Autore Topic: Si può fare  (Letto 6920 volte)

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Offline Er Matador

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Re:Si può fare
« Risposta #40 : Martedì 24 Marzo 2015, 02:57:22 »
Le tre partite a settimana sono dispendiose atleticamente e mentalmente, per Pioli sarebbe, da tecnico, un esordio europeo assoluto, questa è un'incognita che non possiamo ancora valutare, l'equazione potrebbe avere un risultato non proprio perfetto. Nell'economia del gioco attuale c'è anche Mauri a dare un contributo notevole, trovare un suo omologo sarebbe molto importante.
Osservazione fondamentale, condivido.
In più c'è un discorso generale difficile da ignorare: nel calcio di oggi a ogni stagione si vara una monoposto nuova, come in Formula Uno.
Prova ne siano i fallimenti di chi ha tentato di rifare sé stesso, riproponendo un canovaccio già noto agli avversari e quindi depotenziato nella sua efficacia.
L'anno prossimo non si riparte, quindi, dalla squadra che stiamo ammirando ma da un sostanziale reset.
Per affrontare il quale occorre porsi una domanda: vale a dire quali singoli e/o quali componenti abbiano reso oltre le rispettive potenzialità, fornendo un bonus sul quale difficilmente si potrà contare di nuovo.
L'indiziato numero uno in questo senso purtroppo è Mauri, la cui annata mi ricorda quella di Zio Bergomi nella prima Inter di Simoni: uno splendido esempio di longevità e classe, nonché un contributo tecnico decisivo e in quel caso premiato con la convocazione-amarcord per i Mondiali, ma di fatto un canto del cigno.
Trattandosi di un elemento cruciale nella quadratura del cerchio sul piano tattico, e senza il quale molte azioni offensive si ridurrebbero a un ruminare calcio senza sbocchi, è d'obbligo pensare a una Lazio senza il Capitano in queste condizioni.
Serve, naturalmente, un centravanti più cinico sottorete rispetto a quelli attuali.
Serve un ritocco al reparto portieri: Marchetti non può essere considerato in maniera affidabile un estremo difensore da punti; Berisha, anche per la scarsa immediatezza nell'entrare in partita dopo una sosta, non offre garanzie come secondo; Strakosha e Guerrieri rappresentano incognite totali.
Serve un Braafheid sano: il suo inizio stagione ha offerto qualità e prospettive nuove alla manovra, in maniera per certi versi simile al cambio fra Lulić e Cataldi nel terzetto di metacampo.
Anche confermando Radu e la sua diversa interpretazione del ruolo, una variante tattica del genere può risolvere diverse partite.
Ma qui stiamo parlando di ritocchi, più o meno fondamentali: basta un intervento in questi termini per pensare davvero in grande?
Se questa è la domanda di fondo del topic, la mia risposta è "nì": vorrei tanto, ma temo che l'ulteriore salto di qualità richieda interventi più complessi.

sul centravanti forte, da 20 gol.    i gol arrivano con il gioco, se il mio centravanti sa fare gioco di squadra, di gol ne fa 10 ma ne fa fare 10 ad altri tre o quattro centrocampisti, va bene lo stesso eh. 

se devo avere una punta a cui dedicare il gioco di squadra, se va  in giornata no, o trova delle difese chiuse, sono cazzi. la Lazio attuale dimostra che si può avere il secondo attacco del campionato, senza la punta da 20 gol. cosa pensate che con una punta da 20 gol ora ne avremmo segnati 10-12 in più? ma non funziona così, via. 

ora vi dico una cosa: il valore di una squadra non è solo l'addizione dei singoli valori ma  è  un'equazione ben più complessa.

contano i singoli che devono essere bravi, contano i due tre campioni indispensabili, i gregari ordinati, il gioco, la convinzione, e tanti altri fattori. 

ce la possiamo fare anche con klose, se resta un altro anno a questi livelli. è proprio la eventuale assenza di klose che mi preoccupa, altro che presunti gol mangiati. ve ne accorgerete quando verrà la punta da 20 gol, che poi chi sarebbe, alla nostra portata,  non si sa.

guardate che molte occasioni le crea lui, certi palloni finiscono nel vuoto, se non c'è uno che intuisce movimento e dinamica del gioco una frazione di secondo prima degli altri.
Capisco il tuo discorso sul piano tattico, ma va considerato un altro aspetto: la Lazio attuale concretizza poco rispetto al gioco prodotto.
Finché si asfalta l'avversario come col Verona il margine rimane sufficiente, ma per arrivare al vertice del nostro calcio risulta decisiva una componente: gli 1-0 risicati, nei quali si rischia poco e si riesce a vincere anche con una produzione offensiva limitata.
L'attuale Klose è a mio avviso il migliore di sempre in maglia biancoceleste in tutti gli altri fondamentali, nonché per la condizione fisica e il piacere di giocare: ma in zona gol - so che non sei d'accordo, anche se a me sembra un dato di fatto - ne sbaglia due su tre.
E con questi sprechi, applicati a una giornata di scarsa vena, si perdono punti determinanti.
Il titolare che mi auguro gli verrà affiancato dovrà garantire comunque movimento e partecipazione alla manovra, senza i quali - e qui ti do ragione - il gioco di Pioli non esiste.
Ma deve anche dimostrarsi in grado di fare le nozze coi fichi secchi, quando si tratta di buttarla dentro.
Altrimenti al capolavoro mancherà sempre la firma.

Giglic

Re:Si può fare
« Risposta #41 : Martedì 24 Marzo 2015, 07:27:56 »
Mah, secondo me i cicli esistono. Non Ultimo Il Barca di Guardiola e la Juve Contian/Allegriana. Pochi innesti anno per anno, all'interno di un'ossatura stabilissimo.

Per rispondere alla domanda: Si, si può lottare per. Ma è tutto quello che ci dovremmo aspettare (oltre che a un buon percorso in coppa). Lottare per sarebbe già fantastico, per me. 4, forse 5 innesti, non di più. Ma uno è pesante: il centravanti.

Offline cipollone

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Re:Si può fare
« Risposta #42 : Martedì 24 Marzo 2015, 07:45:38 »
Con centrocampisti che amano così tanto finalizzare (e che fortunatamente ci riescono), serve così tanto il "centravanti"?
asromamerda

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Re:Si può fare
« Risposta #43 : Martedì 24 Marzo 2015, 09:38:49 »
Non serve moltissimo per completare l'opera, ma è sicuro che andrà sacrificata qualcosa.
Con Radu e Lulic almeno una 15 di milioni li fai.
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Offline AlonZo

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Re:Si può fare
« Risposta #44 : Martedì 24 Marzo 2015, 10:27:54 »
Per essere competitivo devi arrivare secondo (con evidenti vantaggi economci e di preparazione) e riuscire a liberarti nel mercato estivo di tutti gli esuberi / non titolari con ingaggi onerosi.

Così facendo senza neanche cedere i tuoi big ti potresti permettere un paio di innesti importanti che per me devono essere un centravanti titolare e una alternativa titolare a parolo.

in difesa con basta/cavanda radu/bhafreid e de vrij/hoet gentiletti/mauricio sei probabilmente a posto così.


Offline AlonZo

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Re:Si può fare
« Risposta #45 : Martedì 24 Marzo 2015, 10:30:02 »
Con centrocampisti che amano così tanto finalizzare (e che fortunatamente ci riescono), serve così tanto il "centravanti"?

Si. Non in termini assoluti di numero di gol ma in termini di % realizzativa. Ci serve uno da "un colpo una tacca". Per intenderci uno che la palla che ha klose nel primo tempo contro il verona nell'azione fantastica orchestrata da felipe e biglia la batte in porta senza pensarci.

Zapruder

Re:Si può fare
« Risposta #46 : Martedì 24 Marzo 2015, 11:41:55 »
Si può fare. Non ne dubito, ma cosa in particolare?

1. Lottare per lo scudetto?
2. Lottare per lo scudetto con un giretto in Champions dove si esce agli ottavi (febbraio) o magari ai quarti (marzo)?
3. Lottare per lo scudetto con un giretto in EL dove si arriva in semifinale (aprile) e magari in finale (maggio)?
4. E la Coppa Italia che imbottisce il calendario delel partite a partire da gennaio?

Per fare tutto questo bisogna risolvere una serie di questioni:
- cosa si vuole puntare?
- fissare delle priorità nella scelta dei giocatori in ragione dell'obiettivo prescelto
- inevitabilmente sacrificato qualcuno, per finanziare eventuali nuovi acquisti.

Per le prospettive di questa squadra e di questa società ritengo praticabili soprattutto lo scenario sub 1 e magari sub 3.
Ma dobbiamo dircelo molto chiaramente: servono 16 giocatori bboni.

Provo a rispondere, stavolta:

non ha senso "programmare" una stagione pesando sul bilancino l'impegno da mettere in campionato e Coppe.

Il tanto sbandierato "turn-over" col Chievo, prima di Lazio-Juventus di Coppa Italia di due anni fa... consisté nel far riposare Ledesma ed Hernanes, che poi entrò a partita in corso. Due rinunce tanto gravi da comportare la sconfitta coi pandorini? E la Lazio era seconda e veniva dallo sfortunato pari di Palermo. Avessimo vinto col Chievo, gli applausi a Petko per "la intelligente gestione dei calciatori" si sarebbero sprecati: ma è il campo, come sempre, che fa le opinioni postume sulle scelte. Verrebbe da dire: grazie al qatzo. Poi magari Giovinco azzeccava quel tiro (grande Marchetti, ma in quel caso le "scelte tattiche" dell'allenatore cosa c'entrano?) e Petko finiva nel tritacarne per "aver schierato quasi tutti i titolari contro il Chievo". E' facile così aggiustarsi le opinioni.

Tutto questo per dire che "il peso delle Coppe" - che stranamente è diventato importante, così come gli infortuni, solo quest'anno che non ci riguarda - non può essere uno spaventapasseri. Che facciamo alla penultima, ci scansiamo coi cani rognosi per evitare il secondo posto o il terzo e il fastidioso preliminare?

Nel calcio si gioca per vincere, i calcoli sono roba da commentatori da salotto che il pallone lo vedono solo da Decathlon in vendita. Capello si permetteva di dire che la Coppa Italia lo infastidiva, stretto tra scudetti e Coppe Campioni. Nessun altro può farlo. La Juventus si sta ancora giocando tutto, noi con quale spocchia possiamo dire che è meglio non andare in CL perché poi rischiamo che un Barcelona ci faccia sei gol? Beh allora? E' lo stesso ragionamento di chi preferisce che la Lazio perda così il lunedì aumentano gli ascolti e si vendono più sifoni di lavandini.

Tutto quello che conta è avere calciatori forti: ce ne vogliono quattordici forti, per reggere il "peso" di una EL senza compromettere il campionato, fermo restando che qualche punto ce lo rimetti: diciotto se non vuoi ritrovarti settimo dopo il girone di CL. Ma certi calcoli si fanno quando e se gli obiettivi prendono corpo, non prima.

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Re:Si può fare
« Risposta #47 : Martedì 24 Marzo 2015, 11:56:44 »
Provo a rispondere, stavolta:

non ha senso "programmare" una stagione pesando sul bilancino l'impegno da mettere in campionato e Coppe.

Il tanto sbandierato "turn-over" col Chievo, prima di Lazio-Juventus di Coppa Italia di due anni fa... consisté nel far riposare Ledesma ed Hernanes, che poi entrò a partita in corso. Due rinunce tanto gravi da comportare la sconfitta coi pandorini? E la Lazio era seconda e veniva dallo sfortunato pari di Palermo. Avessimo vinto col Chievo, gli applausi a Petko per "la intelligente gestione dei calciatori" si sarebbero sprecati: ma è il campo, come sempre, che fa le opinioni postume sulle scelte. Verrebbe da dire: grazie al qatzo. Poi magari Giovinco azzeccava quel tiro (grande Marchetti, ma in quel caso le "scelte tattiche" dell'allenatore cosa c'entrano?) e Petko finiva nel tritacarne per "aver schierato quasi tutti i titolari contro il Chievo". E' facile così aggiustarsi le opinioni.

Tutto questo per dire che "il peso delle Coppe" - che stranamente è diventato importante, così come gli infortuni, solo quest'anno che non ci riguarda - non può essere uno spaventapasseri. Che facciamo alla penultima, ci scansiamo coi cani rognosi per evitare il secondo posto o il terzo e il fastidioso preliminare?

Nel calcio si gioca per vincere, i calcoli sono roba da commentatori da salotto che il pallone lo vedono solo da Decathlon in vendita. Capello si permetteva di dire che la Coppa Italia lo infastidiva, stretto tra scudetti e Coppe Campioni. Nessun altro può farlo. La Juventus si sta ancora giocando tutto, noi con quale spocchia possiamo dire che è meglio non andare in CL perché poi rischiamo che un Barcelona ci faccia sei gol? Beh allora? E' lo stesso ragionamento di chi preferisce che la Lazio perda così il lunedì aumentano gli ascolti e si vendono più sifoni di lavandini.

Tutto quello che conta è avere calciatori forti: ce ne vogliono quattordici forti, per reggere il "peso" di una EL senza compromettere il campionato, fermo restando che qualche punto ce lo rimetti: diciotto se non vuoi ritrovarti settimo dopo il girone di CL. Ma certi calcoli si fanno quando e se gli obiettivi prendono corpo, non prima.

Ho idee e visioni del mondo e del calcio diverse.
Per me gli obiettivi si programmano e programmazione non significa predire il futuro ma semplicemente organizzare le forze in ragione di un obiettivo che si considera plausibile e realisticamente ottenibile.

Hai citato la Lazio di Petkovic e un particolare momento della stagione. Da parte mia, ricordo che la stagioene fu strepitosa fino a gennaio, al 31 in particolare. Poi arrivò febbraio con la ripresa dell'Europa League e una caduta verticale in campionato che durò fino a tutto marzo: due mesi, proprio nel momento clou della stagione. E allora Lazio da seconda che era (alla XXI di campionato a 5 punti dalla Juventus) si ritrovò quinta a fine marzo (XXX di campionato, dietro Juventus, Napoli, Milan e a un punto dalla Fiorentina). In quel bimestre la squadra, che pure andava avanti in EL, in campionato racimolò una sequenza non proprio entusiasmante: 1 vittoria, due pareggi e sei sconfitte.

Colpa di Petkovic? Probabile? Colpa di Lotito? Non direttamente, ma la questione non è centrale. Colpa della squadra? Beh, quando hai una rosa corta e con i migliori contati e un po' attempati allora devi fare delle scelte di campo perché non hai alternative.
E le scelte furono fatte per la EL.

Hai citato un capello che dall'alto delel sue rose si permetteva il lusso di poter fare scelte perché anche le big fanno scelte, che i triplete capitano a pochissimi e nemmeno tutti gli anni. E citi anche la Juventus attuale che è una superpotenza del calcio nazionale (molto meno super in Europa) che sta vincendo per distacco da 5 anni: qualcosa vorrà dire, non soltanto in termini di qualità, ma anche di quantità.

Parli di 14 giocatori forti. Mi permetto di segnalare che la stima è un pochino tirata. Ce ne vorrebbero un altro paio per stare tranquilli specie per sostenere il peso delle due competizioni che esiste, impossibile negarlo.
Tra le prime 5 siamo quelli che abbiamo giocato di meno, con una decina di partite in meno sul groppone e la cosa si nota anche in campo: potrà essere la nostra carta in più per arrivare al secondo posto.
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Offline WombyZoof

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Re:Si può fare
« Risposta #48 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:04:56 »

Finché si asfalta l'avversario come col Verona il margine rimane sufficiente, ma per arrivare al vertice del nostro calcio risulta decisiva una componente: gli 1-0 risicati, nei quali si rischia poco e si riesce a vincere anche con una produzione offensiva limitata.
L'attuale Klose è a mio avviso il migliore di sempre in maglia biancoceleste in tutti gli altri fondamentali, nonché per la condizione fisica e il piacere di giocare: ma in zona gol - so che non sei d'accordo, anche se a me sembra un dato di fatto - ne sbaglia due su tre.
E con questi sprechi, applicati a una giornata di scarsa vena, si perdono punti determinanti.
Il titolare che mi auguro gli verrà affiancato dovrà garantire comunque movimento e partecipazione alla manovra, senza i quali - e qui ti do ragione - il gioco di Pioli non esiste.
Ma deve anche dimostrarsi in grado di fare le nozze coi fichi secchi, quando si tratta di buttarla dentro.
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E' una coperta corta. Noi creiamo occasioni da gol, e asfaltiamo gli avversari, perché oltre agli altri abbiamo Klose. Il suo non è solo movimento e partecipazione alla manovra, è garanzia di qualità di questa manovra. La differenza con Djordjevic l'abbiamo vista, anche lui si sbatte, ma la qualità è di diversa. 
Senza Klose si vivrà lo stesso, ma scordiamoci che cambiandolo con un cinico stoccatore d'area quelle occasioni verranno finalizzate, così, giusto perché quello prima si mangiava i gol e ora no.  Perché semplicemente quelle occasioni a) non arriveranno nella stessa quantità e qualità, b) perché l'attaccante ogni botta na tacchia non esiste. 

per migliorare, bisogna andare verso higuain e tevez.

poi è chiaro, l'età è quella e andrà sostituito, ma non sarà facile per niente.
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Re:Si può fare
« Risposta #49 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:09:42 »
A proposito di coperte corte.
Ricordiamo tutti il 1999, quando arriviamo a fine campionato e - complici errori e complotti arbitrali - ci facciamo sfilare uno scudetto già vinto dal Milan.
Ricordate tutti che a una settimana dalla fien di campionato, tra le due ultime partite di campionato (Fiorentina fuori e Parma in casa) avevamo la finale di Birmingham. In quella settimana Eriksonn ebbe il compito, davvero difficile, di dosare e selezionare le forze migliori per non ritrovarsi alla fine con un pugno di mosche. e ce la facemmo comunque con il nostro primo trofeo continentale.

Non molti ricordano però che per metà campionato quella squadra fu costretta a giocare senza Nesta e Vieri e per ottobre e novembre con almeno altri due o tre giocatori importanti (ricordo Couto e de la Pena, tra gli altri).
Insomma, anche la coperta allora era molto lunga, ma purtroppo non sufficiente perché gli infortuni incisero in maniera poi rivelatasi decisiva sulle sorti del nostro campionato. Altrimenti, è ipotizzabile per non dire probabile, che avremmo vinto il campionato per distacco, stile Inter di Mourinho.
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Offline WombyZoof

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Re:Si può fare
« Risposta #50 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:10:01 »
Si. Non in termini assoluti di numero di gol ma in termini di % realizzativa. Ci serve uno da "un colpo una tacca". Per intenderci uno che la palla che ha klose nel primo tempo contro il verona nell'azione fantastica orchestrata da felipe e biglia la batte in porta senza pensarci.
quel pallone gli è arrivato sotto, l'ha comunque battuto a rete senza pensarci ma era difficilissimo dargli potenza e angolazione, non potendo caricare la gamba. ci sono gesti tecnici che vanno conosciuti e capiti, quando si parla di calcio.
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Offline WombyZoof

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Re:Si può fare
« Risposta #51 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:18:44 »
il discorso coppe e  campionato è un non problema, o almeno un problema di cui si conosce la soluzione.

servono solo, eh eh, altri 3-4 rinforzi di alto livello. da distribuire nei vari reparti. pochi infortuni, e arbitri onesti. ovviamente devi fare il conto con gli avversari, se trovi le juventus da 100 punti hai voglia a fare squadre.

un punto fermo però, per porre le basi, è cambiare il meno possibile nella linea di difesa. qualsiasi grande formazione ha avuto un blocco compatto e rodato dietro. 

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Offline AlonZo

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Re:Si può fare
« Risposta #52 : Martedì 24 Marzo 2015, 12:21:39 »
quel pallone gli è arrivato sotto, l'ha comunque battuto a rete senza pensarci ma era difficilissimo dargli potenza e angolazione, non potendo caricare la gamba. ci sono gesti tecnici che vanno conosciuti e capiti, quando si parla di calcio.

mi dispiace ma non sono d'accordo. Quel pallone Klose di due anni fa lo sbatte sotto la traversa ad occhi chiusi. Certe affermazioni poi, "ci sono gesti tecnici che vanno conosciuti e capiti, quando si parla di calcio" andrebbero invece evitate se si vuole mantenere una conversazione civile perchè servono solo a chi si vuole dare un tono...

Offline WombyZoof

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Re:Si può fare
« Risposta #53 : Martedì 24 Marzo 2015, 13:38:10 »
no, non è questione di darsi un tono, te lo assicuro. è proprio che quello che dici te, che klose due anni fa quel pallone lo sparava sopra la traversa che non sta in piedi. riguardati l'azione.  ribadisco comunque che molti giudizi soprattutto quelli più perentori, vengono da chi ha poca o nulla dimestichezza con il calcio giocato.
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Offline BobLovati

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Re:Si può fare
« Risposta #54 : Martedì 24 Marzo 2015, 13:44:20 »
no, non è questione di darsi un tono, te lo assicuro. è proprio che quello che dici te, che klose due anni fa quel pallone lo sparava sopra la traversa che non sta in piedi. riguardati l'azione.  ribadisco comunque che molti giudizi soprattutto quelli più perentori, vengono da chi ha poca o nulla dimestichezza con il calcio giocato.


soprattutto; da almeno una ventina d´anni il calcio ad 11 si gioca pochissimi, a parte le scuole calcio.
Ed il calcetto è più simile alla pallamano che non al calcio ad 11.

Come detto ed affermato da più tecnici di livello, più che la stanchezza, è lo stress derivato dai tanti viaggi e, soprattutto, l´abbandono pratico di un ritmo di allenamento normale.
Forse si dovrebbero portare meno giocatori in viaggio, e far giocare l´incontro successivo a quei 3-4 elementi che non hanno viaggiato. Forse    ::)
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Zapruder

Re:Si può fare
« Risposta #55 : Martedì 24 Marzo 2015, 13:56:18 »

soprattutto; da almeno una ventina d´anni il calcio ad 11 si gioca pochissimi, a parte le scuole calcio.

Magari, Bob, magari: non si gioca manco più lì. Il campo da calcio a undici è fonte di remissione, per i centri sportivi, che guadagnano affittando i campi a 5 e a 8 agli amatori.

ThomasDoll

Re:Si può fare
« Risposta #56 : Martedì 24 Marzo 2015, 14:42:27 »
Sfaterei anche il luogo comune nato sull'asse Brera-Scucchione circa le enormi difficoltà che Roma aggiunge a chi intende cimentarsi nella caccia al massimo obiettivo calcistico nazionale.
Per Brera pesava il ponentino: cazzate.
Per Capello vincere a Roma era più difficile. Sicuramente sapeva di cosa parlava, ometteva però un pezzo di verità: vincere ALLA roma è più difficile, non A Roma. Le differenze tra le due squadre sono enormi e personalmente sono convinto che la Lazio, a parità di squadre, avrebbe vinto nell'ultimo decennio almeno almeno uno scudetto, se non di più. Le pressioni e l'isterismo della piazza trigoriota sono enormi. Noi siamo dei gran rompicazzo, ma abbiamo un impatto molto meno pesante sulla squadra, la prova è facilmente ottenibile dall'osservazione dell'andamento della squadra, molto meno incline all'altalena esaltazione/depressione, molto meno incline al picco in positivo o in negativo, più regolare, più vicina al proprio massimo in ogni occasione.
Quanto alla dolce vita, Milano batte Roma per K.O.Tecnico... citofonare Berti, Shalimov, Adriano eccetera.
Piuttosto, una volta il giocatore delle strisciate trovava facili sponde arbitrali, e questa poteva essere una difficoltà in più per la gente della capitale, quella buona e quella scacia. Ma nell'ultimo decennio anche questo luogo comune è stato cancellato: difficilmente si trova una squadra più sostenuta delle merde, in ogni frangente.
Si può fare, se la squadra è all'altezza, elementi eserni che rompono le balls sono ai minimi storici, se si ottiene tregua dagli arbitri il più è fatto.

Offline Fabio70rm

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Re:Si può fare
« Risposta #57 : Martedì 24 Marzo 2015, 19:15:47 »
Anzitutto serve che non ci siano più cali di tensione; mai più ripetere partite come a Cesena, contro la Juve, o contro l'odiatissimo genoa.

Non ci possono essere bestie nere, spauracchi, cali di tensione, black out.

E su questo sarà indicativo Cagliari dopo la sosta.

Per il futuro, dovremmo trovare:

1) Un centravanti prolifico. La Lazio di Fuser, Winter & co aveva Signori, Casiraghi e Boksic. Datemi un Signori o un Vieri a questa squadra, che vi fa SIA i movimenti, SIA i goal. Prolificità non è sempre antitesi di movimento.

2) Un centrocampista che sappia fare la doppia fase, da mille polmoni, capace di contrastare e ripartire in tutte le zone del centrocampo. Un Edgar Davids insomma.

3) Un terzino sinistro di spinta ma abile anche in copertura. Tipo Darmian del Toro.

4) Un secondo migliore di Berisha

5) Almeno cinque/sei alternative di ottimo livello in panca.

In sostanza:(metto in neretto alcune mie idee)

Marchetti, Sportiello, Basta, Cavanda, De Vrij, Hoedt, Mauricio, Gentiletti, Darmian, Radu, Braafheid, Cataldi, Parolo, Biglia, Lulic, Onazi, Fofana, Candreva, Anderson, Keita, Morrison, Mauri, Djordjevic, Klose, Perea, Immobile. Da valutare come stanno i giovani Crecco, Filippini, Minala e Rozzi.

Il resto via. (Konko, Pereirinha, Sculli, Ederson, Ciani, Novaretti)
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!