Autore Topic: Responsabilità civile dei giudici  (Letto 12177 volte)

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Online Er Matador

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Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #40 : Sabato 28 Febbraio 2015, 06:27:32 »
Del caso Tortora è il caso di citare le dichiarazioni rilasciate, anni dopo il processo, dal giudice che lo mandò finalmente assolto

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/07/22/contro-enzo-tortora-non-prove-ma.html

La preoccupazione di difendere i colleghi di corporazione fa aggio su tutto il resto: ma il peggio questo signore lo diede in un'intervista a video.
Con un ghigno assai poco istituzionale, lasciò intendere che il presentatore "aveva fatto di tutto per rendersi antipatico", sia negli atteggiamenti sia perché "ci aveva ricusato" (cosa peraltro non vera): sottintendendo che questo avesse condizionato l'atteggiamento nei suoi confronti.
Che "se la fosse cercata", insomma, e sappiamo in quali ambiti affiora spesso questo tipo di argomentazioni.
Quanto alla frase finale del discorso pronunciato da Tortora ("io sono innocente; mi auguro che lo siate anche voi"), nella sua ottica veniva derubricata a provocazione.
Senza contare le considerazioni sul fatto che la smentita opposta nella fattispecie alle tesi dei pentiti aveva offerto il fianco alla loro delegittimazione in toto.
Considerazioni, va detto, formulate anche nei confronti dello stesso Morello, che con quell'atto di coraggio - nel contesto lo era, eccome - non si fece molti amici.
Ecco, questo è il mondo morale della corporazione magistratuale per come emerge non da una mela marcia, ma da una figura nel complesso più che dignitosa.
Ovvio che qualche gradino sotto spuntino i Madaro, i Woodcock, i Palazzi, i Di Martino e la loro cultura della visibilità mediatica, con tanto di camera con vista su una carriera politica.
"Un cancro da estirpare", sia pure al netto delle ignobili motivazioni che lo ispirarono, rimane un giudizio politico fra i più involontariamente lucidi degli ultimi anni.

Giglic

Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #41 : Sabato 28 Febbraio 2015, 07:20:06 »
Dunque, quanti sono i magistrati, questa classe corporativa lurida e schifosa che terrorizza il colto e l'inclita?
Se non ho letto male, in Italia sono poco più di 10.000, tra magistratura requirente e giudicante (oltre ai giudici onorari). Il tutto per gestire circa 4,5 milioni di cause civili e 1,5 milioni di cause penali. E' palese che il problema delle giustizia, in Italia, non sia esattamente quello del magistrato, secondo me, ma quello dell'ingiustizia del processo. Di fronte a queste cifre, non esisterà mail un processo "giusto" per la lunghezza fisiologica del medesimo dovuto a questi numeri. Ovvio, quindi, che chi deve fare le leggi (e su questo secondo me i magistrati sbagliano: non è compito loro fare le leggi. Suggerirle si - vedi Falcone e Borsellino con il concorso esterno in associazione mafiosa che infatti adesso vogliono ridiscutere) deve partire dal presupposto che il difetto strutturale da estirpare è questo. Se anche i magistrati fossero tutti bravi e buoni come nei migliori sogni di parecchi che hanno scritto qui, la giustizia italiana secondo me non funzionerebbe comunque. Il fatto che ci si concentri sulla responsabilità civile dei magistrati (già c'era, si è eliminato solo il pre esame di legittimità, se ho ben capito) dimostra che il problema non lo si vuole risolto. Se andiamo a vedere, infatti, chi "subisce" la giustizia italiana, vediamo che i reati contro il privato (cioè quelli fatti dai poveracci) sono condannati molto di più di quelli fatti contro il pubblico (cioè quelli dei colletti bianchi). Ed è ovvio: di fronte ad un malfunzionamento strutturale, sono i più deboli a pagarne le conseguenze.
Il discorso sui magistrati che hanno sbagliato, evidenziato con parecchi post, poi, scusate, ma non sta in piedi: cercare l'esempio per generalizzare (nessuno che parli di Verde, Squillante o Papa, oltre tutto: solo di quei cattivoni che arrestano) è un giochetto che funziona sempre in un verso solo: è come se prendessi ad esempio Previti (quello che ha regalato Villa S. Martino a Berlusconi approfittando della minore età della Casati Stampa ed essendo contemporaneamente tutore della giovane ed avvocato di B.) per tutti gli avvocati, o la Arcuri per tutti gli attori.

Vabbè, buon week end: mò vado a fa gli auguri a baol  ;D

Offline AlenBoksic

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Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #42 : Sabato 28 Febbraio 2015, 07:32:05 »
Ma senza dividersi in pro e contro, tanto più che i giudici (come ogni categoria) hanno al loro interno di tutto, si può tornare a parlare della norma?
Per esempio, la temuta valanga dei ricorsi contro non credo avverrà, visto che su che non avrebbe basi di sussistenza in caso di processi che si concludono con condanne, giusto?
E se anche uno venisse assolto bisognerebbe provare che ci sia stata una volontà di perseguirlo.
Certo, tutto fa come diceva quello faceva la pipì in Arno, ma bisognerà vedere come si evolverà nel corso degli anni. Allo stato attuale abbiamo 5 giudici condannati in quasi 30 anni di applicazione della legge Vassalli. Mi paiono un pò troppo pochini.
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Offline Skorpius

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Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #43 : Sabato 28 Febbraio 2015, 09:49:57 »
Dunque, quanti sono i magistrati, questa classe corporativa lurida e schifosa che terrorizza il colto e l'inclita?
Se non ho letto male, in Italia sono poco più di 10.000, tra magistratura requirente e giudicante (oltre ai giudici onorari). Il tutto per gestire circa 4,5 milioni di cause civili e 1,5 milioni di cause penali. E' palese che il problema delle giustizia, in Italia, non sia esattamente quello del magistrato, secondo me, ma quello dell'ingiustizia del processo.

Un problema non esclude l'altro..
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Offline Frusta

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Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #44 : Domenica 1 Marzo 2015, 08:34:44 »
Dato che l'ho trovato ineccepibile lo copioeincollo qui.

Davide Giacalone: Irresponsabilità in toga

Il focoso dibattito sulla responsabilità civile dei magistrati troverà posto negli annali. Ma non di diritto, bensì di psichiatria. Sembriamo tutti matti, impegnati a suppore oscuri disegni del fronte avverso, ma totalmente incapaci di attenerci alla realtà. Da una parte c’è il governo, che pretende di avere rivoluzionato il mondo spostando tre virgole e non cambiando un accidente. Dall’altra c’è la magistratura associata che si sente minacciata dall’ipotesi d’essere giudicata da dei colleghi, considerandoli pericolosi. Se si prende sul serio il loro allarme se ne deduce che i primi a non fidarsi dei magistrati sono i magistrati.
Osservate questi numeri: dal 1988 a oggi, in virtù della legge sulla responsabilità civile dei magistrati (che non è stata inventata ora, ma è il frutto del tradimento di un referendum del 1987, voluto da radicali, liberali e socialisti) ci sono state 7 condanne, una ogni tre anni e mezzo; dal 1991 a oggi, solo per ingiusta detenzione cautelare, ben 23.226 cittadini sono stati risarciti, con un costo, per lo Stato, di 580 milioni (il danno che hanno subito è imparagonabilmente maggiore); a questi si aggiungo altri 32 milioni, pagati per ingiuste condanne. Sono numeri veri, ma fra loro incompatibili. Possono convivere solo perché la legge sulla responsabilità civile dei magistrati è stata un fallimento.
Ora la si cambia. E’ un bene? No, perché non cambia nulla di serio. A giudicare il collega che sbaglia sarà sempre un altro collega, che già i magistrati prevedono che sbagli (altrimenti si fiderebbero e si metterebbero quieti). Il magistrato, del resto, come dice il ministro della giustizia, Andrea Orlando, “è chiamato a rispondere soltanto quando si prova la negligenza inescusabile, quando, ad esempio, si è dimenticato una persona in galera”. Roba da matti: chi si dimentica in galera qualcuno non è che debba pagare, se ne deve andare. Per il resto sono responsabili in caso di dolo, vale a dire nel caso in cui hanno arrecato dei danni ad altri sapendo e volendolo fare. Ma chi agisce in questo modo non deve fare il magistrato. Per il resto no, non pagano. E questa sarebbe l’aggressione all’autonomia della magistratura?
Prima lo Stato poteva rivalersi sul magistrato, quando provocava danni, ora è tenuto a farlo. Rivoluzione? No, presa in giro: deve rivalersi nei casi di cui sopra, altrimenti nisba. Pensate che un conducente di autobus che abbatte una panchina deve pagare i danni, anche in caso di semplice svista o incidente. Se lo fa con dolo, nel senso che ha puntato la panchina, giustamente gli tolgono il lavoro, perché è un pazzo. E neanche esisterebbe la responsabilità dei medici, se si dovesse dimostrare il dolo, ovvero che ti hanno volutamente e sadicamente asportato il rene sbagliato.
Dice Orlando che le norme sono state discusse e concordate sia con il Quirinale che con l’Associazione nazionale magistrati. Non faccio fatica a crederci. Faccio fatica a immaginare il dialogo. Non si sono messi a ridere? Dice Orlando che nella relazione il governo chiarirà cosa significa “travisamento del fatto e delle prove”, vale a dire che neanche è emanata è già la legge va interpretata. Dice anche che dopo tre mesi faranno il tagliando: se non funziona la cambiano. Le altre leggi, tutte, invece, restano in vigore anche se ciofeche. Così imparate, oh cittadini, a non avere fatto i magistrati.
Tutto questo chiacchiericcio è pazzotico, perché l’interesse collettivo è che la giustizia funzioni al meglio, non potendosi eliminare l’errore, ma potendosi e dovendosi allontanare gli incapaci. Supponendo che i disonesti siano puniti, non solo allontanati. Tale interesse non è tutelato dalla responsabilità civile, che oltre a non funzionare giunge a valle dell’errore. Dovrebbe esserlo dalla procedura, che in Italia non funziona e non funzionerà mai perché il nostro è il solo Paese civile al mondo in cui è così smodato l’incesto fra chi accusa e chi giudica. Non se ne esce, se non con separazione delle carriere e fine dell’obbligatorietà azione penale. E’ chiaro che se il procuratore continua a accusare chi poi viene assolto, e se il giudice continua a scrivere sentenze poi riformate, entrambe devono cambiare mestiere. Si obietta: con la separazione l’accusa perde la cultura della giurisdizione e diventa troppo potente. Bene, la voglio potentissima e cattivissima, dato che la pago per perseguire i presunti criminali. Ma voglio che a giudicare non ci siano dei loro colleghi. Fuori da tale elementare ovvietà c’è solo la follia del dibattito in corso.

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

CP 4.0

Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #45 : Domenica 1 Marzo 2015, 10:09:18 »
...
Ecco, questo è il mondo morale della corporazione magistratuale per come emerge non da una mela marcia, ma da una figura nel complesso più che dignitosa.
...

mi pare che sia tipico di qualsiesi corporazione in Italia, che siano i giornalisti o i tassinari o i giudici o...(a piacere).

e difatti mi pare che 'i Madaro, i Woodcock, i Palazzi, i Di Martino e la loro cultura della visibilità mediatica' spuntino in ogni categoria.

che il problema quindi sia a monte.

Giglic

Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #46 : Lunedì 2 Marzo 2015, 06:46:19 »

Davide Giacalone:


Chi è Davide Giacalone?
Da wikipedia: "Coinvolto in Tangentopoli nel 1993, con l'accusa di avere smistato tangenti per il Partito Repubblicano Italiano, fu arrestato e confessò di avere ricevuto denaro da Giuseppe Parrella, direttore dell'azienda di Stato per i servizi telefonici, e di averle consegnate a Giorgio Medri, chiamando in causa anche Oscar Mammì e Giorgio La Malfa. Nel 2001 fu assolto nel filone maggiore dell'inchiesta, e prosciolto per prescrizione in un filone minore; affermando la propria completa innocenza, Giacalone ricorse in Cassazione contro la prescrizione, ma quest'ultima decise di archiviare comunque il procedimento." (prendo wikipedia per comodità, eh, se vogliamo esistono altre fonti)

Cioè è un reo confesso che si proclama innocente. (ecco perché è contro l'obbligatorietà dell'azione penale, cardine di qualsiasi democrazia compiuta, e perché vuole che i giudici siano giudicati da "non-giudici" annullando così l'autonomia di un potere della stato, cosa non successa neanche durante il fascismo).


Se abbiamo generalizzato la magistratura continuando a parlare dei Woodcock e dei De Martino, io generalizzo chi attacca la magistratura parlando dell' "ineccepibile" Giacalone, la cui vicinanza con Berlusconi e Brunetta (ha lavorato in fininvest ed è stato un capoccia del ministero più basso del mondo) ovviamente fa essere le sue parole più prevedibili del sole che sorge ad Est.

Insomma, generalizziamo pure: chi è contro i magistrati?
a) Gli avvocati (ed è comprensibile)
b) I condannati (e tutto sommato è comprensibile anche qui)

Non sarà che invece di dire banalità da Bar Sport di paese, sarebbe opportuno cercare di capire se il problema della cattiva giustizia italiana è la "mancanza di responsabilità civile dei giudici" (o meglio, la mancanza della mancanza del filtro dell'ammissibilità)? Non sarà qualcosa di altro, il problema della giustizia? Adesso, con questa legge, ci sarà un miglioramento nei tempi dei vari processi ? (perché la vera ingiustizia è quella, eh: se io impiego tre anni a far valere i miei diritti, stato o privato che sia, non sto ottenendo giustizia. E dico tre anni sapendo che mediamente sono molti di più)

Skorpius dice che un problema non esclude l'altro. Vero, verissimo. Si è affrontato il problema principale, però? (Posto che sia un problema, ripeto). Io dico che se sei ingiustamente detenuto, il problema è la velocità della risoluzione del tuo caso, non la condanna del giudice che ha sbagliato, che non ti toglierà mai l'ingiusta detenzione. Diamo pure retta ai numeri di giacalone: 23.000 risarciti in 24 anni, circa 1000 ingiuste detenzioni l'anno. Chi sono questi 23.000? Arresti preventivi? Arresti in assise e/o in appello poi smentiti dalla cassazione? Quanto sono durate queste "ingiuste detenzioni"? Quale è la percentuale di errore (che è fisiologica in ogni lavoro) tra arresti "giusti" ed "Ingiusti"? Capite bene che sparare numeri così è lievemente strumentale.

Che poi, personalmente sono anche per evitare il concetto di "carcere". Una società, nel XXI secolo, ha infinite maniere per privare un reo dei diritti civili senza necessariamente costringerlo in luoghi di tortura (perché il carcere quello è). E la parte "punitiva" (ma qui sono io, e non pretendo certo di essere nel giusto) non toglierà mai il reato dalla realtà.

Offline Frusta

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Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #47 : Lunedì 2 Marzo 2015, 09:10:01 »
Chi è Davide Giacalone?
Ehehehehe   ;D vecchio metodo Berija: si attacca la persona per screditare quello che dice.
In sintesi Giacalone dice INECCEPIBILMENTE che stiamo parlando di una legge-presa per il culo (Pensate che un conducente di autobus che abbatte una panchina deve pagare i danni, anche in caso di semplice svista o incidente. Se lo fa con dolo, nel senso che ha puntato la panchina, giustamente gli tolgono il lavoro, perché è un pazzo. E neanche esisterebbe la responsabilità dei medici, se si dovesse dimostrare il dolo, ovvero che ti hanno volutamente e sadicamente asportato il rene sbagliato) però secondo il metodo Berija non è credibile perché nel giurassico è stato coinvolto (poi assolto ma questo è un trascurabilissimo dettaglio) in tangentopoli e poi perché ha lavorato per Brunetta, il quale essendo un nano, Berija continua a docere, è una carogna di sicuro perché ha il cuore troppo vicino al buco del culo.
Potrei dirti che parli così perché ami Ingroia (e Tonino, malgré toi) ma sorvolo: ammé Berija m' è stato sempre sul cazzo, checcevoifà?

 che non ti toglierà mai l'ingiusta detenzione.
nemmeno ti ridarà mai il rene sano estirpato dal chirurgo maldestro al posto di quello malato, se è per questo, e quindi?
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Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #48 : Lunedì 2 Marzo 2015, 09:35:03 »
oramai, anche se si aprisse un topic su " riuscirà Paperino a sposare Paperina ? ", la soluzione della tavola rotonda del forum sarebbe

" la sinistra non esiste più "

quousque tandem ??    :-X
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Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #49 : Lunedì 2 Marzo 2015, 09:47:10 »
oramai, anche se si aprisse un topic su " riuscirà Paperino a sposare Paperina ? ", la soluzione della tavola rotonda del forum sarebbe

" la sinistra non esiste più "

quousque tandem ??    :-X

Ecco, invece di fare il Cicerone dispensatore di pernacchie, perché non ci insegni tu, con saggio un intervento-guida, la giusta via del come si fa?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Skorpius

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« Risposta #50 : Lunedì 2 Marzo 2015, 10:09:40 »
Ma perche si discute di chi scrive le cose e non di cosa scrive? ? ?
E dai Cesare chiedi proprio a me perche' non si risolve il problema della velocita' dei processi? Perche' se si risolvesse l'Italia diventerebbe un paese normale.. Sono intimamente convinto che una giustizia celere sia la panacea di ogni problema italiano.. Ma sono anche convinto che la situazione attuale sia voluta fin dagli anni 50! Come anche sono convinto che per migliorare la qualita' delle decisioni non abbiamo bisogno della responsabilita' civile ma un sistema di avanzamento di carriera normale e oggettivo...
Detto questo la responsabilita' civile rimane comunque giusta!!
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ThomasDoll

Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #51 : Lunedì 2 Marzo 2015, 10:13:57 »
Ehehehehe   ;D vecchio metodo Berija: si attacca la persona per screditare quello che dice.


Non è metodo Berija, ti ha solo spiegato che Giacalone ha dei motivi personali per pensarla così e quindi il suo parere potrebbe non essere il più neutrale in circolazione. E' la seconda volta che citi il Giacalone, vedo che è un tuo maitre a panzé ;)

Offline Skorpius

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« Risposta #52 : Lunedì 2 Marzo 2015, 10:19:17 »
Non è metodo Berija, ti ha solo spiegato che Giacalone ha dei motivi personali per pensarla così e quindi il suo parere potrebbe non essere il più neutrale in circolazione. E' la seconda volta che citi il Giacalone, vedo che è un tuo maitre a panzé ;)

Ma stiamo parlando di pareri! I pareri non devono essere neutrali!
l'analisi di quanto dice giacalone puo prescindere dalla persona... Altrimenti potrei dire che chi ha parenti magistrati qui non potrebbe parlare di questi argomenti.. O non potrei parlarne io per motivo opposti
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Offline aquilafelyx

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Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #53 : Lunedì 2 Marzo 2015, 11:00:42 »
Qualcuno riesce a trovare le statistiche aggiornate delle sentenze arrivate in Cassazione?
È reale un 40% di condanne ed un 60% di assoluzioni?
Se così fosse cosa altro ci vuole per dichiarare inefficiente un sistema che non raggiunge neanche il 50% di successi, posto come successo la condanna dei colpevoli e non la persecuzione degli innocenti.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


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Offline BobLovati

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« Risposta #54 : Lunedì 2 Marzo 2015, 11:39:06 »
Ecco, invece di fare il Cicerone dispensatore di pernacchie, perché non ci insegni tu, con saggio un intervento-guida, la giusta via del come si fa?


perché siete già in troppi ??   8)
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Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #55 : Lunedì 2 Marzo 2015, 13:36:23 »
...E' la seconda volta che citi il Giacalone...
... ed è la seconda volta che invece di considerare i fatti si punta il dito sulla persona che li espone.
P.s.
Qui si sta prendendo in esame una situazione oggettiva: la magistratura in Italia finziona male, cosa di cui ce ne saremmo abbondantemente fregati se "l' Europa" non ci avesse IMPOSTO di fare delle riforme in merito.
Cosa che noi abbiamo fatto, more solito, a cazzo di cane. Ed è di questo che si sta ciacolando.
Una magistratura sprovvista di coda di paglia magari avrebbe chiesto il perché non si sia intervenuti sulla separazione delle carriere, tanto per fare un esempio di come ci si comporta in paesi più civili del nostro, invece macché: starnazza su ipotetici pericoli in cui potrebbe incorrere un giudice se VOLUTAMENTE (di questo si tratta, eh?) sbagliasse sapendo di sbagliare.

Però siccome Giacalone nel giurassico è caduto (poi assolto, ma chissenefrega) nel tritacarne di tangentopoli, allora la realtà che si permette di osservare cessa di esistere.
Eehehe  ;) altro che Berija...

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Offline cartesio

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Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #56 : Martedì 3 Marzo 2015, 10:12:47 »

Chi è Davide Giacalone?
Da wikipedia: "Coinvolto in Tangentopoli nel 1993, con l'accusa di avere smistato tangenti per il Partito Repubblicano Italiano, fu arrestato e confessò di avere ricevuto denaro da Giuseppe Parrella, direttore dell'azienda di Stato per i servizi telefonici, e di averle consegnate a Giorgio Medri, chiamando in causa anche Oscar Mammì e Giorgio La Malfa. Nel 2001 fu assolto nel filone maggiore dell'inchiesta, e prosciolto per prescrizione in un filone minore; affermando la propria completa innocenza, Giacalone ricorse in Cassazione contro la prescrizione, ma quest'ultima decise di archiviare comunque il procedimento." (prendo wikipedia per comodità, eh, se vogliamo esistono altre fonti)

Condivido in gran parte le opinioni di Giacalone.
Disapprovo il tuo metodo, consistente nell'ignorare le opinioni e scavare nel passato di chi le formula.
Penso valga anche la pena di leggere cosa ne scrive lo stesso Giacalone, alla pagina http://www.lealiallasicilia.it/meet-our-team/

Su Wikipedia si legge che sono stato coinvolto in Tangentopoli (ho letto, con divertimento, perché tanto vale riderne, che anche a Philip Roth è capitato di cercare di correggere degli errori e sentirsi rispondere che non è una fonte autorizzata a saperne su se stesso. Meraviglioso!). Le uniche volte in cui sono stato giudicato, la magistratura, con due sentenze, ha dichiarato che sono innocente. Altri reati, inizialmente contestati, furono abbandonati dagli stessi accusatori.
I nemici, attingendo a fonti oggi diffamatorie, ricordano queste vecchie storie per attaccarmi. Non auguro a nessuno di vivere quel tipo di esperienza, ma auguro a tutti di saperne e poterne uscire altrettanto puliti.


Una nota sull'uso della parola confessione.
Si usa, di solito, quando si dà per assodata la colpevolezza di chi fa le dichiarazioni riportate.
In questo caso, non essendoci colpevolezza, visto che l'imputato non è stato condannato, non andrebbe usata.
Quindi non bisognerebbe scrivere

Cioè è un reo confesso che si proclama innocente.

Inoltre non andrebbe scritto

(ecco perché è contro l'obbligatorietà dell'azione penale, cardine di qualsiasi democrazia compiuta, e perché vuole che i giudici siano giudicati da "non-giudici" annullando così l'autonomia di un potere della stato, cosa non successa neanche durante il fascismo).

a meno di esplicite dichiarazioni di Giacalone sull'argomento. Si tratta di tue deduzioni non provate.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Giglic

Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #57 : Martedì 3 Marzo 2015, 10:25:37 »

a meno di esplicite dichiarazioni di Giacalone sull'argomento. Si tratta di tue deduzioni non provate.

. Non se ne esce, se non con separazione delle carriere e fine dell’obbligatorietà azione penale.


Ora la si cambia. E’ un bene? No, perché non cambia nulla di serio. A giudicare il collega che sbaglia sarà sempre un altro collega,

Almeno leggiamo bene. Così come evitiamo che la prescrizione si trasformi, Minzolinianamente, in assoluzione.



Ma stiamo parlando di pareri! I pareri non devono essere neutrali!
l'analisi di quanto dice giacalone puo prescindere dalla persona... Altrimenti potrei dire che chi ha parenti magistrati qui non potrebbe parlare di questi argomenti.. O non potrei parlarne io per motivo opposti

Ma guarda che Giacalone DEVE poter esprimere le proprie opinioni (oltretutto, non mi sembra che qualcuno glielo impedisca). Ma sapere il passato di chi esprime le medesime, è utile: un giudizio su Craxi della figlia Stefania è importante, ma non posso che partire dal presupposto che il suo passato la porti ad essere non "di parte" (è normale, si esprime un'opinione) ma, come dire, non esattamente obiettiva (che non vuol dire neutrale).

CHe tu ne parli da avvocato, Massi, è insieme un bene (sei "tecnicamente" più nella materia, sicuramente)  ed anche un fatto però da tenere in considerazione. Dire che Giacalone è condivisibile è ovviamente lecitissimo, dire chi è Giacalone (ossia uno che parla dopo che, pur avendo confessato, è stato prescritto: del resto non è l'unico) è altrettanto importante. Non per delegittimare l'opinione (sono così non d'accordo con ciò che dice che non sento il bisogno di non legittimarla), come cercano di far capire i liberi pensatori, ma per saperne di più.

Personalmente continuo a ritenere che norme del genere invece che finalmente farla funzionare, la giustizia, la blocchino ulteriormente. Ora vedremo, con il tempo, chi ha ragione.

ThomasDoll

Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #58 : Martedì 3 Marzo 2015, 10:30:40 »
Ma stiamo parlando di pareri! I pareri non devono essere neutrali!
l'analisi di quanto dice giacalone puo prescindere dalla persona... Altrimenti potrei dire che chi ha parenti magistrati qui non potrebbe parlare di questi argomenti.. O non potrei parlarne io per motivo opposti

Ma infatti il parere di Giac conta come un parere non neutrale, non lo citerei in quanto tavola della Legge.
Lui può testimoniare qualcosa di attinente e lo fa dalla sua posizione di persona che propria ammissione è rimasta esposta a un fatto di corruzione. Nel momento in cui non viene ricusato da nessuno, ma solo collocato nella giusta prospettiva, non capisco l'allarme e la solita stucchevole accusa di guardare il dito e non la luna: la luna è là, magnifica e luminosa. Il dito è il dito di Giacalone.

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Re:Responsabilità civile dei giudici
« Risposta #59 : Martedì 3 Marzo 2015, 11:49:35 »
Almeno leggiamo bene. Così come evitiamo che la prescrizione si trasformi, Minzolinianamente, in assoluzione.

Non hai capito. La tua frase completa è:


Cioè è un reo confesso che si proclama innocente. (ecco perché è contro l'obbligatorietà dell'azione penale, cardine di qualsiasi democrazia compiuta, e perché vuole che i giudici siano giudicati da "non-giudici" annullando così l'autonomia di un potere della stato, cosa non successa neanche durante il fascismo).

L'ecco perché non può essere conseguenza dell'essere reo confesso, perché non è reo confesso.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.