Autore Topic: CANDREVA «Scudetto in 2-3 anni perche’ no?  (Letto 595 volte)

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CANDREVA «Scudetto in 2-3 anni perche’ no?
« : Venerdì 20 Febbraio 2015, 11:38:50 »
(Lazio/Style RadioCorriere dello Sport)



CANDREVA «Scudetto in 2-3 anni perche’ no?» «Siamo in crescita come gioco e organico. Venti titolari Una squadra come la Lazio ora deve puntare in alto»


di Fabrizio Patania
ROMA - Corre, segna, sorride. E’ tornato Antonio Candreva. Un cucchiaio per gustare il colpo di Udine. Ha deciso il gioiello strappato a Pozzo. «Sono contento perchè siamo tornati alla vittoria dopo due sconfitte, era importante non perdere il treno per l’Europa. Non sono ancora al 100%, posso dare ancora molto, ma siamo contenti di aver vinto su un campo difficile come quello di Udine» ha raccontato il centrocampista azzurro. Non è stata bellissima la Lazio, ma efficace. «Le grandi squadre creano 2-3 occasioni e vincono 1-0, contano i tre punti» ha osservato in fondo all’allenamento e parlando alla radio ufficiale del club. Infuriano le polemiche, Palazzi ha aperto un fascicolo dopo la discussione tra Lotito e Farina (designatore della serie B), eppure la Lazio a Udine ha segnato per la prima volta su rigore dall’inizio del campionato. Candreva tornava sul dischetto dopo l’errore commesso a San Siro alla prima giornata. Ha azzardato con lo scavetto. «Sì, è rischioso, perchè se sbagli è un casino… Venivo da un rigore parato, ma è andata bene e sono contento».

Obiettivi. Gli mancava il ritmo della partita, ha spiegato Pioli. Candreva ha faticato a tornare ai suoi livelli dopo un mese di stop per lo stiramento riportato a Verona. «Non sono abituato ad avere questi tipi di infortunio, ritroverò la condizione fisica con gli allenamenti e giocando sempre». Non sottovaluta il prossimo impegno. «All’andata il Palermo aveva raccolto meno di quanto espresso. Non eravamo partiti benissimo, poi dopo il primo gol di Djordjevic abbiamo preso il campo facendo una prestazione positiva. Sappiamo che sarà difficile, hanno piegato il Napoli, davanti stanno facendo molto bene, ma noi siamo pronti». Serve continuità, otto sconfitte sono tante. «E’ un caso, perchè penso a Genova o con l’Udinese in casa abbiamo perso partite che non meritavamo. La partita più brutta è stata Cesena, quella con la Juve è stata particolare. Speriamo di fare un filotto risultati utili consecutivi». Sull’obiettivo a breve scadenza non si è sbilanciato. «Siamo stati al terzo posto, fossimo stati più concentrati certe partite non le avremmo perse. Abbiamo entusiasmo e vogliamo tornare in Europa».

Futuro. Tare lavora per costruire una Lazio da scudetto nel giro di due o tre anni. Candreva è convinto. Ci crede. «L’evoluzione penso ci sia stata quest’anno sia per quanto riguarda la guida tecnica che per la squadra. Chi è mancato è stato sostituito alla grande, ci sentiamo tutti titolari e questo è importante perchè le grandi squadre hanno venti titolari. Scudetto? Perchè no? Una squadra come la Lazio deve puntare in alto». Sarebbe doppiamente contento. Antonio ha puntato sul progetto biancoceleste, firmando il rinnovo. Per la fascia di capitano è ancora presto. «Fino al 2019 esulterò sicuramente con questa maglia, spero anche dopo. Per la fascia invece ci sono grandi senatori come Mauri, Radu, Ledesma». La Lazio ha entusiasmato attraverso il gioco di Pioli. «Noi abbiamo imposto il nostro gioco su tutti i campi, in casa e fuori giochiamo sempre per vincere. Noi giocatori offensivi siamo contenti di avere una squadra che gioca bene, ci divertiamo». Con il Palermo mancherà Felipe Anderson, ma tornerà Mauri. «Sono due grandi giocatori. Stefano ha meno velocità, ma è più bravo negli inserimenti. Felipe invece è più bravo nel saltare l’uomo e creare superiorità». Klose è tornato protagonista. «Miro dobbiamo solo elogiarlo, lo vedo pressare gli avversari, recuperare palla, aiutarci e dare consigli. E’ da ammirare». Candreva ha evitato le tabelle. Tutti, però, a Formello si sono resi conto che sarà necessario alzare il ritmo nel girone di ritorno. «Siamo consapevoli che i punti che abbiamo fatto all’andata non basteranno perchè tutte vanno forte, dobbiamo pensare partita dopo partita. Ora pensiamo al Palermo».

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