Leggo e sento parlare di scontro fortuito.
Anche da chi a calcio ci ha giocato.
Prezzolati senza dignità
Confermo, purtroppo.
Qualcuno, nella trasmissione che mi rifiuto di chiamare
90° minuto, ha persino sottolineato come l'intervento peggiore nel contrasto fosse proprio quello di Mattiello.
Gente al livello umano di un Gianni Melluso, per quanto mi riguarda.
Ecco, a proposito, il tweet con cui l'assassino ha ulteriormente infierito sul difensore del Chievo:
"Mi dispiace tanto per ciò che è accaduto, in una normale azione di gioco. Tornerai più forte di prima. Ti aspetto, un abbraccio"
In effetti, per il suo modo di intendere il calcio è davvero "una normale azione di gioco".
Peccato si sia dimenticato di precisare che stiamo parlando di un giocatore dalla condotta sistematicamente delinquenziale, cui solo le protezioni mafiose della società in cui milita permettono di rimanere in campo.
Per pura curiosità: come sarebbe stato commentato lo stesso comportamento, dentro e fuori dal campo, da parte di un Materazzi?
Un gigantesco in bocca al lupo a Mattiello, cui erano bastate un paio di partite per meritare un posto da titolare imponendosi - anche sul piano della personalità e della sagacia tattica - come prospetto nel ruolo.
Una frattura, sia pure esposta e orribile, permette in linea teorica un recupero al 100%: meno peggio, da questo punto di vista, di un infortunio ai legamenti come quello da cui ad esempio Nesta, Chiesa e Ranocchia non si sono mai riavuti completamente.
L'ottimismo e la stima per la maturità lasciata intuire in questo scorcio di carriera inducono a pensare che tornerà, magari rinforzato nel carattere dalla terribile esperienza: ma sarà dura.
Tornando al pregiudicato con passaporto belga, com'era la proposta di Berlusconi?
Squalificare il responsabile di un infortunio fino al rientro in attività della vittima.
Uno dei rari casi in cui meritava di essere ascoltato, e ovviamente non è accaduto.