Una pura strategia politico-militare tesa a dimostrare a chi manifestava e a determinati partiti chi veramente detenesse il potere.

Nessuno ha detto questo.
Si è detto come dei danni subiti dai cittadini comuni non si parli mai.
E ci si riferiva ai commenti sul web, non ad altro.
Quanto alla regia da che mondo è mondo da sempre a chi governa conviene la tranquillità e che tutto fili liscio, non certo che si spari per le strade.
Piuttosto mi ricordo un certo Casarini che nei giorni precedenti concionava in tv dicendo che lui e i suoi antagonisti della fava avrebbero invaso la zona rossa.
Questo non certo per giustificare i torturatori della Diaz ma per inquadrare i fatti nel giusto contesto.

Più che altro io ho evidenziato il fatto che i comportamenti che erano usuali durante la dittatura fascista (e non parlo solo della polizia, ma di chiunque avesse un ruolo pubblico) non potevano cessare con l'avvento della democrazia dato che i personaggi che ricoprivano quei ruoli hanno continuato a ricoprirli anche dopo la caduta del fascismo.
Dando un' impronta non da poco ai loro successori.
L'arroganza del potere (anche di un potere miserabile come quello di qualsiasi strappino che sta dietro uno sportello) in Italia ha radici molto vecchie.

Concordo.
Infatti quello che manca a tutti i livelli è il senso civico,
il celebre particulare di cui parlava Guicciardini e che pervade la vita pubblica e privata a tutti i livelli provocando disastri.
Voglio 11 Scaloni

Offline Arch

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #27 : Sabato 11 Aprile 2015, 14:25:33 »
"Sulla Diaz e su certe reazioni nel Web: la loro origine va cercata nell'altra Genova.
Quella dei danni ad auto, attività e beni materiali."
A.B. qualcuno l'ha detto, mi sembra.

Ordinare ufficialmente alla polizia di sparare ti sembra cercare la tranquillità?

Se non ci fosse qualcuno che disubbidisce alle imposizioni del potere non esisterebbe dissenso e possibilità di protesta. Ti ricordo che la creazione di una zona rossa, così come concepita a Genova, non è mai più stata applicata in Italia e nel mondo se non a Davos, dove il palazzo in cui si tiene il forum economico mondiale è in pieno centro cittadino, ovvero a 200 metri dalla sua periferia.
Una domanda, eri a Genova? Hai visto con i tuoi occhi?

Offline Wild Bill Kelso

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #28 : Sabato 11 Aprile 2015, 14:33:57 »

"Polizia cilena"

L'unica cosa decente sentita da D'Alema, negli ultimi vent'anni.
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline AlenBoksic

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #29 : Sabato 11 Aprile 2015, 15:25:09 »
"Sulla Diaz e su certe reazioni nel Web: la loro origine va cercata nell'altra Genova.
Quella dei danni ad auto, attività e beni materiali."
A.B. qualcuno l'ha detto, mi sembra.

Secondo me si riferiva alle reazioni alla Diaz sul web,
poi ci farà sapere

Se non ci fosse qualcuno che disubbidisce alle imposizioni del potere non esisterebbe dissenso e possibilità di protesta. Ti ricordo che la creazione di una zona rossa, così come concepita a Genova, non è mai più stata applicata in Italia e nel mondo se non a Davos, dove il palazzo in cui si tiene il forum economico mondiale è in pieno centro cittadino, ovvero a 200 metri dalla sua periferia.
Una domanda, eri a Genova? Hai visto con i tuoi occhi?

No,
non c'ero, anche perchè il clima di quei giorni faceva intuire che sarebbe stato meglio non esserci.
Quanto alla zona rossa non vedo cosa implichi il suo rispetto con la possibilità di manifestare il dissenso, basta farlo altrove.
Andare a sfidare le delimitazioni imposte, come minacciavano di fare le tute bianche, è il modo migliore per silenziare le ragioni della protesta.
La scelta di Genova per ospitare il G8 era poi stata effettuata dai precedenti governi, idem le scelte del personale cui affidarne l'esecuzione.
E comunque non credo proprio che il governo Berlusconi aspirasse ad un disastro del genere per legittimare un potere che aveva conseguito con il voto solo due mesi prima.
La vicenda della Diaz, con la messinscena delle finte molotov, dovrebbe casomai farci interrogare su come sia possibile che gli autori di simili fatti siano rimasti in servizio.


Voglio 11 Scaloni

Offline Er Matador

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #30 : Domenica 12 Aprile 2015, 07:03:55 »
Secondo me si riferiva alle reazioni alla Diaz sul web
Esattamente.
Sulla Diaz, o meglio sul suo reale significato, è difficile farsi un'idea.
La tesi di Arch, che la attribuisce a una dimostrazione muscolare pro-NATO e potentati economici, lascia qualche dubbio: come afferma giustamente AB, un governo appena legittimato dal voto ci avrebbe messo la faccia.
Cittadini stranieri di Paesi occidentali, aggiungo io, ci avrebbero messo il resto creando una complicazione non da poco.
Fra l'altro: se si fosse voluto mandare un messaggio in quel senso, perché non approfittare dei disordini e dei vandalismi, che avrebbero legittimato agli occhi di molti interventi di una durezza superiore alla media?
Ex post, un dato emerge chiaramente: quei fatti hanno definito il modus operandi poliziottesco da lì in poi.
Rendendo pressoché intoccabili le forze dell'ordine, come dimostra la frequenza di vicende come quelle di Federico Aldrovandi e di Aldo Bianzino aumentata negli anni successivi.
Imponendo come standard sul campo il "forti coi deboli, deboli coi forti", con pestaggi ingiustificati su poveri cristi che nessuno viene a reclamare e untuose riverenze verso chi ha le spalle coperte: compresi, naturalmente individui che un po' di botte potrebbero anche meritarle.
E questo non porta ai livelli del crimine organizzato, ma se possibile più in basso.
Di cosa si è trattato, allora? Di una spallata da parte degli uomini in divisa, senza un mandato dall'alto, per salire di livello? Anche questo sembra troppo o troppo poco, a seconda dell'angolazione da cui si considerano gli eventi.
Del resto, tutta la storia del G8 risente sin dal principio di evidenti anomalie.
Prendiamo la scelta della sede: chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la conformazione geografica e urbanistica del capoluogo ligure, lo conosce come il contesto meno adatto per gestire una situazione delicata sotto il profilo dell'ordine pubblico.
E a collocare proprio lì quell'evento è stato lo stesso Paese che, solo una decina d'anni prima, aveva dato una lezione in materia dirottando nelle isole il girone H di Italia '90: quello che includeva inglesi, irlandesi e olandesi - più gli egiziani, che quanto a tifoserie calde non scherzano - quando il fenomeno hooligans era ancora in auge.
Il territorio più facilmente controllabile e una saggia politica di prevenzione annullarono i rischi di una situazione potenzialmente esplosiva, senza neppure usare più di tanto le maniere forti.
Sotto un altro governo Berlusconi, nel 2005, si svolsero poi i funerali di Papa Wojtyła: evento di tutt'altro tenore, ma complicato da un afflusso di folla oceanico, la cui gestione lasciò il mondo a bocca aperta.
Questo per dire che, una volta tanto, non sembra un problema di incapacità o pressapochismo.
A indicare Genova come location del G8 fu l'allora Primo Ministro D'Alema: per lasciare, si disse allora, una polpetta avvelenata a quello che in sondaggi indicavano - e le elezioni confermarono - come suo successore.
Conoscendo il tipo e la sua cultura politica, non mi meraviglio di un'ipotesi del genere.
Ma quando il G8 ebbe inizio il cambio di potere al governo era già avvenuto, non c'erano avversari politici da mettere in difficoltà, eppure i criteri gestionali rimasero pieni di incongruenze.
La scelta del personale, ad esempio: fra gli addetti al controllo dell'ordine pubblico, figuravano militari di leva con un breve addestramento alle spalle o poco più.
Quindi i soggetti più adatti per essere attanagliati dalla paura e perdere la testa in situazioni critiche: con tutta la comprensione umana per la loro situazione, quanto sopra equivale a una sostanziale impreparazione rispetto al contesto.
Per non parlare della poco razionale distribuzione delle priorità e delle forze a disposizione: sarebbe stato logico dedicare il massimo dell'impegno alle aree più sensibili della città e ai soggetti più pericolosi, e troppi indizi lasciano intendere che non andò proprio così.
La sensazione del disastro almeno in parte cercato, per venire al dunque, è difficile da scacciare: rimane da capire da parte di chi e a che scopo.
Considerando, fra l'altro, come la destabilizzazione di un evento così complesso sia una tigre che troppo facilmente può mettersi a camminare con le proprie gambe: inadatta, in sostanza, alla "classica" strategia della tensione a esplosioni controllate.

ThomasDoll

Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #31 : Domenica 12 Aprile 2015, 08:44:07 »
Pensavo che macelleria messicana si riferisse al massacro di Piazza delle Tre Culture.

I comportamenti della Polizia alla Diaz furono fascisti per diretto riferimento: nel racconto dei torturati si legge che gli aguzzini tentavano di obbligarli a cantare canzoni fasciste, mostravano loro simboli fascisti, facevano di continuo riferimento al fascismo eccetera.

Il mio riferimento allo squadrismo attivo fin da dopo la grande guerra potrebbe essere un elemento per comprendere dove nasce la tradizione fascista interna alla Polizia, che ovviamente non coincide con l'intero corpo della Polizia.

La simmetria della violenza dei torturatori con quella, esibita e gratuita, dei Black Bloc fa pensare, forse, a una sorta di balorda strategia svuotapiazze. Sopire, dissuadere, sospingere fuori dalla scena, di fronte a una mobilitazione che andava ben oltre gli habitué del corteo di piazza. Una strategia-boomerang, ma non dimentichiamo che al timone c'era Scajola...

CP 4.0

Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #32 : Domenica 12 Aprile 2015, 09:08:56 »
il g8 di Genova fu nella sua incapacita' organizzativa di controllare i disordini (a mio avviso solo presunta) invece un operazione mediatica per presentare all'opinione pubblica un quadro di parte del dissenso.

mai come allora, ne prima ne dopo, i black blocks, ad esempio, furono posti al centro della scena, e quasi mai furono contrastati dalle forze dell'ordine, tipo tifosi del Feyenord a piazza di Spagna recentemente, quando poi le stesse forze dell'ordine non si fecero scrupoli nella notte in questione e nei giorni seguenti con chi con i bb non aveva nulla a che fare

(e chi ci crede che quelli che durante il giorno avevano sfasciato vetrine non fossero conosciuti e si sapesse dove alloggiassero, e che non fosse certo alla Diaz?)

la mia impressione e' stata sempre quella che si volesse vendere appunto un immagine del dissenso agli occhi dell'opinione pubblica negativa cosi poi da poter giustificare certi atteggiamenti con chi invece quel dissenso lo promuoveva in maniera piu' accettabile.

14 anni dopo sarebbe da vedere se quello non fosse l'inizio di un periodo di decisioni da parte dei governanti del mondo altresi 'difficili' che hanno richiesto che la critica avesse una faccia meno 'spendibile' e quindi piu' facilmente 'azzittabile'.

la polizia fu come avere un cane alquanto 'pericoloso'. basto' lasciar andare il guinzaglio nel posto giusto, mica dirgli chi, cosa e come attaccare.

PS: non ricordo quando ne dove, ma Blair tempo dopo impiego' una banda musicale all'ingresso di un qualche meeting per ministri e alte cariche, per 'coprire' le proteste dei manifestanti presenti, tenuti a non meno di 200 m, alle orecchie dei partecipanti del meeting stesso ch venivano portati all'ingresso dalle varie limousine ben sigillate.

ThomasDoll

Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #33 : Mercoledì 15 Aprile 2015, 10:09:37 »
GianPaolo Trevisi, un grande poliziotto.

"Diversi anni, capelli e sogni fa, ero davanti alla scuola Diaz, come si vede in foto, a discutere con Agnoletto; ad alcuni sembrerà strano che io non abbia detto nulla in questi giorni, dopo la sentenza della Corte europea, su quella nerissima notte e su tutto quello che è successo e non è successo dopo, ma in questa occasione, ancora più che in altre, ho pensato che era meglio fare, piuttosto che dire. Il giorno dopo la notizia, infatti, dopo aver parlato con loro, per circa un'ora, del mio G8 di Genova, ho fatto vedere ai 160 allievi, molti dei quali nel 2001 avevano 9/10 anni, il film Diaz. Aspetto la prossima settimana per discuterne insieme, perché so bene, avendolo visto più volte, che subito dopo l'ultima scena, i titoli di coda ti stringono il collo, ti lasciano senza fiato e senza parole; rimani in silenzio e immobile sulla poltrona, ben sapendo che, nella maggior parte dei film o delle serie televisive, grazie alle quali molti amano la Polizia, è quasi tutto inventato e nell'unico, forse, unico film che ci distrugge è tutto drammaticamente vero, in quanto basato su fatti processualmente verificati. Proprio per questo, soprattutto tra di noi, se ne deve parlare e si deve litigare e discutere e domandare e rispondere, se si può. Proprio perché amo la mia Polizia sino al midollo, non voglio dimenticare quella notte e la voglio ricordare a chi la sta scordando e descriverla a chi non la conosce. Sono certo, infatti, che anche per la Polizia, come per noi tutti essere umani, valga il fatto che si possa crescere, migliorare e cambiare proprio riconoscendo i gravi errori e studiando gli insuccessi e i fallimenti. Certo restano sempre aperte le ferite di chi quella notte, dentro un sacco a pelo, stava inseguendo dei sogni, magari anche macchiati di utopia, e si ritrova, ancora oggi, a convivere con un incubo sporco di sangue. Anche davanti a loro resto senza parole, dopo averne pronunciata solo una: scusate. Alle volte, comunque, alcuni silenzi dicono tante di quelle cose da diventare assordanti o da trasformarsi in musica da far sentire a chi non sa ballare..."

Offline Arch

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #34 : Mercoledì 15 Aprile 2015, 12:16:06 »
Le dichiarazioni di quel vigliacco a proposito della Diaz, tal Tortosa, sono lo specchio della mentalità di una parte non piccola di poliziotti addetti all'ordine pubblico. Le sue parole dimostrano quale fosse la volontà politica che si è voluta imporre a Genova.
Se il Tortosa non ha millantato ed effettivamente milita o ha militato nella Lazio Marines di football americano, i dirigenti di quella sezione debbono dare delle spiegazioni convincenti o devono dimettersi in blocco.

ThomasDoll

Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #35 : Mercoledì 15 Aprile 2015, 12:20:49 »
sembra ne sia il vicepresidente...

Offline cartesio

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #36 : Mercoledì 15 Aprile 2015, 13:14:30 »
Non vedo perché una società sportiva debba controllare cosa fanno i suoi tesserati fuori dall'attività societaria.

Casomai è il ministero dell'Interno a doversi preoccupare di prendere provvedimenti.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline Arch

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #37 : Mercoledì 15 Aprile 2015, 13:56:59 »
Un po' come berlusca che andava a minorenni. M'hai convinto, Cartesio.

Offline Er Matador

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Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #38 : Mercoledì 15 Aprile 2015, 14:22:37 »
Un po' come berlusca che andava a minorenni. M'hai convinto, Cartesio.
Cosa c'entrino Berlusconi e le minorenni qui non riuscirebbe a spiegarlo neanche Paolo Flores D'Arcais.
Ma il massimo del minimo è nel post precedente

Se il Tortosa non ha millantato ed effettivamente milita o ha militato nella Lazio Marines di football americano, i dirigenti di quella sezione debbono dare delle spiegazioni convincenti o devono dimettersi in blocco.
Quindi se un ragazzo delle giovanili di una qualsiasi sezione lavora in un supermercato, la Lazio deve tenere d'occhio la contabilità di quel punto vendita per assicurarsi che il proprio tesserato non rubi dalla cassa?

ThomasDoll

Re:La macelleria messicana: TORTURA in Italia
« Risposta #39 : Mercoledì 15 Aprile 2015, 14:45:53 »
Tortosa punta sulla carta del malinteso, ma è chiaro che nessuno si sognerebbe di rivendicare un'azione di ordinaria amministrazione lavorativa. Una cosa tipo "ho registrato quella fattura e lo farei altre mille volte", "sono orgoglioso di aver riverniciato quella macchina e sconfitto così la ruggine, nemico nazionale numero uno". Tortosa rivendicava, con linguaggio pomposo da ventennio, ESATTAMENTE quell'azione, anche perché non c'è niente di eroico e pugnace nell'identificare un gruppo di persone spaventate e dolenti e radunarle in una palestra. Si prenda le sue responsabilità e non lo si tratti da capro espiatorio, ma nemmeno facendo sconti.