www.laziopolis.itIl finale è da brividi
Lazio-Verona, sosta, Cagliari-Lazio (sabato di Pasqua, nel giorno di Roma-Napoli e Fiorentina-Samp), Lazio-Empoli (con Napoli-Fiorentina), Juventus-Lazio, Lazio-Chievo (con Napoli-Sampdoria), Lazio-Parma (c’è Juventus-Fiorentina), Atalanta-Lazio (Sampdoria-Juventus), Lazio-Inter, Sampdoria-Lazio, Lazio-Roma (nel giorno di Juventus-Napoli) e Napoli-Lazio.
Questo dice il calendario fino al fatidico 31 maggio. Sei partite in casa su undici. Ma tutte le concorrenti da affrontare salvo la Fiorentina (con vantaggio Lazio nel confronto diretto) e un finale da batticuore e probabilmente decisivo. Il Napoli ha il destino nelle proprie mani perché dovrà vedersela con tutte. La Roma ha il cammino facilitato, avendo già incontrato Juve, Fiorentina e Samp: è l’unica con due soli scontri diretti rimanenti.
Sono due le variabili: l’arrendevolezza probabile di squadre che non avranno presto da chiedere più nulla al campionato, essendo già virtualmente occupati i posti europei visto che tra le sei di testa ci sono anche le quattro semifinaliste di coppa Italia; e la Juventus…Già, perché i campioni d’Italia (anche prossimi, ormai) se la vedranno in casa con Lazio, Fiorentina e Napoli e andranno a far visita alla Samp. Faranno anche loro da arbitri. Se vogliamo – per quanto possano contare questi ragionamenti – la Lazio deve augurarsi che domani i bianconeri passino il turno e accedano ai quarti di Champions. Sia per il ranking del calcio italiano in generale, sia perché la sfida in casa Juve cadrebbe esattamente tra l’andata e il ritorno dei quarti, con la testa dei campioni decisamente altrove. Un vantaggio che avrebbero poi anche le altre se la Juventus andasse in semifinale e in finale.
Poi c’è la Coppa Italia. La semifinale di ritorno Napoli-Lazio è in programma l’8 aprile: tra Cagliari ed Empoli per la Lazio, tra Roma e Fiorentina per gli azzurri di Benitez (che in una settimana saranno sottoposti a uno stress non da poco). La finale, va ricordato, si disputerà il 7 giugno a campionato finito.
Al tirar delle somme, per quanto riguarda lo sprint Champions, i biancocelesti hanno la grande chance di allungare il passo nelle prossime sette partite: Verona, Empoli, Chievo (forse) e Parma hanno poco da chiedere al campionato, la Juve si spera distratta, le due salite sono in casa delle pericolanti Cagliari e Atalanta. Servirebbe insomma ossigeno prezioso e vantaggio di punti per le quattro sfide finali, mettendoci dentro anche l’Inter che ha sempre l’orgoglio della nobile decaduta: Mancini e Mihajlovic, gli amici, prima delle ultime montagne russe. Mancano due mesi e mezzo ma a pensarci già vengono i brividi.
