Bah, Reja voleva uno come Denis, Almeida o Santa Cruz, giocatori forti fisicamente. Trezeguet non mi risulta rientri in questa schiera, indi voto il paraguagio.
Se è così, il ragionamento del mister - al quale va la mia massima fiducia, sia chiaro - non mi convince del tutto.
Partiamo da un ipotetico tridente Rocchi-Floccari-Zarate: Foggia è l'alternativa prudente a Tommaso, nonché un'ottima variante tattica; Kozak, per la sua abilità senza palla, fa scopa con l'ex atalantino; rimane scoperto il vice-Zarate, ovviamente inteso in termini numerici perché un doppione dell'argentino è difficilmente reperibile per chiunque.
Mi aspetterei una seconda punta con tecnica e fantasia, a meno che le condizioni fisiche di Floccari non rendano indispensabile un'alternativa di peso.
Ma allora perché i due citati? Di Trezeguet si è detto: grandissimo finalizzatore, estraneo come pochi ai movimenti in attacco voluti da Reja, incerto nella condizione fisica, fra i più strani nella storia del calcio come profilo psico-comportamentale. Bocciato senza appello, almeno sulla carta.
Non aspettiamoci, però, qualcosa di diverso dal paraguaiano: giocatore molto alto, ma dal baricentro basso, dà il meglio coi piedi, sul piano tecnico e - forma permettendo - in velocità.
In questo senso ricorda un po' Tore André Flo, il primo Julio Cruz (al Bologna), il promettente e desaparecido Tentoni: giocatori scambiati per torri o centro-boa a causa della statura quando ruolo e caratteristiche erano del tutto diversi.
Premesso che nessuno dei due mi entusiasma - anche Cruz era un "affarone" dalle dubbie condizioni fisiche e in uscita da un grande club -, chi acquistare se il mister vuole un altro centravanti?
Prendetemi per matto, ma avrei approfittato del costo zero di Lucarelli. Sì, quello del Livorno: mettetelo in un ambiente dove non può fare il cretino e rimangono solo o quasi le doti tecnico-realizzative, sulle quali c'è poco da discutere.
Io rischierei un nome proveniente dalla B: Daniele Vantaggiato. Fisico non troppo slanciato, ma solidissimo, adattabilità a più ruoli, età interessante (26 anni), buon connubio tra forza e tecnica, bacio alla terra in stile pontificale nel caso di approdo ad un club come la Lazio.
Come attaccante di complemento, vale una buona serie A.