Autore Topic: La dura legge del (primo) gol  (Letto 3345 volte)

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Zapruder

La dura legge del (primo) gol
« : Mercoledì 11 Marzo 2015, 14:34:27 »
2014/15

Partite stagionali: 31

Partite in cui la Lazio ha segnato per prima: 19 (61,3%); risultato finale: vinte 15, nulle 4. Capacità di condurre in porto il vantaggio: 78,9%. Rendimento in queste partite: 89,5%

Partite in cui la Lazio ha subito lo 0-1: 11 (35,5%); risultato finale: perse 8, vinte 3. Rendimento in queste partite: 27,3%.

2013/14

Partite stagionali: 49

Partite in cui la Lazio ha segnato per prima: 26 (53%); risultato finale: vinte 18, nulle 6, perse 2. Capacità di condurre in porto il vantaggio: 69,2%. Rendimento in queste partite: 80,8%

Partite in cui la Lazio ha subito lo 0-1: 18 (36,7%); risultato finale: perse 13, nulle 4, vinte 1. Rendimento in queste partite: 16,6%

---------------------

Da questo campione di 80 partite, le ultime 80 partite ufficiali della Lazio, emerge un dato abbastanza impressionante: chi segna per primo vince la partita, in tre casi su quattro circa.

L'altra evidenza riguarda la presunta scarsa capacità di Pioli di "gestire" la partita: che non corrisponde assolutamente a realtà, anzi. Forse siamo rimasti scottati dalle due doppie rimonte contro Inter e as, e abbiamo maturato questa impressione ma, come detto, è vero il contrario: se la Lazio segna per prima, ha ottime capacità di mantenere il vantaggio.

La vocazione chiaramente più offensiva rispetto allo scorso anno comporta due effetti positivi(dovuti anche alla miglior qualità dei calciatori, certo): si sbloccano a nostro vantaggio partite che sarebbero terminate 0-0; si va "sotto" con la stessa frequenza con cui questo avveniva lo scorso anno, ma si riesce più spesso a raddrizzare la situazione, fino a capovolgerla: il rovesciamento del risultato è assai raro, ma a noi quest'anno è riuscito in ben tre occasioni su undici. Questo vuol dire che la squadra riesce ad essere efficace anche in condizioni tattiche sfavorevoli, tanto che nelle partite in cui è andata sotto è riuscita a segnare 10 reti, subendone soltanto altre 6: riesce quindi a impegnare severamente gli avversari e a concedere molto poco sul piano del contropiede, che in condizioni di svantaggio dovrebbe essere una minaccia incombente.

Esorcizzati, e capitalizzati a nostro vantaggio, gli 0-0, con un "guadagno" non da poco, c'è da abbattere quella percentuale di partite in cui si va "sotto": considerando che il valore aggiunto dato dall'atteggiamento tattico è irrinunciabile, c'è "solo" da analizzare ognuna di quelle 11 partite e capire che cosa, in situazione di 0-0 e quindi di "neutralità", abbia determinato il vantaggio avversario: la sensazione è che molto spesso si sia trattato di errori evitabili. Se non va sotto, la Lazio finisce quasi inevitabilmente per vincere la partita: se va sotto può rimontare perché è una squadra forte ma, come detto, il vantaggio iniziale costituisce per tutti un'opzione molto forte sul risultato finale.

Ripensando ai gol subìti contro Napoli e Genoa in casa, ad esempio, la sensazione di aver perduto SEI punti - non due - per errori grossolani, è assai spiacevole. Passi per la prodezza balistica di Higuain, anche se favorita dalla robusta complicità di Berisha, ma l'imbucata di Niang in Lazio-Genoa sarebbe pessima anche in Eccellenza. E sono errori pesantissimi, sulla classifica.

Una convinzione dei propri mezzi, che sembra via via maturare, potrebbe essere l'arma migliore contro giornate "scariche" come quelle di Empoli e Cesena (anche se in quest'ultimo caso ci siamo presentati con una formazione troppo piena di rincalzi, alcuni dei quali hanno mostrato il peggio di sé); nel tempo si sta formando un gruppo affidabile e questo permette di evitare di procedere per tentativi alla ricerca del miglior assetto, e penso ai primi turni e in particolare alla sconfitta interna con l'Udinese.

Tutte "limature" che potrebbero portare ulteriore ciccia alla classifica, forse abbastanza da.

Perché, se questa vistosa crescita sarà confermata nei turni restanti, il prossimo anno non si potrà che mirare al massimo obiettivo. Sapendo che è difficilissimo, ma possibile. E che il treno che sta passando chissà quando farà la prossima corsa.

Fate presto.

Offline franz_kappa

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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #1 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 15:13:01 »
[...]
Perché, se questa vistosa crescita sarà confermata nei turni restanti, il prossimo anno non si potrà che mirare al massimo obiettivo. Sapendo che è difficilissimo, ma possibile. E che il treno che sta passando chissà quando farà la prossima corsa.

Fate presto.
Bello. Mi piace.  ;)

Non sono tanto convinto, dico la verità, che questa Lazio riuscirà a confermare le premesse che abbiamo potuto riscontrare in oltre mezza stagione.
Ma la lettura di Zapruder è innegabilmente intrigante. Ma se vi fosse del vero nelle sue conclusioni e se le premesse intuite venissero tutte confermate, urgerebbero pochi ma miratissimi aggiustamenti in sede di mercato. Quindi, da fine luglio, tutti gli elementi della rosa dovrebbero lavorare al 100% per 10 mesi, remando nella medesima direzione. Ci vorrebbe poi tanta tanta fortuna, che non può essere avversa nelle annate giuste, e al contempo ci vorrebbe un'annata a vuoto da parte di tutte le più pericolose pretendenti (sulla carta, ad oggi, juventus, napoli, xxxx e fiorentina. Cui aggiungerei l'inter).
Tutto ciò realizzato, lottare per il primo posto sarebbe comunque molto molto improbabile. Ma non impossibile.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #2 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 15:30:13 »
Perché, se questa vistosa crescita sarà confermata nei turni restanti, il prossimo anno non si potrà che mirare al massimo obiettivo. Sapendo che è difficilissimo, ma possibile. E che il treno che sta passando chissà quando farà la prossima corsa.

Fate presto.

Lotito e Tare! Ora potete! Non ci sono più scuse.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Online Ataru

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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #3 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 15:42:36 »
ne deriva che:

2014/15

Partite stagionali: 31

Partite in cui la Lazio è partita da un risultato di parità: 31 (100,0%); risultato finale: vinte 18, nulle 5, perse 8,Capacità di condurre in porto il pareggio: 16,1%. Rendimento in queste partite: 63,4%

2013/14

Partite stagionali: 49

Partite in cui la Lazio è partita da un risultato di parità: 49 (100,0%); risultato finale: vinte 19, nulle 15, perse 15. Capacità di condurre in porto il pareggio: 30,6%. Rendimento in queste partite: 48,9%



abbiamo dimezzato la capacità di mantenere il punto.
addirittura riusciamo a pareggiare senza segnare l'80% in meno.

(P.S. nelle statistiche di zap c'è un errore: trovatelo)
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline kalle

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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #4 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 15:47:10 »
2014/15

Partite stagionali: 31

Partite in cui la Lazio ha segnato per prima: 19 (61,3%); risultato finale: vinte 15, nulle 4. Capacità di condurre in porto il vantaggio: 78,9%. Rendimento in queste partite: 89,5%

Partite in cui la Lazio ha subito lo 0-1: 11 (35,5%); risultato finale: perse 8, vinte 3. Rendimento in queste partite: 27,3%.

2013/14

Partite stagionali: 49

Partite in cui la Lazio ha segnato per prima: 26 (53%); risultato finale: vinte 18, nulle 6, perse 2. Capacità di condurre in porto il vantaggio: 69,2%. Rendimento in queste partite: 80,8%

Partite in cui la Lazio ha subito lo 0-1: 18 (36,7%); risultato finale: perse 13, nulle 4, vinte 1. Rendimento in queste partite: 16,6%

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Da questo campione di 80 partite, le ultime 80 partite ufficiali della Lazio, emerge un dato abbastanza impressionante: chi segna per primo vince la partita, in tre casi su quattro circa.

L'altra evidenza riguarda la presunta scarsa capacità di Pioli di "gestire" la partita: che non corrisponde assolutamente a realtà, anzi. Forse siamo rimasti scottati dalle due doppie rimonte contro Inter e as, e abbiamo maturato questa impressione ma, come detto, è vero il contrario: se la Lazio segna per prima, ha ottime capacità di mantenere il vantaggio.

La vocazione chiaramente più offensiva rispetto allo scorso anno comporta due effetti positivi(dovuti anche alla miglior qualità dei calciatori, certo): si sbloccano a nostro vantaggio partite che sarebbero terminate 0-0; si va "sotto" con la stessa frequenza con cui questo avveniva lo scorso anno, ma si riesce più spesso a raddrizzare la situazione, fino a capovolgerla: il rovesciamento del risultato è assai raro, ma a noi quest'anno è riuscito in ben tre occasioni su undici. Questo vuol dire che la squadra riesce ad essere efficace anche in condizioni tattiche sfavorevoli, tanto che nelle partite in cui è andata sotto è riuscita a segnare 10 reti, subendone soltanto altre 6: riesce quindi a impegnare severamente gli avversari e a concedere molto poco sul piano del contropiede, che in condizioni di svantaggio dovrebbe essere una minaccia incombente.

Esorcizzati, e capitalizzati a nostro vantaggio, gli 0-0, con un "guadagno" non da poco, c'è da abbattere quella percentuale di partite in cui si va "sotto": considerando che il valore aggiunto dato dall'atteggiamento tattico è irrinunciabile, c'è "solo" da analizzare ognuna di quelle 11 partite e capire che cosa, in situazione di 0-0 e quindi di "neutralità", abbia determinato il vantaggio avversario: la sensazione è che molto spesso si sia trattato di errori evitabili. Se non va sotto, la Lazio finisce quasi inevitabilmente per vincere la partita: se va sotto può rimontare perché è una squadra forte ma, come detto, il vantaggio iniziale costituisce per tutti un'opzione molto forte sul risultato finale.

Ripensando ai gol subìti contro Napoli e Genoa in casa, ad esempio, la sensazione di aver perduto SEI punti - non due - per errori grossolani, è assai spiacevole. Passi per la prodezza balistica di Higuain, anche se favorita dalla robusta complicità di Berisha, ma l'imbucata di Niang in Lazio-Genoa sarebbe pessima anche in Eccellenza. E sono errori pesantissimi, sulla classifica.

Una convinzione dei propri mezzi, che sembra via via maturare, potrebbe essere l'arma migliore contro giornate "scariche" come quelle di Empoli e Cesena (anche se in quest'ultimo caso ci siamo presentati con una formazione troppo piena di rincalzi, alcuni dei quali hanno mostrato il peggio di sé); nel tempo si sta formando un gruppo affidabile e questo permette di evitare di procedere per tentativi alla ricerca del miglior assetto, e penso ai primi turni e in particolare alla sconfitta interna con l'Udinese.

Tutte "limature" che potrebbero portare ulteriore ciccia alla classifica, forse abbastanza da.

Perché, se questa vistosa crescita sarà confermata nei turni restanti, il prossimo anno non si potrà che mirare al massimo obiettivo. Sapendo che è difficilissimo, ma possibile. E che il treno che sta passando chissà quando farà la prossima corsa.

Fate presto.

Occhio.. stai a da foraggio ai carbonari der pubbe..


Giglic

Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #5 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 15:47:47 »
ne deriva che:

2014/15

Partite stagionali: 31

Partite in cui la Lazio è partita da un risultato di parità: 31 (100,0%); risultato finale: vinte 18, nulle 5, perse 8,Capacità di condurre in porto il pareggio: 16,1%. Rendimento in queste partite: 63,4%

2013/14

Partite stagionali: 49

Partite in cui la Lazio è partita da un risultato di parità: 49 (100,0%); risultato finale: vinte 19, nulle 15, perse 15. Capacità di condurre in porto il pareggio: 30,6%. Rendimento in queste partite: 48,9%



abbiamo dimezzato la capacità di mantenere il punto.
addirittura riusciamo a pareggiare senza segnare l'80% in meno.

(P.S. nelle statistiche di zap c'è un errore: trovatelo)

Chievo Lazio è finita 0 a 0. Non ci sono errori

Offline chemist

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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #6 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 15:54:56 »
Sono d'accordo con Zap. Abbiamo uno o due anni di tempo per approfittare della congiunzione astrale. E per congiunzione astrale intendo giocatori forti, motivati, che seguono l'allenatore e che estendono queste caratteristiche al 100% della rosa.
Aggiungiamoci anche il fatto che ora come ora stiamo anche utilizzando il fattore sorpresa di un calcio tutta corsa, pressing e velocita' che in serie A e' ancora innovativo.

Giocatori come FA, De Vrij o Biglia sara' difficilissimo se non impossibile trattenerli se ci saranno offerte dalle grandi del calcio di qualche milione di euro superiori al nostro budget. Penso che uno o due anni possano essere felici qui, poi inizieranno i primi mugugni, ringrazieranno Lotito e chi s'e' visto s'e' visto. Biglia forse e' l'unico che venderei (per una cifra spropositata) visto l'integramento ottimo di Cataldi.

Il prossimo anno, potessi scegliere, vorrei giocarmela con un nuovo instant team, con un attaccante forte forte ed un portiere insuperabile.



Online Ataru

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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #7 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 15:56:18 »
Chievo Lazio è finita 0 a 0. Non ci sono errori
così come nella stagione scorsa i pareggi a reti inviolate sono stati 5. non è lì l'errore :P
osa c'è da psicolo propriono capisco.
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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #8 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 15:57:15 »
Biglia forse e' l'unico che venderei (per una cifra spropositata) visto l'integramento ottimo di Cataldi.

io vorrei continuare a giocare con tutti e due in campo  ;D
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Offline chemist

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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #9 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 16:01:41 »
io vorrei continuare a giocare con tutti e due in campo  ;D

si, idealmente. Ma Biglia e' l'unico campione della Lazio che a 29 anni probabilmente vorrebbe vincere qualcosa di importante o comunque avere il contratto della vita. Se s'affaccia il real madrid o il chelsea, dubito lo potremo trattenere.

Zapruder

Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #10 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 16:03:15 »
abbiamo dimezzato la capacità di mantenere il punto.
addirittura riusciamo a pareggiare senza segnare l'80% in meno.

Commetti un errore filosofico: 0-0 è lo stato iniziale di qualsiasi partita, fosse anche Real Madrid-Pescopennataro Pulcini. Non può essere un parametro di riferimento.

Una lettura "a rovescio" può essere questa, invece: la squadra più forte tenderà, con grande probabilità, a segnare per prima.

Ma nel topic si voleva evidenziare: 1) la vocazione tattica della Lazio che accetta un rischio di andare sotto pari a quando era oggettivamente meno forte, ma accresce notevolmente i risultati positivi; 2) l'infondatezza della percezione secondo la quale Pioli non saprebbe gestire partite e risultati; 3) la capacità della Lazio di mettere in difficoltà l'avversario anche quando questo è in vantaggio e in teoria godrebbe del vantaggio di potersi coprire e agire di rimessa. 

così come nella stagione scorsa i pareggi a reti inviolate sono stati 5. non è lì l'errore :P

Non calcolo tre punti a vittoria, quando parlo di rendimento. Per me: 100%, partita vinta, 50 pareggiata, zero persa.

Online Ataru

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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #11 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 16:13:46 »
Commetti un errore filosofico: 0-0 è lo stato iniziale di qualsiasi partita, fosse anche Real Madrid-Pescopennataro Pulcini. Non può essere un parametro di riferimento.

Una lettura "a rovescio" può essere questa, invece: la squadra più forte tenderà, con grande probabilità, a segnare per prima.

Ma nel topic si voleva evidenziare: 1) la vocazione tattica della Lazio che accetta un rischio di andare sotto pari a quando era oggettivamente meno forte, ma accresce notevolmente i risultati positivi; 2) l'infondatezza della percezione secondo la quale Pioli non saprebbe gestire partite e risultati; 3) la capacità della Lazio di mettere in difficoltà l'avversario anche quando questo è in vantaggio e in teoria godrebbe del vantaggio di potersi coprire e agire di rimessa. 
il mio era un intervento al limite tra il serio e il faceto, ma voleva focalizzare il fatto che, a differenza dell'andamento stagionale del campionato che ha visto il numero dei pareggi lievitare rispetto l'anno scorso, noi siamo meno votati a cercare il punticino e cerchiamo di più la vittoria (infatti registriamo un solo 0-0 contro i 5 della stagione scorsa).

Non calcolo tre punti a vittoria, quando parlo di rendimento. Per me: 100%, partita vinta, 50 pareggiata, zero persa.
eccolallà, mi stai dicendo che devo ricalcolare i miei di rendimenti per rendere il tutto coerente? :D
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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #12 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 16:13:59 »
per avere un quadro ancora piu' interessante quelle percentuali andrebbero raffrontate con le nostre concorrenti, che percentuali hanno napoli, merde, fiore?

Offline The Loner

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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #13 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 16:16:42 »
si, idealmente. Ma Biglia e' l'unico campione della Lazio che a 29 anni probabilmente vorrebbe vincere qualcosa di importante o comunque avere il contratto della vita. Se s'affaccia il real madrid o il chelsea, dubito lo potremo trattenere.

Si parla tanto, e probabilmente a ragione, di giocatori che andranno quasi certamente via, attratti da contratti migliori e dalla possibilità di vincere qualcosa.
Ma se la Lazio quest'anno (sgrat...), l'anno prossimo, e quello dopo ancora, per dire, rimanesse ai primissimi posti, giocasse sempre la Champion, aumentarebbe gli introiti e, di conseguenza, offrirebbe alle proprie stelle, o Top Players, contratti adeguati. Nonchè la possibilitá di vincere qualcosa. E senza dimenticare il vivere in una cittá come Roma.
Io ci credo a un eventuale ciclo. Con gente come Biglia, Devry, Anderson che non saluta e se ne va, ma rimane da noi.

Offline aquilafelyx

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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #14 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 16:43:25 »
Tra le "limature" da fare c'è certamente quella sui calci da fermo, almeno un paio di sconfitte sono venute su situazioni di calcio d'angolo o punizione, e al contrario, rispetto alla mole di gioco creata, sfruttiamo poco le palle inattive. 
Al netto delle 8 sconfitte però c'è da registrare il miglioramento della differenza reti coinciso con l'esordio di Cataldi e la forma finalmente trovata da F. Anderson, non è stato ancora quadrato il cerchio ma potrebbe mancarci poco, i rientri di Gentiletti, Lulic e Djordjevic dovrebbero servire allo scopo.

P.S. È necessaria una grattata dopo la chiosa di stampo confinindustriale 8)
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline lollapalooza

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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #15 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 16:49:22 »
Si parla tanto, e probabilmente a ragione, di giocatori che andranno quasi certamente via, attratti da contratti migliori e dalla possibilità di vincere qualcosa.
Ma se la Lazio quest'anno (sgrat...), l'anno prossimo, e quello dopo ancora, per dire, rimanesse ai primissimi posti, giocasse sempre la Champion, aumentarebbe gli introiti e, di conseguenza, offrirebbe alle proprie stelle, o Top Players, contratti adeguati. Nonchè la possibilitá di vincere qualcosa. E senza dimenticare il vivere in una cittá come Roma.
Io ci credo a un eventuale ciclo. Con gente come Biglia, Devry, Anderson che non saluta e se ne va, ma rimane da noi.

 :occasion14:


Offline DinoRaggio

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Re:La dura legge del (primo) gol
« Risposta #16 : Mercoledì 11 Marzo 2015, 18:59:30 »
Da tifoso impressionista: la scorsa stagione avevamo grosse difficoltà a mantenere un vantaggio, per colpa soprattutto di una difesa molto "allegra", tant'è che parlavo di Lazio penelopiana, nel senso che il reparto arretrato disfaceva ciò che di buona faceva l'attacco.

Questa stagione, forse anche per tattica, facciamo generalmente ottimi primi tempi, seguiti da secondi tempi attendistici, nei quali rinculiamo e subiamo la supremazia territoriale avversaria. talvolta riusciamo ad innescare contropiedi micidiali, visti i giocatori tecnici e veloci che abbiamo, quando la condizione fisica li sostiene, altre volte (per fortuna più raramente) subiamo qualche rimonta, mi viene in mente anche il pareggio di Verona contro l'Hellas.

Dalle statistiche, comunque, si conferma una Lazio più reattiva in questa stagione.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)