Autore Topic: La lezione del prof. Lotito  (Letto 9735 volte)

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Offline DinoRaggio

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La lezione del prof. Lotito
« : Martedì 24 Marzo 2015, 19:16:47 »
http://www.lazionews.eu/2015/03/24/lotito-ecco-come-ho-salvato-la-lazio-la-cessione-di-hernanes-un-capolavoro-foto/

LOTITO: “Ecco come ho salvato la LAZIO. La cessione di HERNANES? Un capolavoro!”

Claudio Lotito professore per un giorno. E’ quanto è successo questo pomeriggio presso Università Europea di Roma: il patron della Lazio, in qualità di componente del comitato di presidenza della FIGC, ha tenuto la prima lezione di un ciclo circa il Diritto ed economia dello sport che continuerà anche nei prossimi giorni. Insieme a lui, sono arrivati anche team manager Maurizio Manzini, Pereirinha, Filip Djordjevic e l’aquila Olympia. Queste le parole del presidente biancoceleste, raccolte dal nostro inviato Francesco Pagliaro.

“Quando ho preso la Lazio tutti pensavano fossi un folle. La prima assemblea la feci all’Ergife con migliaia di azionisti, che alzavano a turno la mano per dire la loro. Io inserì nello statuto la governance dualistica. Perché? Per accorciare la catena di comando, potendo approvare il bilancio dal consiglio di sorveglianza.

Si aprì una polemica dopo il varo della famosa norma attuativa, ma io mi stavo caricando solo i debiti di altri. Ma se fossimo falliti il debito sarebbe ricaduto sulla collettività, come successo nei casi di Palermo, Fiorentina, Napoli e Bologna, i quali debiti con lo stato non sono mai stati sanati. Ricorremmo alla situazione straordinaria, attraverso le istituzioni, di soprassedere sulla norma d’iscrizione per poter rimettersi in regola con il fisco attraverso la transazione. Ci fu uno scontro violento, quasi fisico tra me e il massimo rappresentate dell’agenzia delle entrate, che sottoponeva tutta una serie di paletti si carattere tecnico. Ognuno di noi pensa e cura solo la propria squadra del cuore dal punto di vista sportivo. Ma come si è visto con il Parma, ci ci sono tutta un’altra serie di componenti fondamentali per garantire l’autonomia economico – finanziaria. La Lazio aveva un debito di 150 ml nei confronti dell’erario.

Oggi non sarebbe più possibile e con molto meno si verrebbe associati alle patrie galere. Il capitale che inserì, sorto forma di aumento di 25 ml, permise il processo di passare da uno stato prefallimentare ad uno stato critico, dunque permettere l’accesso alla legge che ci ha permesso la transazione. Nel nostro caso avremmo dovuto ripianare i 550 ml di debiti, con un passivo d’esercizio di 86 milioni. Io per prima cosa eliminai il passivo, poi pianificammo il “mutuo” per pagare l’erario fino all’ultimo centesimo. Dunque il calcio non è solo quello giocato, come vedete serve ben altro per condurre una società con tutti i criteri. Riuscì comunque a prendere calciatori, come Rocchi o Siviglia, che sono rimasti con noi per tanti anni. Prendendo parametri zero, mi chiamavano Lotirchio, poi rivalutai la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto, che permetteva un basso rischio di fallimento dell’investimento. Riuscendo a coniugare la necessità tecnica con gli obblighi finanziari. Tutti mi guardavano male, un collega disse: “Neanche sei arrivato già promuovi un nuovo presidente”. Nella prima assemblea di lega, nel novembre del 2004, ricordo il mio primo intervento, con tutti i 42 presidenti di A e di B.

Allora sollevai il problema dei costi proponendo stadi polifunzionali. Ma solo perché bisogna sempre conoscere l’argomento in questione e ottenni consensi. Arrivò la piccola formica Lotito, che parlava di calcio didascalico e moralizzatore, in grado di trasmettere i valori dello sport, perché lo sport è questo. Non solo l’aspetto economico, che va certamente coniugato per non essere utopici. Capisco che sulla spinta mediatica, i desideri dei tifosi, dieci anni fa mi accusavano di non prendere campioni. Ma essi non vanno misurati solo sul costo, ma soprattutto sulla moralità dello stesso. Anzi devono portare a gente meno fortunata, che attraverso il calcio riesce a mitigare i duri aspetti della vita quotidiana.

Fui sicuramente visto come uno strano, fuori dal sistema che non sarei durato più di qualche mese. Invece assunsi posizioni di contrasto anche nei confronti del doping amministrativo, che portava plusvalenze false per la connivenza di società e procuratori. Ma era un solo ritardare dell’inevitabile crack, da qui la necessità della famosa norma spalmadebiti. Di cui mi feci promotore:il denaro non produce, aiuta a produrre risultati nelle competizioni sportive, ma serve programmazione e idee chiare. Il caso Parma ha aperto uno scenario, dove chiunque può acquistare una squadra. Si è consentito a Manenti di comprare ad un euro, non si può dare ad una persona non idonea, che magari abbia precedenti di truffa, fallimento o altro. Col tempo si convinsero della necessità di intraprendere un percorso di legalità totale, all’insegna dei valori e l’autofinanziamento dei club come nel caso della Lazio, lo stiamo dimostrando con i fatti, attraverso l’autosostenibilità del sistema. Non è quello il problema, ma chi l’acquista e la sua moralità”.

Hai mai pensato ad un’ascesa politica?

“Me lo chiedono in tanti, mi sono cimentato nelle istituzioni sportive e mi riconoscono un contributo. Oggi la gente chiede verità e certezza del futuro, quello che manca a questo paese, che va in antagonismo con la crescita economica. L’entusiasmo è venuto meno, la gente lascia l’Italia perché è senza speranza. Serve trasmettere una certa mentalità, come quella dei nostri padri nel dopoguerra, dove tutti lavoravo laboriosamente per un futuro migliore. In politica io penso che nessuno si ponga il problema dell’interesse collettivo”.

Perché i contratti sono così lunghi? Qual è la convenienza?
“La capacita deve essere quella di tutelare l’interesse supremo delle istituzioni, quello della collettività, semmai quello personale, attualmente preponderante. Dalla durata del contratto dipendono anche gli ammortamenti, funzionali alla durata stessa. L’altro elemento è quello della valorizzazione. Se stiamo prendendo giocatori giovani è proprio per il discorso della valorizzazione, che poi inciderà direttamente sul valore patrimoniale della società. Per esempio, Keita o Felipe, sono sicuro che cresceranno e incrementeranno il proprio valore. C’è una sintonia assoluta tra me e i miei collaboratori. A Keita feci una ramanzina dopo l’incidente che neanche immaginate, perché qui alla Lazio applichiamo anche un processo educativo, che ad esempio coinvolse anche Di Canio per il discorso delle maglie regalate. Però a chi viene da noi, come Klose che prima prendeva oltre 4 ml, bisogna dare qualcosa di diverso. Da qui la necessità di creare il senso di appartenenza, come con le iniziative Olympia o lo stesso pullman (che non ci serve a livello logistico). Siamo una società in crescita esponenziale, perché ogni anno incrementiamo, sia dal punto di vista tecnico che economico.

La situazione Hernanes?
Convocai subito il procuratore dopo aver annusato la situazione. Allora parlai con lui dopo la sconfitta di Napoli. “Parla con i tuoi familiari, a fine anno mi fai sapere” dissi al giocatore. Poi mi telefonò il procuratore che mi disse che voleva andare all’Inter con cui stava flertand. Ci ho guadagnato 20 milioni e l’avrei perso a giugno: un capolavoro! Solo ora la gente si accorge che con quei soldi sono arrivati Anderson & Co. A Felipe ho rinnovato il contratto per dare un segnale di merito, anche il ragazzo ha detto cose bellissime. Dunque non è il contratto a vincolare, ma il rapporto con lui e anche con il procuratore. Perché qualcuno dovrebbe investire su la Lazio? Perché crede negli uomini che la guidano. Vincerei tutto se fatturassimo, ad esempio, 300 ml come la Juve . Se riuscirò a fare lo stadio faremo il salto di qualità definitivo”.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Ceres

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #1 : Martedì 24 Marzo 2015, 19:26:01 »
Se è vero quello che dice alla fine (cioè fai lo stadio e vinci), non glie lo faranno fare mai. Per il resto le solite cose sentite 234.789.234 volte dal Patron.
Per la Lazio, Giordano!

Offline gentlemen

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #2 : Martedì 24 Marzo 2015, 19:52:48 »
Se è vero quello che dice alla fine (cioè fai lo stadio e vinci), non glie lo faranno fare mai. Per il resto le solite cose sentite 234.789.234 volte dal Patron.
Dette tante volte perché sono cose vere, e cose giuste.

Offline Wild Bill Kelso

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #3 : Martedì 24 Marzo 2015, 23:15:11 »
Fossi il Presidente non mi presterei a simili comparsate.
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

ThomasDoll

Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #4 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 00:54:32 »
Quanno se tratta de fà lo sbracione è sempre in prima fila. La battuta sui soldi buttati per Mendieta è gratis, porti a casa lui 80 milioni di plusvalenza per Nedved e 40 per Vieri, altro che il capolavoro Hernanes.
Ma perché nun se sta zitto e lavora?

Giglic

Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #5 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 06:03:10 »

Ma perché nun se sta zitto e lavora?

Magari, Pank, ma questo c'abbiamo. E meno male che adesso ci sono Ferrero e quello del Varese a rubargli la scena mediatica. Ieri mi è capitato di sentire la Meloni da Floris: lo stesso fastidio di quando sento Lotito (lo dico parlando della forma, a scanso equivoci: sulla sostanza posso non essere d'accordo, ma non si prova mai "fastidio" se uno non la pensa come te: a differenza chi di da della repressa alla Bordini, del frocio a Marino etc etc, le opinioni altrui tendo a rispettarle senza insultare chi non la pensa come me). Il "romanesco" quasi ostentato, il continuo uso di subordinate, lo sbrodolarsi addosso. Secondo me se imparasse a gestire meglio il suo essere "pubblico", ne gioverebbe parecchia parte di Lazio. Fortunatamente, nella parte che conta (la squadra e la sopravvivenza della stessa, cosa non scontata) ha dimostrato di saperci fare.

Offline sandro

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #6 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 06:59:14 »
Almeno quest'anno,tutti in piedi ad applaudire e muti.
Mi chiedo sempre pero',se non ci fosse stato quel Lazio-Sassuolo o si fosse aquistato Astori (e non de vrj).
Vincere lo scudetto produce solo danni(Lotito)...ma anche andare in Champions...poi aumentano le spese.

Noi siamo gli EAGLES,quella e'la LAZIO:il nostro grande amor!!!!

Offline surg

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #7 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 08:54:24 »
Quanno se tratta de fà lo sbracione è sempre in prima fila. La battuta sui soldi buttati per Mendieta è gratis, porti a casa lui 80 milioni di plusvalenza per Nedved e 40 per Vieri, altro che il capolavoro Hernanes.
Ma perché nun se sta zitto e lavora?
Per Vieri abbiam incassato 40 milioni di plusvalenza, ma per sostituirlo abbiamo speso 110 per Crespo
 nel momento in cui le quotazioni dei calciatori stavano per crollare. Mendieta ci è costato molto ed ha reso 0

Offline Wild Bill Kelso

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #8 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 08:58:57 »
Almeno quest'anno,tutti in piedi ad applaudire e muti.
Mi chiedo sempre pero',se non ci fosse stato quel Lazio-Sassuolo o si fosse aquistato Astori (e non de vrj).


Non so dove vuoi andare a parare, Sandro, ma con le sliding doors non andiamo da nessuna parte; si fosse acquistato Astori avremmo soltanto avuto un estate più "tranquilla", basti ricordare le vesti stracciate da parte di presunti laziali quando il centrale difensivo approdò a Trigoria. Gli stessi dissero a più riprese che si trattò di un mero dispetto fatto da Sabatini a Lotito con tanto di compiacimento da parte dei romanisti evidenziato a più riprese dai noti cateterari.

De Vrij fu considerato dapprincipio come un ripiego, anzi diciamo un oggetto misterioso benché lo avessimo visto giocare con l'Olanda. Nessuno, chi per partito preso chi per antipatia, si fidò del fiuto di Igli Tare.

Lazio-Sassuolo?! Una partita come tutte le altre, che vale sui tabellini e negli almanacchi.
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline Whistle

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #9 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 09:07:32 »
Almeno quest'anno,tutti in piedi ad applaudire e muti.
Mi chiedo sempre pero',se non ci fosse stato quel Lazio-Sassuolo o si fosse aquistato Astori (e non de vrj).


E certo... adesso il merito della classifica attuale è dei contestatori di Lazio-Sassuolo...
 :o

ThomasDoll

Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #10 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 09:09:59 »
Per Vieri abbiam incassato 40 milioni di plusvalenza, ma per sostituirlo abbiamo speso 110 per Crespo
 nel momento in cui le quotazioni dei calciatori stavano per crollare. Mendieta ci è costato molto ed ha reso 0

no, Crespo l'abbiamo comprato dopo lo scudetto, che abbiamo vinto grazie ai soldi incassati con la vendita di Vieri, a parziale contropartita del quale arrivò Simeone. Comprammo Veron e ci avanzò pure una quindicina di miliardi (ho detto milioni, ma erano lire).
Mendieta era da due anni il miglior centrocampista europeo, arrivato qua è scoppiato, chissà che cavolo gli sarà successo... con gli spagnoli ci diceva male

Offline fish_mark

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #11 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 09:16:24 »
Ringrazio Thomas e Giglic per avermi risparmiato una inutile fatica.

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline Wild Bill Kelso

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #12 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 09:17:23 »
Mendieta veniva da quella squadra dove il medico era quello della Festina.
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline Sledgehammer

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #13 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 09:31:05 »
Mendieta era anche più forte di Nedved, strano tracollo.
Luce luce lontana più bassa delle stelle
Sarà la stessa mano che ti accende e ti spegne.
Ho visto Nina volare tra le corde dell'altalena
Un giorno la prenderò come fa il vento alla schiena

Offline aquilafelyx

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #14 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 09:44:20 »
no, Crespo l'abbiamo comprato dopo lo scudetto, che abbiamo vinto grazie ai soldi incassati con la vendita di Vieri, a parziale contropartita del quale arrivò Simeone. Comprammo Veron e ci avanzò pure una quindicina di miliardi (ho detto milioni, ma erano lire).
Mendieta era da due anni il miglior centrocampista europeo, arrivato qua è scoppiato, chissà che cavolo gli sarà successo... con gli spagnoli ci diceva male

Crespo c'è costato Sérgio Conceição, Almeyda e un pacco di miliardi fino a valutarlo 120, una follia tecnica prima di tutto, visto che avevamo ancora due centravanti in rosa e siamo rimasti senza un laterale indispensabile.
Quella di Vieri fu l'ultima operazione intelligente, tanti soldi e Simeone come argent de poche, con quei soldi andammo a prendere Veron e costruimmo un centrocampo stellare. 
Sull'operazione Nedved - Mendieta è meglio stendere un velo pietoso, il basco l'abbiamo finito di pagare nel 2009 (le imposte vanno fino al 2023), il fallimento tecnico di Mendieta è figlio della confusione tattica creata con l'addio di Eriksson ed il passaggio da Zoff a Zaccheroni,   
puntare il dito contro quel sistema di creare plusvalenze in una lezione su Calcio & finanza era perfettamente in tema, forse ci dimentichiamo che Lotito è conseguenza di quel sistema no l'artefice.
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Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline BobLovati

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #15 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 09:52:22 »
Almeno quest'anno,tutti in piedi ad applaudire e muti.
Mi chiedo sempre pero',se non ci fosse stato quel Lazio-Sassuolo o si fosse aquistato Astori (e non de vrj).

in molti avrebbero evitato di fare la solita figurademme´; astenersi il 90% dei NON COLPEVOLI   ;)
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline BobLovati

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Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #16 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 09:55:24 »
Mendieta veniva da quella squadra dove il medico era quello della Festina.

Sabino Padilla, ex-medico anche di Indurain e, se ricordo bene, della sorprendente per 10 anni selezione spagnola di maratona che vinse tutto e, dopo quei 10 anni, ripiombata ( STRANAMENTE   8) ) nel nulla ...
http://es.wikipedia.org/wiki/Sabino_Padilla
Anche lui allievo del prof.Conconi, se ricordo bene


Quanno se tratta de fà lo sbracione è sempre in prima fila.
.........................................................

se vede che la lontananza da Roma fa danni; a Roma si dice " sbrasone", caro lei     :P
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mrmoto

Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #17 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 10:01:30 »
Mendieta era anche più forte di Nedved, strano tracollo.
Mendieta veniva da quella squadra dove il medico era quello della Festina.

Mendieta è esploso a metà carriera, guarda caso, per poi ritornare nel dimenticatoio.

ThomasDoll

Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #18 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 10:17:28 »
 
puntare il dito contro quel sistema di creare plusvalenze in una lezione su Calcio & finanza era perfettamente in tema, forse ci dimentichiamo che Lotito è conseguenza di quel sistema no l'artefice.

Quel sistema garantisce oggi a Lotito entrate-monstre dalla Lega, se la Lazio fosse rimasta a Calleri oggi entrerebbe la metà.
Tralasciando i Peruzzi, gli Oddo, i Giannichedda lasciati in eredità, quanto a Oddo mi pare fu fonte di ricchissima plusvalenza.
Sparare su Cragnotti è facile, alzare polveroni ogni tanto è divertente, poi non ci lamentiamo se ci tirano palate di merda: c'è l'Ellenico che è già partito con i soldi buttati per Zarate, dimenticando che Zarate ha giocato con la Lazio una stagione da stella e una da grande giocatore, Mendieta ha giocato bene una volta, in casa contro il Copenhagen.

ThomasDoll

Re:La lezione del prof. Lotito
« Risposta #19 : Mercoledì 25 Marzo 2015, 10:22:52 »
Insomma, Lotito deve imparare a rispettare chi ha guidato la Lazio prima di lui e chi è andato in campo a scriverne la storia, invece pare che il 9 gennaio 1900 per lui dati al 2004.