Autore Topic: Pjianic, Sabatini e Freud.  (Letto 2973 volte)

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Anselazio

Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #20 : Venerdì 3 Aprile 2015, 17:12:39 »
Starà parlando della redazione dell'ASRepubblica.


Ecco infatti...giusto lì e nel loro universo parallelo di sta ceppa.
Bravo pianderculic, mammagari si appendono ste frasi sull'armadietto prima del derby (che poi probabilmente
lui manco giocherà se continua così).

Offline carpelo

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Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #21 : Venerdì 3 Aprile 2015, 17:17:34 »
Al di là della loro stupida propaganda, io di 'sto Freud ne ho sentito parlare parecchio e spero proprio che non sia forte come si dice.

Alex_K

Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #22 : Venerdì 3 Aprile 2015, 17:33:24 »
Potrebbero anche riuscire a mantenere il 2º posto, ma il 26 maggio non lo cancellano con la propaganda... ;)

Pensa che s'erano acchittati er calendario...solo uno scudetto e per di più in casa nostra poteva cancellare l'onta...pensa solo se arriviamo al derby con 4 di vantaggio...che dici; verranno? :D
Ma no, che c'entra! Io parlo del "loro" universo, della "loro" capoccia. In "quell'universo" ogni occasione è per loro buona per cacellare il 26 maggio. Dallo scippo di astori, al serfi dell'amico di odevaine, alla lotta per lo scudetto d'inverno, al nome della sociedà senza più l'aesse... tutto serve a cancellare - nel "loro" mondo - l'onta. Onta che lo stesso sabatini definì un'amichevole estiva.

Ma devono mori' gonfi. tutti.

Pomata

Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #23 : Venerdì 3 Aprile 2015, 17:44:37 »
Ma no, che c'entra! Io parlo del "loro" universo, della "loro" capoccia. In "quell'universo" ogni occasione è per loro buona per cacellare il 26 maggio. Dallo scippo di astori, al serfi dell'amico di odevaine, alla lotta per lo scudetto d'inverno, al nome della sociedà senza più l'aesse... tutto serve a cancellare - nel "loro" mondo - l'onta. Onta che lo stesso sabatini definì un'amichevole estiva.

Ma devono mori' gonfi. tutti.

Quoto ;D

Offline WombyZoof

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Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #24 : Venerdì 3 Aprile 2015, 17:55:16 »
ricordare per rigodere

Giancarlo Dotto per "Il Corriere dello Sport"

GIANCARLO DOTTO
La questione è concettualmente bacata alla radice. Aria fritta. Aquile monche. Il tema non è chi sia la prima squadra di Roma, ma se esista davvero un'altra squadra oltre la Roma. Quesito meno tracotante e villano di quanto sembri. E di facile soluzione, senza star lì a pescare nel torbido di quel bordello assolutamente irrilevante che è la Storia (date, prove, testimonianze), per sancire da pedantoni un prima e un dopo.

Ciò che fa della Roma non la prima ma l'unica squadra della capitale è sotto gli occhi di tutti. Un'evidenza talmente commovente che fa di me, giuro, cardioromanista irrecuperabile che dalla curva fissava la Madonnina di Monte Mario per istigarla a miracoli sportivi e miracoli tout court (un gol di Colausig, per dirne una), quasi un laziale da riporto sentimentale.

Il dramma dei presunti cugini è ontologico, prima ancora che storico. Roba seria. La Lazio non esiste. Per meglio dire, non ce la fa a esistere. Ci prova, poverella, le tenta tutte, ma proprio non ci riesce. Negli ultimi quarant'anni ha messo insieme anche cose ammirevoli. Ha vinto scudetti, coppe, derby, l'ultimo pochi giorni fa. Non puoi dirle niente. Fa tutte le sue cose per bene, con calligrafica compostezza. Vince, esulta, si dichiara, va sotto la Nord, dice "Roma merda" e, insomma, fa tutto quello che deve fare una brava ragazza in certe occasioni. Ma non esiste.

Le sue vittorie evaporano rapide, come certe bolle colorate soffiate da pischelli che hanno fretta di passare a giochi più divertenti e duraturi. Le sfiori e svaniscono. Ecco, la Lazio è una bolla. Non consiste. O come certe grida manicomiali. Parti, esulti, ti sbracci, ti metti le corone in testa, ti giri e dietro non c'è nessuno. Vittorie e corone immaginarie. Le sue feste durano quanto un sandwich nella dispensa di Galeazzi (tifoso laziale).
Diciamo la verità. Sfilare tra due ali di biancocelesti plaudenti per Totti e compagni è stata una gogna (un Mishima romano d'altri tempi si sarebbe dato piuttosto un harakiri esemplare) ma se, alla fine, non è stato poi così terribile è perchè a battere quelle mani c'era, schierato, il nulla. La Lazio è una squadra invisibile. Malattia incurabile. E non date la colpa ai media. I media hanno un olfatto infallibile. Vanno dove le cose esistono. La Roma esiste a prescindere. Esiste persino di questi tempi, che è tutto dire. Si sa più di un mancato allenatore romanista, quel grullo di Allegri, che di un allenatore reale, in carne ed ossa come Vladimir Petkovic. Che è bravissimo, intelligente, ma ha il gravissimo torto di stare seduto sulla panchina sbagliata. La panchina che non esiste. Uno come Petkovic alla Roma sarebbe un eroe mitologico, la reincarnazione di Giulio Cesare.

Tutto questo Lotito lo sa. E rosica. Vive tutti i giorni sulla sua pelle la disperante beffa di essere ma non di esistere. Si agita. Fa sforzi sovrumani. S'è inventato una Lotiteide. Se non sono aquile, sono proclami. Lui e Tare, diciamola tutta, magari averceli. Sanano bilanci, scovano giocatori, acchiappano trofei, non sbagliano un allenatore, ma poi si guardano dietro, cercano intorno, e cosa vedono? Un'aquila spelacchiata e il deserto. E una macchia d'irriducibili tifosi. Per lo più inguaribili romanticoni e intellettuali raffinati, che colgono la bellezza assoluta e nichilista del tifare il nulla. Quel dolore sottile, quello spleen stordente della sottrazione. Non a caso, il tifoso laziale si esalta nella disgrazia. Quasi quasi, se rinasco, rinasco laziale.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline WombyZoof

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Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #25 : Venerdì 3 Aprile 2015, 18:01:33 »
trovate una malattia mentale per ciò che segue.  risale al gennaio 2014. vi assicuro che quest'anno erano sicuri, ripeto SICURI di vincere il campionato.

«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline gentlemen

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Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #26 : Venerdì 3 Aprile 2015, 18:10:45 »
E' proprio vero Pijanic...la Lazio x te non esiste....hai rimosso tutto....

 :coppanfaccia :coppanfaccia :coppanfaccia :coppanfaccia :coppanfaccia

Offline surg

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Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #27 : Venerdì 3 Aprile 2015, 18:53:08 »
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La questione è concettualmente bacata alla radice. Aria fritta. Aquile monche. Il tema non è chi sia la prima squadra di Roma, ma se esista davvero un'altra squadra oltre la Roma. Quesito meno tracotante e villano di quanto sembri. E di facile soluzione, senza star lì a pescare nel torbido di quel bordello assolutamente irrilevante che è la Storia (date, prove, testimonianze), per sancire da pedantoni un prima e un dopo.

Ciò che fa della Roma non la prima ma l'unica squadra della capitale è sotto gli occhi di tutti. Un'evidenza talmente commovente che fa di me, giuro, cardioromanista irrecuperabile che dalla curva fissava la Madonnina di Monte Mario per istigarla a miracoli sportivi e miracoli tout court (un gol di Colausig, per dirne una), quasi un laziale da riporto sentimentale.

Il dramma dei presunti cugini è ontologico, prima ancora che storico. Roba seria. La Lazio non esiste. Per meglio dire, non ce la fa a esistere. Ci prova, poverella, le tenta tutte, ma proprio non ci riesce. Negli ultimi quarant'anni ha messo insieme anche cose ammirevoli. Ha vinto scudetti, coppe, derby, l'ultimo pochi giorni fa. Non puoi dirle niente. Fa tutte le sue cose per bene, con calligrafica compostezza. Vince, esulta, si dichiara, va sotto la Nord, dice "Roma merda" e, insomma, fa tutto quello che deve fare una brava ragazza in certe occasioni. Ma non esiste.

Le sue vittorie evaporano rapide, come certe bolle colorate soffiate da pischelli che hanno fretta di passare a giochi più divertenti e duraturi. Le sfiori e svaniscono. Ecco, la Lazio è una bolla. Non consiste. O come certe grida manicomiali. Parti, esulti, ti sbracci, ti metti le corone in testa, ti giri e dietro non c'è nessuno. Vittorie e corone immaginarie. Le sue feste durano quanto un sandwich nella dispensa di Galeazzi (tifoso laziale).
Diciamo la verità. Sfilare tra due ali di biancocelesti plaudenti per Totti e compagni è stata una gogna (un Mishima romano d'altri tempi si sarebbe dato piuttosto un harakiri esemplare) ma se, alla fine, non è stato poi così terribile è perchè a battere quelle mani c'era, schierato, il nulla. La Lazio è una squadra invisibile. Malattia incurabile. E non date la colpa ai media. I media hanno un olfatto infallibile. Vanno dove le cose esistono. La Roma esiste a prescindere. Esiste persino di questi tempi, che è tutto dire. Si sa più di un mancato allenatore romanista, quel grullo di Allegri, che di un allenatore reale, in carne ed ossa come Vladimir Petkovic. Che è bravissimo, intelligente, ma ha il gravissimo torto di stare seduto sulla panchina sbagliata. La panchina che non esiste. Uno come Petkovic alla Roma sarebbe un eroe mitologico, la reincarnazione di Giulio Cesare.

Tutto questo Lotito lo sa. E rosica. Vive tutti i giorni sulla sua pelle la disperante beffa di essere ma non di esistere. Si agita. Fa sforzi sovrumani. S'è inventato una Lotiteide. Se non sono aquile, sono proclami. Lui e Tare, diciamola tutta, magari averceli. Sanano bilanci, scovano giocatori, acchiappano trofei, non sbagliano un allenatore, ma poi si guardano dietro, cercano intorno, e cosa vedono? Un'aquila spelacchiata e il deserto. E una macchia d'irriducibili tifosi. Per lo più inguaribili romanticoni e intellettuali raffinati, che colgono la bellezza assoluta e nichilista del tifare il nulla. Quel dolore sottile, quello spleen stordente della sottrazione. Non a caso, il tifoso laziale si esalta nella disgrazia. Quasi quasi, se rinasco, rinasco laziale.

Bellissima. Sembra un laziale che cojona i romanisti

Offline Fabio70rm

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Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #28 : Sabato 4 Aprile 2015, 20:21:37 »
E poi noi dovremmo comprare il cortrigoria quando ci scrive gente del genere??

Ma vaffaculo!!!


 >:( >:( >:(
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Pomata

Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #29 : Sabato 4 Aprile 2015, 20:30:39 »
E poi noi dovremmo comprare il cortrigoria quando ci scrive gente del genere??

Ma vaffaculo!!!


 >:( >:( >:(

Esatto, prevedo un estate da mandarli ai pazzi...

Offline Wild Bill Kelso

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Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #30 : Sabato 4 Aprile 2015, 20:35:36 »
Morissero, sti monnezzari e stracciaroli.

Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline Sanfatucchio

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Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #31 : Sabato 4 Aprile 2015, 22:18:06 »
ma come cazzo fa uno a scrivere ste cazzate. Rappresenta la feccia della peggiore specie.

Offline disabitato

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Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #32 : Sabato 4 Aprile 2015, 22:41:33 »
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline aaronwinter

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Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #33 : Sabato 4 Aprile 2015, 23:16:02 »
Come già ai tempi di Trigoria, radicale dissenso tra il Boemo e pijanderculic.

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LAZIO MEGLIO DELLA ROMA – Zeman applaude l’idea di gioco della formazione di Stefano
Pioli. “E’ una squadra che in questa stagione mi è sempre piaciuta, offre belle prestazioni, gioca un ottimo calcio e fa risultati. In questi tre mesi, la Lazio sta nettamente meglio rispetto a tutte le concorrenti per l’Europa.

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Offline borges

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Re:Pjianic, Sabatini e Freud.
« Risposta #34 : Martedì 7 Aprile 2015, 14:28:39 »
Sempre più convinto che uno dei motivi del mancato feeling con la stampa di Lotito sia dovuto all'imprinting sabatiano....
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)