Autore Topic: Non è un paese per atei  (Letto 13378 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #80 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 16:10:24 »
carte', trovami una festa che non ha un origine religiosa
Il 26 maggio.
Buon viaggio, caro Piero.

CP 4.0

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #81 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 16:13:47 »
l'avevo chiesto a Cartesio :D

Offline Frusta

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #82 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 16:42:37 »
me stai a di che in un paese laicissimo come la Francia dove i simboli religiosi sono stati eliminati per legge tale e' la laicita' dello stato ecc.ecc. vanno tutti d'accordo?

non ce so' scioperi, problemi sociali, gente che si lamenta dei politici o del vicino, ecc.ecc.

vedi perche' poi dico che te la canti e te la soni. e non sei solo. :)

La laicità è un principio non è una bacchetta magica, e tanto meglio funziona quanto più viene rispettata.

P.s.
Se devo mettermi a spiegare concetti autoevidenti rinuncio a farmi capire.
Statte bene, CP  ;)
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

CP 4.0

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #83 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 16:43:25 »
likewise ;)

Offline Frusta

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #84 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 17:00:30 »
likewise ;)

Vedi?  :D Finalmente una cosa su cui andiamo d'accordo.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Giglic

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #85 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 17:40:43 »
25 aprile, 2 giugno...

CP 4.0

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #86 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 19:38:36 »
vedo che, focalizzato com'ero sul discorso religioso, ho offerto il fianco a diversi colpi. ben mi sta :). ma mi vendichero'*

pero' non e' che questo mio errore cambia molto il succo del discorso, se il problema e' la religione allora qualsiesi richiamo a precedenti versioni di una festa cristiana, ma comunque religiosa, non possono valere come giustificazione.

a meno che il discorso non e' prettamente anticlericale, ma qui comunque rimaniamo in campo ben diffferente dall'ateismo.




* il 1 maggio non e' venuto in mente a nessuno di primo acchitto, ve'? poi dice la sinistra, le lotte, i disagi, lo sfruttamento. tutti colletti bianchi, ve possino :).

Giglic

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #87 : Martedì 24 Febbraio 2015, 09:17:49 »
* il 1 maggio non e' venuto in mente a nessuno di primo acchitto, ve'? poi dice la sinistra, le lotte, i disagi, lo sfruttamento. tutti colletti bianchi, ve possino :).

Ho messo i puntini nun ce provà  ;D (indicando le feste che celebrano una Patria, mi sembra di aver dato un controesempio interessante)

Offline cartesio

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #88 : Martedì 24 Febbraio 2015, 09:18:31 »
l'avevo chiesto a Cartesio :D

Marameo!

Il 1 maggio, festa dei lavoratori, il 17 marzo, unità d'Italia, il 25 aprile, liberazione, il 4 novembre, vittoria.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

CP 4.0

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #89 : Martedì 24 Febbraio 2015, 10:36:37 »
Ho messo i puntini nun ce provà  ;D (indicando le feste che celebrano una Patria, mi sembra di aver dato un controesempio interessante)

i puntini non contano, non parliamo Morse :)

Marameo!

Il 1 maggio, festa dei lavoratori, il 17 marzo, unità d'Italia, il 25 aprile, liberazione, il 4 novembre, vittoria.

avrai vinto un battaglia, ma non la guerre, votre general  :)

Offline Skorpius

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #90 : Martedì 24 Febbraio 2015, 18:01:28 »
E allora torniamo all'argomento iniziale.
In Italia i non cattolici sono cittadini di serie B.

Mi fermo qui.
Tutte le minoranze in realtà sono cittadini di serie B rispetto a diritti che richiedono da parte delle maggioranze un sacrificio.
Se in una scuola di 80 alunni di prima solo 6 decidono di non fare l'ora di religione (la scuola di mio figlio) per coprire quei sei gli altri 74 devono sborsare (pochi tanti non ha importanza) dei soldi.. e questo si può fare solo ed esclusivamente se la maggioranza (di 80 ma è una semplificazione, dobbiamo riportare il tutto a livello nazionale) decide di sborsare i soldi per una cosa che "praticamente" non ritiene necessaria e solo dal punto di vista "morale" ritiene di concedere.
Nel caso della scuola poi è paradigmatico in quanto esistono leggi ma esistono anche scarsità di moneta per applicarle.. mio figlio non ha una palestra adeguata, non ha una turnazione come per legge e quando mi si chiede come debbano essere utilizzati i (pochi) soldi non mi viene in mente di pagare una insegnante per 6 alunni un'ora a settimana.

La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline aquilafelyx

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M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

CP 4.0

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #92 : Venerdì 13 Marzo 2015, 11:15:20 »
come chiaramente traspare. il problema e' politco non religioso.

se il dalai lama non fosse anche il capo del governo, alla cina fregherebbe caxxi se bestemmiasse.  :)

Offline cartesio

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #93 : Venerdì 13 Marzo 2015, 12:36:21 »
Tutte le minoranze in realtà sono cittadini di serie B rispetto a diritti che richiedono da parte delle maggioranze un sacrificio.
Se in una scuola di 80 alunni di prima solo 6 decidono di non fare l'ora di religione (la scuola di mio figlio) per coprire quei sei gli altri 74 devono sborsare (pochi tanti non ha importanza) dei soldi

Dimentichi che i 6 pagano anche per i 74 che fanno religione in quelle ore, perché se ci sono due insegnanti al lavoro contemporaneamente, tutti pagano per tutti.

Il discorso si potrebbe allargare, considerando che ci sono tante attività che non ci coinvolgeranno mai, ma per le quali paghiamo volentieri. Per dire, io spero di non diventare mai cieco, sordo, ecc. ma sono lieto di pagare gli interventi a favore di ciechi e sordi ecc., pur essendo queste categorie minoritarie. E allora mi aspetto che in quelle (spero) rare occasioni in cui anziché manifestare solidarietà ne ho bisogno, la maggioranza del caso faccia il suo dovere civico.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

CP 4.0

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #94 : Venerdì 13 Marzo 2015, 13:15:42 »
scegliere di essere atei e soffrire di una disabilita' sono cose abbastanza differenti.

Offline Frusta

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #95 : Venerdì 13 Marzo 2015, 13:27:26 »
Eddai, CP. Cartesio ha fatto un esempio intelligibilissimo, e gli esempi si fanno per semplificare il discorso, non per farli complicare da chi si mette ad eccepirci sopra.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Giglic

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #96 : Venerdì 13 Marzo 2015, 13:39:34 »
scegliere di essere atei e soffrire di una disabilita' sono cose abbastanza differenti.

Anche scegliere di credere in un amico immaginario è diverso dall'essere disabile. Ma perché devo pagare per questo?

CP 4.0

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #97 : Venerdì 13 Marzo 2015, 13:43:38 »
gli esempi si fanno per spiegare meglio

se si semplifica troppo si finisce con il non approfondire abbastanza. o mancare completamente il punto.

poi se ci si vuole sentire vittime al pari di chi e' disabile contro la propria volonta', si faccia pure, a me non fa altro che aumentare una certa convinzione sull'argomento che ho gia' espresso.

CP 4.0

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #98 : Venerdì 13 Marzo 2015, 13:50:30 »
Anche scegliere di credere in un amico immaginario è diverso dall'essere disabile. Ma perché devo pagare per questo?

l'ora alternativa verrebbe pagata anche da chi non la frequenterebbe, quindi il problema dovrebbe essere che piu' che il pagare uno che crede in un amico immaginario (altra semplificazione che si propone il solo scopo di offendere, un po' come tutti i laziali so' fascisti), quello di avere un sistema scolastico migliore.

che sia la religione, o l'educazione civica, o l'itlaiano, la storia ecc.ecc.

CP 4.0

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #99 : Venerdì 13 Marzo 2015, 14:29:52 »
che poi credo (si lo so, e' retorico ma anche ironico :) ) che l'Italia sia tutt'oggi un paese dove e' possibile iniziare qualsiesi battaglia (legalmente) per i propri diritti.

ad esempio, 30 anni fa quando ho fatto il militare, fare l'obiettore era particolarmente complicato, tanto che gli obiettori si sentivano anch'essi cittadini di serie b.

10 anni fa la leva obbligatoria veniva praticamente abolita.