Autore Topic: Tare racconta la Lazio: "L'obiettivo è lottare entro 2-3 anni per lo scudetto"  (Letto 720 volte)

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Dal suo primo gol in carriera alla "creazione di un'identità forte" per la Lazio. Fino ad arrivare al desiderio massimo, quello di "lottare per lo scudetto entro due, tre anni". Igli Tare si racconta in patria, snocciola ai connazionali le idee che ha in mente per la prima squadra della Capitale. Lo fa in una ricca conversazione con Sporti Total, trasmissione dell'emittente KTV Kohavision. Il giornalista kosovaro Dren Gërguri è venuto a Roma per intervistare il direttore sportivo biancoceleste. La chiacchierata è stata realizzata alla vigilia del match di fine febbraio contro il Milan, per poi essere mandata in onda domenica sera in Albania. Lalaziosiamonoi.it vi propone le parti salienti della Tare story (si rigrazia per la cortesia e la disponibilità l'autore dell'intervista  e l'emittente KTV Kohavision).

IL PRIMO GOL - “Lo ricordo benissimo. Ero giovanissimo, a soli 15 anni ho avuto l’occasione di giocare nella massima serie del mio Paese con il Partizan Tirana. E nella stagione del mio esordio, feci subito gol”.

IL GOL PIU’ IMPORTANTE - “Ogni rete segnata ha la sua importanza. Ma quella che ho segnato alla Germania, nella sconfitta per 4-3 ad Hannover (11 ottobre 1997, inserimento in area, controllo e scavetto per il momentaneo 2-2, ndr) rientra tra le più belle e più difficili che abbia mai realizzato”.

NELLE VESTI DI DIRETTORE SPORTIVO - “Non mi aspettavo che il Presidente Lotito riponesse in me una fiducia tale da scegliermi per dirigere un club così importante. E fare ancora parte di questa società mi riempie d’orgoglio. E’ una soddisfazione che mi sento di condividere con tutto il popolo albanese".

L'ACQUISTO PIU' IMPORTANTE, QUELLO PIU' DIFFICILE E IL GRANDE RIMPIANTO - "In termini di immagine, Klose è stato sicuramente l’acquisto più importante. Il più difficile è stato Hernanes, siamo riusciti a portarlo a compimento dopo sette giorni veramente duri. Il trasferimento più importante sfumato è stato invece quello di Keisuke Honda. Siamo stati vicini alla firma, ma all’ultimo momento è saltato tutto".

OBIETTIVI FUTURI - "Nell’immediato, l’obiettivo è di lottare per la Champions League. La Lazio è un club di grande tradizione, ma che ha dovuto attraversare un periodo di transizione molto complicato dal punto di vista finanziario. In questi dieci anni è stato portato avanti un gran lavoro per condurre il club ai livelli di oggi. E’ il grande obiettivo è quello di lottare, entro 2-3 anni, anche per lo scudetto".

SODDISFAZIONE PRIMAVERA - "La nostra Primavera è la migliore d’Italia degli ultimi anni. Abbiamo vinto il campionato, la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. Ma la cosa più importante è che abbiamo portato almeno undici giocatori in prima squadra. Un grande risultato, nel futuro sarà uno dei punti di forza su cui abbiamo intenzione di lavorare con ancora più convinzione".

IDENTITA' LAZIO - "Sono molto soddisfatto per il percorso che abbiamo intrapreso circa sei mesi fa, con l’arrivo del nuovo tecnico Stefano Pioli. Abbiamo posto le basi per un progetto dettagliato, a partire dalla creazione di un gruppo che abbia un’identità. Una squadra che, ovunque vada, dia un’impressione forte grazie al suo stile dominante di gioco. E spesso, in questa prima fase del progetto, siamo riusciti a farlo. Siamo una squadra che sta creando il giusto mix tra giocatori d’esperienza e giovani talenti. Con la priorità di formare una nuova generazione che dia vita, nei prossimi cinque anni, a un nuovo ciclo. Giocatori come Felipe Anderson, Keita, Onazi o Strakosha hanno un futuro assicurato negli anni a venire. Sarei molto felice se riuscissimo a coronare il nostro sogno di qualificarci per la Champions".

L'ALBANIA - "Le qualificazioni per gli Europei stanno offrendo molti spunti positivi per la Nazionale. Sono molto ottimista e spero che il Tribunale di Losanna ci restituisca i tre punti (il riferimento è ai famosi fatti di Serbia-Albania, ndr). Se avvenisse questo e poi vincessimo contro l’Armenia, potremmo accedere ai play-off. A quel punto, avremmo ottime possibilità di staccare il biglietto per la Francia".

NAZIONALE DEL KOSOVO - "Rispetto il fatto che, in questo momento, ci sia una Nazionale del Kosovo, ma per me è molto difficile vedere una rappresentativa albanese che veste altri colori. Siamo una Nazione e abbiamo una Nazionale, che è l’Albania".

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