Autore Topic: Kalimba de luna ...  (Letto 943 volte)

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Offline fish_mark

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Kalimba de luna ...
« : Lunedì 30 Marzo 2015, 16:25:25 »
Estate 1984, quella di Castel Porziano e Torvajanica, mica di Ostia e Fregene. La Lazio si è appena salvata all’ultima giornata, con l’eroico pareggio di Pisa seguito da 20 al massimo 20 mila tifosi laziali al seguito (così mi disse un mio amico del liceo).

Ma la società è in bolletta e conta sui due più grandi gioielli per fare un po’ di cassa e rifare la squadra. E allora viene imbastita con la Juventus una maxi trattativa per la cessione di Bruno Giordano e Leionello Manfredonia in cambio di tanti giocatori e un po’ di soldi.

Nella maxi trattativa si vengono investiti giocatori di altre squadre, come Limido dall’Avellino (buono), come Vignola (anche lui dall’Avellino, molto buono), Prandelli (sic!), Brio (bel cagnaccio …) e Penzo (due piedi rovesciati, ma ottimo cannoniere), mentre si davano ancora alla Lazio Laudrup e Batista.

Ma tutto quanto si va a infrangere sugli scogli del netto e irriducibile rifiuto di Briaschi, attaccante del Genoa, che resiste ai ripetuti tentativi di Chinaglia. Poi intervengono complicazioni nella trattativa tra Giordano e Manfredonia con Boniperti e alla fine salta tutto.

Favero rimase alla Juve dove fece la sua onestissima carriera, vincendo coppe e scudetti, mentre Storgato venne da noi per un po'.

Ripercorriamo insieme la vicenda grazie alla ricostruzione degli amici di laziowiki

Dopo la fine del campionato 1983/84 il presidente Giorgio Chinaglia concorda con l'Avvocato Gianni Agnelli, proprietario della Juventus, il passaggio dei calciatori Bruno Giordano e Lionello Manfredonia in maglia bianconera in cambio di alcuni giocatori e soldi che permetterebbero di rinnovare radicalmente la squadra e sistemare alcune pendenze finanziarie che gravano sul bilancio dei biancocelesti. Chinaglia vuole quindi rafforzare la squadra e chiede come contropartita l'attaccante Massimo Briaschi, in forza l'anno prima al Genoa dove si era messo in luce segnando molti goal in campionato e oggetto del desiderio di molte squadre di Serie A.
La Juventus acquista pertanto il giocatore e lo gira alla Lazio come d'accordo, ma a questo punto arriva il netto rifiuto dell'attaccante che non voleva giocare con la Lazio perchè, a suo dire, non era una squadra competitiva per i vertici del campionato. Il suo desiderio, infatti, è competere per vincere qualcosa di importante. A nulla valgono i tentativi di Chinaglia di convincerlo - il presidente della Lazio arriva addirittura a noleggiare uno yacth nel golfo di Napoli per incontrare il giocatore, ma invano -. La trattativa salta anche perchè nel frattempo sia Giordano che Manfredonia, rifiutano il passaggio in bianconero. Massimo Briaschi finisce per giocare con la Juventus ormai proprietaria del cartellino. La campagna acquisti della Lazio è perciò stravolta per i mancati introiti e si deve ripiegare ad acquistare altri calciatori. Qui di seguito riportiamo alcuni brevi articoli tratti da La Repubblica di quei giorni.

8 giugno 1984
La Fiorentina si incontra oggi con il Genoa per Briaschi. Potrebbe offrire Bivi e soldi. Nell'asta per l'attaccante genoano ci sono anche Napoli, Roma e Torino. Sembra che sia proprio la società granata la favorita. Napoli, Lazio, Real Madrid e Milan sono interessate a Daniel Bertoni, che dovrà far posto a Socrates. Lazio ed Avellino hanno definito i particolari del trasferimento di Favero e Limido. Il tutto rientra nell'operazione Giordano alla Juventus. Chinaglia ha dichiarato che cercherà di tenere Manfredonia.

24 giugno 1984
Collovati: "A Udine non ci vado". Briaschi: "Alla Lazio mai nella vita". Ormai la firma contestuale ha posto i calciatori su posizioni privilegiate rispetto ad alcuni anni fa. Chinaglia martedì cercherà di convincere l'attaccante genoano. Per lui sembra sia pronto un contratto faraonico, si parla di un miliardo per tre stagioni. Briaschi vuole la grande squadra, non vuol più lottare per la retrocessione. Non c'entra la Lazio, non c'entra Roma come città, sarebbe andato volentieri in giallorosso, ma Eriksson di punte ne ha già sin troppe.
Rimangono in corsa, sempre che Chinaglia non riesca a convincerlo, Fiorentina e Torino. Sembra che ci sia un'alleanza tra le due società: nessuna vuol far pazzie, il prezzo fissato da Fossati, cinque miliardi e mezzo, è ritenuto troppo elevato. Il presidente del Genoa, costretto a vendere adesso il suo giocatore, tre miliardi e mezzo-quattro li raccimola di sicuro, mentre tra un anno, con i parametri dello svincolo, riuscirà a prendere poco più di un miliardo. Quindi Briaschi partirà: o Firenze o Torino.

26 giugno 1984
Pochi i presenti a Milanofiori. Deserti i saloni, gli operatori di mercato lavorano per telefono. Il mercato non è fermo, tutt'altro. Ieri Fiorentina e Napoli hanno raggiunto un accordo per il trasferimento al Napoli di Daniel Bertoni. Alla società viola l'attaccante Pellegrini che farà la riserva di Monelli, oppure verrà girato al Genoa nel tentativo di arrivare a Briaschi. Briaschi continua a dire di no alla Lazio. Chinaglia cercherà di convincerlo proponendogli un ingaggio di oltre 400 milioni. A Napoli Chinaglia si è incontrato con il giocatore che ancora non ha preso una decisione. Domani la risposta definitiva. Intanto sul problema Briaschi sembra che Fiorentina e Torino abbiano raggiunto un accordo.
La società viola si tira da parte se Briaschi non accetterà le offerte della Lazio, finirà al Torino in cambio di Borghi, Benedetti e conguaglio. Non giocherà in B, questo è sicuro, anche perchè nel giugno del prossimo anno Briaschi sarà svincolato e Fossati non potrà incassare più di un miliardo e 200 milioni, grazie ai parametri della legge sullo svincolo. La Lazio, se perderà Briaschi, cercherà a tutti i costi di prendere Serena e Beccalossi. La Juventus non ha perso le speranze per arrivare a Manfredonia. Molto dipende da come finirà per Briaschi. Se il genoano accetterà la Lazio, allora la trattativa per Manfredonia dovrebbe concludersi positivamente. In caso contrario Manfredonia potrebbe ancora rimanere a Roma. Alla Lazio arriverebbero Serena oppure Galderisi.

27 giugno 1984
Anche Serena rifiuta la Lazio. Lo ha detto chiaramente ieri a Pellegrini. Vuole Milan o Torino. Voci contrastanti invece su Briaschi. C'è chi lo vuole ormai vicino alla Lazio e chi giura che non si sposterà di un passo. Di sicuro il passaggio o meno di Briaschi alla Lazio coinvolge la Juve solo per quanto riguarda Manfredonia. La trattativa relativa a Giordano sarebbe infatti chiusa da tempo. Ultimora: venerdì incontro Boniperti-Chinaglia per Manfredonia. L'accordo dovrebbe essere trovato. Alla Lazio andrebbero Storgato, Limido e soldi.

29 giugno 1984
Capitolo Briaschi: continua il suo no alla società romana. Oggi Tito Corsi, general manager della Fiorentina, si incontrerà con Fossati. "Il presidente del Genoa non mi ha mai detto di aver ceduto Briaschi. Se abbassa il prezzo potremmo parlarne". Pellegrini si incontrerà con Giorgio Chinaglia, presidente della Lazio. Si dovranno definire i dettagli dell'acquisto di Beccalossi e Serena, due giocatori che la Lazio insegue da tempo.

3 luglio 1984
Mercato sotto choc, Giordano e Manfredonia rimangono alla Lazio, Briaschi è passato alla Juventus. L'ex genoano proprio ieri pomeriggio è stato presentato alla stampa ufficialmente a Torino. Giordano chiedeva evidentemente troppo, Boniperti, secondo uno Juventus-style collaudato da tempo, non ha ceduto. Chinaglia è nei guai: Giordano e Manfredonia rimangono, saltano tutte le operazioni che la Lazio aveva progettato per questo calcio mercato. La Juve va in aiuto di Chinaglia. Probabilmente nelle prossime ore Storgato diventerà laziale.
Subito dopo il no della Juventus alle richieste economiche di Giordano, si era pensato che il laziale potesse essere messo sul mercato. Si parlava di Fiorentina e Roma disposte a far follie. Soprattutto la Roma aveva i giocatori adatti per la Lazio: Bonetti, Chierico e Iorio, tanto per fare qualche nome. Ma Chinaglia, rimanendo fedele ad una intervista televisiva rilasciata alcuni mesi fa: "Mai alla Roma, i tifosi vanno rispettati", ha deciso che Giordano rimarrà dov'è. Mercato quindi "bloccato" da questo "no" della Juventus a Giordano (o viceversa). La società bianconera ottiene due vantaggi: Giordano, uno dei pezzi pregiati, rimane dov'è e Briaschi diventa bianconero. Per Briaschi erano pronte Fiorentina e Torino: non andrà a rinforzare nessuna delle due squadre.



Ed ora per avere qualche riferimento storico in più, un po’ di musica...



Tony Esposito, un grande percussionista, ma anche grande inventore di strumenti musicali ...
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Zapruder

Re:Kalimba de luna ...
« Risposta #1 : Lunedì 30 Marzo 2015, 17:40:42 »
Io ho visto un "concerto" di Tony Esposito, ad Aprilia mi pare, l'anno doveva essere proprio il 1984.

Ho messo "concerto" tra virgolette perché l'esibizione consisté in pratica in un'esecuzione interminabile di Kalimba de luna,  che durò non meno di 25 minuti, orologio alla mano.

Bei tempi.

Offline WombyZoof

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Re:Kalimba de luna ...
« Risposta #2 : Martedì 31 Marzo 2015, 01:23:40 »
poi ci pensò battiston a marsiglia a conciargli per le feste un ginocchio. briaschi realizzò comunque i suoi sogni di gloria,  una coppa dei campioni e uno scudetto.

nella mancata conclusione del trasferimento di giordano alla juve ci mise lo zampino canovi, capostipite dei procuratori papponi e ingordi.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline Wild Bill Kelso

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Re:Kalimba de luna ...
« Risposta #3 : Martedì 31 Marzo 2015, 09:23:18 »
Nell'annata calcistica che ne seguì, Giordano e Manfredonia (e Chinaglia) ci condannarono alla retrocessione.
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline fish_mark

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Re:Kalimba de luna ...
« Risposta #4 : Martedì 31 Marzo 2015, 12:07:47 »
Nell'annata calcistica che ne seguì, Giordano e Manfredonia (e Chinaglia) ci condannarono alla retrocessione.

Non me lo ricordare! Che poi a dicembre non stavamo neanche andando così male: ma poi arrivò il crollo verticale di una squadra che aveva 5 giocatori di livello europeo. Boh e bah.

Ci ho pensato tante volte: se senza "quei" Giordano e Manfredonia (che poi fanno altre 3-4 stagioni di livello in altre squadre) e con Storgato, Limido, Favero, magari Beccalossi e Serena (che all'epoca era un giovane emergente alla Vieri, tanto per ricordare tanto è vero che è protagonista poi con un ottimo Torino di Junior, altro giocatore trattato inutilmente da Chinaglia), avremmo fatto una stagione tranquilla senza retrocessione.
Ma mi sono dato anche una risposta. Impossibile con quel Chinaglia e quella società.
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CP 4.0

Re:Kalimba de luna ...
« Risposta #5 : Martedì 31 Marzo 2015, 13:22:31 »
i bei tempi quando un presidente non si faceva fregare o farsela fare sotto il bavero.

tempi che alla fine non rimpiango molto, visto che ora ho pure la maglia.

Offline DinoRaggio

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Re:Kalimba de luna ...
« Risposta #6 : Martedì 31 Marzo 2015, 20:13:10 »
OT
Ricordo un concerto della festa patronale, Dario Baldan Bembo sul palco, centinaia di persone ad assistervi. Comincia, naturalmente, con "L'amico è". Finisce la canzone cavallo di battaglia. Dario chiede: "C'è qualcuno che conosce qualche altra mia canzone?". Silenzio. Imbarazzante. A levare le castagne dal fuoco una voce da dietro, flebile, decisa ed entusiasta allo stesso tempo: "Sì. L'inno dell'Inter!".

Bei tempi.
 8)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)