Autore Topic: XXVI giornata  (Letto 2137 volte)

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Offline zorba

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XXVI giornata
« : Sabato 7 Marzo 2015, 19:14:53 »
Samp in vantaggio sul Cagliari per uno a zero, quando siamo arrivati al 13° della ripresa...

Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline zorba

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Re:XXVI giornata
« Risposta #1 : Sabato 7 Marzo 2015, 19:31:11 »
Samuel Eto'o è tornato!!!

Raddoppio tutto suo sul Cagliari del povero Gianfranco Zola, ormai sempre più disperato.

Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Breizh

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Re:XXVI giornata
« Risposta #2 : Sabato 7 Marzo 2015, 19:52:03 »
Così imparano a fare "affari" con la rioma.
E i soldi di Astori, Nainggolan e Ibarbo ancora non li hanno visti.

Offline disabitato

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Re:XXVI giornata
« Risposta #3 : Sabato 7 Marzo 2015, 20:15:14 »
E mai li vedranno
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Offline Er Matador

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Re:XXVI giornata
« Risposta #4 : Domenica 8 Marzo 2015, 15:41:48 »
Esonero vicinissimo, sembra, per Inzaghi: e a questo punto è un bene per la sua salute, a giudicare dalle espressioni stravolte che hanno accompagnato l'andamento di Milan-Verona.
Quasi tutti i titolari di entrambe le esperienze hanno sottolineato il surplus di tensione passando dal campo alla panchina: per uno come lui, che affrontava la partita con piglio esagitato già da giocatore, dev'essere risultato fatale.
Anche la gestione della gara di ieri testimonia, del resto, sia l'ostilità di alcuni singoli - l'assurdo fallo di Muntari appare sospetto in tal senso - sia uno stato confusionale nelle scelte tecniche.
Dopo aver raddrizzato la situazione con l'ennesimo rigore generoso - le statistiche stagionali dei rossoneri in materia sono da record - e un gollonzo al limite del verosimile, i suoi stavano gestendo il vantaggio senza problemi.
Finché il tecnico ha tolto Pazzini, nullo quanti a spunti individuali ma utile per tenere qualche pallone lontano dalla loro area, "rinforzando" la difesa con Bocchetti.
Privato del "tappo" tatticamente rappresentato dal centroboa, un Verona sin lì inoffensivo si è riversato stabilmente in avanti: con limiti tecnici a tratti imbarazzanti, ma con una spinta quasi rugbistica verso la linea di meta.
Che ha trovato sbocco prima nella sfortunata conclusione di Tachtsidis, poi nel 2-2 di Nico Lopez: il quale, fissando sullo stesso punteggio il risultato di Inter-Verona, aveva già determinato l'esonero di Mazzarri.
Che il maggiore responsabile difensivo della segnatura sia, poi, risultato proprio Bocchetti chiude il cerchio anche a proposito di coincidenze.
La soluzione interna Tassotti-Brocchi appare la più gettonata: potrebbe migliorare i rapporti con lo spogliatoio, e poco altro.
Chiunque faticherebbe con un organico del genere: a maggior ragione se, come nel caso di Inzaghi, deve anteporre le indicazioni made in Edilnord alle proprie idee e alla gestione razionale del gruppo.

Offline Wild Bill Kelso

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Re:XXVI giornata
« Risposta #5 : Domenica 8 Marzo 2015, 16:00:18 »
Grande Mata,
io continuo a chiedermi come alcuni personaggi (non mi riferisco solo a Pippo Inzaghi) diventino allenatori in Serie A. La prassi per raggiungere il Gotha del Calcio Italiano la ignoro, ma suppongo che bisogna fare dapprincipio tanta gavetta, oltre al famoso corso di Coverciano. Quando vieni catapultato nella massima serie sei per forza un pesce fuor d'acqua e non c'è rosario che tenga.

Inzaghi ha allenato le giovanili ed è stato buttato inspiegabilmente nella mischia; la sua vicenda non può non ricordare, con i dovuti margini, quella del nostro Mimmo Caso messo in prima squadra a farsi mangiare da gente più grande di lui.
Sintomo di grande confusione in Società (e parliamo del Milan, non della nuovissima e maccheronica Lazio del primo Lotito).
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline Er Matador

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Re:XXVI giornata
« Risposta #6 : Domenica 8 Marzo 2015, 16:47:35 »
Grande Mata,
io continuo a chiedermi come alcuni personaggi (non mi riferisco solo a Pippo Inzaghi) diventino allenatori in Serie A. La prassi per raggiungere il Gotha del Calcio Italiano la ignoro, ma suppongo che bisogna fare dapprincipio tanta gavetta, oltre al famoso corso di Coverciano. Quando vieni catapultato nella massima serie sei per forza un pesce fuor d'acqua e non c'è rosario che tenga.

Inzaghi ha allenato le giovanili ed è stato buttato inspiegabilmente nella mischia; la sua vicenda non può non ricordare, con i dovuti margini, quella del nostro Mimmo Caso messo in prima squadra a farsi mangiare da gente più grande di lui.
Sintomo di grande confusione in Società (e parliamo del Milan, non della nuovissima e maccheronica Lazio del primo Lotito).
Credo che alla base vi sia una serie di agevolazioni e di passaggi saltati a pie' pari sulla scorta della carriera da giocatore, vale a dire un parametro per nulla pertinente alle doti del medesimo una volta passato su una panchina.
Una regolamentazione dallo sgradevole sapore corporativo, e che priva i futuri tecnici di un passaggio fondamentale come la gavetta nei tornei minori.
Poi ne può uscire un Mancini o un Mihajlović, ma è il meccanismo in sé a non convincere.
Dal punto di vista delle società, scelte del genere vanno invece ricollegate a quello che sono solito definire "guardiolismo d'accatto".
Prendendo spunto dal successo dell'ex blaugrana, legato al suo essere fuoriclasse come uomo di sport e quindi difficilmente replicabile, troppi club hanno puntato su tecnici fatti in casa - o comunque deboli sul piano della forza contrattuale - per limitarne l'autonomia.
Non a caso la gavetta è stata trasferita dalle serie inferiori alle giovanili, vale a dire in un ambito già sotto controllo societario.
Con una grave perdita sul piano formativo, poiché il lavoro coi ragazzi richiede altre doti rispetto a quello con la prima squadra: la differenza di rendimento dei Vatta, dei Caso, dei Bolllni passando da una dimensione all'altra ne è una dimostrazione persino scientifica.
Compresso sull'altro versante dallo strapotere post-sentenza Bosman dei giocatori, cui è quasi impossibile insegnare calcio, il ruolo dell'allenatore si è ridotto spesso a quello di un politicante da spogliatoio.
Lo squallido aziendalismo di Allegri, con idee tattiche evanescenti, dipendenza quasi totale dall'Ibra o dal Tévez di turno e voce grossa solo coi giornalisti, è forse l'esempio maggiormente compiuto di questo sciagurato nuovo corso.
Col quale si sta depauperando a lungo termine una scuola tecnica di prestigio mondiale e che, come dimostrano sia le affermazioni di Ancelotti & c. sia la persistente quotazione di mercato dei loro colleghi, rimane l'ultimo residuo di Italia nel calcio di alto livello.
Bene hai fatto a sottolineare le peculiarità nella scelta di Caso, col consolidamento di una soluzione provvisoria in mancanza del tempo per pianificarne un'altra.
Per il resto, l'unico passaggio non condivisibile del tuo post è quell' "inspiegabilmente": intanto perché da anni in via Turati circolano solo nomi - Van Basten, Rijkaard, Donadoni ecc. - già interni alla famigghia.
Forse a causa della crescente e incontrollata invadenza dell'ex finanziatore: nei confronti della quale è bastato un tecnico mediocre ed embedded come Leonardo, dotato però di un minimo di dignità e spessore umano, per produrre scintille.
In secondo luogo, perché si tratta più in generale di una strategia consapevole e pianificata.
Simile - anche nei risultati, temo - a quelle che hanno portato alla marginalizzazione del nostro calcio sotto molti altri aspetti.

Offline Wild Bill Kelso

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Re:XXVI giornata
« Risposta #7 : Domenica 8 Marzo 2015, 17:40:10 »
Mah, non saprei. Intanto ti ringrazio per la risposta da gran competente di calcio quale sei.
Il mio inspiegabilmente era riferito alla logica, al buon senso che manca nel mondo pallonaro da troppo tempo, ma che ogni tanto qualche Società, soprattutto una delle più blasonate quale il Milan, dovrebbe tirare fuori.

Il miliardario ridens secondo me è stato risucchiato dalla sua fortuna, fidandosi del suo istinto di vincente, ma anche facendosi deviare dal suo stesso ego di (bravo) imprenditore. Se in un primo momento la sua intraprendenza, il suo potere economico e finanziario ha consentito al Milan di vincere tutto quello che poteva, in una seconda fase, il dedicarsi interamente alla politica, lasciando al tempo stesso la gestione del club (e non parliamo del Pescara) alla figlia con una serie di vicende dai risvolti curiosi quali quella di Kakà, è stato un po' come tirare i remi in barca.
Lotito, che all'epoca non conosceva nemmeno le regole del Calcio, si affidò a Mimmo Caso perché non aveva altra scelta.

Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline Wild Bill Kelso

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Re:XXVI giornata
« Risposta #8 : Domenica 8 Marzo 2015, 22:07:32 »
Mammia mia che squadra insulsa la Internazionale. E Guarin è decisamente una pippa furibonda.
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline Wild Bill Kelso

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Re:XXVI giornata
« Risposta #9 : Domenica 8 Marzo 2015, 22:12:55 »
Confermo la barzelletta Ambrosiana, intanto Higuain ha raddoppiato con un gran gol.

Il Napoli è a -2 dalle merde.
Devo dire che speravo in un pareggio, stasera.
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline Wild Bill Kelso

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Re:XXVI giornata
« Risposta #10 : Domenica 8 Marzo 2015, 22:14:42 »
Mancini ha buttato nella mischia quel giocatore che ha voluto lasciare la Lazio per andare a vincere qualcosa.
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline Wild Bill Kelso

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Re:XXVI giornata
« Risposta #11 : Domenica 8 Marzo 2015, 22:19:15 »
Palaçio, 2-1. Una partita però tristissima.
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline disabitato

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Re:XXVI giornata
« Risposta #12 : Domenica 8 Marzo 2015, 22:19:56 »
2-1 palacio.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Zapruder

Re:XXVI giornata
« Risposta #13 : Domenica 8 Marzo 2015, 22:33:44 »
Sto guardando Internaples-Ambrosiana; nelle formazioni iniziali erano presenti TRE italiani: e il Posillipo era composto interamente di stranieri. Allenati da Benitez.

Nessuno sciovinismo da parte mia, figurarsi. Ma è chiaro che è difficile pretendere che undici calciatori stranieri allenati da uno straniero abbiano qualcosa a che fare con la scuola "italiana". Il nostro è un campionato europeo semiperiferico, ormai. Nella nostra serie A giocano circa 250 italiani, lo stesso numero che bastava per il campionato a 16 negli anni '70. I circa 300 (!) stranieri aumentano di poco - circa il 7% - il valore medio del torneo. Netta la differenza, ad esempio, con gli anni '80/'90, quando abbiamo visto da 'ste parti Maradona, Zico, Dirceu nel Como, Junior nel Pescara, gli olandesi del Milan, e ancora Veron, Crespo, Zanetti, Ronaldo, Zidane... Tutta gente che, oltre ad arricchire il nostro torneo, veniva a "specializzarsi" definitivamente, confrontandosi con la nostra scuola tattica. Ora gli italiani hanno poco da insegnare, perché sono in minoranza in ogni squadra. Il risultato? Nella classifica marcatori gli autoctoni ai primi posti si chiamano Toni, Di Natale e Quagliarella: l'unico emergente è Gabbiadini. Seguono Mauri e Zaza. Qualcosa non quadra. E non è certo la "poca fiducia nei giovani": a mio avviso si sta annientando, dal punto di vista tattico, quella che è sempre stata una scuola di valore mondiale.

Negli anni '50 l'ubriacatura sistemista fu smascherata da Rocco, che con un "libero" e un paio di elementi decenti condusse un insignificante Padova al terzo posto. Oggi c'è Mihajlovic (vent'anni in Italia, non a caso) che sta ripercorrendo la stessa strada. Speriamo bene, i pareggi aumentano e questo è un buon segnale.

Pareggia l'Inter, dopo essere stata sotto 2-0. Appunto.

Offline Er Matador

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Re:XXVI giornata
« Risposta #14 : Lunedì 9 Marzo 2015, 02:33:19 »
Confermo la barzelletta Ambrosiana, intanto Higuain ha raddoppiato con un gran gol.

Il Napoli è a -2 dalle merde.
Devo dire che speravo in un pareggio, stasera.
In base a quali calcoli di classifica? Per danneggiare entrambe, sia pure in maniera limitata?
Dal mio punto di vista, il pari era il risultato meno funzionale.
Una vittoria dell'Inter ci avrebbe favoriti nel confronto coi Dela-boys per il terzo posto.
Una vittoria dei padroni di casa li avrebbe avvicinati al secondo posto, vitale per l'immediato futuro della xxxx, e tenuto a distanza i nerazzurri.
Avrei preferito quest'ultimo scenario perché il mio obiettivo rimaneva il bersaglio grosso del doppio sorpasso, vale a dire Napoli Soccer secondo e Lazio terza.
Ho puntato su un cavallo zoppo, poiché la continuità dei partenopei nel fallire le occasioni sta assumendo connotati patologici.
A meno che la loro allergia per l'avvicinamento alle merde non nasca dalla comprensibile ripugnanza, ma da un vero e proprio accordo di desistenza nella spartizione dei due posti - uno e mezzo, a dirla tutta - utili per la CL.
Accordo pienamente funzionale al sistema, peraltro.
Perché garantisce i piazzamenti d'onore a due squadre del Palazzo coi rispettivi bacini d'utenza.
Perché rispetta le gerarchie di urgenza, garantendo l'opportunità del preliminare alla meno malmessa e l'accesso diretto a quella che, senza la certezza di entrate indispensabili per i suoi fantomatici bilanci, rischierebbe come minimo un brutale ridimensionamento tecnico.
Il tutto, manco a dirlo, a danno principalmente nostro.
Ipotesi a parte, la giornata di oggi conferma - credo in via definitiva - un dato di fatto: se vogliamo strappare mafia Capitale da quello scandaloso secondo posto, potremo contare solo su noi stessi.

CP 4.0

Re:XXVI giornata
« Risposta #15 : Lunedì 9 Marzo 2015, 07:56:49 »
...
Negli anni '50 l'ubriacatura sistemista fu smascherata da Rocco...

Pareggia l'Inter, dopo essere stata sotto 2-0. Appunto.

c'e' pero' una differenza tra l'inventore del calcio all'Italiana, erroneamente conosciuto come catenaccio anche perche' in Italia cio' che non piace si trova sempre la maniera di denigrarlo con termini poco inerenti ma efficaci allo scopo, ed un pareggio in rimonta da 2-0 a 2-2.

e trovo cio' che scrive Mata, sull'incapacita' od un presunto patto, piu' plausibile su tale singolo evento.

sul resto, che poi si ricollega su quanto scritto dallo stesso Mata in risposta a Kelso sul problema 'allenatori', altra scuola italiana in disuso come quella dei portieri (chi c'e' dopo Buffon?), degli aumenti dei pareggi, mi pare che il calo della qualita' non solo del prodotto italiano, ma soprattutto del prodotto importato, fa la vera differenza.

ma qui ritorneremo ad allargare facilmente il discorso all'intero paese, non solo quello calcistico, dove in ogni campo invece di prendere un'opportunita' per costruirci sopra* lo si e' fatto per mangiarci sulla base che tanto poi tra spagna e francia, qualcuno arrivera'.

ma a forza di attendersi qualcuno che risolva la situazione, chiunque 'qualcuno' s'e' rotto un attimino l'articolo.

forse un campionato a 16 puo' aiutare, ma potrebbe essere come il non uscire di casa perche' si ha la febbre per poi comunque girare a piedi scalzi.

* in questo contesto il vero errore nella famosa diatriba su Carpi e Frosinone e' il non aver chiarito che il problema sta in una tv incapace di costruire certi eventi, che di calcio romantico si nutre solo per la polemica e non per 'vedere il prodotto' che si ritrova. richiederebbe paziente lavoro e programmazione, due concetti troppo astrusi nel panorama dell ''andare a braccio', dell'arrangiarsi, del tanto qualcosa ci si inventa, ecc.ecc. tanto caro nel bel paese.