Autore Topic: Non è un paese per atei  (Letto 13776 volte)

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Zapruder

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #60 : Domenica 22 Febbraio 2015, 16:13:45 »
Zandreva "pesa" nella partita, ma gli ci vorrebbe un pallone tutto per lui. Qualcuno ha notizie di Biglia?

Giglic

Re:Non è un paese per atei
« Risposta #61 : Domenica 22 Febbraio 2015, 16:14:11 »
?

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #62 : Domenica 22 Febbraio 2015, 18:06:50 »
Il giorno che qualcuno promulgherå un referendum per abolire il Natale, allora sarà il momento che si farà sul serio.

Calma, io sono affezionato al Natale, che è molto più antico del cristianesimo.

Anche Gesù aveva un precursore, tale Mithra.

http://cristianesimo.it/mithra.htm

Eh, se nelle scuole si insegnasse storia delle religioni, invece che fare proselitismo cattolico, quante cose potrebbero cambiare.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #63 : Domenica 22 Febbraio 2015, 20:16:26 »
so benissimo che il natale non e' stato inventato dal cristianesimo, il quale puo' essere considerato un adattamento del buddismo, molte sono le analogie tra la vita di Cristo ed i suoi insegnamenti e quelli di Siddarta, tenendo presente che parlo di adattamento quindi ci sono differenze fondamentali nel pensiero e filosofia.

cosi come la vita di Sidarta sia molto simile a quella di Mahavira, fondatore del giainismo, di cui lo stesso Siddartha e' contemporaneo, entrambi precedono Cristo tanto quanto questi precedette Maometto.

anche lo stesso battesimo e' ancora oggi praticato in India come parte dei riti induisti, quindi probabilmente tra i precursori di tale pratica, 'lavando' i propri peccati nelle acque del Gange, la stessa area dove nasce lo stesso mitraismo nasce, per raggiungere Roma solo un paio di secoli prima del cristianesimo.

e non credo ci possa essere dubbio che il solstizio invernale, 23 dicembre, fosse gia' una data importante nella storia dell'uomo da tempi immemori, quando luoghi come Stonhenge venivano eretti proprio per indicare tali momenti, ponendo nel caso inglese le pietre in posizioni particolari cosi da poter sapere quando fosse il giorno piu' corto, o quello piu' lungo, ancor oggi festeggiato da comunita' hippy

e cosi via, si nota come molto sia derivato e poco sia originale in qualsiesi storia, non solo della religione.

rimane pero', ed e' il punto della mia provocazione, la tua risposta, che condivido e che alla fine e' per me il motivo per cui nonostante anni, se non secoli, di anticlericarismo, laicismo e ateismo, ci si sente ancora oppressi dalla religone, in particolare cristiana.

proprio perche' alla fine questa 'repulsione' e' 'pick and choose' e non totale, si vuole che cio' che non ci piace e fa da simbolo di tale oppressione sia eliminata, lasciando pero' quello che ci 'fa comodo'.

insomma si vuole la moglie piena e la botte ubriaca :).

perche' il natale comunque rimane oggi la celebrazione della nascita del fondatore della religione che opprime gli atei italiani (io come non cristiano a dir la verita' non mi sono mai sentito oppresso in Italia, o in qualsiesi altra parte del mondo), mi pare quindi debba avere una particolare attenzione proprio da chi vorrebbe sradicare tale potere.

a meno che appunto di voler fare una scelta, che pero' finisce con l'indebolire la lotta.

ma si potrebbe anche cominciare con il Ferragosto, o l'8 dicembre ;)

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #64 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 00:13:13 »
...Mahavira, l'ultimo dei profeti del giainismo...

errata corrige

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #65 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 09:40:32 »
...

E perché mai dovrebbero essere aboliti i simboli delle religioni? Quella è roba da talebani, non da laici; il laico accetta tutto. Semplicemente, come ho detto più volte, rivendica il diritto di vivere in un mondo regolato da leggi concordate e perfettibili, non dagli assiomi indiscutibili di una ideologia o di una religione. Per il resto va bene tutto. Purché tutto resti nei limiti della tradizione, della letteratura, dell'arte o del costume, se vogliamo, ma non invada il territorio delle regole e delle leggi che devono rappresentare il denominatore comune a TUTTE le idee.

P.s.
Il cristianesimo ha avuto dalla sua parte per duemila anni le menti migliori di tutti i popoli nei quali si è affermato, ed ha ispirato in massima parte tutto quanto di meglio abbiano prodotto quelle menti.
Considera tanto per fare un esempio la cappella Sistina: è chiaro che riproduce fatti mai successi in epoche mai esistite, però lo fa in modo straordinariamente sublime, quindi solo ad un mentecatto, o ad un talebano a cui un'altra religione ha bevuto il cervello, potrebbe venire in mente di distruggere quell'opera.
Così per tutto il resto. E' chiaro che il natale corrisponde è una data di cui si è appropriata la religione cristiana eccetera eccetera, però, nei fatti, è un avvenimento che ci gratifica; e questo basta ed avanza per un laico affinché la sua tradizione prosegua, a prescindere da quello che rappresenta.
Purché quello che rappresenta non metta becco sulla ricerca nel campo delle staminali, tanto per farti il primo esempio che mi viene in mente.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #66 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 10:07:36 »
... e la funzione del crocifisso è quella di marcare il territorio.

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #67 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 10:22:20 »
...
Ne trovi un'altra?
A meno che tu non voglia confondere il Cristo del Mantegna con quelli esposti nelle aule di tribunale.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #68 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 10:24:47 »
che devo' trova'?

te fai la battuta 'auto'ironica ed io devo argomentare?

e poi, che le feste a casa a nun fa un cazzo so' simboli?

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #69 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 12:12:03 »
che devo' trova'?

te fai la battuta 'auto'ironica ed io devo argomentare?

e poi, che le feste a casa a nun fa un cazzo so' simboli?

? ? ? non ho capito
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #70 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 12:29:34 »
lo vedi che non ti applichi :)

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #71 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 12:40:35 »
riprova con un italiano comprensibile, magari ci arrivo
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #72 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 12:50:49 »
mi spiace, ma mica sempre e' colpa di chi parla/scrive.

anche perche' sei tu che hai inserito nel discorso ilo crocifisso come 'segnaposto' e poi spostato il tutto sul confondere tra Mantegna e tribunali.

sei sicuro che ha forza di sfuggire dalla realta' dei fatti non ti stai incespicando da solo nei tuoi discorsi?

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #73 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 13:51:54 »
mi spiace, ma mica sempre e' colpa di chi parla/scrive.

anche perche' sei tu che hai inserito nel discorso ilo crocifisso come 'segnaposto' e poi spostato il tutto sul confondere tra Mantegna e tribunali.

sei sicuro che ha forza di sfuggire dalla realta' dei fatti non ti stai incespicando da solo nei tuoi discorsi?

Io ho fatto un discorso logico, e se vuoi le lo riassumo in 3 punti.
Poi vabbè, se il discorso diventa inutile mi risparmio la fatica di portarlo avanti.

1) La religione (che si basa su assiomi condivisibili solo dai fedeli che la seguono) non deve interferire con un sistema sociale composto da persone che hanno il diritto di pensarla in modo diverso.

2) Il crocifisso in un' aula di tribunale non ha (non aveva) nessun significato se non quello di delimitare il territorio di cui  la Chiesa si è (si era) appropriata, dato che chi si siede davanti ad un giudice può essere cristiano, musulmano, buddista, ateo, pagano o adoratore di nonna papera in carriola.

3) Se qualsiasi cosa di qualsiasi genere derivata dalla religione, quindi oltre ai simboli anche le tradizioni o le ricorrenze (nelle cosiddette città saturnie del Lazio come Anagni, Arpino, Alatri eccetera sopravivono ancora tradizioni legate a riti pagani) rientra nell'ambito della cultura (vedi il Cristo del Mantegna o la Cappella Sistina di cui parlavamo prima) o del folklore, non possiamo parlare di ingerenza religiosa, perché quella riguarda altro: la ricerca ad esempio, o il divorzio o le unioni civili eccetera eccetera.

Ecco, mo se ti è più chiaro quello che volevo dire ok, se no (perdonami, eh?  ;) ) ma chissenefrega.
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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #74 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 14:17:37 »
io non ho mai detto di eliminare il natale perche' ingerenza, ma in quanto se proprio si sente il peso di una presenza, la celebrazione piu' importante dovrebbe essere quella vissuta peggio.

invece, appunto perche' c'e' comunque la comodita' di cui non ci si vuole privare, se si e' atei e non credenti non si dovrebbe festeggiare nulla di religioso, incluso i riti pagani da cui il natale deriva, che sempre ricorrenze di valore religioso erano.

ecco, come dicevo, che si fa una protesta alla pick and choose, ovvio che poi alla fine non si raggiunge lo scopo, cioe' evitare il peso della presenza di una chiesa da cui ci si sente oppressi.

anche perche' se si fa una lotta pick and choose, a qualcuno potrebbe piacere un quadro e qualcun altro una scultura, e chi il crocifisso fatto in un modo e a chi il rosario fatto in un altro.

e chi li mette d'accordo? chi decide per tutti?

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #75 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 14:42:19 »
PS: anche la croce come simbolo ha una sua storia che precede il cristianesimo, cosi come la swastika che precede il nazismo ecc.ecc. :)

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #76 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 15:33:04 »
e chi li mette d'accordo? chi decide per tutti?
A me viene in mente la laicità (e le sue leggi condivise e perfettibili) a te?

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #77 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 15:38:15 »
me stai a di che in un paese laicissimo come la Francia dove i simboli religiosi sono stati eliminati per legge tale e' la laicita' dello stato ecc.ecc. vanno tutti d'accordo?

non ce so' scioperi, problemi sociali, gente che si lamenta dei politici o del vicino, ecc.ecc.

vedi perche' poi dico che te la canti e te la soni. e non sei solo. :)

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #78 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 15:42:49 »

ma si potrebbe anche cominciare con il Ferragosto, o l'8 dicembre ;)

A parte che abolirei di corsa sia Ferragosto che l'8 dicembre, a me non interessa tanto abolire le feste, quanto decristianizzarle.
Così come i cristiani hanno cristianizzato le feste pagane o tradizionali.
Stesso metodo, effetto opposto.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

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Re:Non è un paese per atei
« Risposta #79 : Lunedì 23 Febbraio 2015, 15:57:04 »
carte', trovami una festa che non ha un origine religiosa