Autore Topic: Scudetto  (Letto 3851 volte)

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ThomasDoll

Scudetto
« : Martedì 24 Marzo 2015, 01:26:20 »
Parola che gira sottovoce, come qualcosa che si potrebbe tornare a vagheggiare tra non molto. Parola che gira fuori dai denti ma solo per rievocare una grande impresa, quella del '74, della banda messa in piedi da Maestrelli, con Giorgione epico eroe e la pattuglia formidabile che lo protesse e lo condusse alla gloria. In più gli annessi e connessi di bottiglie rotte, aciugacapelli contesi, pistolettate, storie di femmine e di coltello che, partiti come curiosità, sono diventati IL racconto della Lazio scudettata. Come se dovessimo per forza ancorarci a un brodo primordiale, a una colatura di sugo che è solo l'avanzo di un banchetto sontuoso ma sembra quasi essere tutto ciò che si ricorda. Poi c'è lo scudetto rimosso, quello del 2000. Quello di cui si è sempre parlato poco e si parla sempre meno, forse perché non passa alla radio, non lascia una scia di nostalgici, canuti e attempati ex campioni desiderosi di parlare al microfono come ai bei tempi, non accende i ricordi adolescenziali dei conduttori. E' la storia di una Lazio vestita elegante, che parla le lingue e frequenta salotti internazionali. Una Lazio rimasta sul gozzo a Sir Alex Ferguson, che si è portata a Formello per sempre la Coppa delle Coppe e che si è levata sfizi mai visti, mandando in campo glorie vere del calcio internazionale, tra tutte il futuro pallone d'oro Pavel Nedved. Un ricordo vivido per tutti: la maglia del centenario, la rincorsa rabbiosa a uno scudetto che sembrava dovesse ancora sfuggire, la lotta a volte impari contro un potere forte che non lasciava spazio. L'indimenticabile 14 maggio. Quello scudetto tra un mese e mezzo compie quindici anni, è storia recente ma non troppo, visto che di quella squadra non gioca più nessuno, anche se molti dominano dalla panchina sui campi di calcio italiani e internazionali.
Perché questa differenza? Come mai la lazialità ama rifriggere il ricordo dei magnifici cavalieri del '74 e applaude tiepidamente gli eroi cragnottiani? Ricordate i gesti sportivi di Nedved, Nesta, Boksic, Salas, Mihajlovic, Veron, Simeone, Stankovic, Mancini, Conceiçao, Couto, Inzaghi, Pancaro, Negro, Favalli, Marchegiani, Ballotta, Lombardo, Gottardi, Ravanelli, Almeyda, Sensini, Eriksson.
La più grande Lazio di tutti i tempi, al culmine di un triennio di grande splendore.
Io non me la dimentico e ricordo tutti e due gli scudetti con la stessa emozione. Quando vedo la Lazio perfetta di questi giorni mi piace accostarla alle altre due, e ogni volta il ricordo delle enormi difficoltà che abbiamo dovuto superare per arrivare alla meta mi fa temere che quella di oggi sia solo una bella illusione. Abbiamo una squadra splendida, ma per vincere lo scudetto ci vuole molto di più, e le due Lazio campioni hanno dovuto fare l'impresa due volte a testa per portarne a casa una. Ricordiamocene, e facciamo spazio alle immagini più belle liberando la memoria da qualche inutile particolare di contorno. Meno pistole e più palloni, per parafrasare l'ottimo Chiappaventi. In attesa del tempo del terzo sigillo, che mai come oggi sembra poter arrivare presto.

Offline Er Matador

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Re:Scudetto
« Risposta #1 : Martedì 24 Marzo 2015, 02:21:45 »
Con gli attributi sanguinolenti per gli scongiuri, provo a risponderti sulla rimozione del secondo scudetto.
Scarterei innanzitutto il confronto con la stagione 1998/'99, impagabile sul piano emotivo rispetto a quella successiva: come hai ben sottolineato, anche nei primi anni '70 fummo costretti a vincere il tricolore due volte per poterlo cucire sul petto.
E anche allora, mi sembra di capire, il primo scudetto conquistato sul campo si rivelò superiore per levatura tecnica e capacità di coinvolgimento.
Ripensando, poi, a qualche lettura in materia di antropologia culturale, mi viene in mente la teoria della lacuna fluttuante (floating gat).
In sostanza, la memoria di una comunità viene organizzata basandosi su due punti fermi: il mito di fondazione, a partire dal quale si calcola la storia che si sente come propria; gli eventi recenti, dei quali si ha direttamente un ricordo.
Tutto ciò che si trova fra queste due Colonne d'Ercole scivola appunto in una dimensione nebulosa, della quale si fatica a percepire persino la durata in termini approssimativi.
Lo scudetto del 2000 sarebbe, insomma, da un lato troppo vicino nel tempo, non ancora sufficientemente depurato dalla dimensione prosaica e cronachistica per venire trasfigurato nel mito; dall'altro troppo lontano - nonché separato da una grave discontinuità gestionale e di dimensione tecnica - per appartenere al presente vivo della Lazio.
Suggestioni culturali a parte, sarebbe forse più mirato ricostruire la formazione del mito di Maestrelli e dei suoi ragazzi.
In fondo, le due vicende sono accomunate da un seguito simile sotto molti aspetti: rapido ridimensionamento tecnico, problemi societari, lutti, Calcioscommesse a tradimento.
Manca fortunatamente un Re Cecconi del XXI secolo, ma per il resto le analogie sono evidenti.
Ebbene, come veniva ricordato lo scudetto del 1974 nel periodo immediatamente successivo?
E dopo una quindicina d'anni, tanti ne sono trascorsi oggi dal secondo titolo?
Quali sono le proporzioni e le evoluzioni nel ricordo delle due dimensioni di quel racconto, appunto pistole e palloni?
Com'era il rapporto società-tifosi nel 1974 e in quelli seguenti?
Quando si è cominciato a sovrapporre alla memoria spontanea una un po' meno genuina?
Rispondendo a queste e altre domande, in merito alle quali lascerei a chi ne sa più di me, forse si può capire meglio come (non) viene ricordato il titolo vinto sotto la gestione Cragnotti.
E magari ad intuire se anche il 2000 sia destinato un giorno a diventare un mito.

Offline Arch

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Re:Scudetto
« Risposta #2 : Martedì 24 Marzo 2015, 10:03:37 »
Io lascerei passare un po' più di tempo prima di scrivere quella "parola".

Online Davide

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Re:Scudetto
« Risposta #3 : Martedì 24 Marzo 2015, 10:22:04 »
Non esageriamo dai....bisogna prima di tutto vedere l impatto delle coppe sulla testa e sul fisico di questa squadra....

roma merda


ThomasDoll

Re:Scudetto
« Risposta #4 : Martedì 24 Marzo 2015, 11:07:53 »
bisognerebbe anche leggere il topic, oltre al titolo ;)

Offline carpelo

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Re:Scudetto
« Risposta #5 : Martedì 24 Marzo 2015, 11:18:25 »

Offline carpelo

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Re:Scudetto
« Risposta #6 : Martedì 24 Marzo 2015, 11:20:15 »
bisognerebbe anche leggere il topic, oltre al titolo ;)
ops...ho letto male pure il titolo...ho confuso una consonante.  ;)



Zapruder

Re:Scudetto
« Risposta #7 : Martedì 24 Marzo 2015, 11:27:25 »
Il mito del '74, Matador, nacque da subito: su WilsonChinagliaReCecconi io ci facevo i temini in quinta elementare ('76-'77 o giù di lì)...

Ci sono un po' di ragioni, a mio avviso, per tutto questo:

- quella Lazio emerse dal nulla e bruciò in una fiammata violenta e distruttiva: due anni e mezzo dopo il titolo aveva conquistato una drammatica salvezza all'ultima giornata; Chinaglia se n'era andato (ricordo benissimo la pagina d'addio sul Corriere dello Sport, da ragazzino fu un mezzo trauma); Maestrelli e Re Cecconi erano usciti di scena in circostanze drammatiche. Nemmeno il tempo di rendersene conto e quella Lazio non esisteva più, quasi da apparire un sogno lontano e irripetibile. Niente di più ovvio, per una storia così, che la sua trasfigurazione leggendaria;

- la Lazio di Maestrelli e Chinaglia ha costituito, di gran lunga, la più grande operazione di "reclutamento" di tifosi. Non c'è nulla di lontanamente paragonabile nella nostra storia. Ricordo un sondaggio pubblicato nel 1980, che quantificava i tifosi laziali in numero leggermente superiore a quello dei romanisti. Poi si mise in moto la grande macchina propagandistica di Dino Viola e il successo tra le nuove generazioni crollò a picco, anche per evidenti motivi tecnici. Tutta quella gente, che oggi viaggia dai 50 in su, costituisce ancora uno zoccolo molto duro nel nostro seguito, e ovviamente influenza pensieri e opinioni. Negli ultimi sussulti della loro (nostra) giovinezza si aggrapparono alla Lazio di Fiorini, perché altro non c'era: Cragnotti li ha colti in una maturità ormai disillusa e impenetrabile a certi sentimenti;

- lo scudetto del 2000 è arrivato dopo un campionato di rincorsa, con momenti perfino di rassegnazione. Splendido il sorpasso finale con quelle emozioni, ma la galoppata in testa dell'anno precedente è un altro paio di maniche, sul piano del "cuore";

- vincere, con Cragnotti, sembrava normale. Sette trofei in poco più di due anni solari. Un'ubriacatura che ci ha fatto perdere il senso del valore di quelle imprese, secondo me;

- il declino fu più lento: dopo due anni, arrivammo a considerare una grossa delusione un sesto posto. Poi ci fu la fiammata di Mancini, altri due anni alla grande. Pure la prima, poverissima Lazio di Lotito, non era "povera" per niente: su quelle maglie era rimasto appiccicata la grandeur del decennio precedente: che ha sempre costituito, da allora in poi, un punto di riferimento per chiunque, società compresa: che è costretta a pensare più in grande di quanto forse possa, perché la piazza non chiede di meno. Ecco, forse il principale merito di Cragnotti è quello di aver "elevato", per sempre, i punti di riferimento dei laziali: che quindi continuano a considerare quel titolo del 2000 un evento normalmente possibile, rispetto alla visione miracolistica che hanno tramandato del 1974, quando una squadra "povera" nel sentire popolare compì quell'impresa, per poi ritrovarsi "povera" com'era appena due anni dopo.

Offline fish_mark

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Re:Scudetto
« Risposta #8 : Martedì 24 Marzo 2015, 11:28:18 »
Caro Thomas

non insistere altrimenti ti accusano di voler "alzare l'asticella" e la cosa potrebbe essere non coerente con i dettami della sedicente pastorale presidenziale, che esiste veramente soltanto nelle menti degli apostoli del lotitismo.

Al di là delle polemiche hai sottolineato una verità storica. il 74 è molto più amato e ricordato del 2000. Per quanto ne so e ne ricordo (ero un bambino, avevo 7 anni) il 74 rappresenta uno sparo nella notte, un fuoco d'artificio inaspettato, che arriva dopo un decennio che deve essere stato molto amaro, con il saliscendi tra la A e la B, cambi di società, squadre molto modeste.

E allora arriva prima un lugnagnone toscano mezzo inglese, poi si vende l'argenteria che abbiamo in casa in cambio di gente che non trovava spazio in altre squadre, insomma un mix di gente con un pedigree non stratosferico che messa insieme realizza un miracolo quasi istantaneo.
E tutto questo provoca il riscatto di un popolo che fino a quel momento, fino a un minuto prima aveva masticato amaro e a lungo.

Me ne sto rendendo conto negli sguardi di gente ormai in là con l'età quando pensa e ti racconta le gesta di quei ragazzi di Maestrelli, cose che hai sentito raccontare mille volte tanto che ne hai piene le tasche. Ma quella luce negli occhi non la rivedi quando senti raccontare il gol di Simeone a Torino, che pure abbiamo vissuto in diretta, sotto tutti i punti di vista.

Oggi è un'altra storia, anche perché la storia non si ripete mai allo stesso modo. Oggi c'è una squadra che ha dimostarto di funzionare da subito ma che presenta ancora margini di miglioramento, nelal crescita dei singoli e nell'ingresso di nuovi giocatori. Non manca molto, siamo a un passo, ma questa parola può e deve entrare sempre di più nel dizionario di Italiano presente sugli scaffali di Formello: in segreteria, come negli spogliatoi.

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline Arch

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Re:Scudetto
« Risposta #9 : Martedì 24 Marzo 2015, 11:43:43 »
Il mio invito alla prudenza era dettato solo dal rispetto delle più elementari norme di scaramanzia, violando le quali nulla si ottiene.
Di TD, poi, leggo anche le sfumature e pertanto mi sento vieppiù colpito. O:-)

Zapruder

Re:Scudetto
« Risposta #10 : Martedì 24 Marzo 2015, 11:59:36 »
Caro Thomas

non insistere altrimenti ti accusano di voler "alzare l'asticella" e la cosa potrebbe essere non coerente con i dettami della sedicente pastorale presidenziale, che esiste veramente soltanto nelle menti degli apostoli del lotitismo.

fish,

l'asticella è sempre al massimo. Un tifoso che non punta, almeno nei desiderata, a vincere le prossime cinque Coppe dei Campioni e che magari si sta arrovellando sulla convenienza o meno di arrivare secondo, non è più un tifoso.

Il lotitismo è solo la tua necessità di legittimarti, tramite un dualismo fittizio: in questi giorni dovresti leggere ovunque peana al Presidente per quello che sta facendo la Lazio, così come ai tempi della trigoriada di Lazio-Sassuolo e del MujesanDay sul banco degli imputati per la brutta stagione c'era una e una sola persona. Ma io non vedo nulla del genere: per un semplice motivo: di Lotito non frega nulla a nessuno, salvo quelli che col suo avvento ci hanno rimesso soldi e quindi da dieci anni hanno montato 'sto can-can.

Vuoi vincere il campionato l'anno prossimo? Metti i tuoi due spicci sul piatto, la Lazio non ti chiede altro.

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Re:Scudetto
« Risposta #11 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:02:11 »
fish,

l'asticella è sempre al massimo. Un tifoso che non punta, almeno nei desiderata, a vincere le prossime cinque Coppe dei Campioni e che magari si sta arrovellando sulla convenienza o meno di arrivare secondo, non è più un tifoso.

Il lotitismo è solo la tua necessità di legittimarti, tramite un dualismo fittizio: in questi giorni dovresti leggere ovunque peana al Presidente per quello che sta facendo la Lazio, così come ai tempi della trigoriada di Lazio-Sassuolo e del MujesanDay sul banco degli imputati per la brutta stagione c'era una e una sola persona. Ma io non vedo nulla del genere: per un semplice motivo: di Lotito non frega nulla a nessuno, salvo quelli che col suo avvento ci hanno rimesso soldi e quindi da dieci anni hanno montato 'sto can-can.

Vuoi vincere il campionato l'anno prossimo? Metti i tuoi due spicci sul piatto, la Lazio non ti chiede altro.

Sulla Lazio ce li metto da 5 anni a questa parte. Su questa Lazio lotitiana.
Ma vengo preso per il nemico pubblico numero uno. Cosa di cui non me ne frega una mazza.
Sono 5 anni (dai tempi di Floccar-Dias-Reja) che dico a QUESTO presidente: metti questa quarta, non porti limiti, fai anche due buffi, ma prova a vincere la posta massima, perché ci siamo moltovicini.
Quindi, non fare questo sforzo proprio con me.
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Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:Scudetto
« Risposta #12 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:10:34 »
Il mio invito alla prudenza era dettato solo dal rispetto delle più elementari norme di scaramanzia, violando le quali nulla si ottiene.
Di TD, poi, leggo anche le sfumature e pertanto mi sento vieppiù colpito. O:-)
Ma non è stato Tare a parlare di lotta scudetto entro due o tre anni?
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Zapruder

Re:Scudetto
« Risposta #13 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:13:25 »
Sulla Lazio ce li metto da 5 anni a questa parte. Su questa Lazio lotitiana.
Ma vengo preso per il nemico pubblico numero uno. Cosa di cui non me ne frega una mazza.
Sono 5 anni (dai tempi di Floccar-Dias-Reja) che dico a QUESTO presidente: metti questa quarta, non porti limiti, fai anche due buffi, ma prova a vincere la posta massima, perché ci siamo moltovicini.
Quindi, non fare questo sforzo proprio con me.

I buffi non sono fattibili, e lo sai bene.

E' questo, se permetti, che infastidisce del tuo personaggio da forum: il fatto di spostare sempre (e NON alzare) l'asticella, in modo da far sembrare che non si voglia raggiungerla. Se sta a 2,40, tu non la metti a 2,41: la metti dentro la riviera dei tremila siepi e poi dici "perché Lotito non fa il salto in alto qui dentro?"

Senza investimenti (la versione a pompa di calore del caro vecchio "caccia li sòrdi"), senza sponsor, senza Patarca ar zettore ggiovanile, senza tutte le minchiate che dei semianalfabeti e ignoranti di calcio vomitano da anni, ti ritrovi una squadra che può far sognare. Sognare, certo, ché vincere mica è facile. Ma per l'idea che ogni elemento del mondo Lazio, in questo momento, non stia sognando e, soprattutto, non si stia chiedendo "cosa posso fare io per questa Lazio", è irricevibile.

Metti i tuoi due spicci sul piatto, lascia stare Plastino, quello ormai è andato.

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Re:Scudetto
« Risposta #14 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:30:56 »
I buffi non sono fattibili, e lo sai bene.

E' questo, se permetti, che infastidisce del tuo personaggio da forum: il fatto di spostare sempre (e NON alzare) l'asticella, in modo da far sembrare che non si voglia raggiungerla. Se sta a 2,40, tu non la metti a 2,41: la metti dentro la riviera dei tremila siepi e poi dici "perché Lotito non fa il salto in alto qui dentro?"

Senza investimenti (la versione a pompa di calore del caro vecchio "caccia li sòrdi"), senza sponsor, senza Patarca ar zettore ggiovanile, senza tutte le minchiate che dei semianalfabeti e ignoranti di calcio vomitano da anni, ti ritrovi una squadra che può far sognare. Sognare, certo, ché vincere mica è facile. Ma per l'idea che ogni elemento del mondo Lazio, in questo momento, non stia sognando e, soprattutto, non si stia chiedendo "cosa posso fare io per questa Lazio", è irricevibile.

Metti i tuoi due spicci sul piatto, lascia stare Plastino, quello ormai è andato.

Odio le pompe di calore, odio i gommisti, odio i ristoratori, ma sono dell'avviso che i
buffi sono fattibili, come in qualsiasi impresa, qualsiasi contesto, qualsiasi epoca.
Bisogna soltanto mettersi d'accordo su quanto si vuole rischiare.

A Lotito il giocattolo va benone così, come dargli torto?
Da 5 anni vado dicendo che questo livello di investimento temo sia insufficiente per lo scudetto. Tutto qui, mica altro.

E i miei due spicci ce li metto sempre, non venire a dirlo a me.

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Re:Scudetto
« Risposta #15 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:35:13 »
A Lotito il giocattolo va benone così, come dargli torto?

Io c'ho provato, ma è inutile.

"L'hanno messo lì per tenere la Lazio in subordine".

Niente da fare.

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Re:Scudetto
« Risposta #16 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:41:22 »
Io c'ho provato, ma è inutile.

"L'hanno messo lì per tenere la Lazio in subordine".

Niente da fare.

Ma è inutile se pensi sempre questo e se traduci quello che ho scritto in quella maniera.
Io non sono particolarmente interessato a quello che dicono gli intellettuali radiofonici: non mi serve l'editoriale mattutino di Bastanza (che saluto e abbraccio) per elaborare un post mio. E' una ossessione tua e soltanto tua, di cui - me ne scuserai - a un certo punto, non me ne frega niente, per parlare con franchezza.

Sono 10 anni di presidenza lotitiana ad autorizzare quello che ho scritto. Poi da domani Lotito impazzisce e fa uno squadrone, ma questo non lo so io, non lo sai tu: forse lo sa solo Lotito. Per quanto ha fatto finora, complice l'andamento delle squadre e la lettura di tutti i bilanci, ripeto e dico che a lui "questo giocattolo va bene così". Non ti piace? Non ti convince? E me ne sono fatto una ragione da un pezzo.

Ma di quello che dicono e scrivono gli intellettuali teleradiofonici io non me ne curo molto anche perché li ascolto pochissimo, ma pochissimo veramente, nonostante quello che pensi tu.

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Re:Scudetto
« Risposta #17 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:45:44 »
Per quanto ha fatto finora, complice l'andamento delle squadre e la lettura di tutti i bilanci, ripeto e dico che a lui "questo giocattolo va bene così".

E' come dire che tu non guadagni il triplo di quello che guadagni, perché "ti va bene così".

Con la filosofia d'accatto e lo spostamento d'asticella si vince sempre. Fleming ha scoperto la penicillina: beh, già che c'era, perché non ha scoperto pure il vaccino contro la peste*? Gli andava bene così. Sottinteso: poteva fare di più. Corollario: non gliene frega niente di vincere, lui mica è della Lazio.

Ti rendi conto che è una "discussione" impossibile, o no?

*lo so, lo so, è causata da un batterio, quindi niente vaccino

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Re:Scudetto
« Risposta #18 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:50:48 »
E' come dire che tu non guadagni il triplo di quello che guadagni, perché "ti va bene così".

Con la filosofia d'accatto e lo spostamento d'asticella si vince sempre. Fleming ha scoperto la penicillina: beh, già che c'era, perché non ha scoperto pure il vaccino contro la peste*? Gli andava bene così. Sottinteso: poteva fare di più. Corollario: non gliene frega niente di vincere, lui mica è della Lazio.

*lo so, lo so, è causata da un batterio, quindi niente vaccino

Stai facendo del cabaret. Divertente, ma è cabaret.
Non insisto, perché non mi interessa.
Ho detto quello che penso con tanto di argomentazione.

La novità degli ultimi giorni è che forse, anche questa Lazio può vincere in un prossimo futuro lo scudetto.
Questo nuovo progresso della tecnica è uscito dalla elaborazione, dotta, precisa e documentata, di Zapruder.
Ce ne rallegriamo.
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CP 4.0

Re:Scudetto
« Risposta #19 : Martedì 24 Marzo 2015, 13:30:51 »
... Come mai la lazialità ama rifriggere il ricordo dei magnifici cavalieri del '74 e applaude tiepidamente gli eroi cragnottiani? ...

perche' del secondo scudetto conosce solo un cavaliere, il Dottore, a cui infatti si sempre e' perdonato tutto come lo si e' perdonato ai tanti cavalieri che nei restanti 40 anni ne hanno combinate di cotte e crude.