I monelli della Lazio

[DinoRaggio]

La definizione l'ho letta sull'ASRepubblica odierna, e mi è piaciuta, devo dire. Dà l'idea di una giovanile sfrontatezza, di un atteggiamento anche un po' guascone ma consapevole, ed anche di una certa ingenuità in alcuni momenti della partita, e di mancanza di quel "senile" cinismo che fa diventare i monelli dei vincenti (nel senso di trofei).

E mi è venuto in mente quando nutrivo quella stessa sensazione, poco più di un lustro fa, quando con Sabatini DS, si faceva un gran parlare del cosiddetto "Progetto Arsenal". I Gunners avevano elementi molto giovani ma già vincenti, praticavano un calcio molto dinamico ed anche tecnico, agli ordine di Arsène Wenger. Poco più di un lustro fa avevamo Muslera e Pandev, Zarate e Kolarov, Lichtsteiner e Kozak, Radu e De Silvestri. Ed avevamo il nostro Wenger, ossia Delio Rossi. I primi mesi di quel 2008-2009 furono davvero da "Progetto Arsenal". Ma era un progetto che non aveva radici solide, la Primavera non era di altissimo livello, le condizioni economiche erano ancora piuttosto precarie, ed alcuni di quegli elementi preferirono andar via, svincolandosi o facendosi pagar caro. Rossi terminò la sua avventura praticamente dopo una serie di sconfitte all'inizio del girone di ritorno.

La sensazione mi è ritornata guardando questo gruppo di monelli, questi terribili ventenni quarti in classifica, a due punti dal celebrato Napoli ed a 5 dalle cacche dopate. Keita, Anderson, Cataldi sono sugli scudi, ma la vera sorpresa è Luis Pedro Cavanda. Sorpresa tanto piacevole quanto inattesa. Era una questione di testa, il ragazzo forse soffriva a tenere fra i piedi quel pallone bollente, temeva l'errore e la conseguente reazione del pubblico, forse. Non so che cosa gli abbia detto o fatto Pioli, sta di fatto che ora fra i terribili monelli c'è anche lui, uno dei prodotti della Primavera, a proposito di solide radici. Ed altri giovani monelli scalpitano dalla formazione giovanile, ormai una delle migliori in Italia.

Ecco le solide radici. Palombi, Oikonomidis, Tounkara ed altre belle speranze sono pronti ad inserirsi in questa banda di monelli, che sta diventando la mina vagante di questa serie A, nonostante arbitraggi ed infortuni. Come sempre, "contro tutto e tutti", ma con la sfrontata e giovanile esuberanza di questi monelli.

[lollapalooza]

Tutto vero, tutto bellissimo.

'Sti regazzetti sono una gioia per gli occhi.

Aspettiamoli tutti con serafica calma, ci fa(ra)nno divertire parecchio.

[aquilafelyx]

Nel calcio non è per niente facile "progettare" , troppe sono le variabili che intercorrono tra la teoria e la pratica, però questa volta sembra proprio di essere sulla strada giusta.

[disabitato]

La definizione l'ho letta sull'ASRepubblica...

Post irricevibile.

[DinoRaggio]

Post irricevibile.

Hai ragione, il titolo l'ho preso dalla merda, basti leggere l'articolo di Merdurati sull'ASRepubblica odierna. Però la definizione di Cardone m'è piaciuta, esprime la Lazio attuale. E integro i monelli con il ventitreenne Stefan De Vrij, ed i futuri Wesley Hoedt (21 anni dopodomani) e Ravel Morrison (22 anni).

[carpelo]

..e Perea e Minala e Filippini... 

[aquilafelyx]

I Monelli ce l'abbiamo, adesso troviamo un paio di Intrepidi e stiamo a posto

[ThomasDoll]

non sottovaluterei Crecco.
Abbiamo una dozzina di under 23 d'assalto, niente da dire. In ogni reparto, poi...

[Brunogiordano]

Chiamare Morrison "monello", mi sembra un eufemismo.

[aquilafelyx]

Monelli birbantelli